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Autore: Elizabeth_2206    05/08/2018    2 recensioni
E se gli spiriti avessero deciso che troppo tempo era passato da quando Aang era scomparso? Che cosa accadrebbe se l’unica soluzione possibile fosse la creazione di un nuovo Avatar, perché sconfigga la Nazione del Fuoco prima dell’arrivo della Cometa Sozin?
Cosa c’entra in tutto questo l’intervento di Vaatu, e che influenza avrà sulla vita di questa nuova entità e dei suoi amici?
In un mondo dove due Avatar coesistono, per combattere un unico nemico, cosa dovranno fare? Può un unico mondo reggere la potenza di due Avatar?
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What If, probabili OOC. [Zuko/Nuovo Personaggio] Ambientata a partire dall’episodio “Il Solstizio d’Inverno – Parte 1 – Lo spirito della foresta”.
Genere: Avventura, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aang, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Vaatu, Zuko
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Tematiche delicate
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PROLOGO
 
Quindici anni prima del ritrovamento dell’Avatar Aang, in una remota zona orientale del Regno della Terra, una giovane coppia di sposi abitava in una casa ai margini del bosco. Erano Asuk, dominatore del fuoco fuggito dall’esercito, e Karen, non dominatrice della Tribù dell’Acqua del Sud. I due aspettavano l’arrivo del loro primo figlio, che a giudicare dal pancione di Karen, sarebbe venuto al mondo a breve.
Il giorno della nascita, però, mentre Karen era in preda alle doglie, qualcosa di misterioso avvenne: il ventre della donna si illuminò di un violetto accecante, e subito dopo il neonato venne alla luce. La gioia di Asuk nel vedere che il suo primo figlio era una femmina fu però straziata dall’improvvisa morte di Karen, che rivolse un ultimo sguardo a lui e alla bambina prima di spirare.
Sconvolto da ciò e dalla misteriosa luce violacea, Asuk decise di mettersi in viaggio per raggiungere il Tempio dell’Aria dell’Est, a pochi giorni di cammino, per consultare il Guru che tanti sostenevano abitasse proprio lì; così partì, desideroso di risposte.

Al Tempio dell’Aria Asuk fu accolto benevolmente dal Guru Patik, un uomo molto anziano dalla pelle raggrinzita e dal sorriso stanco. Egli lo fece sedere, e cominciò un discorso che avrebbe cambiato per sempre la vita di Asuk.
“Mio caro amico, stavo aspettando il tuo arrivo. Gli spiriti mi hanno parlato di una nuova speranza per il mondo. E’ dunque tua figlia colei che tieni in braccio?”
“Sì” rispose Asuk, spaventato da ciò che il Guru poteva dirgli.
“Ebbene, come ben saprai l’Avatar è scomparso da moltissimi anni. Gli spiriti però non possono più aspettare che esso si risvegli, hanno bisogno di mettere fine a questa guerra che perdura da quasi cento anni. Perciò, hanno deciso di creare un’entità che possa sostituirlo. L’hanno chiamata Sukui, che significa “salvezza”. Essa avrà poteri simili a quelli dell’Avatar, ma non gli stessi. L’Avatar infatti è il ponte fra il mondo degli uomini e quello degli spiriti poiché dentro di sé possiede Raava, uno dei più antichi spiriti esistenti al mondo. Questa Sukui non conterrà dentro di sé Raava, ma porterà i segni di essa nel suo corpo: cinque simboli. Acqua, Terra, Fuoco, Aria, e infine l’Energia Vitale che scorre dentro noi stessi. Questi cinque simboli saranno il suo ponte di connessione con il mondo degli spiriti.”
“Che cosa c’entro io con tutta questa storia?” chiese impaziente Asuk.
Il Guru sorrise tristemente. “Gli spiriti hanno scelto tua figlia come incarnazione del Sukui. E per renderla tale hanno bisogno di due sacrifici.”
“Sacrifici…?” Asuk era confuso.
“Sacrifici umani. Gli spiriti hanno bisogno di creare una connessione fra il Sukui e il mondo umano. Il primo sacrificio è stato quello di tua moglie, dando alla luce questa creatura.”

Asuk comprese cosa il Guru voleva dire. Guardò la bimba addormentata fra le sue braccia.
Appena venuta alla luce aveva riconosciuto in lei gli occhi blu mare della madre, come la carnagione scura tipica della Tribù dell’Acqua. A incorniciarle il viso c’erano però dei capelli neri scurissimi, che sapeva fossero come i suoi.
Sorrise al Guru. “Immagino che non ci sia modo di opporsi al volere degli spiriti. Hanno scelto la mia bambina per il loro disegno, e spero che sia in grado di affrontare le sfide che questo mondo le presenterà. Se sarà combattiva come sua madre, e userà il buonsenso come io ho sempre fatto, sono sicuro che riporterà l’equilibrio fra gli uomini.”
Il Guru sorrise a quelle parole. Poi allungò ad Asuk un coltello intagliato nel corno di un Bisonte Volante, e prese la bambina che l’uomo gli porgeva.
“Ti chiedo un’ultima cosa, Guru. Chiamala Asuka. In onore mio e di sua madre.”
“Mi prenderò cura di lei come voi avreste fatto.”
I due uomini si inchinarono, poi Asuk si incamminò lontano.

Poco dopo, il piccolo corpo di Asuka si illuminò nuovamente di quella luce violacea e dei simboli comparirono su di esso. Il simbolo dell’Acqua sulla mano destra. Quello del Fuoco sulla mano sinistra. Quello della Terra sul piede destro, dell’Aria sul sinistro. E infine, sul suo petto, il simbolo dell’Energia Vitale. Una volta sparita la luce, rimasero tatuaggi neri sul corpo della piccola.
I segni del suo destino.
***

Quindici anni erano passati dal giorno in cui Asuka era arrivata al Tempio dell’Aria dell’Est. I suoi capelli neri ora le arrivavano fino ai fianchi, e il suo fisico era quello slanciato di un dominatore del Fuoco, ma la carnagione e i profondi occhi blu rivelavano il suo sangue della Tribù dell’Acqua.
La ragazza era ora padrona di soli due elementi: il Fuoco e l’Acqua. Del primo era diventata dominatrice a soli sei anni, dopo mesi di meditazione. Il dominio dell’Acqua invece le era venuto spontaneo. Da allora, nessuno degli altri suoi poteri aveva dato segno di esistenza, eccetto la connessione con gli spiriti: era infatti in grado di entrare e uscire in modo autonomo dal mondo degli spiriti, ma non lo visitava molto spesso. Ogni volta che vi si recava, infatti, nessuno spirito si soffermava su di lei, quasi come se non esistesse. Inoltre il Guru Patik, l’anno prima, era stato in grado di sbloccare tutti i suoi Chakra, e renderla così in grado di entrare nello stato di Sukui.
Guru Patik poteva rendersene conto chiaramente: ogni giorno che passava Asuka diventava sempre più potente, ed era solo questione di tempo prima che il dominio della terra e dell’aria comparissero.
Ma una notte, ad entrambi fu chiaro che non avevano più tempo.

Guru Patik ebbe una visione. Vedeva Asuka, un giovane Nomade dell’Aria, una Maestra del Dominio dell’Acqua, una Dominatrice della Terra cieca, un giovane Dominatore del Fuoco dal volto nascosto, una Guerriera Kyoshi e un Maestro Guerriero della Tribù dell’Acqua mentre si abbracciavano.
Poteva sentire l’energia di tutti i loro elementi scorrere in un unico fiume, che si opponeva all’oscurità intorno a loro. Nonostante questa visione fosse molto confusa, il Guru comprese una cosa: era tempo per Asuka di partire.

Dal canto suo la giovane ebbe un’altra visione, molto più complessa di quella del Guru. Davanti a lei vedeva il volto di un ragazzo, attraversato da una spaventosa cicatrice che le diceva “Aiutami.” Un Nomade dell’Aria, i cui occhi si illuminavano di azzurro, similmente ai suoi, che però si illuminavano di viola. E altri ragazzi, e ragazze, che la guardavano. Poi sopra di sé vide passare una cometa gigantesca, e dietro ad essa il volto terrificante di un uomo della Nazione Del Fuoco, mentre si autoproclamava “Re Fenice”.
Quando si svegliò, Asuka fu spaventata dalle cose che aveva visto. Ma capì che doveva partire.
Un futuro la aspettava da qualche parte, un futuro di avventure e pericoli.

Il mattino successivo non ci fu bisogno di parlare. Guru Patik porse ad Asuka i viveri necessari al viaggio, e si inchinò. Poi le mise al collo una collana che egli stesso aveva intrecciato, quella notte, in attesa della sua partenza.
“Sono onorato di aver servito gli spiriti e il Sukui.”
“Sono onorata di essere stata tua allieva e tua figlia spirituale.”
Quando Asuka gli voltò le spalle, a Guru Patik scese una lacrima.






Note dell'Autrice:
Ehilà! Come promesso, sono tornata con il Prologo, dove abbiamo visto la nascita fisica della Sukui e ne abbiamo conosciuto l'indentità: Asuka. Figlia di due nazioni, di due universi apparentemente inconciliabili, avrà come costante il dualismo tipico di chi non appartiene ad alcuna fazione; ma soprattutto, dovrà cercare il suo scopo, il suo posto nell'universo - soprattutto ora che l'Avatar, il Vero Avatar, si è risvegliato.
Che dire? Scoprirete di più sui genitori di Asuka e sulla sua vita al tempio più avanti, tramite flashback; e scoprirete anche perchè, nonostante entri nel mondo degli spiriti, non sia in grado di entrare in contatto con nessuno di loro.
Ci vediamo presto con il prossimo capitolo, attendo i vostri commenti!
-Elizabeth
   
 
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