...Did you ever love
somebody?
(...Hai mai amato
qualcuno?)
Capitolo
5
Finalmente sono riuscita a finire la mia
prima ff! Che emozione…anche se questo mi rende
un po’ malinconica, per me è un vero e proprio
traguardo aver completato questa storia a cui
tengo moltissimo perché mi ha permesso di
entrare in questo favoloso mondo, dove ho
conosciuto tante persone meravigliose che
condividono le mie stesse passioni!
Per questo mi sento in obbligo di darvi un
consiglio: scrivete anche voi, mettete nero su
bianco i vostri sogni, la vostra fantasia!
A dopo per i ringraziamenti, e BUONA
LETTURA!
Fedechan
“Ciao!” “A domani, allora!” “Ci vediamo!”
Tutta la squadra si stava salutando, gli
allenamenti anche quel giorno erano
terminati.
“Ni-hao, signora Harper!”
“PATTY!”
“Ah - ah! Sei tutta rossa, Eve!” Scappò via
ridendo “Io devo andare dove sai tu!”
“Va bene, Patty, buona fortuna!” La seconda
manager sorrise, tornando con la mente alla sera
prima…
RRRRRRRRRRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNNNNNNNN
NNNNNNNNNGGGGGGGGGGGG!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
“ARRIVOOO!!!” –ma chi è che suona il campanello
in questo modo?!Peggio che un indemoniato! E poi
sempre io devo andare ad aprire in questa casa!
Ouff!-
Aprì la porta e “qualcosa” le si buttò tra le
braccia, facendole cadere entrambe per terra
“CHI CAVOLO…EVE?!?” Davanti, o meglio, sopra a
lei vi era la sua amica, con due enormi occhioni
luccicanti, modello neon, a forma di cuore
rosa.
Patti rabbrividì, arretrando come se avesse
visto un alieno “E-evelyne…?!”
L’altra sembrava non sentirla neppure“NON – LO –
SAI!”
“Cosa, non so?”
“Io e Bruce…”
A Patty si accesero gli occhi come fari “NO! NON
MI DIRE!”
Lei annuì ridendo modello “camicia – di – forza
– alla – neuro – mon – amour”.
Le due iniziarono a saltare, abbracciarsi ed
urlare felici.
“PATRICIA GATSBY! RICORDATI CHE QUI NEL VICINATO
C’E’ GENTE CHE VORREBBE TENERSI I PROPRI
TIMPANI!!!”
“Ops! E’ mio padre! Vieni, andiamo a parlare
fuori!”
Nel parco vicino…
“…Si, e quella canzone, così romantica…”
Ohhhh…”
“E le foto del tramonto…” “Ahhhh…”
“Non pensavo che Bruce potesse essere così
romantico”
“Già! Ma comunque era tutta una cosa organizzata
da quei tre”
“No! Anche Benji e Tom? Ecco perché stavano
sempre a parlottare! Io ero già preoccupata di
che danno potessero combinare, e invece…”
“E’ stata la sorpresa più bella che mi potessero
mai fare! Dovrò ringraziare anche loro!”
“Si!” Le due scoppiarono a ridere
“E a te come va Patty?”
“Domani dopo gli allenamenti lascerò
Patrick.”
“Allora, buona fortuna!”
“Ehi, Eve! Vieni, sono arrivati Julian ed
Amy!”Bruce le si avvicinò e le diede un veloce
bacio a fior di labbra. La ragazza ricambiò,
sorridendo dolcemente “Arrivo!”
Patrick, intanto, era al bar dove aveva
appuntamento con la sua ragazza, e mescolava la
sua bibita immerso nei propri pensieri…
“Devo
riuscire a far andare tutto bene, oggi. Tanto è
palese che mi lascerà. Forse dovrei lasciarla
io, ma non so se ce la farei…in fondo la amo
ancora, ma mi devo rassegnare, per forza, lei
non ricambierà mai i miei sentimenti. Ama
Hutton. Lo ha sempre amato. Punto. E adesso devo
cercare, perlomeno, di mantenere la nostra
amicizia. Tengo troppo a lei…”
Patty camminava velocemente per la strada, non
vedeva l’ora che quel giorno, quel brutto
momento, finisse. In fondo voleva un mucchio di
bene a Patrick, era legata a lui da moltissimo
tempo, da quando viveva a Londra, dalla nascita.
Lui l’aveva sempre amata. Prima del
trasferimento credeva di ricambiarlo, poi
però…aveva conosciuto Oliver. E Patrick era
diventato solamente un dolce ricordo, un amico.
E basta. Avevano persino ridotto la
corrispondenza, anche se lo teneva continuamente
aggiornato sulla sua cotta per il capitano. E
quando lo rivide, l’accettare la sua richiesta
fu dato solamente da un attimo di incertezza, di
sconforto per le continue disillusioni per
Holly. Se non l’aveva lasciato prima, era solo
per mancanza di coraggio, per paura che la loro
amicizia finisse. Ma ora doveva finire.
Indipendentemente dalla possibilità di avere un
futuro con Oliver. Non poteva più ingannare lui,
e soprattutto se stessa. Sperava ardentemente
che riuscisse a capirla.
“E dunque?! Che si fa?” Tutti i nostri eroi, o
quasi(tranne 3!), erano al campo, Susy, Julian,
Amy, Eve e Bruce seduti sulla panchina delle
managers, gli altri per terra intorno. Avevano
appena finito di prendere in giro e
complimentarsi con la nuova coppietta, ma ora
bisognava pensare a quella ancora da formare.
Silenzio generale. Dopotutto non era certo
semplice sbloccare quei due…
“BAH!!!” Tutti si girarono verso la voce
“Benji?!?”
“Secondo me è impossibile svegliare quel
beduino, poi fate voi!”
“Ma ci deve essere un modo!”
Julian si girò verso le ragazze “Voi avete
qualche idea?”
Susy fu la prima a parlare “Mah, con la gelosia
ha funzionato, più o meno…da quando è arrivato
Patrick sembrava già più sveglio, no?”
“Si, questo è vero” ribatté Eve “però non hanno
combinato niente lo stesso!”
“Già! E poi non possiamo più usare questa
tecnica, se non ha funzionato il fidanzamento di
Patty, più di così!”
“Hai ragione, Julian” disse la sua ragazza “e
poi Patty aveva già notato un cambiamento prima
che arrivasse Patrick”
“Quindi” continuò Bruce “è solo Holly che deve
tirare fuori il coraggio!”
Tutti: “MA DAI!?!” ^______^;;;;;;;;;
Patty arrivò trafelata al bar, e lo vide
attraverso la vetrina… “Eccolo…Buona fortuna,
Patty!”
Entrò, ma lui non se ne accorse, immerso nei
suoi pensieri. Andò a sedersi davanti a lui,
sorridendogli dolcemente. Come se fosse stato a
causa di quel gesto, alzò il capo e la vide. Per
un istante si perse in quegli occhi che molti
anni prima lo avevano fatto innamorare. Ma dove
erano finiti tutti i buoni propositi?
“Ah, ciao Pat, non ti avevo sentita!”
“Non ti preoccupare! Scusa, sono in ritardo?”
“No, no figurati!”
I due piombarono in un imbarazzato silenzio,
pensando a come comportarsi in seguito…
“Senti Pat…”
A quelle parole, come svegliata da un torpore,
lei alzò il capo e lo fissò dritto negli occhi
“No, aspetta Patrick, lascia parlare me!”
“No, ma…”
“Ti prego!”
“Va bene”
“Non è facile dirtelo…”
Lui non sapeva cosa fare, si sentiva debole…non
era stato capace di farsi amare da una persona
così…così fantastica! Rimpiangeva tutte le
occasioni perse a Londra…se allora lui l’avesse
legata indelebilmente a sé, adesso forse…ma
basta con i rimpianti! Ormai, quel che è fatto è
fatto!
Le prese la mano appoggiata sul tavolino, e le
sorrise comprensivo “So quello che vuoi dirmi.
Lo so.”
Lei lo guardò confusa “Come?”
Lui stava ancora sorridendo “Và da lui!”
“Cosa?!?” Lei aveva un’espressione che tutti
conosciamo bene…da autentica capra! ^^
“La nostra storia finisce qui, giusto? Ormai era
fin troppo chiaro!”
“Patrick…”
“Non ha senso continuare questa sceneggiata
assurda!”
“Si…lo so.”
“Tu ami Holly. Niente ci fa!” Gocciolone da 20
litri sulla testa di Patty “Ti prego!”
(NdAutrice scema: su, dai, è come nella
pubblicità! Non tiratemi i pomodori! Era per
sdrammatizzare un po’! ^^)
Tutti e due scoppiarono a ridere. Poi lui tornò
serio. “Promettimi una cosa soltanto”
“Che cosa?”
“Che non…che non perderò almeno la tua
amicizia!”
Lei lo guardò sorridendo, con negli occhi una
riconoscenza infinita. Poi si alzò di scatto e
si buttò tra le sue braccia. “Ti voglio tanto
bene!!!” Lui la strinse, assaporando
quell’abbraccio, che forse, era l’inizio di
un’amicizia ancora più profonda. Ora però doveva
riuscire a dimenticare il suo amore per lei.
Sempre stringendola a sé, la scostò leggermente.
“Senti, Pat.”
“Mmmm?”
“Promettimi che io, te e Amy resteremo il
magnifico trio che siamo sempre stati!”
Lei sorrise: “I migliori!”
“Tra qualche giorno me ne tornerò in
Inghilterra!”
“Davvero?”
“Già!”
“Ma uffa! Io volevo farti vedere tante cose del
Giappone!” (NdA: ma allora non capisci! Vabbè,
Dio li fa e poi li accoppia…vero Holly?!)
“Non…non posso restare ancora qui…tornerò
un’altra volta, quando…quando ti avrò
dimenticata…”
“Oh…” (NdA: capito adesso?)
“Ora vai!”
“Eh?!” (NdA: ancora?!?)
“Vai da Holly! Digli quello che provi! Sennò se
aspetti che lui si dia una mossa!” Lei era già
color peperone “…vabbè che siete tutti e due un
po’ lenti, però…”
“Stupido!” Incrociò le braccia, facendo
l’offesa.
Scoppiarono in una risata, poi Patty si
ricompose, girandosi per andare. “Grazie!”
disse, prima di correre via sollevata da quel
peso, e felice che tutto fosse andato come
sperava, augurando il miglior bene possibile al
suo amico di sempre…
Lui la vide andarsene, sussurrando un
“Arrivederci, Pat, buona fortuna!”
Al campo…
“E se li legassimo ad un albero e gli facciamo
il terzo grado?!”
“Troppo violento!”
Era passata un’ora, ormai, e tutti sparavano a
raffica le idee più disparate senza che ne
trovassero una giusta…
“Uhmmm”
“Mandiamo ad ognuno una lettera d’amore firmata
dall’altro!”
“Bah! Non ci cascherebbero!”
“Mah! Sono talmente beoli…”
Ancora silenzio. “Yawn! Io comincio ad avere un
po’ sonno…!” “Yawn! Anche io! Sono stanca!”
“No, dai, dobbiamo impegnarci!”
“SIII!!!”
Patty correva, correva, anche per mettere a
tacere il turbinio di emozioni che si agitavano
in lei. Felicità, perché le cose con Patrick
erano andate per il meglio…libertà, ora non era
più legata sentimentalmente…paura, come
sarebbero andate ora le cose?... emozione,
doveva andare da Oliver, andare da lui e
raccontargli com’era andata…trepidazione, e se
magari potesse confidare i suoi sentimenti al
capitano?...paura, paura di una risposta
negativa…anche se…
Il sole stava per tramontare. Tutto era avvolto
da quella romantica luce arancione - rossastra
che prelude all’oscurità serale. Lei era
arrivata correndo davanti a quella villetta nel
tranquillo quartiere di Fujisawa, che conosceva
così bene, dopo tutti quegli anni… era ferma a
pensare, lì innanzi. Provava un certo timore a
suonare quel campanello…cosa poteva significare
per lei e per il suo futuro?
“Patty!”
“Oh, salve Maggie!”
“Cosa ci fai qui fuori? Entra, forza! Io devo
uscire per andare a prendere mio marito alla
stazione, però mio figlio è di sopra! Avanti!!”
E con una spinta la trascinò dentro casa,
chiudendo la porta dietro di sé. “Aspetta, io…”
“Come quella volta…4 anni fa quando tentai di
rivelargli i miei sentimenti ma non ci riuscii!
Hmf! Era stata Susy ad aprirmi gli occhi! E ora,
ce la farò? Devo!”
Salì quelle scale a lei familiari, e sorrise
scioccamente pensando a quanto quella massa di
ragazzine urlanti per il “suo” capitano
potessero essere invidiose di lei, che conosceva
così bene la sua famiglia e la sua casa.
Lentamente percorse in silenzio il breve tratto
di corridoio, fino ad arrivare ad una porta su
cui era appeso un cartellino a forma di pallone
da calcio con scritto “Capitano Holly”, che
sette anni prima aveva disegnato per lui con le
sue mani. Era bello vederlo sempre lì, lo aveva
tenuto! Esitò un momento prima di bussare, poi
lo fece, timidamente.
“Ho fame!”
“Lo sappiamo, Benji, ma in questo momento
dobbiamo aiutare i nostri amici!”
Si guardò intorno. Persino Eve, appoggiata alla
spalla di Harper, sbadigliava. La indicò “Ma
persino lei dorme!”
Eve si alzò di scatto “NO! Sono sveglia! Forza,
allora? Organizziamogli una cenetta romantica
qui al campo!”
“Uhm…buona idea!”
Price sospirò rassegnato. Quelli non si
schiodavano manco morti. Si andò a posizionare
sotto l’albero vicino, e chiuse gli occhi. O
così, o niente, pensò.
Aprì piano la porta, non sentiva segni di vita,
all’interno. Entrò in punta di piedi, e lo vide.
Sdraiato sul letto, dormiva con il libro di
biologia aperto posato sopra gli occhi. Sorrise,
e gli si avvicinò affettuosamente per toglierlo,
cercando di fare il più piano possibile per non
svegliarlo. Non le importava parlargli subito,
sarebbe restata per ore ad osservarlo dormire.
Sorrise ancora ricordando una frase che avevano
detto in un telefilm… “amare una persona è
restare per ore ad osservarla dormire senza
stancarsi mai…” (NdA: e qui scatta
l’indovinello: che telefilm era? Il primo che lo
indovinerà tra i lettori, vincerà…ehm…cosa?
Dunque…boh!^_^)
Afferrò il libro, quando una mano le si posò sul
polso, facendola sussultare (NdA: e vide un
teschio orribile, al posto della faccia di
Holly…AH AH AH AH!!!!!^^;;;;;;).
“Patty?!” disse il ragazzo, strofinandosi gli
occhi assonnato
“Scusa, non volevo spaventarti, tua madre mi ha
fatto entrare, è andata a prendere tuo padre!”
“Capisco…eh eh, la biologia non è il mio forte!”
Si mise a sedere, e la guardò sorridendo. Ma
vedendola… “…Patty?!?...”
Una lacrima le rigò il volto, senza che nemmeno
lei ne conoscesse il motivo. “Scusa…” Cercò di
sorridere, asciugandosela
“Ehi, si può sapere che c’è?”
Per tutta risposta lei mormorò “Posso?”
appoggiando il volto sul suo petto, e iniziò a
singhiozzare. Lui la strinse protettivamente,
aspettando che si calmasse, finché lei non si
rialzò e disse, con una strana espressione sul
volto, tra il sollevato e il soddisfatto “L’ho
lasciato! Ci sono riuscita, finalmente! Scusa ma
mi dovevo sfogare!” Sorrise.
“Ti va di andare a fare un giro? Qui fa un
caldo…” (NdA: seeeee….)
Si addentrarono nelle stradine di Fujisawa,
immersi nei propri pensieri, fino a quando
Patty, ricorrendo a tutto il suo coraggio, e
anche di più, non lo prese sottobraccio, come
sognava da tanto tempo, ogni volta che passando
per il parco vedeva tutte quelle coppiette
felici…entrambi arrossirono, ma Holly sembrò non
rendersene quasi conto, continuando a camminare
con lo sguardo davanti a sé.
“Fiuuu…sono riuscita a prenderlo a braccetto…non
ha detto niente, è già qualcosa! Sotto sotto,
però, l’ho visto, arrossire! Tra poco arriveremo
al campo…che strano, abbiamo preso questa strada
senza nemmeno rendercene conto…sarà la forza
dell’abitudine!Appena arrivati, gli dirò tutto,
quel posto mi dà una carica particolare…
Comunque…com’è bello stare così vicino a
lui…come vorrei che questo si potesse ripetere,
in futuro…il mio Holly! Cosa non farei per lui…”
“Ehm…mi ha preso a braccetto…e sono arrossito
come un cretino…spero che non se ne sia accorta!
Certo che è davvero piacevole…come vorrei che
non finisse mai, questo momento…riesco a sentire
il suo profumo…Basta! Ho deciso! Vada come vada,
arrivati al campo, le farò una dichiarazione in
piena regola! Lì non ci disturberà nessuno! E
poi è il luogo in cui sette anni fa ci siamo
conosciuti…non scorderò mai quel giorno! Ti
voglio tanto bene, Patty, e voglio ringraziarti
per tutto quello che hai fatto per me fino ad
ora…ma ora tocca a me renderti felice, e spero
di riuscirci nel modo migliore!”
Arrivarono al campo, e aprirono il cancelletto
sul retro.
“Ti va se andiamo a sederci sotto all’albero?
Dovrei parlarti…”
“Va bene, capitano, devo parlarti anch’io!”
Si sedettero vicini ai piedi della pianta,
quando si stupirono per una scena che videro:
tutti i loro amici, alla panchina delle
managers, esattamente dalla parte opposta del
campo a dove erano loro, coricati gli uni sugli
altri…a dormire! Risero complici, ma nessuno dei
due pensò neppure lontanamente di andare a
chiamarli.
“Chissà che cosa stavano combinando!”
“Io un’idea ce l’avrei” disse lei ridendo
“Eh?!”
“Niente!” Un momento di silenzio.
“Patty!” Si girò di scatto verso di lei, e i
loro visi si trovarono pericolosamente vicini
“Capitano…”
“Io…”
“Si?...”
Le prese le mani. Come qualche tempo prima, il
giorno che arrivò Patrick, ed erano a casa sua,
lei ebbe l’impressione di sapere cosa stava
dicendo…
“Io…ti voglio bene, Patty!”
Lei arrossì, e lo abbracciò. “Anch’io, Holly,
tantissimo! Ti amo!”
Lui la strinse a sé felice “Ti amo anch’io!”
Stettero abbracciati per un tempo interminabile,
dopodiché, timidamente, lui si staccò un pochino
da lei, le prese il volto tra le mani, e dopo
averla fissata dolcemente negli occhi, come se
volesse stampare indelebilmente quel momento
nella sua memoria, la baciò.
Lei restò sorpresa, per un attimo, non pensava
che lui…ma si lasciò cullare dalle sue braccia,
e ricambiò il bacio, finalmente felice…
Era già buio quando raggiunsero gli altri,
ancora profondamente nelle braccia di Morfeo,
tenendosi per mano.
Si avvicinarono silenziosamente a Bruce, e lo
sentirono mormorare “Oppure li chiudiamo in una
stanza finché Holly non si dichiara…”
Lei si avvicinò all’orecchio di Oliver e
sussurrò”Hai capito, questi volevano farci
mettere insieme…”
E scoppiarono a ridere. “Aspetta, ho un’idea!”
Si staccò da lei e andò in mezzo al gruppo.
All’improvviso… “DIECI GIRI DI CAMPO!!!” Urlò,
al che tutti si rialzarono di colpo “SI,
MISTER!!!”
Holly intanto era tornato a prendere la mano di
Patty, e i due ridevano della grossa…dopo un
attimo di smarrimento, gli altri capirono! Le
dolci paroline verso il capitano non mancarono,
finché le ragazze, che avevano capito cosa era
successo tra i due, non andarono a
complimentarsi con la nuova coppietta. Seguiti
poi a ruota da tutti i giocatori, ovviamente.
Tutti erano felici, una nuova vita li aspettava…
THE END
Finito! Sono le 23.47 dell’8 febbraio 2003 e la
mia prima fanfiction, iniziata il 24 dicembre
2001, è terminata!Come vi è sembrata?Spero vi
sia piaciuta!
Ora vorrei inserire i dovuti ringraziamenti a
tutti coloro che mi hanno spronato ad andare
avanti,o comunque, anche inconsapevolmente, mi
hanno aiutata nello scrivere.
Innanzitutto al grande sensei Yoichi Takahashi,
che ha creato Captain Tsubasa!
A mia mamma, in assoluto prima lettrice di tutto
ciò che scrivo! E a mio papà, vabbè!^_^
A Chiara, la mia micorriza in condivisione di
cervello – migliore amica, senza di te come
farei!
A Elena, che apprezza come me CT (Benji
soprattutto, né?! ;P)
A Kei, il mio amico “japanese – doc”!
A tutte coloro che lasciando una recensione, mi
hanno spronata a continuare, rendendomi un po’
più sicura di me stessa, nello scrivere:
Videl(la prima in assoluto, non sai quanto
piacere mi abbia fatto leggere quel commento!),
Hana, Hina-chan, Patricia, silvia, Mysticmoon,
Barazchan e Memi
A Gemini – Lara, amica e prezioso sostegno nei
momenti di scarsa ispirazione
A tutti i siti (Erika’s ff page soprattutto) che
hanno pubblicato le mie 3 storie(x ora:tremate,
o lettori, ritornerò!)
A K&K, la prima fic che mi ha fatto entrare in
questo mondo
A tutti coloro che hanno letto le mie ff, grazie
, grazie mille!
Alla prossima!
Fedechan