Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: occhiverdi1972    09/10/2018    9 recensioni
"Perchè lui l' amava perdutamente, al di sopra di tutto, contro ogni umana comprensione, nessuna barriera o ceto sociale avrebbe oscurato tale sentimento, perchè solo lei era l' amore."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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"Sogno" di Giusy Giammarresi. capitolo Primo.
Oscar si adagiò' mollemente sul letto, distese le gambe, portò le mani sotto la testa e sbuffo'.
Rimase a fissare il soffitto angosciata, troppi pensieri, troppe emozioni angustiavano la sua anima in quel periodo. Il suo essere donna che aveva da anni cercato di insabbiare risaliva in superficie a tratti, sempre più frequentemente.
- Oscar!! - la voce di André le giunse chiara, come il suo bussare alla porta.
-Dimmi!! - gridò lei interrompendo il filo dei suoi pensieri.
- Oscar!! Devi allenarti con le armi!! - sussurrò il suo eterno compagno.
- Avviati.. Adesso arrivo! - rispose lei alzandosi mollemente dal letto.
Ad André non sfuggiva nulla pensò lei, aveva la precisione di un orologio svizzero, non a caso aveva potuto contare su lui in tutti quegli anni.

Andrè si avviò fuori con le armi, conoscendo Oscar aveva di sicuro dimenticato l'impegno.
"Per fortuna ci sono io mia cara...!" - pensò.
Si recò in giardino, preparo' le bottiglie sul muretto e carico' le baionette. Il pomeriggio era primaverile e caldo.
Oscar arrivò poco dopo, lui la fissò, era bella come il solito, la sua figura slanciata anche in pantaloni e camicia essenziale gli fece balzare come al solito il cuore in petto. Malgrado si nascondesse sotto abiti maschili la sua femminilità gridava o almeno... Così la sentiva gridare lui. Quanto la amava, quanto...!
Lei si avvicinò e fissò André con i suoi incredibili occhi azzurri.
- Bravo!! Hai già preparato tutto! - sorrise.
Lui le porse un'arma e si spostò proprio dietro di lei, appoggiò una mano alla vecchia quercia e rimase a fissarla.
Oscar Sospirò, si girò solo un attimo a fissare André, la sua figura si stagliava oltre il tramonto. Lo fisso' di sottecchi e si stupi' nel constatare  quando fosse diventato così bello e così uomo. 
Sospirò, prese la mira, sparo'. 
La prima bottiglia fu centrata in pieno e si ruppe, i cocci caddero al suolo, così come la seconda e la terza.
André applaudì, la sua voce cristallina era contenta. 
- Diventi sempre più brava Oscar!! 
- Grazie! - sorrise lei dolcemente.
Lui si mosse, prese delle nuove bottiglie, le posizionó sul muretto. 
Oscar lo guardò, le dava le spalle mentre posizionava accuratamente i bersagli, un dolce languore le permeo' il corpo, immediatamente senti' i capezzoli inturgidirsi e la voglia di correre da lui ed abbracciarlo.
Cosa le succedeva? Non riusciva a spiegarselo.
Inaspettatamente lui si girò.
- È tutto ok! Puoi ricominciare a sparare.
Andrè ritornò al suo albero.
Oscar tese la mano, prese la mira.
Sparo'.
Andrè fissò la sua figura elegante e fiera, la sua fragile donna e il suo soldato invincibile, questo era Oscar per lui. Forza e fragilità insieme. 
L'amore di una vita.
Lei si girò, lo guardò, gli sorrise,poi posò l'arma a terra e lo raggiunse.
Andrè rimase li, immobile, il braccio teso verso la corteccia dell'albero, mentre lei si faceva sempre più vicina.
Un venticello leggero spiro', il profumo di Oscar gli arrivò alle narici.
Impazzi' d'amore.
Degluti' mentre lei continua ad avanzare.
Si fermò a due metri da lui, lo fisso' intensamente:
- Mi porti fuori stasera André?
Lui boccheggio', non poteva davvero aver udito bene.
- Cosa? - chiese dubbioso
- Ti ho chiesto se mi porti fuori! - ripeté Oscar abbozzando un mezzo sorriso.
- Certo! - esclamò André - potremmo andare a bere in quella taverna in città.
- Hahaha! - rise Oscar, con quella risata che tanto lo affascinava quando era felice, perché se lei era felice, anche lui lo era.
- veramente avevo in mente qualcos'altro André..
Lui la fissò stupito mentre i battiti del cuore accelleravano di colpo.
Oscar si mosse piano, allungo'una mano verso il volto di André, lo sfioro' dolcemente.
Il fulcro della sua mascolinità reagi' esageratamente a quell'inaspettato e insolito contatto.
- Avevo pensato ad un ristorantino modesto, ad una cena a lume di candela e una passeggiata romantica guardando la senna.
Andrè boccheggio':
- Ce... Certo Oscar!!
Lei sorrise assumendo l'aria da comandante che la contraddistingueva:
- oh André.. André! Devo insegnarti tutto io?
Detto ciò si avvicinò pericolosamente.
Andrè si addosso' con la schiena all'albero mentre lei si faceva sempre più vicina fin ad aderire completamente a lui.
- Rilassati mio André.. - sussurrò poi prima di poggiare le sue labbra su quelle del suo eterno compagno di avventura.
Per André fu come volare, lo stupore iniziale si trasformò in ardore, afferrò gentilmente Oscar per la nuca e la attirò a se approfondendo il bacio.
- André... - ansimo'lei persa fra i suoi baci - è da tanto tempo che volevo farlo - sussurrò mordicchiando il labbro dello splendido Apollo che adesso vibrava contro il suo corpo da donna.
Andrè era perso nel sapore di lei, nel dolce languore delle sue labbra morbide e delicate.
- André... - mugugnava lei - André... Oh.... André!!
-André!! André mi senti?? Stai sognando?
L'inflessione diversa nella voce di lei lo fece trasalire. Si riscosse, sgrano'gli occhi.
Oscar stava lì, al centro del giardino.
- Ho finito André! Puoi cambiare le bottiglie!
- Ce.. Certo!!
Si mosse.
Aveva sognato ad occhi aperti.
Aveva sognato come faceva ormai da vent'anni.
Senza remore.
Senza esitazioni.
Perché lei era l'amore della sua vita e lo sarebbe sempre stato.
Sorrise di sé stesso.
"Sarai mia un giorno Oscar, dovesse essere l'ultima cosa che faccio"
   
 
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