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Autore: polytlas    12/07/2018    4 recensioni
❝ If you can ship it, you can read about it. ❞
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Una raccolta di One Shots in cui i vari personaggi di Boku No Hero Academia si ritrovano all'interno dei nostri capolavori Disney preferiti. ✿
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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° • ● ❀ My Disney Academia    °








 

 
Chapter #2;




- A life for a life.
 
 
 
 
I militanti impiegarono tutta la loro forza e sfruttarono al meglio ognuna delle loro unicità, per tirare la corda che reggeva il capitano Shouto e Deku, penzolanti su quel dirupo infernale. Li sistemarono per terra, ad una certa distanza di sicurezza, mentre Eijiro tirò contro di sé Khan, il cavallo di Deku, salvando anche lui.
Denki e Katsuki si premurarono di allontanare gli altri, lasciando ai due combattenti lo spazio necessario per stendersi interamente.
 
« Indietro, ragazzi, fateli respirare. »
 
Il capitano Shouto, ansante, si voltò verso i capelli ancor più rovinati di Deku. Lo fissò dritto negli occhi e scosse il capo.
 
« Deku – sei l’uomo più pazzo che io abbia mai conosciuto », ma immediatamente quella falsa espressione glaciale svanì, lasciando spazio ad un sorriso sincero e comprensivo. Quasi amichevole.
Deku, nel mentre, rimase inerme davanti a lui, con lo sguardo basso, ignorando bellamente quel cambio di espressione. Deludere il suo capitano era l’ultima cosa che voleva in quell’esatto istante.
Anche perché aveva combinato un enorme casino.
 
Ma Shouto non aveva finito.
 
« …Ed è per questo che ti devo la vita. D’ora in poi avrai la mia fiducia. »
 
Deku sgranò gli occhi e finalmente incrociò quelli di Shouto, che seppur stanchi, lo guardavano con estremo orgoglio.
Ebbe voglia di dire qualcosa. Qualsiasi cosa.
Ma una sorta di spillo gli si era conficcato nel fianco e prima ancora che potesse esprimere qualsiasi tipo di gratitudine nei confronti del capitano, gli spilli divennero due, tre, quattro, cento.
 
Lo avevano avvisato, gli altri.
Gliel’avevano detto che il tocco maledetto di Tomura sarebbe stato fatale, eppure lui aveva agito d’impulso. Il suo corpo aveva agito da sé, senza dargli neanche il tempo di processare un singolo pensiero.
Gli aveva smaterializzato il fianco, che solo in quel momento aveva preso a far male fino a provocargli una sudorazione fredda.
 
Izuku cominciò a guardarsi intorno spaesato, perché il dolore divenne tale da non fargli capire più niente. Gli altri esultavano: « Un hurrà per Deku! Il più coraggioso di tutti! »
« Sei il re della montagna! »
 
E forse aggiunsero anche altro.
Ma quando Shouto lo aiutò a mettersi definitivamente in piedi, gli spilli divennero lame e la sua uniforme da combattimento si macchiò del suo sangue.
Urlò e si accasciò per terra, sentendo la testa girare vorticosamente e le forze abbandonare pian piano il suo corpo.
 
Shouto si precipitò su di lui.
 
« Deku!? Che cos’hai? »
 
E quando il giovane gli mostrò la mano macchiata di sangue, il capitano mobilitò tutto il resto dell’esercito.
 
« È ferito! Cercate aiuto! »
 
La vista di Izuku si appannò gradualmente, e per quanto cercasse di restare vigile focalizzandosi solo su un preciso punto, si sentì cedere e si arrese a quell’ondata di malessere, diventata ormai più grande di lui. Le ultime immagini che apparvero nella sua mente furono le labbra di Shouto, e la sua voce che in lontananza gli parlava.
 
« Coraggio. Tieni duro. »
 
 
-
 

C’era tensione.
Il medico, giusto appena aveva visto la tremenda ferita di Deku, aveva sospirato afflitto, sperando che la sua unicità curativa gli avrebbe concesso di guarire il giovane.
Shouto faceva avanti e indietro dinanzi la tenda da ore; tutti i combattenti si erano accampati lì vicino, mentre Denki, Katsuki e Eijiro si erano appostati giusto accanto alla stessa.
Sperando.
E pregando che andasse tutto per il meglio.
 
E quando finalmente il medico uscì dalla tenda, Shouto gli fu subito addosso. Il dottore però lo rassicurò, ma cominciò a bisbigliare qualcosa al suo orecchio.
Denki, Katsuki ed Eijiro videro lo sguardo del capitano mutare, e tutti si guardarono preoccupati: che Deku fosse in fin di vita?
 
Ma non lo era.
O Shouto non avrebbe fatto il suo ingresso così furioso.
 
Una volta dentro, trovò Deku col fianco fasciato, che debolmente si tirò su alla vista del capitano. Capitano che, però, continuava a fissarlo con rabbia pura, e quando chiese per l’ennesima volta conferma al medico, Izuku sgranò gli occhi e poi si strinse nelle spalle.
 
« Co – cosa.. »
 
« Non c’è alcuna super forza. E nessun altro tipo di Unicità. »
 
Izuku afferrò la coperta e la strinse a sé, come se quel gesto potesse dargli un minimo di conforto, o di sicurezza.
 
« Posso spiegarti », disse con voce tremante, ma ugualmente decisa. L’espressione di Shouto si fece più cupa, e prima ancora che Deku potesse aggiungere altro, uscì dalla tenda e al suo posto fece ingresso il consigliere di corte, Yuga Aoyama, che dinanzi a quella rivelazione non poté che crogiolare nel suo meschino orgoglio personale.
 
« Uh? Allora è vero! »
 
Senza preoccuparsi di provocargli ulteriore dolore, lo afferrò per un braccio e lo trascinò fuori dalla tenda senza delicatezza. Tutti balzarono in piedi, completamente sbigottiti dinanzi a quella scena.
 
« Sapevo che in te qualcosa non andava! »
 
E gli afferrò le braccia, imprimendo giusto una minima forza che Izuku no, non riuscì in nessun modo a contrastare. Perché era stanco, perché era ferito, perché persino una mezza cartuccia come Yuga aveva avuto modo di allenare il proprio corpo per la propria unicità
 
« Privo della super forza. Privo di ogni unicità. »
 
E dinanzi al silenzio tombale e agli sguardi sconvolti  di tutti gli altri, lo spinse contro la neve.
 
« Scellerato, incosciente. »
 
Izuku si sollevò con fatica; le sue braccia tremavano, ma le parole che pronunciò parvero dei ruggiti.
 
« Io sono Izuku, figlio di quel che ne rimane del famigerato All Might. L’ho fatto per salvare mio padre. »
 
Avrebbe potuto pensare miliardi di cose in quel momento, Shouto.
Eppure l’unica che gli venne in mente in quell’istante fu quella di ascoltare le parole di Deku. O Izuku. Ma a quel punto non importava più.
 
« Alto tradimento! »
 
Yuga urlava, forse nel vano tentativo di convincere gli altri militanti delle gravissime colpe di Izuku.
Questi, però, cercò di non dargli peso.
 
« Non pensavo di arrivare a questo punto -. »
 
« Massimo disonore! »
 
Izuku scosse il capo, e lo ignorò ancora una volta, tentando di comunicare solo ed esclusivamente con Shouto.
 
« Era l’unico modo. Ti prego, credimi. » 
 
Ma Shouto restò di spalle.
Non cercò gli occhi di Izuku, non volle cercarli. Perché sapeva i suoi limiti, perché si era affezionato a quel ragazzino, perché quel ragazzino privo di ogni unicità aveva fermato l’esercito di villain, e sempre lo stesso ragazzino senza alcuna unicità era andato incontro alla morte pur di salvargli la vita.
E pur di salvare suo padre, si era messo al patibolo da solo.
Aveva più coraggio di tutti, di tutta l’Asia raggruppata insieme.
 
« Capitano. »
 
Yuga lo portò alla realtà e Shouto si sentì in dovere di agire.
Pur non potendo dargli ragione in modo palese. Perché lo diceva la legge. Lo recitava quella dannatissima legge che voleva quel ragazzino decapitato.
E lui era figlio di un generale, era capitano, era al servizio dell’imperatore e non poteva trasgredire, non poteva tirarsi indietro.
 
Afferrò la spada con cui Deku era solito difendersi, estraendola dalla custodia legata indosso a Khan, che immediatamente cominciò ad agitarsi.
Persino Kastuki, Denki e Eijiro provarono a correre verso Izuku, nel vano tentativo di mettersi davanti a lui e difenderlo, ma Yuga li bloccò.
 
« Conoscete la legge. »
 
E Izuku rimase lì, immobile, con gli occhi pieni di lacrime e troppa poca forza anche solo per ribattere ulteriormente.
Aveva sbagliato.
Era indifendibile.
E quello era quel che gli spettava.
 
Abbassò il capo e gli occhi gli si riempirono di lacrime al pensiero di non essere riuscito a ringraziare e abbracciare per l’ultima volta suo padre.
Al pensiero di aver deluso tutti. Katsuki, Denki, Eijiro.
E Shouto.
 
Il giovane lentamente avanzò verso di lui, e solo quando vide la punta delle sue scarpe proprio davanti a sé, chiuse gli occhi rannicchiandosi maggiormente su se stesso, pronto a ricevere il colpo, pronto a sentire quella lama tagliargli la testa.
 
Chiese perdono.
Ai suoi antenati, a tutti gli dèi. A suo padre.
Al suo capitano.
 
Giusto però, quando Shouto sollevò il braccio con la spada, Izuku si chiese come mai non stesse già sentendo gli ultimi dolori che lo avrebbero legato alla vita. Anzi.
Sobbalzò vergognosamente quando sentì e vide la spada essere lanciata per terra con una certa forza.
 
Sgranò gli occhi verdi e finalmente trovò il coraggio di sollevare lo sguardo per cercare quello di Shouto, che in piedi dinanzi a lui, lo fissava privo di espressione alcuna.
 
« Una vita per una vita. Ho pagato il mio debito. »
 
Si guardarono per un brevissimo istante, e nel silenzio di quelle lacrime colpevoli che gli rigavano le guance, Izuku  urlò a squarcia gola il suo nome.
Shouto lo sentì.
Ma si voltò ancora, e si allontanò da lui.
 
« In marcia. »
 
Lo ordinò con tono freddo, e anche quando il consigliere provò a dire qualcosa, a ricordargli quella maledettissima legge che lui non aveva voluto applicare, Shouto si mostrò irremovibile.
 
« Ho detto: in marcia. »
 
E lentamente, ripresero il cammino verso la città.
Izuku restò lì.
Con indosso solo una coperta, sperduto tra valli di cui non ricordava neppure il nome.
 
E no.
Neppure quella volta, era pronto per tornare a casa.
 









Angolo Adeloso: ebbene rieccomi! Quest’oggi con la mia ship preferita collocata nel mio film Disney preferito in assoluto. Non dico scemenze: mentre la scrivevo non ho sentito il bisogno di controllare il film per far combaciare le battute, perché le conosco a memoria tipo preghiera, ahahahahah!
Io mi auguro davvero che vi sia piaciuta, perché personalmente a me è piaciuta tantissimo e ho amato scriverla. ;;
Come sempre, qui vi lascio da che minuto a che minuto potete trovare la scena, nel caso aveste bisogno di un promemoria: da 00:56:35 a 00:59:11!
Però.
C’è un però.
In realtà mentre la scrivevo ho avuto un attimo di immenso dubbio e pura indecisione. Perché un’altra coppia che amo tantissimo è la ShoutoxMomo. Ed effettivamente, se avessi scelto loro due, Mulan sarebbe combaciato in tutto e per tutto per moltissime cose. Così mi sono detta di scriverne una seconda, sempre su Mulan, con la ShoutoxMomo, ma chiaramente prendendo in considerazione un’altra scena.
Per voi sarebbe noioso?
Avevo pensato di farlo anche con Lilo&Stitch(mantenendo sempre Kacchan as Stitch), ma non vorrei sembrarvi ripetitiva.  Quindi, cortesemente, scrivetemi se per voi può essere una cosa carina, o continuo con le altre storie finché la mia fantasia non si esaurirà.
Altra cosina: cercherò di postare ogni settimana. A questo punto, ogni mercoledì - dovevo postare ieri, ma ahimè sono stata fuori casa tutto il giorno. Per voi lettor* è okay?
Scrivetemelo pure! ~~
Ah, e prima che me ne dimentichi: grazie mille per le recensioni e il supporto. Siete tutt* così carin*. ;; /sends love and cookies/
A (forse) mercoledì prossimo! La prossima storia sarà particolare e diversa da tutte le altre, ma siccome sono una villain amo lasciarvi sulle spine, ahahah!
Chu. ~
 
Adele ✿
 

 
   
 
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