Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Dacqu    31/05/2018    0 recensioni
La storia si ambienta anni dopo gli eventi delle generazioni pokemon uscite entro il 1 Maggio 2018. Il Team Rainbow Rocket, dopo un secondo tentativo, è stato definitivamente sconfitto. La conseguenza è stata la creazione di un'unica organizzazione statale che si occupasse di addestrare la polizia, fino a quel momento caratterizzata da una certa incapacità. Nel frattempo, i giovani allenatori sono via via peggiorati, così, quando una nuova organizzazione criminale riesce a mettere in crisi lo stato della Nazione Pokemon, si decide di creare una Scuola Pokemon in grado di proteggere e preparare gli allenatori allo scontro con il crimine.
NB: Anche se non ho messo OOC, alcuni personaggi effettivamente presenti nei videogiochi potrebbero essere diversi. Ma non dimenticate che sono passati alcuni anni dai giochi stessi, e le persone con il tempo cambiano.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Videogioco
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Anni sono passati da quando l’ultimo tentativo di far rivivere il Team Rocket, la più tenace e spietata organizzazione criminale di Pokeworld, venne finalmente riassorbito, attraverso l’unione definitiva delle regioni di quel fantastico mondo sotto un unico governo, che migliorò l’addestramento della polizia. Da allora, non ci furono più organizzazioni, pur non essendo scomparsa la criminalità. Nel frattempo, però, gli allenatori hanno iniziato ad essere meno bravi, più deboli, e più padroni che amici dei loro Pokemon. Questa decadenza pur preoccupando i più non ha finora destato nessuna reazione, ma qualcosa sta per accadere… Una nuova ombra oscura il sole splendente di Pokeworld; per questo, è venuta l’ora di una reazione...

—Allora?—
—Presidentessa, io ho fatto il possibile, ma…—
—Faccia l’impossibile.—
A parlare sono la presidentessa della Nazione Pokemon, Hiromi, e il suo primo ministro, Akio. La presidentessa era decisamente nervosa, e tamburellava i bracciali della sedia. Dall’altra parte della scrivania, il primo ministro cercava disperato di non innervosirla ulteriormente.
—Cerchi di capire, il signor Kezni non è disposto ad accettare il posto, se non sconfiggendolo, e…—
—E lei e i suoi uomini siete già stati sconfitti l’uno dopo l’altro; ma ora basta: ci penserò io. Chi fa da sé, fa per tre.— e dicendo questo si alzò in piedi; non era molto alta, ed essendo anche magrolina non sembrava certo pericolosa, ma lo sguardo determinato dei suoi occhi verdi era in grado di far tremare anche l’allenatore più coraggioso. Akio, grassoccio e con pochi capelli e occhi molto stretti, non era certo tra questi; non per niente, aveva viaggiato poco come allenatore. In quella situazione tuttavia ritenne di dover reagire:—Ma signora Presidentessa, stiamo parlando di un allenatore eccezionale, vicino all'invincibile, e lei è sempre stata solo un’amante dei pokemon, non un’allenatrice!—
—Infatti non lo sfiderò io, ma qualcuno a cui lei, nella sua inettitudine, non ha minimamente pensato.— Detto questo, la presidentessa Hiromi uscì dalla stanza, lasciando il primo ministro Akio un po’ perplesso.

Biancavilla è un paesino della regione di Kanto, ma è considerato uno dei paesi più importanti di Pokeworld: in passato, la presenza del Professor Oak, il più grande esperto di pokemon mai esistito, la rese di partenza per gli allenatori di Kanto, nonché meta di allenatori e studiosi. All'epoca, Margi, nipote del professore, dirigeva il laboratorio, e, pur non essendo alla pari del nonno, era stata in grado di mantenere la fama del laboratorio, nonché il ruolo di Biancavilla come paese di partenza degli allenatori di Kanto. Qui inoltre vivevano Rosso e Foglia, grandi allenatori che contribuirono non poco alla sconfitta del Team Rocket. Ed è da questi ultimi che si sta dirigendo la presidentessa.

—A cosa dobbiamo tale onore—
—Dai Rosso, sei sull'uscio di casa non su un palco: puoi anche evitare le formalità—
Hiromi trattenne a stento un risolino, nonostante i suoi problemi: Rosso e Foglia erano fortemente antitetici.
—Scusate, ma devo chiedervi un favore—
Rosso e Foglia la fecero entrare. In casa loro, sui muri, si potevano osservare le medaglie, i riconoscimenti e i titoli ottenuti da questa fenomenale coppia nel corso del viaggio. Al tempo i due, ormai Maestri Pokemon, vivevano tranquilli nel loro paese d’origine, vivendo fondamentalmente grazie alla fama acquisita, che li rendeva molto richiesti in eventi di ogni tipo.
La presidentessa si sedette, accettò un tè offerto dal padrone di casa e iniziò a parlare:—Avrete sentito parlare di questa nuova organizzazione criminale, vero?—
—Ho sentito parlare di un certo Team Dinamo, ma mi sembrano solo voci.— commentò Foglia, mentre Rosso taceva (non era facile farlo parlare, sebbene ora diversamente da un tempo lo facesse).
Gli occhi verdi della presidentessa si chiusero un attimo. Quindi, sospirò e disse:—No, Foglia, non lo sono. Abbiamo subito furti e attacchi di tipo terroristico rivendicati dal Team in questione, sebbene in via non ufficiale.—
Foglia divenne estremamente attenta, mentre Rosso manteneva la sua solita espressione apatica. Hiromi riaprì gli occhi e continuò:—Questi sono molto astuti: s’aggirano senza divise, né segni di riconoscimento; solo quando agiscono le usano, aggiungendo maschere per non essere visti. Rivendicano gli attentati, ma non sappiamo da dove e come. Usano strategie e pokemon notevoli, e sembrano essere molto abili.—
—Strano, visti i tempi attuali…— commentò Foglia. Rosso sospirò, ma non si poteva dire se il sospiro era dovuto all'abitudine della moglie di interrompere gli altri con commenti inutili o alla scarsa abilità degli allenatori che vagavano in quei momenti.
—Data la situazione,—riprese Hiromi, cercando di riprendere un tono professionale— abbiamo deciso di istituire una Scuola per Allenatori, in cui essi inizino il viaggio. Ma è sorto un problema…—
—Non trovate un Maestro Pokemon che non abbia già un lavoro.— tirò a indovinare Foglia. I Maestri Pokemon faticano molto per ottenere il titolo, ma una volta ottenuto, possono assumere qualunque lavoro legato ai pokemon: Capopalestra, Superquattro, Campioni (attivi o a riposo come Rosso e Foglia), Esperti Mosse, ecc…
—Be', in realtà solo a un gruppo di ragazzi manca l'insegnante, ma…— la presidentessa si bloccò, come per un blocco in gola.
Fu Rosso stavolta a parlare: —L'unico disponibile è Dekin, vero?—
Hiromi annuì tristemente. Sapeva bene come aveva fatto ad indovinare: in passato, il Maestro Pokemon Dekin Kezni aveva proposto una scuola per allenatori come quella che stava organizzando lei ora, ma era stato ignorato, snobbato e anche deriso, ed essendo piuttosto orgoglioso...
—Accetterà il lavoro solo se sconfitto da qualche sostenitore— concluse mestamente Hiromi
—Ma gli avete detto del Team Dinamo?— chiese Foglia.
Hiromi sospirò (la situazione sta mettendo a dura prova le sue risorse psichiche) e rispose:—Quando glielo abbiamo spiegato, lui ha risposto: “Addestrate meglio i vostri poliziotti”—
—Va bene— disse Foglia —Io devo andare a Sinnoh: mi hanno invitato a una Gara Pokemon come ospite d'onore, ma Rosso è libero, vero caro?—
Rosso chiuse un attimo gli occhi, mentre Hiromi trattenne il respiro preoccupata: Rosso era comunque molto amico di Dekin, e forse avrebbe preferito sostenere lui.
Rosso alla fine aprì gli occhi e disse:—Ditemi quando e dove, e io ci sarò.—

Così, qualche tempo dopo iniziò la sfida tra Rosso e Dekin.
Rosso guardò Dekin, dall'altra parte del campo. Il suo avversario era duca del Settipelago, e il modo di vestire e di comportarsi mostravano pienamente il titolo. Anche ora che stava per combattere indossava una giacca elegante, e l'ombrello nero appeso al braccio gli dava quel look un po' da nobile antico. A questo, si aggiungeva un'apparente apatia che competeva con la sua: dagli occhi eri di Dekin non usciva nessuna emozione, così come non ne uscivano da Rosso, e nessuno avrebbe potuto dire cosa uno dei due stesse pensando.
—Molto bene, Rosso— disse Dekin —Sei pronto alla sfida?—
Rosso non disse nulla, ma prese in mano una pokeball.
Dekin sorrise:—Parli sempre molto poco.—. Con questa affermazione, anche lui prese una pokeball.

Il Primo Ministro Akio, per questa occasione arbitro, stava per dare avvio alla lotta, quando un Bulbasaur entrò in campo, agitatissimo.
—Ma cosa...— commentò sbigottita la Presidentessa Hiromi, alzandosi di scatto.
—Stia calma, vediamo cosa succede— rispose Dekin.
Lui e Rosso si avvicinarono al Bulbasaur, e una volta calmato lo ascoltarono. Per chiunque sarebbe stato un insieme di versi senza senso, ma per due esperti come loro era perfettamente comprensibile.
—Aspettate qui, ci sono dei problemi— disse Dekin a Hiromi e Akio
Poco dopo i due Maestri pokemon tirarono fuori due ball, e...
—Espeon, scelgo te!—
—Houndoom, ho bisogno del tuo aiuto!—
Due fasci bianchi uscirono dalle ball, e un Espeon appartenente a Rosso e un Houndoom appartenente a Dekin apparvero.
—Seguite la pista!—ordinarono i due Maestri Pokemon, e i due pokemon prima annusarono il Bulbasaur, e poi iniziarono a seguire una pista, seguiti dai loro allenatori e dal piccolo pokemon erba, mentre Akio e Hiromi si guardarono come a dirsi "Cosa sta succedendo?".

Flora piangeva; di norma non era tipo da reagire con le lacrime, ma chiusa in gabbia, con il proprio pokemon chissà dove e prigioniera di un gruppo criminale... insomma, era tra il panico e la disperazione.
—Non doveva andare così—
Era partita con tanti sogni e progetti, ma poco dopo era stata catturata dal Team Dinamo. Il suo pokemon era riuscito a scappare, ma cosa avrebbe potuto fare un piccolo Bulbasaur? E cosa volevano fare questi delinquenti di lei?
All'improvviso sbatté una porta, ed entrò uno di loro, con un passamontagna per non essere riconosciuto.
—Smettila di frignare, ragazzina, o ti do una lezione come non ne hai mai ricevute prima. CHIARO?—
Flora smise di piangere: il terrore e la disperazione l'avevano letteralmente paralizzata. Il Dinamo ghignò.
—Bene, e ora facciamo un bel gioco— disse malvagiamente —ti lavo la faccia dalle lacrime con questo— e tirò fuori un coltello.

Ma proprio in quel momento, la porta si spaccò in mille pezzi, e altri due Dinamo crollarono nella stanza, sopra i loro pokemon svenuti, dall'altra parte due allenatori adulti con un Espeon, un Houndoom e un Bulbasaur.
—Bulby— esclamò Flora, contentissima.
Il Dinamo grugnì: —Voi chi siete? E come osate ficcare il naso negli affari del Team Dinamo!—
—Siamo venuti a liberare la ragazza— affermò Dekin —E né lei, né i suoi compagni potrete fermarci.—
Rosso si limitò a squadrare gli avversari, ma il suo volto inespressivo semicoperto dalla falda del berretto lo rendeva molto inquietante.
Il Dinamo riprese a ghignare.
—Il capo l'aveva vista giusta. Ora sì che ci si diverte. ABRA, TELETRASPORTO!—
E sulle ultime parole, apparve un Abra che teletrasportò via il Dinamo e i suoi compagni. Poco dopo, le quattro mura furono ermeticamente bloccate da mura metalliche, e dal suolo iniziò ad uscire acqua.
—Toh, una trappola— commentò sarcastico Dekin —Chi se lo sarebbe aspettato?—
Flora urlò spaventata: prima la prigionia, poi il cattivone con l'intenzione di sfregiarle il viso e ora il rischio di morire per affogamento; per una ragazzina di dieci anni è un po' troppo.
—Calmati, piccola, o farai il gioco di quei bifolchi— disse impassibile Dekin, e poi ordinò a Houndoom: —SGRANOCCHIO SULLE SBARRE.—
Nello stesso momento Rosso ordinò:—Espeon, psichico sulle sbarre—. Nonostante la resistenza del metallo, i potenti attacchi dei due pokemon distrussero la gabbia come se fosse stata di cartapesta. Quindi Dekin ritirò Houndoom, che già iniziava a sentirsi a disagio con tutta quell'acqua.
—Ma ora cosa facciamo?— chiese Flora disperata.
—Intanto calmati: mai mostrarsi disperati davanti ai propri pokemon— ordinò Dekin
—Co... Cosa?— disse confusa Flora.
Il Maestro sospirò, vedendosi costretto a dare lezioni mentre l'acqua stava per raggiungergli le ginocchia.
—Guarda il tuo Bulbasaur negli occhi—
Flora guardò Bulbasaur negli occhi, e vi lesse la sua stessa paura.
—So che voi giovani pensate poco ai pokemon come viventi prima che come armi, ma ciò non toglie che siano viventi; e un buon allenatore ne deve sempre tenere conto. Pensa al mio Houndoom: la stanza si stava riempendo d'acqua, ma lui nonostante sia di tipo Fuoco è rimasto finché non l'ho ritirato, e sai perché? Perché mi vuole bene e si fida di me.—
Flora tacque pensierosa per un po'. Quindi si calmò, si asciugò le lacrime e prese in braccio il suo pokemon, cercando di calmarlo:—Non preoccuparti, ci sono io con te. E con noi ci sono due persone che sembrano sapere il fatto loro.—
Rosso annuì con un sorriso soddisfatto, così come Dekin, che subito guardando in alto disse:—E ora spostati, che è ora per me e Rosso di mostrarti come lavorano due Maestri Pokemon—.

Lungo il Bosco Pigliamosche, il Dinamo stava parlando col suo capo:
—Sissignore! Sono bloccati di sotto. L'acqua lo farà affogare. È stata una grande idea la sua! Ora voglio proprio vedere come farà la Presidentessa a...— Prima che potesse finire, però, dal sottosuolo uscirono un Breeloom con Pugnorapido e un Blastoise con Idrogetto, appartenenti il primo a Dekin e il secondo a Rosso.
—Ma come...—
—Usando le mosse dei nostri pokemon— rispose Dekin —È per questo che siamo Maestri Pokemon.—
Il Dinamo digrignò i denti: —Non vi andrà sempre così bene, parola di Nerosko. ABRA, TELETRASPORTO!— e il subdolo Dinamo scomparve col suo Abra.

Poco dopo, raccontarono tutto alla presidentessa, che si offrì di accompagnare la ragazza giungesse al Centro Pokemon.
—Manda lì anche gli altri ragazzi— disse Dekin —Accetto l'incarico—
—Davvero?— chiesero Akio e Hiromi.
Dekin annuì. Rosso sorrise: conosceva Dekin, e sapeva che in fondo il suo cuore era d'oro, anche se il suo orgoglio e la sua testa dura a volte facevano impazzire chi lo circondava.
—Comunque— continuò Dekin —io e Rosso abbiamo una sfida da concludere—
—Ben detto!— rispose Rosso.

—La sfida è un pokemon contro uno! Inizi lo scontro— Proclamò Akio.
—Charizard, scelgo te!— urlò Rosso.
—Ho bisogno del tuo aiuto, Kabutops— urlò in risposta Dekin.
—Charizard è un tipo fuoco e volante— commentò Flora —Quindi in svantaggio rispetto a Kabutops, tipo acqua e roccia—.
—Certo— rispose Hiromi —ma per maestri del calibro di Dekin e Rosso le differenze di tipo sono dettagli insignificanti—
—DRAGOSPIRO!— ordinò Rosso; un raggio partì dalla bocca di Charizard verso Kabutops.
—PIETRATAGLIO!— ordinò Dekin; un insieme levitante di sassi prima bloccò il raggio, poi attaccò Charizard.
—AEROASSALTO!— ordinò Rosso; Charizard evitò le pietre e attaccò Kabutops.
—CASCATA!— ordinò Dekin; con una potente carica d'acqua, Kabutops bloccò l'Aeroassalto di Charizard.
Le cose andarono più o meno così, sotto gli sguardi ora stupiti, ora curiosi, ora solo attenti di Hiromi, Akio e Flora, finché i due Maestri Pokemon si guardarono, e con un sorriso, si capirono al volo.
—BRECCIA— ordinò Rosso. Charizard volò in alto e mosse il braccio dall'alto al basso, verso Kabutops, attaccandolo in picchiata.
—IDROGETTO— ordinò Dekin. Kabutops si circondò d'acqua e attaccò Charizard.
I due pokemon si scontrarono e la collisione tra le due tecniche causò un esplosione. Diradatosi il fumo, si videro i due potenti pokemon intenti a squadrarsi. Si guardarono un attimo, e poi crollarono contemporaneamente.
—Sia Charizard che Kabutops non sono più in grado di combattere!— concluse Akio —Quindi, la sfida finisce in parità.—
I due allenatori si complimentarono con i propri pokemon e tra di loro. Quindi andarono tutti al Centro Pokemon per curare i pokemon e riposarsi. Per Rosso e Dekin c'era stata una bella sfida, per Hiromi una preoccupazione in meno.

Ma in un luogo sconosciuto, qualcuno non era allegro.
Il Dinamo che abbiamo visto prima in azione si stava scusando con il suo capo. Il capo ascoltò le sue scuse, e disse:—Poco importa ormai... È sicuro che il progetto Scuola Pokemon partirà. E visto che tu, Nerosko, non sei stato in grado di impedirlo, a te toccherà ostacolare il signor Dekin e i suoi ragazzi: non possiamo permetterci lo sviluppo di allenatori forti al di fuori del nostro Team.—
—La ringrazio per la possibilità concessami, mio signore.— rispose Nerosko —Giuro che non la deluderò—.



ANGOLO DELL'AUTORE
ROSSO E FOGLIA: Foglia, come tutti sanno, è il personaggio femminile di Rosso Fuoco e Verde Foglia, remake dei giochi di prima generazione. Quando l'ho ripresa ho voluto differenziarla da Rosso, che ha già una sua identità come allenatore eroico e silenzioso. Ho mantenuto il carattere eroico del personaggio, ma in contrasto con Rosso l'ho resa chiacchierona e sorella di Blu e Margi. Anche la scelta di renderla una coordinatrice anziché un'allenatrice della Lega Pokemon è legata alla necessità di differenziarla da Rosso. A Rosso ho dato il dono della parola, ma si tratta di una conseguenza del percorso di crescita al di fuori dei giochi.
OC: avrete notato una sovrabbondanza di personaggi originali. Questo perché volevo avere una maggior libertà nella caratterizzazione. Ci sono inoltre alcune cose da dire sugli OC: Dekin, l'OC adulto principale, rappresenta gli allenatori PNG che ti rompono le scat... cioè, ti sfidano di continuo; i cattivi sono presentati come nuovi, quindi avrebbe avuto poco senso inserire i cattivi dei giochi, né avrebbe avuto senso mettere i personaggi o i PNG dei giochi come studenti di dieci-undici anni in una fanfiction ambientata anni dopo; altri OC sono dovuti alla necessità narrativa di determinati caratteri in determinati ruoli (per esempio Hiromi l'ho creata con il carattere che serviva per il ruolo che copre nella storia).
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Dacqu