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Autore: ScandalousLaRabiosa    23/08/2018    1 recensioni
Melody e le sue amiche hanno finalmente coronato il loro sogno di andare a studiare in Corea del Sud e, per festeggiare ciò, decidono di uscire a bere qualcosa.
La mattina seguente Melody si sveglia in una casa sconosciuta, con un'amnesia di diverse ore e le sue amiche risultano tutte disperse...cos'è successo la sera precedente?
E perché lei si trova nel letto di un idol?
[Dedicata a quelle pazze delle War Of Bias e alla mia amica Alice]
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol, Chen, Chen, D.O., D.O., Kai, Kai
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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18.

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Ormai stava singhiozzando incondizionatamente. Era fuori controllo.

Non capiva se fosse perché la realizzazione di cosa Jimin le avesse fatto l'avesse scossa più di quanto si sarebbe aspettata inizialmente o perché fosse esausta e tutto ciò che voleva fare in quel momento era tornare all'istituto, coricarsi sul proprio letto e dormire per ventiquattro ore filate.

Le lacrime le appannavano la vista e non sapeva nemmeno se stesse andando nella direzione giusta, né se non avesse scontrato contro nessuno perché il corridoio fosse deserto o perché la gente aveva pensato prontamente di evitarla, vedendola in quello stato.

Sperava solamente che nessuno degli idol presenti in sala d'attesa la vedesse arrivare e che riuscisse a sgusciare fuori dall'ospedale indisturbata. Non ce l'avrebbe fatta a dare spiegazioni sul perché si fosse ridotta a piangere senza alcun freno.

Una parte ancora razionale del suo cervello, estremamente piccola, le suggerì di andare a trovare Tao il giorno seguente, per salutarlo e stare con lui in uno stato mentale più stabile di quello.

Melody riuscì a distinguere i contorni della fine del corridoio, che si allargava nello spiazzo della sala d'attesa. Doveva cercare di superare i ragazzi velocemente, senza guardare in faccia a nessuno.

-Melody!

Il suo cuore perse un battito.

No...

Si bloccò a metà della sala d'attesa appena lo vide.

I ragazzi non erano soli.

Non qui...

Kai stava venendo verso di lei molto velocemente, nonostante il suo continuo zoppicare, con una preoccupazione palese negli occhi.

Non sembrava esserci mai fine al peggio: assieme a Kai vi erano anche il manager degli EXO e Sehun. Il primo era coinvolto in un'accesa discussione...con il manager dei BTS.

Dunque, quando Chanyeol stava parlando al telefono, non era con il manager, ma con i suoi compagni, nel tentativo di convincerli a non venire qui?

Distolse lo sguardo da Kai, come se il farlo gli avesse impedito di notare in che stato pietoso fosse ridotta. E forse avrebbe preferito non farlo.

-Oh, cazzo...- sussurrò.

La notizia di tutti quegli idol radunati in un ospedale doveva essere girata molto velocemente sui social, sicuramente grazie a tutte le persone presenti lì dentro che li avevano riconosciuti, e l'arrivo di Kai e Sehun doveva solamente aver fatto aumentare la curiosità generale, perché avevano portato con loro un'orda di fan che adesso erano spiaccicate contro le finestre e le pareti vetrate del pianoterra. Tutte munite di cellulari per riprendere qualsiasi cosa sarebbe succesa lì dentro.

Kai la raggiunse, sotto lo sguardo torvo del manager, e sentì le lacrime sgorgare con più intensità, unite a un'insopportabile fitta al petto che si faceva sempre più insistente.

Lui aveva tradito Krystal con lei...

-Mel, va tutto bene?- suonò abbastanza allarmato nel chiederlo e Melody non poteva certo biasimarlo: oltre a piangere senza controllo, con tanto di sobbalzi provocati dal suo singhiozzare, era ridotta a uno straccio rispetto a quando si erano incontrati il giorno precedente. Gambe martoriate, vestiti sporchi e viso ridotto a una maschera pallida di lacrime e moccio.

Melody singhiozzò, evitando il suo sguardo:- Più o meno...

Kai la scrutò, probabilmente incerto sul chiederle perché fosse ridotta così o meno. Non si era coperto il livido sullo zigomo.

- Chanyeol-hyung mi ha fatto un riassunto di cosa vi è successo e...

Il suo discorso si smorzò fino a spegnersi quando guardò un punto oltre la spalla di Melody.

-COSA LE HAI FATTO?!- lei si spaventò per quel cambio improvviso di tono.

Si voltò: Jimin li aveva raggiunti, in testa agli altri tre con cui era stata interrogata poco prima.

Lo sguardo del ragazzo passò dal sorpreso allo stizzito in un battito di ciglia:- Dai subito per scontato che le abbia fatto qualcosa di male, eh?!

No, no, no..., in quel momento avrebbe tanto voluto che il pavimento la ingoiasse. Erano davanti a tutti e lei sentiva che avrebbe potuto vomitare da un momento all'altro.

Kai fece per avanzare verso Jimin e quest'ultimo gli venne incontro senza esitazione, ma vennero entrambi bloccati prima che arrivassero a pochi centimetri l'uno dall'altro da Chanyeol e Namjoon, che li presero saldamente per le braccia. I manager ricordarono loro che si trovavano in pubblico e che dovevano darsi un contegno e di lasciare i loro dissapori personali da parte per un altro momento. Anche Jungsu si avvicinò al gruppo per intervenire, dato che c'era suo nipote di mezzo.

Melody non aveva più dubbi sul fatto che quei due avessero fatto a botte, adesso.

-Non hai fatto altro che usarla tutta la sera, devi starle lontano!- urlò Kai, nonostante i vari tentativi del suo manager di zittirlo. Le sue parole colpirono Melody in pieno viso.

Jimin non batté ciglio e ignorò i tentativi di Namjoon di calmarlo:- Oh, eccolo, l'innocentino tanto buono e leale che non ha esitato un secondo a tradire la sua ragazza con una prostituta!

Le sue parole rimbombarono pe la sala, improvvisamente silenziosa. Udì distanti solo un paio di imprecazioni colorite da parte di Baekhyun, Sehun e perfino Taehyung.

-Voglio morire.- decretò Melody e l'incrinazione nella sua voce conferì alla frase ancora più disperazione.

L'avrebbero esiliata dalla Corea del Sud per almeno dieci anni dopo quello scandalo che tutti avevano prontamente ascoltato.

Kyungsoo ci aveva visto lungo: Melody aveva rovinato tre gruppi musicali semplicemente uscendo a bere in discoteca con le sue amiche.

Le sue gambe diventarono improvvisamente molli e non le sentì più. Ai lati degli occhi era tutto nero.

-Melody!

La voce di Emily le suonò distante.

-Devo andarmene di qui...- perfino la sua stessa voce le suonò come un sussurro.

Qualcuno, per logica Emily, la aiutò a rimettersi in piedi e Melody temette che le sue gambe potessero cedere nuovamente.

La patina nera che le oscurava la vista si diradò e riuscì a mettere a fuoco gli occhioni azzurri di Emily guardarla carichi di preoccupazione.

-Andiamocene.- le disse, sentendo un'altra crisi di pianto pronta a esplodere da un momento all'altro- Andiamo via, non ne posso più...

L'amica esitò, sconcertata da quel suo cambio d'umore repentino.

-Emily, per favore...- la voce le si incrinò nuovamente.

La glaucopide annuì, ancora poco convinta:- Okay, certo, cerchiamo una via d'uscita in mezzo a tutte 'ste fan e andiamo via.

-Melody!

Sia Kai che Jimin avevano lasciato perdere i loro problemi per poter rivolgere la loro attenzione a una sempre più nevrotica Melody. Sembrava proprio che se ne fossero scordati, dato che anche i loro compagni li avevano lasciati andare.

Sentì la nausea annodarle lo stomaco:- Non voglio vedervi mai più.

-Mel, ma che...?- Kai non capiva.

Lei scosse la testa, sentendo le lacrime sgorgare nuovamente:- Ho permesso che tu tradissi Krystal con me... Come ho potuto? Io non sono così...

Il ragazzo sembrava sempre più confuso da quel discorso e, quando fece per avanzare, lei indietreggiò all'istante. Emily si mise prontamente in mezzo, nonostante non avesse capito cosa stesse succedendo.

La glaucopide passò lo sguardo su Kai e Jimin, impassibile:- Noi dobbiamo andare, adesso.

I suoi occhi si posarono su Sehun, poco indietro rispetto ai due ragazzi:- Ciao, Sehunnie.

Lui accennò un mezzo sorriso:- Emily.

Emily si voltò verso di lei e le mise un braccio attorno alle spalle, come a proteggerla da tutte le persone lì presenti:- Vieni, Mel, andiamo a vedere se anche questo ospedale possiede un'uscita sul retro.

Solo un suono si alzò sopra il mormorio creato da tutte le persone lì presenti ed era quello dei tonfi affrettati provocati da Valerie.

-Ehi, aspettatemi almeno, brutte stronze!


 

Aprì lentamente gli occhi. Sentiva la mente piena, quella sensazione molto rilassante che ti dice che hai dormito per molte ore e che hai recuperato tutto il sonno arretrato. Anche gli arti li sentiva meno tesi di quanto ricordasse prima di addormentarsi. Sicuramente anche le coperte calde avevano aiutato.

I suoi occhi si abituarono subito alla penombra creata dalla luce del giorno che sfuggiva alle pesanti tende che oscuravano la finestra: era nella sua camera da letto all'istituto. Riuscì a distinguere il proprio armadio in fondo alla stanza e il letto di Emma di fianco al suo, sfatto ma vuoto. La sua amica si doveva essere già alzata, era molto più mattiniera di lei.

Si coricò di schiena ed espirò profondamente. Aveva fatto un sogno assurdo: lei e le sue amiche si erano ubriacate fino a non ricordare nulla ed erano tutte finite con il perdersi per Seoul nelle situazioni più assurde, tutte accompagnate da componenti degli EXO e dei BTS. Lei a un certo punto si era anche finta una escort per adescarli e, alla fine di tutto, era risultato che era stato Jimin a ridurle tutte in quello stato grazie alla droga dello stupro.

Un improvviso dolore acuto a un lato della testa le fece contrarre le sopracciglia.

Melody si tastò quel punto e vi trovò un bozzo ancora più doloroso al tatto. Quando aveva battuto la testa così forte?

La coscienza di cosa fosse successo la investì come un fiume in piena, a pari passo con il dolore.

Spostò di lato le coperte e l'aria fresca della stanza la fece rabbrividire. Non aveva messo i pantaloni e aveva dormito solamente in t-shirt e mutande e, anche con quell'illuminazione pressoché inesistente, riuscì a distinguere numerosi lividi e tagli che le decoravano le gambe. E notò subito la fasciatura sporca di sangue attorno al ginocchio.

Si toccò istintivamente i polsi, dove, con poca sorpresa e tanta delusione, trovò i lividi che avevano lasciato le corde con cui i contadini l'avevano legata.

-Non è stato un sogno.- realizzò in un sussurro.

Era tutto vero: Jimin l'aveva drogata e l'aveva assunta per fare in modo che Kai tradisse Krystal con lei. E tutto era andato secondo i piani.

Sbuffò e allungò la mano verso il suo comodino. Lo schermo del telefono la acciecò quasi completamente quando lo sbloccò.

Erano le 17:12. Aveva dormito tutto il pomeriggio.

Emily aveva chiesto a mr. JYP se avesse potuto mandare loro un'auto a prenderle per evitare di incappare nuovamente in delle sasaeng e il CEO gliel'aveva fatta arrivare dietro all'ospedale in pochi minuti. Ricordava poco del viaggio di ritorno. L'aveva passato a piangere e a non rispondere alle domande di Emily e Valerie su cosa fosse successo con Jimin. Poi, all'istituto, le sue amiche avevano fatto in modo che evitassero tutte le persone che le avevano riconosciute a scuola e l'avevano portata dritta al loro dormitorio. Lì, Emma ed Ellie l'avevano aiutata a cambiarsi e poi l'avevano praticamente lanciata sul letto. Ricordava che Emily e Valerie erano scappate poco dopo per andare alla JYP a incontrare l'avvocato che avrebbe dovuto evitare a Mona la galera. Poi era piombata nel mondo dei sogni.

Sentì lo stomaco attorcigliarsi quando notò le otto chiamate perse da Mr. SixPacks e dei messaggi mandati con KakaoTalk da una persona che Melody aveva salvato in rubrica come Meat-Ball Ultimate.

Emma aveva sempre detto che l'ultimate di Melody le ricordava una polpetta e lei stessa aveva finito con l'associare le polpette a Kai.

Anche sotto droghe vedeva Kim Jongin allo stesso modo, non sapeva se fosse una cosa buona o meno.

Sospirò. A quanta gente aveva dato il suo numero?

Bloccò nuovamente il telefono senza nemmeno provare a leggere i messaggi che Kai gli aveva mandato. Doveva dimenticare questa storia il più velocemente possibile.

La porta della camera si aprì e la luce dell'atrio illuminò la stanza.

Un sorriso spontaneo le affiorò sul viso appena vide Tanpopo zampettare scodinzolante verso il suo letto.

Anche quel cucciolo era frutto delle loro disavventure da drogate, chissà se il suo padrone sarebbe venuto a riprenderselo, prima o poi...

-Ehi, sei sveglia...- constatò Emma entrando nella stanza mentre Melody prendeva in braccio il cagnolino esagitato.

L'amica indossava la divisa scolastica e, visto l'orario, immaginava che fosse tornata dalle lezioni pomeridiane.

-Come è andata oggi?- le chiese con voce ancora impastata mentre Tanpopo le leccava felicemente le mani.

Emma si sedette sul suo letto facendo spallucce:- Bene, dai. Fortunatamente mi è passata del tutto la febbre, anche se ho ancora qualche rimasuglio. Le lezioni sono andate bene, peccato che a scuola non si parli altro che di te e di noi in generale. Quello è abbastanza stressante.

Melody sospirò:- Ci riconoscono tutti, ormai...

-Già, tu, Valerie ed Emily siete su tutto il web, non avete idea di quanti video e foto ci siano di voi all'ospedale con gli EXO e i BTS. E tutti speculano su chi voi possiate essere.

Lei inarcò le sopracciglia:- Nessuno in questa scuola ha fatto presente che siamo studentesse americane che alloggiano qui?

-Oh, certo che l'hanno fatto! E nessuno si è sorpreso nel sapere che siete dello stesso gruppo di quelle studentesse che hanno ospitato degli idol nel loro dormitorio e che hanno attirato un'orda di sasaeng nel campus in piena notte.

Melody singhiozzò:- E mi stai dicendo che non ci hanno ancora cacciate da questo paese? Oppure è la brutta notizia che hai tenuto per ultima?

-No, non ci cacceranno e, anzi, gli insegnanti stanno allestendo un programma per evitare altre invasioni simili di curiosi, sasaeng e giornalisti vari. Siamo sulla bocca di tutti, al momento.

Melody gettò la testa all'indietro e la appoggiò alla testiera del letto, sconsolata. Sperare che la gente dimenticasse in fretta tutta questa storia era chiedere troppo. La sua esperienza a Seoul sarebbe stata tutto fuorché tranquilla, di quel passo.

-Emily e Valerie non sono ancora tornate?- chiese riprendendo a grattare la testa di Tanpopo- E le altre?

Emma prese ad armeggiare con una scatola che aveva tra le mani da quando era entrata nella stanza e che Melody notò solo in quel momento.

-Emily e Valerie sono ancora via, hanno chiamato Kat poco fa e hanno detto che hanno parlato sia con l'avvocato di mr.JYP che con Mona. Fortunatamente era più tranquilla di quanto pensassero e, a fine colloquio con l'avvocato, probabilmente Cece tornerà all'istituto per riposare un pò. E' rimasta tutta la notte lì, pur di non lasciarla sola ed è abbastanza esausta. Ah, e, a quanto pare, Meg dovrebbe arrivare in serata all'aeroporto di Incheon, quindi, già che ci sono, probabilmente passeranno a prenderla.

Melody tirò un sospiro di sollievo:- Meno male, una buona notizia...Lyssa, Rose e Charlie?

Emma tirò fuori dalla scatola delle garze arrotolate e un flacone di quello che doveva essere un disinfettante o dell'acqua ossigenata, non ne era sicura. L'amica si era portata dietro un kit di prontosoccorso.

-Lyssa e Rose sono tornate un'oretta fa. Le ha portate qui un'auto della BigHit, a detta loro. Lyssa sta dormendo perché nemmeno lei ha chiuso occhio per tutta la notte e Rose è in camera sua. Non credo stia dormendo perché non ha fatto altro che messaggiare per tutto il tempo e immagino che stia continuando anche adesso.

Melody aggrottò la fronte:- Con chi messaggia?

-Non ne ho idea, non ha voluto dircelo. Forse qualcuno con cui ha passato la serata?

Lei ci pensò su:- Dubito che possa essere Tao, non sono rimasti nel migliore dei rapporti e lui ha altro a cui pensare, al momento...

Emma si morse il labbro inferiore, pensierosa:- Qualcuno che ha conosciuto alla BigHit?

Melody strabuzzò gli occhi a quelle parole:- Beh...Yoongi è rimasto con lei all'agenzia per non lasciarla completamente sola mentre noi andavamo al soccorso di Lyssa.

Seguì un attimo di silenzio in cui gli occhi di Emma si allargarono sempre di più:- Vuoi dire che lei e Suga...?

-Visto come sei saltata addosso a Joonmyeon senza esitazioni, non lo escludo.

L'amica arrossì fino alla radice dei capelli e Melody non poté fare a meno di ridacchiare. In quel momento le fece particolarmente bene.

Emma si schiarì la voce, ignorando il suo commento:- Comunque: Charlie invece è ancora all'ospedale, più per proteggerla da sasaeng e altri curiosi che per controlli medici. Dovrebbe uscire domani mattina e qualcuna di noi dovrebbe passare a prenderla.

Melody annuì:- Se riuscissimo a rimediare un'auto potremmo andare fin lì senza problemi. Kat ed Ellie come stanno, invece?

-Bene. Ellie è ancora un pò provata dalla serata che ci hanno fatto passare le sasaeng, ma oggi è andata a lezione e ha ignorato le domande di tutti i nostri compagni senza difficoltà. Adesso è ancora al club di recitazione. Kat, invece, non è andata a lezione perché non si sente ancora tanto bene, probabilmente riprenderà domani.

-Sta riposando anche lei?

-No, sta cercando di rintracciare Jaekyung da stamattina: non risponde al cellulare e nessuno ha idea di dove sia finita.

Melody raddrizzò improvvisamente la schiena:- Credevo che non si parlassero più.

-Infatti è così, ma dopo gli eventi di ieri sera non si è potuta non preoccupare.

-Che eventi?

-Giusto, stamattina ne abbiamo parlato molto velocemente e non ho potuto dirti i dettagli, ma è stata chiamata la polizia per mandare via tutte le sasaeng che hanno preso d'assalto la scuola per Jungkook e Joonmyeon.

-Si, me l'avevi accennato.

-Abbiamo però scoperto che non sono stati i professori a chiamare la polizia, bensì Jaekyung stessa.

Fu il turno di Melody di spalancare gli occhi dalla sorpresa:- Davvero? Io pensavo che fosse stata lei a chiamarle...

-Anche noi lo pensavamo, anche perché, quando Ellie è andata in camera sua per trovare delle prove del suo coinvolgimento, non l'ha proprio trovata: ha aperto la sua coinquilina che non aveva idea di dove fosse finita e nella sua stanza non c'erano né il suo telefono, né il suo zaino, né altre cose che avrebbero potuto farci capire la situazione.

-Non era in camera sua? Sicure che non fosse giù in strada con tutte le altre sasaeng?

Emma scosse la testa:- Non penso che lo fosse, anche perché queste pazze non sono riuscite a entrare nella struttura e con un elemento interno come Jaekyung ci sarebbero potute riuscire tranquillamente. E il poliziotto che è venuto a chiederci spiegazioni, come stessimo e perché Joonmyeon e Kookie fossero con noi, ha specificato che la denuncia non è stata fatta attraverso una telefonata anonima, ma che è stata proprio Bang Jaekyung a sporgerla.

-Ma non era all'istituto nel momento in cui l'ha sporta e non è più tornata, nonostante fosse successo tutto nel cuore della notte.

Emma annuì:- Kat è rimasta sorpresa quanto noi da questa notizia e il non sapere dove fosse dopo un simile gesto l'ha fatta preoccupare molto. Anche perché non ha ancora avuto sue notizie e ha paura che possa esserle successo qualcosa di brutto.

-E' una sasaeng, questo suo gesto potrebbe averle dato facilmente problemi con le sue colleghe.

-E' quello che stiamo pensando tutte. Purtroppo, finché non sapremmo qualcosa anche solo di dove si trovi, non potremmo esserne sicure.

Più si aggiungevano dettagli e più Melody si rendeva conto che sarebbe stato impossibile per lei dimenticare tutta la faccenda.

-E Olly? Si è saputo più niente di lei?

Lo sguardo di Emma si rabbuiò:- Purtroppo no. Valerie ha detto che è scomparsa totalmente dopo la visita all'ospedale da Charlotte e non abbiamo più saputo nulla. Non sappiamo dove sia ne se stia bene...

Avevano ritrovato la bellezza di otto persone disperse in nemmeno ventiquattro ore ma non riuscivano a trovare l'ultima rimasta. Forse le era successo davvero qualcosa di brutto. Certo, anche a lei e alle sue amiche ne erano successe di cotte e di crude, ma erano state tutte ritrovate e sapevano dove fossero tutte al momento, compresa l'amica finita in Cina per sposarsi.

Emma sospirò e la riportò alla realtà:- Valerie ed Emily hanno detto che in tutto questo proveranno a vedere se riescono a raccogliere più informazioni su Olivia o, ancora meglio, a trovarla. Nel caso non riuscissero a trovare nulla, pensavamo di rivolgerci alle autorità: sono passate più di ventiquattro ore dall'ultima volta che ci ricordiamo di averla vista, quindi possiamo sporgere denuncia.

Melody annuì piano:- Si, penso che sia l'unica cosa che possiamo fare...

L'amica le sorrise, come se volesse incoraggiarla, poi sollevò il rotolo di garze:- Ora credo che sia arrivato il momento di fasciare nuovamente il ginocchio. Valerie mi ha detto che sarebbe da cambiare la fasciatura una volta al giorno, ma quella mi sembra troppo malandata e sporca per non cambiarla prima.

Anche lei si ritrovò a sorridere:- Cominciavo a chiedermi come mai ti fossi portata dietro il kit di prontosoccorso, dato che non lo stavi usando.

-Le nostre chiacchiere continuavano a distrarmi, non è colpa mia se sei un vulcano di domande!

Melody ridacchiò.

Emma srotolò finalmente la garza:- Anzi, mentre ti faccio da infermiera, tu potresti fare una bella cosa molto utile.

-Cioé?- adesso era curiosa.

La ragazza le sorrise:- Potresti raccontarmi cos'è successo da quando tu, Valerie e Cece avete lasciato l'istituto per andare da Mona. Sei sempre stata molto vaga tutte le volte che ci siamo sentite al telefono e, visto tutto quello che è uscito su Internet su di voi, sarei curiosa di sapere la tua versione.

Melody sospirò. Non aveva tanta voglia di rivivere tutta la giornata precedente e tutte le brutte rivelazioni che aveva portato con sé, ma Emma meritava delle spiegazioni e meritava di sapere cosa avessero scoperto, dato che anche lei, come tutte loro, era rimasta coinvolta in quella folle notte di cui nessuna di loro aveva memoria.

-Potrebbe volerci più tempo rispetto a quello che impiegherai per cambiarmi la fasciatura.- le fece presente.

Emma fece spallucce:- Fortunatamente hai abbastanza ferite su gambe e polsi da permettermi di lavorare per tutto il tempo che racconterai.

Melody sorrise nuovamente. Aveva un'amica molto premurosa nell'aiutarla così a stare meglio.

Le raccontò tutto quello che era successo. Gli incontri e ciò che avevano scoperto in questura, l'incontro con Taeyeon e l'inseguimento delle sasaeng fino a Emily e mr. JYP, come avessero scoperto l'ubicazione di Rose, Alyssa e Charlotte, i problemi con i gestori del Love hotel e l'incontro con Tao, come i BTS le avessero contattate e si fossero uniti a loro per trovare Alyssa, Kris e Hoseok, i contadini psicopatici, come le sasaeng li avessero ritrovati, come lei e Jimin si fossero adoperati per salvare tutti dalle grinfie dei contadini, il turbolento ritorno a Seoul, il ritrovamento di Charlotte, l'interrogatorio all'ospedale e lo scontro di Jimin e Kai prima che loro se ne andassero. Il tutto senza tralasciare alcun dettaglio.

Il bacio di Kai, la relazione di Kris e Tao, la brutta sensazione che gli avevano lasciato i tipi loschi della sicurezza del Love hotel, come questi avessero provato ad abusare di Melody, il fatto che tutti pensassero che lei fosse una escort, il bacio di Jimin, il rischio di aver quasi perso Tao, la nottata di Charlotte e Chanyeol, le conclusioni a cui era giunta su Kai e Jimin e su cosa le fosse successo in serata e perché.

Emma finì di passarle una pomata sui polsi martoriati poco dopo la fine del suo lungo racconto.

Rimase qualche secondo in silenzio, assimilando tutto quello che Melody le aveva detto in così poco tempo.

-Più andavo avanti con il racconto e più mi rendevo conto che a un orecchio esterno tutto questo poteva suonare inventato, da quanto è assurdo...- notò.

Emma si alzò dal letto senza dire nulla e andò verso il suo.

Melody non capì perché avesse preso in mano il cuscino... finché non se lo ritrovò sbattuto contro il braccio e il petto più volte come se fosse stata una frusta.

-Ahia! Ahia!- si lamentò più volte mentre l'amica continuava a picchiarla con espressione impassibile. Tanpopo si agitò e cominciò ad abbiare, prendendolo per un gioco divertente.

Emma non mutò espressione nemmeno quando ebbe finito ed ebbe lanciato il proprio cuscino nuovamente sul letto.

Melody aggrottò la fronte, ancora confusa:-...e questo per che cos'era?

La ragazza si lasciò cadere di fronte a lei con faccia imbronciata:- Per avermi preso in giro tutto il giorno per la faccenda di Joonmyeon e per avermi guardata giudicante, quando tu non sei stata con un idol, ma con due!

Lei inarcò un sopracciglio:- Io non ti ho mai giudicato, mi hai solamente sorpresa...e non ti preoccupare: Valerie continua a darmi della zoccola da quando ci siamo risvegliate.

Emma prese un respiro profondo e si passò una mano tra i capelli:- Comunque è davvero tutto assurdo, è stato come ascoltare la recensione di una qualche fanfiction.

Melody si strinse nelle spalle:- Ho quasi pensato di esserci finita dentro, finché Jimin non ha provato a pagarmi.

-Allora hai capito di essere finita in una fanfiction raiting rosso?

-"Undici ragazze assumono una droga che risveglia un sorprendente appetito sessuale in loro e che le porterà ad avere rapporti poco ortodossi con diversi idol che si metteranno sulla loro strada". Potrebbe benissimo averla scritta una tredicenne che vuole fare l'alternativa.

Emma scoppiò a ridere e Melody la seguì subito.

-Non penso che Jimin c'entri qualcosa con chi ci ha drogate.- le disse l'amica appena si fu ripresa dall'attacco di risa.

Lo stomaco di Melody si contraette con forza:- Vorrei anche io che non fosse così, eppure tutto combacia fin troppo bene.

Emma storse le labbra:- Si, è vero, ma c'è comunque qualcosa che non mi convince. Voglio dire: prima che io ti rivelassi la storia di Krystal, tu non hai mai dubitato di lui, né ti ha mai trasmesso vibrazioni negative.

Melody aggrottò la fronte:- Eravamo sotto l'effetto di una droga fatta apposta perché tu non ti ricordi niente alla fine del suo effetto, come avrei potuto saperlo?

Emma annuì:- Si, tu non ricordi niente, ma il tuo corpo si.

-Che vuoi dire?

-Qualche anno fa ho letto un articolo su una ragazza che aveva ingerito una droga dello stupro e su come, nonostante la sua amnesia, fossero riusciti a trovare il suo stupratore. Non ricordo se fosse un suo amico, ma era comunque una persona che conosceva abbastanza bene e che quindi aveva incrociato diverse volte dopo il fatto. Ed erano riusciti a trovarlo partendo dalle sensazioni della ragazza: il tuo cervello non ha memoria di quello che accade, ma le sensazioni che hai provato durante l'effetto rimangono registrate nel tuo cervello e il tuo corpo continua a provarle. Lei infatti provava repulsione nei confronti di quest'uomo ed è stato questo a far crescere i dubbi sulla sua innocenza. Ovviamente non è stato solo questo a incastrarlo e a dare la conferma di ciò che aveva fatto, ma ciò dimostra che non è sbagliato affidarsi al proprio istinto. Ed è una cosa che si è verificata con più casi simili.

-Non me lo stai raccontando per cercare di abbindolarmi, vero?- non era molto convinta di quella storia.

Emma scosse la testa:- Assolutamente no, anche perché tu stessa rientri in questa categoria.

Melody le rivolse uno sguardo confuso e l'amica si spiegò:- Hai detto di aver provato delle brutte sensazioni nel rivedere gli uomini della sicurezza del Love hotel. E cosa ti ha confermato Tao? Che quei bastardi hanno provato a metterti le mani addosso nonostante tu non volessi.

Ci pensò su: era vero. Ricordava ancora la nausea che le era venuta solamente nell'incrociare lo sguardo con l'uomo sfregiato. Il solo ripensarci le faceva venire i brividi.

-Okay, questo discorso è perfettamente applicabile a chi ha tentato di farti del male sotto l'effetto della droga, ma come potrei provare una sensazione simile nel caso io fossi stata consenziente? Jongin e Jimin sono due idol e due ragazzi a cui io non sono mai stata indifferente, esteticamente parlando, non mi sorprenderebbe sapere di aver fatto sesso con entrambi con entusiasmo.

-Infatti io non mi riferivo a quello, ma al tuo dubbio sul fatto che Jimin possa essere stato un vero stronzo mentre eri sotto l'effetto della droga: se lo fosse stato davvero, avresti avuto delle brutte sensazioni già dalla prima volta che lo hai incrociato.

Melody rifletté su quelle parole.

-Ci ho fatto caso quando Emily e Valerie ci hanno spiegato perché non ricordiamo nulla: io per Joonmyeon non ho provato niente la prima volta che l'ho visto quando mi sono svegliata. Solamente la classica agitazione che senti quando incontri una persona famosa che ammiri.

Melody inarcò un sopracciglio:- Quel sentimento direi che si è evoluto in fretta.

-LA VUOI SMETTERE?!- sbottò la ragazza, per poi ricomporsi subito con un immancabile rossore sulle guance- Il punto è che non è stato lo stesso con Jungkook: nonostante stessi pensando "Oh mio Dio, c'è il mio bias nei BTS a pochi metri da me!", dentro ho provato un'emozione diversa. Ho sentito una gran tenerezza e il bisogno di proteggerlo da qualsiasi cosa. Quando mi ha sorriso, felice di avermi trovata, mi sono sentita come una madre che vede il volto di suo figlio per la prima volta.

-Come posso non trovarlo strano, dopo tutti i discorsi per niente da mamma che abbiamo fatto su di lui vestito da poliziotto?

Emma singhiozzò:- Prova a pensare che la droga mi abbia cambiato. E' il metodo più efficace, suppongo.

Tanpopo scese dalle gambe incrociate di Melody e zampettò fino a quelle dell'amica.

-Tu non hai provato niente del genere quando hai visto Kai e Jimin?

Melody spostò lo sguardo sul suo cellulare poggiato sul comodino. In quel momento era difficile ricordare cosa avesse provato prima di tutta quella rabbia e di quell'inquietudine.

-Con Jimin non ho provato niente di negativo. Ho sentito una piccola fitta al petto, vedendolo ferito, un qualcosa a cavallo tra il dispiacere e il rimorso. E, quando ha cominciato a trattarmi in modo più amichevole, mi sono sentita serena, quasi mi stessi relazionando con un amico di vecchia data che non vedevo da un pò. Unito tutto da una grandissima attrazione fisica.

Emma grattò Tanpopo dietro le orecchie:- Sicuramente l'attrazione era reciproca, ma non penso che lui ti vedesse in chiave così amichevole.

Ripensò ai sorrisi che le aveva rivolto, alle premure che le aveva riservato per evitare che cadesse nelle grinfie delle sasaeng e a tutte quelle sue piccole caratteristiche che Jimin si era ricordato, nonostante fossero davvero insulse.

E la conversazione che avevano avuto quando le aveva rivelato di crederla una escort.

Non avere pietà per me: chissà quante altri clienti avrai fatto infatuare di te con le tue doti...

-Sembrava che un pò gli piacessi...- mormorò infine.

Emma sorrise:- Sono certa che fosse così.

L'amica stava cercando di tranquillizzarla e di convincerla che non combaciava tutto così alla perfezione nell'idea che si era fatta su cosa avesse fatto loro Jimin, eppure, più parlavano e più si sentiva inquieta dalla possibilità che lo avesse accusato così pesantemente tanto in fretta. E dal fatto che non sapessero ancora chi le avesse drogate, allora.

-Se non è stato lui, allora perché non ha negato quando gli ho chiesto conferma?- chiese più a sé stessa che a Emma.

-Beh, a detta di Valerie ed Emily, più che chiederglielo glielo hai urlato addosso. Penso che non abbia nemmeno capito di cosa lo stessi accusando: chiunque sarebbe rimasto perplesso di fronte a uno sclero improvviso simile!

Melody si sentì improvvisamente in imbarazzo:- Sono sembrata così tanto fuori di testa?

-Non ero presente, ma mi hanno detto di sì... e anche diversi video che ti hanno fatto non hanno aiutato.

Singhiozzò. Le era "inspiegabilmente" tornata voglia di dormire...

-E Kai?- chiese Emma.

-Kai cosa?

-Per lui cos'hai provato? Avevi provato qualcosa di spiacevole?

Il solo ripensare a Kai prima che Emma le dicesse cosa avevano fatto le scaldò il petto in un tepore molto piacevole.

Perché non poteva provare semplicemente disgusto?

-Con lui è stato tutto diverso. Mi sono sempre sentita felice nel vederlo. Nel letto quando mi sono svegliata, in questura...perfino quando l'ho rivisto in ospedale: per quanto fossi delusa da me stessa, una parte di me ha continuato a essere felice nel vederlo.

-E baciare lui...è stato come baciare Jimin?- chiese Emma, titubante.

Melody sorrise amaramente, nel ripensare a come entrambi l'avessero baciata.

-No, assolutamente no.- la vista le si appannò a causa delle lacrime- Con Jimin è stato tutto così fisico, passionale...stavo andando a fuoco!

Emma rise e anche lei sorrise, divertita.

-Con Jongin ho toccato il cielo con un dito. E' stato un bacio molto più contenuto, eppure mi sono sentita benissimo. Ero solamente felice, non pensavo a nulla.- una lacrima le scese lungo la guancia, mentre sorrideva nuovamente- E' stato un pò come essere investiti da un unicorno.

Emma inarcò le sopracciglia:- Che similitudine originale!

Melody si asciugò rapidamente le lacrime appena nate sotto gli occhi. Non doveva riprendere a piangere. Ma come poteva, dopo aver realizzato che delle persone che le avevano fatto provare cose simili non potevano averle fatto del male?

-Devo parlare con entrambi.- concluse.

L'amica annuì:- Dovresti proprio.

-Ma come faccio? Con che faccia mi posso presentare dopo aver urlato loro che non avrei più voluto vederli e che dovevano starmi lontano?

-Beh...- Emma lasciò Tanpopo sul letto e uscì dalla stanza, per poi ritornare poco dopo con in mano degli indumenti piegati e che odoravano di detersivo al limone.

Melody li riconobbe subito come la felpa di Jimin e la canottiera di Kai che aveva portato fino a qualche ora prima.

-Ellie le ha portate giù in lavanderia prima di andare a lezione.- spiegò Emma- Il doverle portare loro indietro potrebbe essere una buona scusante per andare a trovarli e chiedere loro scusa, nel mentre.

Come punto di partenza non sembrava male, per quanto l'idea di rivederli le facesse annodare dolorosamente lo stomaco. Però doveva farlo, perché erano gli unici che potevano chiarirle le idee e dissipare tutti i suoi dubbi.

-Con tutto il casino che è scoppiato, immagino che saranno o al loro dormitorio o all'agenzia, per evitare di incappare in paparazzi e sasaeng impazzite più del solito...- ragionò.

-Lo penso anche io.- Emma si morse il labbro- Ma penso che prima dovremmo preoccuparci di come arrivare fin laggiù senza venir riconosciute e fermate: ci braccano già in classe per sapere cos'è successo, non immagino chi potremmo incontrare fuori!

Effettivamente le probabilità che soggetti come Hyena e le sue amiche si aggirassero per le strade di Seoul solo con l'intento di fargliela pagare erano molto alte.

Melody si alzò finalmente dal letto e andò a scostare le tende dalla finestra.

-Merda...

Già da quella breve porzione di campus che poteva vedere da lì riusciva a notare delle ragazze ferme al limitare con macchine fotografiche e mascherine a coprire loro il viso. Non era certamente un caso che fossero stanziate lì.

I taxi erano troppo rischiosi con delle sasaeng in giro e Melody non se la sentiva di chiedere nuovamente a mr. JYP un'auto, dopo lo stato in cui gli avevano riportato il furgone.

-Ci serve un'idea folle.- decretò alla fine.

Emma aggrottò la fronte con fare confuso:- Un'idea folle?

Melody annuì:- Per passare lì in mezzo senza che quelle ci sbranino vive.

Ci pensò su, poi ebbe l'illuminazione.

-Passami il telefono!

Emma lo staccò dalla carica e glielo lanciò con fare confuso.

Melody digitò rapidamente il numero e si accostò l'apparecchio all'orecchio.

-Chi stai chiamando?

-Una persona che ha continuamente idee impensabili e che hanno puntualmente successo ogni volta.

Non avrebbe mai pensato di finire a dover chiedere personalmente il suo aiuto, ma ciò dimostrava solamente quanto la situazione fosse disperata e quanto Melody ci tenesse a parlare con Kai e Jimin.

Rispose dopo tre squilli.

-Pronto?

-Valerie, ho bisogno del tuo aiuto.

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