Primo incontro – Vent’anni prima
Rabbia.
Il tuo torace è una gabbia e la rabbia graffia per scappare e distruggerti. Invece tu ingoi il risentimento perché hai vent'anni e sai che a quest’età fa male tramutarsi in un mostro. E allora stringi le mani in pugni e ti mordi la lingua fino a farla sanguinare e sfoghi la Belva contro te stesso mentre il giudice pronuncia la sentenza.
Quanto vorresti fargli del male: graffiargli la faccia fino a fargliela sanguinare – perché lui non capisce com’è essere te, che la tua vita è un campo di battaglia.
Conficchi le unghie nella tua carne.
«Sentenziato a due anni di carcere.» diranno i giornali il giorno dopo.
(110 parole - passato)