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Autore: _Mer_    30/06/2018    1 recensioni
In ogni storia c’è sempre quell'odiatissima persona (generalmente femmina ma in alcuni casi anche maschio) che a un certo punto si intromette nella relazione dei due protagonisti; finisce con il mettersi insieme a uno dei due; ci rimane per un arco di tempo variabile nel quale viene disprezzata da tutti finché il suo amato capisce di essere innamorato di qualcun altro (la protagonista) e così viene lasciata.
Scorpius era stato il primo a cui avevo aperto il cuore e lui lo aveva frantumato in mille pezzi, senza nemmeno rendersene conto.
Il mio piano di vendetta consisteva, essenzialmente, nello spezzare il cuore di Scorpius. Detta così poteva sembrare facile ma si era dimostrato più complicato del previsto.
Rose Weasley. Albus Potter. Amelia Zabini. Draco Malfoy. Le persone più vicine a Scorpius, le persone di cui lui mi aveva parlato (ad eccezione di Rose, ovviamente) mentre eravamo insieme. Erano loro che sarei andata colpire, uno dopo l’altro, per far pagare a Scorpius il prezzo delle sue azioni.
(Non tiene conto degli eventi di "La maledizione dell'erede")
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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PROLOGO

C’è sempre un’Altra Ragazza. Questo è quello che ho imparato da tutti i libri che ho letto, ed è anche quello che ho capito osservando le persone intorno a me.

In ogni storia c’è sempre quell’odiatissima persona (generalmente femmina ma in alcuni casi anche maschio) che a un certo punto si intromette nella relazione dei due protagonisti; finisce con il mettersi insieme a uno dei due; ci rimane per un arco di tempo variabile nel quale viene disprezzata da tutti finché il suo amato capisce di essere innamorato di qualcun altro (la protagonista) e così viene lasciata.

I libri non dicono nient’altro su l’Altra, te la fanno odiare finché intralcia l’amore delle due anime gemelle e poi te la fanno dimenticare, non appena il suo ruolo diventa inutile e passato per la storia. Non c’è scritto niente riguardo il dolore nel sentirsi abbandonata e odiata, non viene detto niente riguardo quel suo amore non corrisposto.

Devo ammettere che anche io ho spesso e volentieri disprezzato, insultato e infangato il nome di tutte le Altre Ragazze delle quali mi capitava di leggere ma mai e poi mai avrei pensato che potessi un giorno diventare una di loro.

 

Rose Weasley e Scorpius Malfoy, i due acerrimi nemici dalla nascita, i due sfortunati innamorati, i due Romeo e Giulietta di Londra. Un amore tra di loro sarebbe stato talmente romanzabile da non poter esistere nella realtà. Un paradosso, ecco cosa sarebbe stato. E questo è quello che pensavano tutti, o almeno quello che io credevo pensassero tutti.

Certo, quando Scorpius Malfoy si sedette vicino a me a quella maledetta lezione di erbologia, non avrei mai immaginato che lui provasse qualunque genere di sentimento, diverso dall’odio, per Rose Weasley. E quando lui continuò a sedersi vicino a me a quelle lezioni, continuavo a non sospettare minimamente che lui nutrisse sentimenti per Rose Weasley.

E così continuai a pensare quando cominciammo a vederci più frequentemente: nella mia testa non c’era alcun dubbio sul suo presunto interesse verso qualcuno diverso da me. Lui era il mio primo ragazzo, a lui avevo dato il mio primo bacio e lui era stato il primo a spezzarmi il cuore. E mi aveva resa la sua Altra Ragazza.

Perché mentre lui si sedeva vicino a me, Rose sospirava, Rose soffriva, Rose si addolorava. Rose parlava con i suoi amici, Rose si confidava con i suoi cugini, Rose mi disprezzava e mi odiava senza nemmeno conoscermi e tutto questo solo perché mi ero innamorata dello stesso ragazzo di cui lei era innamorata.

Ma a chi importava di Bridget Miller? A chi importava dell’Altra Ragazza che si era messa con il tipo che piaceva a Rose Weasley? A chi importava della corvonero sconosciuta e taciturna che tutt’un tratto si era fidanzata con Scorpius Malfoy, il ragazzo più gettonato della scuola, a chi importava se lui, mentre era fidanzato con lei, aveva baciato Rose, due volte, alle sue spalle?

No, quello non poteva essere considerato un tradimento. Perché tutti si erano accorti che Rose e Scorpius erano fatti l’uno per l’altra. Scorpius aveva tutto il diritto di baciare Rose perché così doveva succedere. Quei due dovevano stare insieme e non importava dove, quando e in che modo ci si sarebbero messi. L’importante era che alla fine il vero amore trionfasse.

Così successe e una mattina, mentre io ero ancora felicemente fidanzata con Scorpius, questo, il mio ragazzo, fece il suo ingresso in sala grande mano nella mano con Rose. La sera prima si erano dichiarati. Si erano baciati e si erano messi insieme. Scorpius non si era ricordato di me, mi aveva dimenticato. L’avevo capito dal suo sguardo, uno sguardo sorpreso, che incrociai per un secondo prima di uscire di corsa dalla sala cercando di nascondere gli occhi lucidi.

Lui mi corse dietro. Si era appena ricordato della mia esistenza. Ma io mi ero ormai rifugiata nella torre corvonero, nel mio dormitorio, sotto le coperte a piangere.

Io ero una brava ragazza e non avevo mai fatto male a nessuno volutamente. Mamma mi aveva sempre detto che ero bellissima e, in fondo, sapevo che il mio aspetto era gradevole e i miei lineamenti raffinati; ma non mi piaceva essere guardata e avevo sempre cercato di nascondermi. Ero timida, troppo timida, e preferivo ascoltare le persone piuttosto che parlare con loro. Scorpius era stato il primo a cui avevo aperto il cuore e lui lo aveva frantumato in mille pezzi, senza nemmeno rendersene conto.

Dopo quel giorno avevo capito il motivo per cui i super cattivi all’inizio sono sempre buoni. Anche le persone più buone possono diventare meschine se, quel cuore con cui amavano tanto, viene spezzato e calpestato.

Io non avevo il carattere dell’Altra Ragazza, ma presto lo avrei acquisito. Presto sarei diventata la super cattiva.

 

Si sa che tutti i super cattivi hanno delle spalle. E con spalle intendo: stupidi servitori che credono a tutto quello che dici, fanno tutto quello che ordini e sono totalmente devoti a te.

Trovarne uno per me non fu troppo difficile: ero corvonero, ero intelligente e avevo passato sei anni ad Hogwarts osservando le persone intorno a me, apprendendo molto più di quello che si potrebbe immaginare. Avevo imparato ad interpretare il linguaggio del corpo delle persone, a capire il loro stato d’animo, le loro relazioni con gli altri, le loro debolezze.

Avevo una lista in mente di persone che avrebbero potuto fare al caso mio: ognuna di loro era poco apprezzata dagli altri, piuttosto sola, e con una mente non pensante. Le spalle dei super cattivi non possono essere persone pensanti: chi pensa e ragiona non si fa sottomettere.

Ero pronta ad agire e davanti a me c’era solo un grande ed apparentemente insormontabile ostacolo: la mia timidezza. Ma, se all’inizio questa mi preoccupava, con il tempo mi resi conto che questo mio nuovo modo di vedere il mondo e questo forte desiderio di vendetta avevano diminuito il mio timore di parlare con gli altri, trasformandolo in disprezzo e senso di superiorità.

Avevo riflettuto a lungo su chi sarebbe potuto diventare la mia spalla e dopo alcuni ragionamenti avevo reputato opportuno non scegliere nessuno che non fosse corvonero, nonostante il fattore delle menti pensanti: avevo notato che i grifondoro ed i tassorosso tendevano a viaggiare in gruppo e a non lasciare nessun elemento isolato, se avessi scelto una studentessa di quelle case sicuramente avrei dovuto vedermela con i suoi compagni. Dei serpeverde non mi fidavo, erano furbi e troppo propensi al doppiogioco, e Scorpius, in fondo, era un serpeverde.

Laura Collins fu la mia soluzione perfetta: mi si presentò davanti al momento giusto e io fui veloce a cogliere al volo l’occasione. Era un anno più piccola di me, piuttosto stramba e con un suo particolare modo di vedere le cose. Aveva un disperato bisogno di avere degli amici e pur di non restare sola a pranzo si sarebbe seduta con chiunque le avrebbe offerto la sua compagnia. E io mi sedetti vicino a lei.

 

Il mio piano di vendetta consisteva, essenzialmente, nello spezzare il cuore di Scorpius. Detta così poteva sembrare facile ma si era dimostrato più complicato del previsto.

Scorpius, dopo essersi messo con Rose, era diventato la persona più felice del mondo: sorrideva sempre come un idiota, fischiettava per i corridoi, camminava mano nella mano con la sua ragazza, scambiava con lei baci in ogni angolo della scuola. Erano così schifosamente innamorati da farmi venire il voltastomaco.

Sembrava un’impresa impossibile separarli, farli soffrire, finché non capii che non c’era bisogno di separarli per far soffrire Scorpius. Un’altra cosa che avevo imparato dai libri era che uno dei dolori più grandi per qualcuno era vedere le persone a cui voleva più bene abbattersi, tirarsi giù, soffrire.

Rose Weasley. Albus Potter. Amelia Zabini. Draco Malfoy. Le persone più vicine a Scorpius, le persone di cui lui mi aveva parlato (ad eccezione di Rose, ovviamente) mentre eravamo insieme. Erano loro che sarei andata colpire, uno dopo l’altro, per far pagare a Scorpius il prezzo delle sue azioni.

 
   
 
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