Finalmente Raven e Angus arrivarono ad Approdo del re. La città rossa non era mai stata così affollata come in quei giorni:la gente per le strade era talmente tanta che Angus aveva paura di perdere di vista Raven e lei aveva la sua stessa paura. I venditori approfittavano del trambusto per vendere,ma stavano anche molto attenti ai ladruncoli che bazzicavano sempre per le strade della città. Ad approdo del re niente è come sembra: la anche i muri hanno occhi e orecchie e ci sono spie anche nei luoghi più impensati.
I giorni del torneo furono molto entusiasmanti: Angus arrivò secondo alla gara di tiro con l'arco e fu battuto da un certo Aranwe,il quale però non voleva diventare cavaliere e nessuno si disturbò a chiedere al secondo arrivato; alla giostra,ser Loras Tyrell si battè contro la Montagna,il primogenito dei Clegaine, e riuscì a non rimanere infilzato,ma un altro cavaliere non fu così fortunato. 
Dopo tre giorni,Angus disse a Raven:”Ormai il torneo per me è finito. Credo che tornerò a Grande Inverno.”
“Ti prego,non riportarmi a casa.”disse Raven”I miei non me lo perdoneranno mai di essere scappata.”
“E dove vuoi andare?”
“Voglio andare a cercare risposte.”
“Che genere di risposte?”
“Risposte sul mio passato perché...ho scoperto di essere stata adottata e nessuno mi ha detto nulla in tutti questi anni...perciò volevo trovare risposte...non so neanche da dove vengo.”
“Non puoi andare da sola.”concluse Angus”Io verrò con te.”
Nei giorni successivi,mentre si stavano preparando per il viaggio,Raven notò che i cavalieri se ne stavano andando perché il torneo era ormai finito,ma c'era aria di tumulto dato che lord Eddard si aggirava per la città rossa a chiedere informazioni sui figliastri di Re Robert e nessuno capiva perché.
Un giorno,mentre andavano a comprare le provviste,Angus e Raven si ritrovarono in una strada poco raccomandata e dei ladri li accerchiarono. Erano spacciati,ma qualcuno li stava seguendo e uscì allo scoperto: ser Barristan Selmy,il capo delle guardie,assieme ad alcuni dei suoi uomini,catturo i banditi in pochi minuti e,dopo averli legati,disse:
“Ora vi attendono due possibilità:o la morte o i guardiani della notte.” poi si rivolse a Raven ed Angus”E voi due cercate di stare attenti.”
“Grazie.”disse Raven.
Ser Barristan squadrò la ragazza: il suo sguardo e la sua faccia gli ricordavano qualcuno a cui era molto affezionato;come un flasch, si ricordò del torneo della falsa primavera,quando fu battuto dal principe Reighar Targaryen e,guardando tra la folla,notò la faccia perplessa di Lady Ashara Dayne che lo guardava come per dire 'Se avessi vinto,avresti regalato quella ghirlanda proprio a me?'.
“Si sente bene?”chiese Raven.
“Sì,”rispose Ser Barristan”ma voi che ci fate qui?”
“Pensavamo di andare al mercato per raccogliere provviste per ripartire.” rispose Angus”Ma ci hanno rubato gli ultimi risparmi.”
“Sarete miei ospiti finché lo vorrete.”rispose Ser Barristan.
“Grazie.”risposero i due amici.

Quella sera,Ser Barristan chiese a Raven perché mai fosse scappata di casa e lei gli raccontò di come aveva scoperto di essere stata adottata e che sua madre era Aschara Dayne e concluse:”ma non credo che mio padre fosse lord Eddard...anche se ho un dono che possono avere i discendenti dei figli della foresta,mio padre rimarrà sempre il mio padre adottivo, Hunter Pigeon.”
“È normale sentirsi spaesati in questa situazione,”disse ser Barristan”ma scappare senza dire nulla non è la soluzione migliore.”
“Io volevo solo sapere chi erano veramente i miei veri genitori e se mi volevano veramente.”disse Raven.
“Se rimarrete qui,”disse Ser Barristan”vi insegnerò a combattere e vi tratterò come se foste miei figli. Le strade a sud possono essere pericolose: vi sono briganti e creature di ogni sorta.”
“Io ci sto.”disse Raven.
“Anch'io.”disse Angus.