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Autore: DiaSerialAddicted    26/06/2018    0 recensioni
Questa è una raccolta di tre song!fic basate sulle mie ship preferite dell'anime "Free!", ovvero:
- Reigisa, accostata ad Enchanted (cover degli Owl city)
- Makoharu, abbinata a Perfect (Ed Sheeran)
- Sourin, ispirata a Photograph (sempre Ed Sheeran).
Sono tutte e tre ambientate tra la seconda e la terza stagione. Hope you enjoy it!
Genere: Angst, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La voce di Sousuke continuava a risuonare come un eco nelle sue orecchie. Seduto sul divano del proprio appartamento, Rin era rimasto immobile a fissare il cellulare che stringeva tra le mani, i gomiti appoggiati mollemente sulle ginocchia e la schiena incurvata verso lo schermo nero. Ogni volta che dovevano riagganciare dopo una telefonata, per il ragazzo dai capelli rossi era come ricevere una stilettata in pieno petto. 
"L'amore a volte può far male, ma è questo  dolore che ci dà la certezza di  amare e di essere vivi". 
Nella mente di Rin balenarono le parole che sua madre usava ripetergli da ragazzino, subito dopo la morte del padre.
"Beh, allora questa sì che è una gran bella fregatura!" pensò tra sé e sé con voce amara, mentre cercava a stento di trattenere le lacrime che gli pungevano gli occhi come spilli. Ci era già passato troppe volte per non sapere che se avesse permesso anche ad una sola lacrima di sgorgare, allora non avrebbe più smesso di piangere per tutta la notte.
"Ma perché cazzo deve essere così doloroso, amare qualcuno? Come faccio ad andare avanti se appena sento la sua voce l'unica cosa che desidero è prendere il primo volo in partenza per il Giappone?" 
Con un gesto di stizza e frustrazione lanciò il cellulare lontano da sé, facendolo finire tra i cuscini del divano. Ed ecco che una lacrima cominciò a rigargli il volto, per andare a cadere sul tessuto dei suoi jeans strappati. In apprensione, Rin sfilò dalla tasca che si era bagnata una fotografia dagli angoli leggermente sgualciti, per verificare che l'immagine non si fosse rovinata. Lo sguardo del rosso rimase catturato da quello sereno di Sousuke, che gli sorrideva attraverso la carta patinata. Il giovane strinse forte la foto al petto, sentendo svanire dentro di sé quelle poche forze rimaste in grado di resistere a quel dolore disperato. Così cedette nuovamente al pianto che lo stava lacerando dall'interno.
"Ti ricordi quando scattammo questa foto? Fu poco dopo la nostra ultima gara insieme. Guardaci, così felici di esserci ritrovati dopo tutti quegli anni di lontananza! Avremmo voluto fermare il tempo in quel momento perfetto, prima che i nostri cuori venissero nuovamente spezzati. 
Darei qualsiasi cosa per rivivere quelle poche settimane precedenti la mia partenza, per tornare a quegli unici giorni che abbiamo veramente passato insieme. Ricordo il primo bacio che ci siamo scambiati sotto il lampione vicino a casa mia. Ricordo la nostra prima volta sul letto di camera tua, quando i tuoi genitori ci avevano finalmente lasciato la casa libera. Ricordo come dopo mi accarezzasti il viso, promettendomi che appena finita la riabilitazione mi avresti raggiunto in Australia e che non sarei mai più rimasto da solo. Mi ricordo come a mia volta ti giurai che ti avrei aspettato per sempre, che non importava quanto tempo saremmo stati lontani. 
Sembrava tutto più facile allora, vero? La verità è che mi manchi da morire Sousuke, mi manchi come se fossi l'aria che respiro! E non mi bastano più le telefonate tra un allenamento e l'altro e le videochiamate la sera tardi. Non ne posso più di questa relazione a distanza... ho bisogno di averti vicino, di tenerti per mano, di baciarti, di fare l'amore con te! 
Quando chiudo gli occhi, mi sembra quasi che allungando la mano io possa raggiungerti, ma ogni volta l'unica cosa che sento è il vuoto, e la tua voce che sussurra attraverso il telefono aspetta che ritorni da te

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Premere il tasto di arresto chiamata si faceva sempre più difficile volta dopo volta. Non sapeva neanche lui dove riusciva a trovare la forza necessaria a troncare quell'unico collegamento che lo teneva in contatto con Rin. Aveva solo la certezza che prima o poi uno dei due avrebbe dovuto farlo, e che sarebbe toccato a lui. Non voleva dare a Rin quel peso. 
"Ancora quattro mesi, solo altri quattro mesi" si ripeteva in continuazione Sousuke, sdraiato supino sul letto di camera sua con ancora il cellulare in mano. O almeno, questo era il tempo che i medici avevano stimato approsimativamente durante l'ultima visita. Erano fiduciosi, la sua spalla rispondeva alla fisioterapia in modo adeguato e lentamente cominciava a fare progressi, ma bisognava avere pazienza. E la pazienza di Sousuke cominciava ad essere messa a dura prova.
"L'amore guarisce tutto". Quante volte aveva sentito quella stupida frase? 
"Tutto, sì. Tranne una rottura della cuffia dei rotatori suppongo", si ritrovò a pensare in un tono a metà tra l'amaro e l'ironico. "Credevo che col tempo sarebbe risultato più semplice tollerare la
lontananza. In realtà, l'unica cosa che è diventata più facile è fingere che il dolore sia sopportabile. Anche per te è lo stesso, Rin?" 
Mentre quelle parole gli attraversavano la testa, il moro si sorprese ad accarezzare il ciondolo della collana che portava al collo. Si trattava di un bianchissimo dente di squalo appeso ad un laccio di cuoio nero. Era l'ultimo regalo che Rin gli aveva fatto prima di partire. In quei tre mesi non si era mai separato da quella collana, ne aveva solo modificato la lunghezza perché il pendente ricadesse vicino al cuore. 
"Altri quattro mesi. Solo quattro mesi. Contando che io e te siamo già stati separati per cinque anni, non sembrano neanche così tanti, ho ragione? 
Certo, allora era diverso. Eravamo bambini e non ci rendavamo ancora conto di quanto ci fossimo indispensabili. Quelle poche settimane passate insieme sono state sufficienti per assuefarci l'uno alla presenza dell'altro. Adesso, dover andare avanti con la mia vita senza averti accanto mi sembra uno strazio insostenibile.
Non desidero altro che di poter stringerti ancora a me, di poter assaporare i tuoi baci, di poter sentire il tuo respiro sulla mia pelle. Ora come ora, l'unica cosa che mi permette di non impazzire totalmente è la promessa che ci siamo scambiati quella notte. Non importa quante volte ci separeremo, troveremo sempre la via che ci riporterà l'uno verso l'altro. Tornerò da te Rin, ti assicuro che non manca molto. Appena mi sarà possibile, prenderò il primo aereo diretto in Australia e ti raggiungeró. Non dovrai aspettarmi ancora a lungo, te lo giuro".
Sousuke si era appena reso conto che una piccola goccia salata aveva rigato la sua guancia destra. Asciugó quella traccia lentamente, prima di lasciarsi sopraffare dalla stanchezza e crollare in un sonno buio e profondo. Alcune parole continuarono a riecheggiare nel suo inconscio. Aspetta che ritorni da te.
   
 
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