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Autore: stonemeister    13/07/2009    0 recensioni
Un breve racconto divertente, L'aneddoto della prima storia d'amore del protagonista. la comicità è completamente resa da freddure non sempre così evidenti e fa leva in buona parte sui doppi sensi della lingua italiana. Buona lettura!
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Philip McDavis, Lavoro Obbligato

Cazzo è passato veramente molto tempo dall'ultima volta che ho scritto; e i miei "fans" ossia, tipo, cioè.. nessuno, si saranno dimenticati del primo capitolo di questa saga che ho intenzione di continuare: non amo lasciare le cose a metà.
Premetto che questa praticamente è un'insieme di freddure e barzellette: la maggior parte sono di mia fattura, ma alcune mi sono state raccontate da amici e mi hanno fatto ridere tanto da non poterle non mettere!

Ma ora torniamo a Philip McDavis, alias "io", alias "il protagonista della saga".


Premessa: Messa prima

Vi racconterò del mio primo giorno di lavoro. Quando avevo appena 17 anni partii con un mio caro amico maggiorenne per girare l'Italia, purtroppo ci accorgemmo tardi che non era così facile come sul mappamondo, ma ci ritrovammo comunque a Napoli senza benzina e senza soldi, riuscendo però a raccattare abbastanza denaro per chiamare col cellulare i miei genitori, che quell'estate avevano deciso di andare in Iraq.
Il dialogo fu questo: "Mamma, siamo a Napoli" "E siete vivi?", "Si mamma, basta coi luoghi comuni, ti chiamo perchè siamo completamente a secco", e lei:"Non avete cercato una fontanella?"; alla fine la convinsi a venire per riportarci a casa, ma ci sarebbero voluti dei giorni perchè trovassero l'aereo per Napoli: questo costrinse me ed il mio amico a trovare un impiego temporaneo.

Potevamo optare per un lavoro al comune, ma si sa: quelli se un ragno velenoso entra nei loro uffici assumono un'equipe di consulenti sui ragni velenosi, insomma: veri idioti. Per per un ottimo impiego ben pagato come camerieri in un ristorante di lusso, oppure per un ingaggio in un negozietto di elettrodomestici fuorimano, gestito da psicopatici... Avremmo dovuto optare per la seconda scelta!

Al colloquio eravamo secondi solamente ad un ragazzo extracomunitario:
- "Salve sono Ahamed, vorrei lavorare qui"
- "Ma certo, che ne dice di cominciare come vice-direttore: verrebbe stipendiato 500.000 euro mensili"
- "Ma che fa mi prende in giro?!"
- "Si, ma ha cominciato lei".

Odio fortemente il razzismo che si cela in molte persone, ovviamente il nostro colloquio andò meglio... parlò il mio amico:

- "Buondì, siamo qui per il lavoro"
- "Perfetto, avete qualche diploma?"
- "Sta scherzando? abbiamo entrambi 3 lauree!"
- "Fantastico! Avete referenze?"
- "Ma certo: Sono stato il vice-presidente della Subaru e della Yamaha, lui DIRETTORE generale della General Motors"
- "Ottimo! Dunque parlate lingue straniere.."
- "12 lingue compreso il cinese"
- "Stupendo... ora però dovete confessarmi i vostri difetti"
- "Nulla di che.. a volte sparo qualche cazzata!"
- "Assunti!!"

Faceva ridere no? Perchè in realtà noi siamo a malapena diplomati solo che si scopre solo alla fine... quando oramai tu sei convinto/a che siamo dei geni... e invece poi scopri l'esatto opposto, fa ridere! ...A me fa ridere... ma vaffanculo!


Parte Prima e Dopo: Il cervello è un organo favoloso: comincia a lavorare da quando ti sveglia la mattina e non finisce finchè vai a lavorare

I colleghi erano dei veri e propri sfigati, io no, magari un po' nerd, ma non sfigato; pensare che una volta il mio amico raccontò loro di un suo rapporto con una donna:

- "Eravamo soli io e lei, i miei erano usciti, ma sarebbero trornati a breve"
- "Contunua"
- "Le prese a baciarmi e mi chiese di spogliarla"
- "Eeeeeeeh"
- "Poi mi spogliai anche io e mi ordinò di fare sesso in quell'istante"
- "Olèèèè" "Figata!!"
- "A quel punto la presi in braccio e lo facemmo, pensate, sulla tastiera del mio nuovo computer"
- "Nuovo computer?!" "Che processore?"

Non eravamo molto esperti di elettronica, così consigliavamo ai clienti che ci chiedevano modi migliori per navigare in rete, una vacanza su un peschereccio; e nel frattempo i colleghi cercavano di "conquistarci" con battute squallide come: "noi elettricisti beviamo solo birre alla spina" per poi scoppiare in grasse risate.
Mentre noi invece li snobbavamo: "scusa ha qualcosa contro la tosse" "no, fai pure". "Ehi Philip, ho una battuta in serbo per te!" "risparmiatela, capisco solo l'italiano"

La politica del negozio era: "non dare mai nulla per scontato"

Avevamo raccattato abbastanza soldi per permetterci addirittura degli acquisti, ma in quel negozio vigeva l'incompetenza:
"Vorrei una camicia" - "La taglia?" - "No ma scherza?"
"Un paio di calzini" - "Colore?" - "Possibilmente dello stesso!"
"Mi piace quel vestito" - "Vuole provare il vestito in vetrina?" - "No mi vergogno! Avete un camerino?"

Nonostante la rapina subita il giorno dopo, ci eravamo affezionati al posto e perfino ai suoi abitanti... a proposito, andò così:

- "Questa è una rapina!"
- "E quindi?"
- "Datemi tutto quello che avete!"
- "Cioè dobbiamo spogliarci?"
- "No!! Datemi cellulare e portafoglio"
- "Che non è nemmeno la metà di quello che abbiamo... e poi perchè dovremmo farlo?"
- "Perchè sennò vi ammazzo!!"
- "E perchè dovresti ucciderci?!"
- "Perchè non mi avete dato quello che vi ho chiesto"
- "Vabbè su.. se ogni volta che non mi danno quello che chiedo ammazzassi qualcuno, sarei ricercato in tutto il mondo"
- "Allora, questo è quanto: o la borsa o la vita!"
- "Non abbiamo una borsa! Vuoi una borsa?"
- "Noooo! è un modo di dire!"
- "Ahhh ok, e io che temevo ci volessi rapinare!"
- "Ma è quello che voglio fareee!"
- "Non si può mica avere tutto dalla vita sai?!"
- "Riproviamoci! Datemi cellulare e portafoglio altrimenti vi uccido, perchè questa è una rapina"
- "No, quella è una pistola"
- "Si ma mi serve per rapinarvi!"
- "Ho capito ma se ti confondi non ce la farai mai!"
- "Se voi evitate di farmi confondere sarebbe più facile"
- "Naaah, chi non è confuso è stupido, perchè è convinto di sapere tutto... sii anche tu un po' Socrate"
- "Chi è Socrate?!"

E da lì andammo a prendere un caffè per introdurre un po' di filosofia nella vita di quel ragazzo facendoci raccontare un paio di aneddoti sulle tue tentate rapine: come quella volta che cercò di rapinare un intero autobus ed i civili, dapprima spaventati, si tranquillizzarono perchè non era un controllore; o quell'altra durante la quale decise di rapinare un casinò: puntò le armi e le perse tutte... era simpatico!

A quel punto chiamarono i miei genitori e noi li tranquillizzammo dicendo che era tutto apposto e che ce l'avremmo fatta da soli a tornare ma loro mi dissero che mio fratello era entrato in una banda criminale, gli zii erano stati uccisi in una sparatoria ed una loro amica era stata costretta a prostituirsi. "mi spiace molto gli dissi, ma la vita in Iraq è anche questa" "Idiota, in Iraq si stava bene, è successo tutto oggi a Napoli!" (Ebbene penso sia solo un caso, a Napoli non si sta male!!)

Alla fine tornammo a Milano entusiasti e amanti del lavoro, che nonostante tutto ci era piaciuto!!

Questa storia è stata scritta, in parte, prima di andare a letto e, in parte, poco dopo la sveglia... che a differenza di ciò che probabilmente pensato non significa:"Fra le 23 e mezzanotte, e fra le 9 e le 10 del mattino"... un cazzo! è stata scritta fra le 6 e le 7 del mattino e finita verso le 17: dunque, se vi sono errori o nel complesso non vi è piaciuta datemi un'attenuante!

Carissimi, alla prossima!! Prometto che la continuerò, dovessero passare mesi (come in questo caso dal primo capitolo)
  
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