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Autore: Russian Sonia 1992    09/10/2018    1 recensioni
Sembrava una mattinata come tante alla Fanwriting School, ma per le ragazze della sezione Harry Potter si prospettava qualcosa di diverso.
"Parodia" della Dramione senza pretese, nè offese
Genere: Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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In quei tre anni trascorsi dall'ultima lezione, Sonia si trovava sull'orlo di una crisi esistenziale; tuttavia non si era data all'alcool, non aveva assunto droghe di alcun tipo e non era andata a letto ogni giorno con un uomo diverso - Sonia Owen-Javert era sì una Mary Sue, ma aveva comunque dei sani principi che le erano stati inculcati dai suoi padri.
In più, sorgeva in lei una grossa preoccupazione: che le allieve della Fanwriting School si fossero completamente dimenticate di lei e che, anzi, si fossero addirittura trasferite nella W-point, la nuova scuola di scrittura creativa. Qualche giorno prima, infatti, Sonia aveva fatto un piccolo sopralluogo con la speranza di trovare un metodo educativo inferiore al proprio. Il risultato era lampante: per quanto possa avvalersi di un'ampia scelta di materiali e spunti, la W-point permetteva di scrivere di qualsiasi nefandezza, come la romanticizzazione dello stupro, le "Daddy stories"* e persino storie d'amore tra un'ebrea e un nazista infarcite di inesattezze storiche da manuale. A sconcertarla ancora di più era il fatto che quei mostri - lei si rifiutava categoricamente di definirli "uomini" - fossero interpretati da personaggi famosi di cui non aveva mai sentito parlare e che, dopo la lettura di quelle brutte storie, non era certamente interessata a conoscere.

Un giorno, spinta da troppa curiosità, aveva deciso di fare un sopralluogo più approfondito nella W-point allo scopo di vedere se qualcuna delle sue ex allieve frequentasse quella bottega degli orrori ; con una scusa alquanto balorda, era entrata nell'ufficio della preside e aveva setacciato tutti i registri delle varie classi, ottenendo solo risultati negativi.

"Si saranno iscritte sotto falso nome." mugugnava la donna tra se e se, quando una voce la fece sobbalzare dalla paura:

"Signora Javert, cosa ci fa qui?"

Inizialmente, Sonia era stata colta dalla tentazione di non voltarsi e di tornare a passo spedito nella propria dimora, ma la curiosità l'aveva spinta a guardare in faccia la proprietaria della voce.

"Signorina Palmer, io... non mi aspettavo di vederla qui!"

Eccezion fatta per i capelli, diventati lunghi fin sopra le spalle, Sadie Palmer aveva la stessa fisionomia di allora, compresi gli orecchini gialli a bottoncino che Sonia detestava con tutta se stessa.

La donna, ancora sbigottita, domandava alla sua ex pupilla: "Perché frequenti questo covo di debosciati? E perché non ho trovato il tuo nome su alcun registro?"

"A dire il vero" rispondeva la ragazza facendo spallucce "Non frequento questa scuola, ammesso che si possa definire tale: da quando ha smesso d'insegnare alla Fanwriting School, ho cercato varie informazioni su un suo possibile impiego e, dopo un anno e mezzo passato a setacciare qualsiasi piattaforma, ho scovato la W-point. Da allora, una volta ogni due settimane, vengo qui sotto falso nome e spero sempre d'incontrarla, cosa avvenuta solo oggi; ma lei, piuttosto, perché si è trasferita qui? Vuole contribuire alla realizzazione dei nuovi After e My dilemma is you**?"

"Punto primo: non sono a conoscenza dei libri che ha appena citato; punto secondo: io non insegno qui, ma sono solo venuta a cercare lei e le sue compagne. A proposito di loro: sa se qualcun'altra è iscritta a qualche corso?"

Piacevolmente sorpresa dall'atteggiamento della donna, Sadie cominciava a fare un resoconto della situazione corrente.

"Alcune di noi si sono trasferite altrove, altre sono in procinto di sposarsi e non hanno tempo da dedicare alla scrittura, mentre chi se la passa peggio è Delilah: suo padre ha un conto segreto a Panama intestato a lei e per questa ragione è in carcere da due anni. Ma si prepari alla sorpresa con la S maiuscola: Vera!"

"Cosa le è capitato?" domandava Sonia sotto shock.

"Innanzitutto, ora si fa chiamare Vernon e ha tenuto nascosta l'operazione alla sua famiglia ultraconservatrice, facendo credere loro che Vera sia morta e che Vernon sia l'uomo a cui lei ha donato un rene."

"Interessante..."

"E non è finita qui: qualche giorno fa... lui mi ha contattata su Facebook e mi ha raccontato di un episodio terribile che l'ha coinvolto in prima persona!"

"Ovvero?"

"Per tenere fede alla sua nuova identità, Vernon ha frequentato un gruppo di ragazzi, regolari avventori di un locale dal nome alquanto discutibile: "Il Vico Vicoloso"! All'inizio, lui si trovava bene con i suoi nuovi amici ed era considerato un membro aggiunto del loro già consolidato gruppo, ma qualcosa gli ha fatto cambiare repentinamente idea."

"E sarebbe?"

"Ogni giovedì, ciascun ragazzo del "Vico" doveva prendere la prima ragazza che si avvicinava a lui, meglio ancora se santarellina, e marchiarla come sua proprietà, poi, una volta entrato nel locale, prenotava una delle stanze al piano superiore e vi portava dentro la ragazza, anzi, la preda prescelta. L'unica cosa che queste ragazze dovevano fare era obbedire al ragazzo che le ha scelte, ma la maggior parte di loro non lo faceva. Per aggiungere il danno alla beffa, ogni tanto un novellino doveva assistere alla punizione di una preda disubbidiente come rituale d'iniziazione; giovedì scorso toccava a Vernon e ciò a cui aveva assistito popola ancora i suoi incubi: la ragazza in questione veniva sottoposta a delle torture inimmaginabili, le quali portavano a renderla più simile a un quadro di Picasso che non a un essere umano. Vernon, anziché violentare la poveretta come da rituale, aveva chiamato un'ambulanza per soccorrerla; da allora non gli è più permesso frequentare il "Vico".

Per la prima volta, Sonia non aveva il coraggio di parlare: l'orribile vicenda narrata da Sadie era riuscita a spiazzarla completamente. Inaspettatamente, a riprendere fiato era proprio la giovane Palmer.

"Se questo può interessarti, Vernon mi ha confidato di aver bruciato tutte le storie squallide che aveva scritto come Vera e di essere pronto a ricongiungersi con la vecchia classe, Lavinia compresa. Ma non sarà facile dire a tutte le altre: "Ehi, ho incontrato per caso la signora Javert! Che ne dite di riproporre la gara di Dramione?"; e che dire dei genitori? Non so se la petizione della signora Reid abbia raccolto delle firme sufficienti per non farla insegnare più da noi!"

A quel punto, Sadie scoppiava in lacrime, ma Sonia la confortava con le seguenti parole:

"Voglio affidare a te e Vernon il difficile compito di riunire la mia classe, in modo da poter riprendere le lezioni senza problemi."

"D-Dice sul serio?"

"Sì. E confido in te nella buona riuscita di questa impresa." aggiungeva la donna porgendo un Kleenex alla sua pupilla.

"Grazie. Farò tutto il possibile per riconquistarle."

Poco prima di congedarsi, a Sonia era venuta in mente un'ultima domanda: "Con quale nome ti sei insediata alla W-point?"

"Lena Chamomille!"

*Le Daddy sono l'apoteosi dell'abuso romanticizzato: come potete innamorarvi di un uomo che vi rapisce, vi rende la vostra schiava sessuale e vi obbliga a chiamarlo "papino", pena una sculacciata?

**Per quei pochi che non lo sanno, After e My dilemma is you sono delle fanfiction nate su Wattpad (di cui la scuola W-point è un'evidente parodia) che presentano il maniaco stupratore come principe azzurro; tra l'altro, per colpa di MDIY ho pensato che Cameron Dallas fosse un personaggio immaginario.
  
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