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Autore: Betty    29/08/2003    5 recensioni
Per Tom, Faith è una ragazza tutta da scoprire, dura e scostante con il mondo intero. Riuscirà Tom a far emergere la vera Faith da dietro la maschera che si è costruita?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Taro Misaki/Tom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

CAPITOLO 1

Nel parco

"Galeotto fu quel matrimonio che sancì nuove unioni e altrettante divisioni…" un rumore attirò l'attenzione della ragazza che stava leggendo un libro, seduta su una panchina del parco.

"Attenta!" la ragazza si girò verso quella voce e riuscì a vedere un pallone che le stava piombando addosso a velocità sostenuta; riuscì a malapena a schivarlo.

"Tutto bene? Ti ha preso?" che un ragazzo, che era sbucato da chissà dove, riferendosi al pallone.

Faith lo guardò, o meglio lo squadrò da capo a piedi, alto, muscoloso, i capelli neri scompigliati e nei grandi occhi nocciola si leggeva preoccupazione.

"Sto bene, ma per poco non ci rimanevo secca!" rispose stizzita Faith.

"Scusaci, ma il mio amico è un po’ irruente e ogni tanto non controlla i tiri" si giustificò il ragazzo.

"Digli al tuo amico di stare più attento se non vuole una bella denuncia per lesioni" la ragazza era alquanto arrabbiata.

"Tom ho ammazzato qualcuno?" chiese un altro ragazzo che stava sopraggiungendo correndo.

"Ci sei andato vicino Mark, chiedi scusa a…" Tom si girò verso la ragazza e le chiese "come ti chiami?"

"Faith"

".. ecco chiedi scusa a Faith!"

Mark osservò la ragazza, non era molto alta, capelli ricci neri come l'ebano, gli occhi erano un misto tra il colore verde e marrone ed aveva delle ciglia lunghissime; il corpo tonico ed allenato era messo in evidenza dai jeans e da una leggerissima canottiera.

"Scusa Faith! Non volevo uccidere nessuno, tantomeno una bella ragazza come te!"

- Ma i deficienti li becco tutti io? - pensò Faith poi rispose: "Scuse accettate. Adesso se volete scusarmi devo finire di leggere"

"Non verresti a bere qualche cosa?" chiese Mark.

"Non ho sete e poi ho da fare" rispose Faith seccata.

"Frequenti per caso il corso di letteratura del sig. Carter?" chiese Tom.

"Sì ma ci conosciamo?" domandò incuriosita la ragazza.

"Anch'io frequento quel corso, mi sei sembrata subito familiare ma dopo che ho visto il libro ho capito dove ti avevo già visto."

"Strano, non ti ho mai visto in aula" disse Faith anche se a pensarci bene lei non cercava di fare amicizia con i ragazzi del suo corso e quindi non conosceva neanche la metà di loro.

"Diciamo che non sono un tipo che si fa notare" scherzò Tom

"Ragazzi mentre voi due parlate di letteratura io me ne torno dagli altri ad allenarmi." Disse Mark un po’ contrariato perché Tom aveva manipolato a suo favore l'attenzione della ragazza.

"Arrivo subito" disse Tom mentre si sedeva sulla panchina accanto a Faith.

"A che punto sei del libro?" chiese il ragazzo con un sorriso

"Al matrimonio dei protagonisti" rispose Faith cercando di essere aggressiva, voleva allontanare quel ragazzo, cosa voleva da lei?

"La parte principale, quindi. Io pensavo che fosse noioso come libro invece mi è piaciuto molto"

"Non dirmi che lo hai già letto tutto?" chiese Faith

"Sai di notte dormo poco!" rispose sorridendo il ragazzo "E poi devo riguadagnarmi la stima del prof. Visto che ogni tanto salto le lezioni a causa del calcio."

Faith spalancò gli occhi "Ma allora sei Tom Becker! Che stupida come ho fatto a non capirlo prima!"

"Sono così famoso?" chiese Tom

"Diciamo che il prof. Quando non ci sei fa parecchie battute su di te. Però aggiunge sempre che sei uno dei migliori del corso, anche se per lui sembri un po’ addormentato!" disse spontaneamente la ragazza.

"Chissà perché me lo dice sempre" si chiese Tom

"Cosa?"

"Che sembro addormentato o meglio in un altro mondo" disse Tom.

- forse perché hai gli occhi di un sognatore - pensò Faith.

"Ma, forse ti conosce bene?" ipotizzò Faith cercando soffocando il pensiero di pochi istanti prima.

"Ti sembro un tipo che dorme?" chiese Tom

"Adesso no di certo ma devi ammettere che non tutti riescono a subirsi una lezione di Carter senza sbadigliare almeno una volta."

"Anche questo è giusto. Tu sbadigli mai durante le sue lezioni?" Ma che domande le faceva? Tom in quel momento si sentì uno stupido ma voleva, anzi sentiva il bisogno di stare ancora un po’ con lei.

"Io??? Mai! trovo le lezioni del prof. Troppo interessanti!" rispose Faith con aria di superiorità.

"Facciamo una scommessa, domani in aula voglio vedere se sbadigli almeno una volta e se vinco verrai a bere qualcosa con me" disse Tom

"Se non accettassi la scommessa?" domandò Faith irritata, se voleva uscire con lei avrebbe potuto chiederglielo senza questi sotterfugi.

"E' l'unico modo per poter uscire con te. Perché se te lo chiedo apertamente tu mi dici di no!"

"Come fai a saperlo?" domando la ragazza.

"Che io sappia tutti i ragazzi del corso ci hanno provato almeno una volta e tu hai risposto di no a tutti, quindi aggiro questo problema proponendoti questa scommessa. Allora ci stai?" chiese Tom con un sorriso.

Faith non si era mai tirata indietro da una sfida anche se era stupida come quella. "Accetto, però se vinco io non mi romperai più le scatole"

"Va bene!" disse Tom allungando una mano e stringendo quella piccola di Faith "Scommessa accettata!"

  
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