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Autore: Micchi_Chan    28/10/2018    5 recensioni
Nonostante i suoi sforzi però, non riuscì a trovare nessun informazione riferita ad Edogawa Conan, neanche i dati della sua nascita, niente di niente.
Kaito sospirò, allontanandosi dalla scrivania col computer acceso, ancora aperto sulla pagina di giornale che vide Conan e il presidente Suzuki ritratti dopo aver “sventato” insieme una sua rapina.
Si sdraiò sul letto mettendosi un braccio sopra gli occhi, increspati e stanchi dal troppo tempo passato sul computer, un’ insana preoccupazione gli attanagliava le viscere.
“Tentei-kun…stai bene?”
[ShinKai] [Accenni HeiKazu e altre coppie]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Heiji Hattori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Saguru Hakuba, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Kaito Kuroba/Shinichi Kudo
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6

                                        Amore segreto



 
Kaito era felice di trascorrere ancora del tempo con Shinichi.
Rischiava di ripetersi, ma adorava scherzare e ridere con lui, sebbene come persone siano sostanzialmente diversi, il loro modo di pensare era spaventosamente in sintonia.
Voleva lasciarsi alle spalle la storia di Kid. Certo, continuava a preparare rapine e il detective era sempre presente ad esse, ma aveva deciso di non lasciarsi condizionare e continuare normalmente ad essere lo stesso con Shinichi, evitando però di star con lui quando vestiva i panni di Kid.
Dopo circa due mesi, era inevitabile che finisse con lui a casa di Kudo, partecipando a giochi di mente o semplicemente ai video-game mangiando schifezze e parlando di qualsiasi cosa era nel loro comune interesse.
Per quanto riguarda i videogiochi, era Kaito il campione indiscusso, anche ora il detective stava perdendo per la sesta volta quel giorno.
"Non ci posso credere..." gemette Shinichi, tirando in dietro la testa mentre Kaito, di fianco a lui, ridacchiò malignamente.
"Mi dispiace Kudo, ma per me questo gioco non ha segreti!"
Shinichi sbuffò.
"Ok, ma nel quiz di algebra ti ho battuto. Non fare il furbo."
"Ehhh, ma io ti ho stracciato in chimica avanzata...quindi sono comunque in vantaggio!"
"Sbruffone."
"Bambinone."
"Ha parlato!"
Kaito scoppiò in una fragorosa risata, subito seguito anche dall'altro.
"Allora..." cominciò Shinichi, avvicinandosi leggermente.
"Devi ridarmi la rivincita, non ti lascerò andare a casa finché non vincerò."
"Cosa? Dovrò stare qui per il resto della mia vita?" scherzò il giovane mago mentre gli occhi di Shinichi diventarono scuri.
"Si, non mi dispiacerebbe." rispose sorridendo, ma con un tono tutt'altro che divertito.
Kaito deglutì rumorosamente, cambiando subito discorso.
A volte il detective diceva cose insolite, questa era una di quelle volte e il mago preferiva non farci caso.
Il suono del campanello ridestò entrambi  dai loro pensieri.
"Chi sarà?" mormorò stancamente il padrone di casa alzandosi per controllare, mentre Kaito guardava incuriosito.
Shinichi non ebbe neanche il tempo di aprire completamente la porta, che un ragazzo dalla pelle scura lo travolse entrando forzatamente in casa ulrlando.
"Kudo!!! Ho notizie incridibili dobbiamo parlare del tuo la-"
Shinichi riuscì appena in tempo a chiudere la bocca del ragazzo.
"Idiota! Stà zitto!" Gli intimò Shinichi, allarmato che il ragazzo del kansai parlasse del ladro proprio di fronte a...beh, IL ladro.
Heiji, che inizialmente non capiva la reazione del suo amico, comprese tutto vedendo da lontano niente poco di meno che la famosa cotta di Kudo.
"Hattori, questo è Kaito Kuroba...un mio compagno di classe."
Kaito gonfiò le guance offeso.
"Solo compagno di classe? Speravo di essere qualcosa di più per te Kudo-kun! Ahhh, mia madre lo aveva detto che non ci si può mai fidare dei ragazzi!" 
Shinichi arrossì imbarazzato alla filipicca ricevuta, mentre Heiji si trattenne a forza dal ridere.
"Sei uno scemo." lo ammonì il ragazzo nervosamente.
"Mi adori comunque!" scherzò ancora il mago.
Heiji avrebbe voluto rivelare quanto avesse ragione, ma invece andò dritto verso il mago a presentarsi.
"Hattori Heiji , super detective dell'ovest incredibilmente informato su tutto quello che potrebbe infastidire Kudo! Piacere!" 
Kaito sorrise divertito, stringendo volentieri la mano che l'altro porgeva.
"Piacere Hattori-kun, confido che mi darai una mano a dar fastidio al detective dell'est!"
Heiji sorrise ancora di più, Shinichi voleva sprofondare in una buca e nascondersi il più presto possibile da quei due demoni.
Dopo un quarto d'ora di battute e frecciatine ai danni del padrone di casa, quest'ultimo sentì il bisogno irrefrenabile di allontanarsi momentaneamente, con la scusa di preparare il té.
Heiji continuò ad ascoltare Kaito parlare, mentre dentro di sé era immerso nei suoi pensieri.
Certo gli piaceva il ragazzo, ma se questo avesse spezzato davvero il cuore al suo migliore amico...non pensa che riuscirà mai a perdonarlo.
"Kuroba." lo interruppe improvvisamente Hattori, ottenendo la sua più completa attenzione.
"Che ne pensi di Kudo?" 
Kuroba sorrise.
"Mi piace! è sempre divertente star con lui! Uno dei miei migliori amici!"
Ah.
Heiji purtroppo si aspettava un commento del genere.
Il ragazzo considerava ingenuamente Shinichi come un amico, ovviamente.
Heiji non si aspettava che gli dicesse che lo amava, ma dal tono e l'espressione che Kaito mostrava si capiva che non mentiva.
Si sentiva male per il suo amico.
 
                                                                   *                                                       *                                                    *
 
"Kaito!"
Chi è?
"Hey, baka!"
Kudo?
"Ahh, sei uno stupido...come hai fatto a cadere?"
"Eh?"
Si, era caduto. Ora era coperto di terra ed erba.
Era sporco.
"Vieni." 
Kaito guardò la mano dell'altro ragazzo, afferrandola poi saldamente.
"Grazie..."
Shinichi sorrise, portando una mano sulla guancia dell'altro.
"Ku-Kudo?"
Il nominato sembrava non ascoltarlo, guardandolo invece intensamente negli occhi.
"Ti amo." disse dolcemente il detective.
Eh? Ehhh?!
Kaito si ritrovò trascinato in un bacio, a condurre quel sensuale gesto era Shinichi, ma Kaito non si ritirò e dopo un pò rispose con insistenza.
Quando si separarono, Shinichi sorrise e ripeté di nuovo quelle due dolci parole.
"Ti amo."
E Kaito, incantatenato negli occhi dell'altro rispose; "Anch'io..."
  
                                                         *                                                                   *                                                              *
 
"Waaaaa!! No!!! Che cavolo ho detto?!"
Gridò ansimando il giovane ragazzo, per poi guardarsi intorno confusamente.
"Oh. Un sogno...va bene" mormorò sdraiandosi nuovamente per riprendere sonno.
"No che non va bene!!!" 
Gridò nuovamente, alzandosi furiosamente dal letto per poi dirigersi in bagno a guardarsi allo specchio.
"Ok, calmiamoci. Hai appena sognato di baciare uno dei tuoi migliori amici. Haha, niente di grave! è il normale corso della vita! L'adolescenza è finalmente arrivata anche per te amico! Hai sognato Kudo perché...ti ha detto che è gay! Sì! Sei solo curioso, il tuo subconsio ti fà dei brutti scherzi, vero?! hahahaha..."
Finita la conversazione con lo specchio, Kaito non poté fare a meno di sospirare e accasciarsi al suolo.
"Accidenti..." finì, guardando tristemente il pavimento.
"Che cavolo faccio adesso...?"
La domanda non trovò mai risposta, e Kaito non poté fare a meno di dirigersi stancamente a scuola senza neanche fare colazione e molto contro voglia.
Arrivato davanti l'aula, ebbe però degli atroci ripesamenti.
Riuscirà a guardare in faccia il detective senza ripensare al sogno di quella mattina?
Poteva dire qualcosa di stupido e mandare a monte tutta l'amicizia costruita negli ultimi due mesi e non voleva assolutamente questo.
Ma era troppo tardi per preoccuparsene ormai, e di questo se ne accorse quando qualcuno gli picchiettò sulla spalla facendolo girare di scatto verso la persona in questione.
"Ka-Kaito?" chiese Aoko, sorpresa dalla reazione del ragazzo che subito sospirò di sollievo.
"Aoko...sei tu.."
La ragazza inclinò leggermente la testa di lato.
"Sì? Chi volevi che fossi?" 
Kaito si limitò a ridacchiare nervosamente, per poi sciogliere la tensione mandando delle frecciatine alla sua migliore amica, sul fatto che la scorsa notte, Nakamori-keibu si era fatto sfuggire nuovamente Kaito Kid.
Aoko non tardò ad eslpodere, e ancora si ritrovarono entrambi a sostenere una lotta tra spazzoloni e trucchi magici di cui la classe non faceva mai a meno.
Hakuba Saguru che era anche lui  troppo abituato a tutto ciò, fissò la scena con un misto di divertimento e confusione, infatti oggi gli sembrava che il mago fosse leggermente diverso dal solito.
Questa leggerezza, avrebbe avuto conferma con l'entrata in scena dell'altro detective.
"Buongiorno!" salutò come sempre il detective, Kaito però sussultò leggermente al suono della voce del ragazzo e non si accorse del colpo a sorpresa che Aoko gli riservò dritto in faccia che lo fece inoltre rotolare verso la porta dell'aula.
"Kaito!" esclamò la ragazza, sorpresa che il suo amico non avesse evitato lo spazzolone.
Kaito, steso sul pavimento, mugulò stordito un "Ahoko..."
"Kuroba? Stai bene?" 
Il ragazzo in questione sbarrò gli occhi nel trovarsi sopra di lui il viso preoccupato di Shinichi.
Si alzò di scatto.
"Sto benissimo!" lo rassicurò esitante allontanandosi velocemente dal ragazzo e andando al suo posto in completo disagio.
Gli altri rimasero interdetti a guardare la strana reazione del mago, e non sarebbe stata l'unica quel giorno.
Nell'ora di pranzo, Kaito si preparò la scusa di non stare molto bene, e quindi andò in infermeria ignorando gli sguardi preoccupati degli altri, evitando sempre e comunque di guardare Kudo.
Ora, Shinichi non voleva far affermazzioni azzardate, ma aveva quasi l'impressione che Kuroba lo stesse evitando, non aiutava il fatto che questo non provasse neanche a nasconderlo.
Finite le lezioni, Shinichi si avvicinò al banco di Kaito, sperando che fosse tutto frutto della sua immaginazione.
"Hey, oggi pensavo di fare le ore piccole ai videogiochi...vuoi restare a dormire da me?"
Kaito continuò a guardare il proprio banco.
"Cre-credo che oggi sia meglio che stia a casa...sai per il mal di pancia..."
Shinichi continuò a fissarlo, allargando leggermente gli occhi.
"Ah, sì...il mal di pancia."
Kaito annuì.
Shinichi si grattò la testa, mantendendo un'espressione neutra, mentre dentro di sé voleva urlare.
Due mesi di puro progresso, era riuscito a convincere il mago a fidarsi di lui (anche se per quanto riguarda Kaito kid, era ancora in alto mare) e ora sembrava tutto tornato al punto di partenza.
"Bene, ci vediamo domani! Ciao!" parlò velocemente Kaito, alzandosi e correndo verso l'uscita, superando a testa bassa il detective.
"Kuro-"
Cominciò Kudo, ma l'altro era ormai lontano.
Shinichi continuò a fissare insistentemente la porta, con un senso di disagio e paura.
Che diavolo era cambiato tra di loro?
Intanto, Hakuba guardava il tutto con un'espressione crucciata.
 
                        
                                                                *                                                                   *                                                                     *
 
 
Heiji era felice di passare del tempo con la sua nuova ragazza, che era anche la sua migliore amica.
Kazuha aveva la testa appoggiata sulla sua spalla, le mani intrecciate a quelle più grandi del suo ragazzo, entrambi impegnati a guardare un film per una volta, rillasandosi.
Al detective dell'ovest piaceva stare così una volta ogni tanto.
Per questo si seccò molto quando il suo telefono squillò improvvisamente, interrompendo uno dei pochi momenti di tranquillità con Kazuha.
"Chi diavolo è adesso?!" si alterò quindi il ragazzo afferrando furiosamente il cellulare, constatando poi di chi si trattava dal display.
"Chi è?" chiese Kazuha incuriosita.
"Kudo." mormorò ora molto più calmo, visto che erano poche le volte in cui era Shinichi a chiamarlo e non il contrario.
Kazuha alzò gli occhi, per poi alzarsi.
"Beh, il tuo ragazzo ha bisogno di te, vi lascio soli ad amoreggiare."
Heiji arrossì furiosamente.
"Non dirlo neanche per scherzo, stupida!"
Kazuha fece una dispettosa linguaccia, sorridendo però subito dopo.
Heiji sospirò, rispondendo all'apparecchio.
"Oi, Kudo. Che succede non riuscivi a starmi lontano ver-"
"Non scherzare adesso."
Heiji smise subito di sorridere dal tono di voce dell'altro.
"Che è successo?"
Senti mugulare dall'altra parte.
"Non sò cosa è successo in reatà. Ormai io e Kuroba siamo amici...lo eravamo...non lo sò! Solo, è da due giorni che continua ad evitarmi! Non mi guarda nemmeno in faccia! Pensavo fosse in un brutto periodo ma con Nakamori-san e Hakuba-kun si comporta come al solito! Quindi ovviamente ce l'ha con me! Forse non è vero che gli stà bene il fatto che io sia gay?! Magari si vergogna di stare con me?! Oh, mio dio voglio sparire!"
"Hey, hey, hey! Aspetta un attimo!"
Heiji rimase interdetto al tono disperato dell'altro, sperando di calmare almeno in parte il suo amico.
"Che cavolo, il tuo discorso non ha senso! Era normale fino al giorno prima e poi improvvisamente t'ignora? Sei sicuro di non aver fatto nulla?"
"Assolutamente! Giuro stava anda-"
Kazuha interruppe la conversazione dei due, afferrando il cellulare di Heiji dopo averlo spinto e fatto cadere dal divano.
"Aspetta! Kudo-kun, quel ragazzo non riusciva a guardarti in faccia vero?"
"Kazuha!!!"
"Zitto, Heiji!"
Shinichi, dall'altro capo del telefono, si accigliò per qualche secondo prima di dar un suono affermativo.
"E poi scommetto che è sempre nervoso quando ti è vicino e arrossice per qualsiasi cosa!"
Continuò imperterrita Kazuha, facendo alzare un soppraciglio a Shinichi.
"Non ne sono sicuro ma...in effetti mi sembrava avesse la febbre."
Kazuha ridacchiò malignamente.
"Una febbre che si chiama amore!"
Heiji sbarrò gli occhi.
"Cosa?"
Kazuha sbuffò spazientita, stringendo più forte la presa sul cellulare di Heiji.
"Kudo-kun, lui si comporta così stranamente...perché è innamorato di te!"
Gli comunicò esaltata la ragazza, e bastarono quelle parole per far scivolare malamente l'apparecchio di Kudo a terra.
Kaito.
Innamorato di lui.
Non può essere.
"Kudo-kun?"
La voce della ragazza lo ridestò dalla sua temporanea trance, riprese subito il cellulare in mano.
"Ka-Kazuha-san, sei sicura? Davvero?"
Kazuha, dall'altro capo ridacchiò dolcemente.
Da quando Ran gli aveva detto che il ragazzo di cui era da sempre innamorata era gay e che inoltre, era anche innamorato di un ragazzo che aveva conosciuto nella sua nuova scuola, la sua prima reazione era consolare la sua amica e urlare contro a Kudo Shinichi che le aveva spezzato il cuore.
Ma quando parlò ad Heiji del suo piano di vendetta, il suo ragazzo la trafisse con occhi di ghiaccio e iniziarono a litigare.
Kazuha si aspettava una delle loro solite liti che sembravano più delle scenette comiche che altro, invece Heiji si limitò a spiegare pazientemente e senza mai alzare il tono, che Shinichi aveva sofferto tantissimo per aver rifiutato la sua migliore amica.
Era chiaro quanto egli si sentisse male per la sua posizione.
Non dimenticherà mai gli occhi supplicanti di Heiji quando gli chiese di lasciarlo perdere.
Lei lo aveva fatto, e dopo qualche tempo si era anche resa conto di quanto deve essere dura per Kudo-kun.
Ed ora, che poteva aiutarlo, si sentiva molto meglio.
"Kudo-kun, ora ascoltami attentamente, ok? Ti dirò io cosa devi fare d'ora in poi!"
 
 
                                                 *                                                                                *                                                                        *

 
Tre giorni.
Kaito stave evitando il povero Shinichi da tre giorni.
Si sentiva veramente un verme, uno schifoso verme che strisciava nella vergogna di avere dei sogni romantici con il suo amico!
Era un fottuto ladro internazionale che riuscirebbe ad ingannare anche il primo ministro del Giappone con la sua poker face...che però era completamente inutile di fronte al detective.
Bastava un solo sguardo da parte del suo amico, e il carismatico Kaito Kuroba diventava una scolaretta direttamente uscita dagli shoujo manga che comprava sempre Aoko.
Non gli era mai successa una cosa del genere, sebbene a volte si rtrovava a pensare all'amore, Kaito non si era mai infatuato e di questo ne era sicuro.
A volte, qualche ragazza che aveva una cotta per lui gli avrebbe fatto battere un pò più forte il cuore con la loro dichiarazione d'amore, altre volte si ritrovava a pensare a quanto Aoko fosse carina e che con tutto l'affetto che gli riservava, col tempo e diventando più maturo si sarebbe sicuramente innamorato di lei.
Ma l'idea di essere gay non gli era mai passata per la testa.
"Kuroba?"
"Hu? Ah, oh! Hakuba!"
Kaito si era ricordato adesso di essere a scuola e di aver speso cinque ore a crucciarsi sulla sua sessualità.
"Cosa c'è?" chiese dunque mettendosi a sedere con la schiena ritta.
"Ultimamente sei strano, vuoi parlarne?" chiese il biondo con uno sguardo più che preoccupato.
Kaito scosse piano la testa.
"Anche Aoko mi ha fatto la stessa domanda, che avete tutti?" sospirò il giovane massaggiandosi il viso con entrambe le mani.
"Aoko-san è la tua migliore amica da molto tempo, se persino lei se ne accorta sono fiducioso del fatto che abbia un minimo di senso preoccuparci per te."
Kaito stava per ribattere un pò irritato dall'insistenza dell'altro, quando vide Kudo alzarsi dal suo banco per avvicinarsi a loro.
"Niente, guarda...non importa ne parliamo dopo." disse velocemente nascondendo il viso dietro un quaderno.
Hakuba sbuffò dolcemente, dando un'occhiata veloce a Shinichi.
"Dopo scuola parliamo a quattr'occhi, se non ti presenti dico a Kudo che hai una cotta pazzesca per lui." 
Kaito sbarrò gli occhi guardando con orrore il viso sorridente del biondo.
"Che-! No io, oddio...cosa?!" balbettò incoerentemente il povero mago, ma poi arrivò la voce di Shinichi.
"Hey, ragazzi. Mangiamo insieme?"
 
                                                        *                                                                      *                                                             *
 
 
Kaito non riusciva a credere di essere seduto sul tetto, proprio di fianco al ragazzo che cercava di evitare da giorni.
Si era ripromesso di smettere di evitare l'altro, perciò aveva accettato di pranzare con lui e ora non c'erano scuse.
Intanto, Shinichi ripassava mentalmente ciò che gli aveva detto Kazuha, mentre sosteneva una discussione con Hakuba su quale fosse il miglior poeta della corrente del decadentismo.
Kaito si limitava a magiare il suo bento con gli occhi bassi per nulla interessato alla conversazione, quanto più invece alla vicinanza del detective dell'est e al suo profumo, quanto avrebbe voluto avvicinarsi solo un altro pò a Shinichi.
"Kuroba, tu che ne pensi?"
Kaito sbarrò gli occhi guardandosi intorno freneticamente.
"Cosa?"
Shinichi ridacchiò.
"Non ti interessano proprio queste cose, vero? Eppure nella classifica dei voti generali della scuola sei al primo posto con me e Hakuba!"
"Stavamo parlando dei poeti del decadentismo." lo informò incolore Hakuba.
Kaito sembrò pensarci su per un pò.
"Studio perché devo, ma non m'interessano queste cose...apparte la chimica e inglese."
Hakuba sbuffò.
"Non ci posso credere. Le persone come me e Kudo che amano imparare sono messi allo stesso piano di uno a cui invece non interessa proprio niente, Kuroba come fai a non essere mai stato odiato a scuola?"
Kaito ghignò malignamente.
"Sono un bellissimo ragazzo carismatico e con una parlantina da presentatore tv del livello di Jimmy Fallon che incanta chiunque con i suoi trucchi di magia, il fatto che sia sempre primo nella classifica della scuola senza mai impegnarmi passa un pò in secondo piano, non credi?"
Saguru alzò gli occhi sorridendo leggermente.
"Aggiungi anche la modestia tra le tue refernze e sei la perfezione assoluta."
"Sono contento che siamo d'accordo Haku-chan!"
"Oddio, non chiamarmi più in quel modo mi sono venuti i brividi!"
"Lo sò che mi ami in fondo!"
Mentre Kaito faceva il pagliaccio con Saguru, Shinichi non potè che sentirsi un senso di gelosia vedendoli scherzare insieme.
"Ok, ora basta...devo mettere in pratica i consigli di Kazuha-san!" 
Decise il detective avvicinandosi al mago e mettendogli una mano intorno al braccio sentendo l'altro irrigidirsi totalmente.
Shinichi sorrise.
"Io penso non ci sia nulla di strano, anch'io preferisco la letteratura al resto. I poeti maledetti in particolare...cosa ne pensi Kuroba?" parlò il detective continuando a stare appiccicato all'altro per vedere la sua reazione.
Kaito deglutì arrossendo furiosamente.
Shinichi sbarrò gli occhi incredulo.
Era davvero innamorato di lui?
"Non lo sò, dovendo scegliere direi Arthur Rimbaud..."
Shinichi sorrise nuovamente, avvcinando ancora di più il viso.
"La mia seconda scelta dopo Verlaine, ironico se pensiamo alla relazione tra i due."
Kaito arrossì ancora di più, il detective era sempre più affascinato di scoprire le varie sfumature che poteva assumere il viso del mago.
Non poteva essere sicuro che l'altro fosse proprio 'innamorato', ma era ovvio ormai che Kaito provasse attrazzione e già questo era un'enorme vittoria per Kudo.
"Sai, sebbene il giovane Arthur non avesse problemi a parlare del suo rapporto con Verlaine, quest'ultimo era nient'altro che un codardo, non lasciò mai la moglie e fece di tutto per nascondere la sua omossesualità...ma alcuni dicono che nonostante tutto, amasse Rimbaud."
Parlò piano il detective, direttamente nell'orecchio del mago il quele stava fumando per l'imbarazzo mentre quella dolce voce gli provocava brividi in tutto il corpo.
"Hem, Heem." tossì piano Saguru, riportando l'attenzione su di lui.
"Che ne dite se smettiamo di parlare poeti per adesso?"
Kaito sospirò di sollievo quando il detective si staccò sfoggiando un sorriso sfacciato ad entrambi.
"Già, ormai è inutile."
 
                                                        *                                                               *                                                                       *
 
 
Saguru guardò insistentemente il ragazzo seduto di fronte a lui mentre trangugiava la sua quarta fetta di cheesecake al cioccolato a spese sue.
"Sei davvero un mostro quando si tratta di cioccolato..." commentò con tono esasperato il biondo, l'altro si limitò a guardarlo un attimo, prima di ricominciare a mangiare.
Hakuba aveva invitato il mago a casa sua per riuscire a parlare tranquillamente, ora che erano soli, Kaito sembrava più interessato al cibo che a parlare con lui.
"Kuroba." 
Kaito alzò lo sguardo.
"Lo sò che ti sembra che io sappia sempre tutto, ma per queste cose la conferma è essenziale..."
Iniziò Saguru vedendo tutta l'attenzione del mago concentrata sù di lui.
"Sei innamorato di Kudo-kun, è così?"
Kaito arrossì sbarrando leggermente gli occhi.
"No-io...non lo sò..." balbettò incoerentemente vedendo il biondo fissarlo senza cambiare mai espressione.
"Puoi dire quello che vuoi, ma penso che tu abbia bisogno di confidarti con qualcuno, e quel qualcuno vorrei essere io."
Kaito inclinò leggermente la testa.
"Perché tu?"
Hakuba sorrise tristemente, portando le mani giunte sotto il mento e guardando il mago.
"Sembrerò strano, ma devo ammettere che sei il mio primo vero amico. Anche se non dovrei dirlo, visto che il mio compito sarebbe quello di metterti dietro le sbarre..."
"Non sono Kid."
"...ho capito che preferisco vederti al mio fianco, per questo voglio aiutarti, se hai bisogno di me io ci sarò. Perchè sei mio amico."
Kaito guardò leggermente stupito il biondo che continuava a sorridergli.
Sentiva un calore inusuale diffondersi nel petto ripensando alle parole rassicuranti dell'altro.
Era un anno ormai che conosceva Hakuba, l'inizio della loro amicizia era passata per tre semplici fasi: antipatia-rivalità-amicizia.
Presto si ritrovò a trascorre tempo con Hakuba tanto quanto Aoko, e tra i due si era instaurata una certà complicità, ma non gli era mai venuto in mente di essere l'unico amico di Saguru.
Kaito non riuscì più a trattenersi, si mise a piangere.
"Ku-Kuroba?!" sussultò il biondo, non aspettandosi certo una reazione del genere dal pagliaccio della classe.
"Perché piangi?" mormorò nervosamente il biondo prendendo una scatola di fazzoletti e porgendola al ragazzo singhiozzante.
Kaito scosse piano la testa, affondando col viso in una decina di fazzoletti.
La ragione di quel pianto non era chiaro nemmeno a lui, Kaito immaginava fosse colpa di tutto ciò che gli era successo in pochi giorni, ma soprattuto, per la prima volta aveva capito quanto in realtà fosse amato.
Saguru voleva aiutarlo, così come Shinichi.
Fin da subito, non si era mai fidato di nessuno apparte Jii-chan e sua madre, non aveva condiviso il suo segreto con nessun'altro.
Ed ora, aveva capito quanto Kudo fosse sincero nei suoi confronti, e tutto grazie a Hakuba.
"Kuroba?!" deglutì Saguru chinandosi verso il ragazzo ancora tremante.
"Ti ringrazio." mormorò Kaito attraverso il panno intriso di lacrime.
"Hakuba...mi ascolteresti?" continuò il più basso guardando il biondo attraverso le lacrime.
Saguru sorrise dolcemente.
"Certo, dopotutto...non puoi parlare dei tuoi sentimenti ad Aoko-san o Koizumi-san."
Kaito ridacchiò attraverso le lacrime.
"Sarebbe spaventoso!"
Hakuba annuì ridacchiando anche lui, preparandosi ad ascoltare le lamentele di Kaito.
Mezz'ora dopo, Kaito si sentiva molto meglio avendo liberato tutti i suoi pensieri brutti che si teneva dentro da giorni, mentre il biondo era sinceramente drenato.
Non si aspettava tutto ciò che il mago ha finito per raccontargli, vedere Kaito parlare d'amore così sinceramente era stranamente dolce per il biondo, forse era la prima volta in vita sua che aveva un'assaggio del sentimento chiamato amore.
E mentre Kaito si fermava o esitava per imbarazzo, guardando in basso con le gote arrossate e gli occhi liquidi si trovò a pensare che fosse molto più bello di quando vestita i panni dell'affascinante Kaito Kid.
Ma questo ovviamente, non lo rivelerà mai a nessuno.
"Ho capito." disse infine il biondo facendo alzare lo sguardo del mago verso di lui.
"Qui-quindi?" 
Hakuba sorrise teneramente.
"Ormai dovresti averlo capito da solo Kuroba."
Kaito si limitò a fissarlo senza capire al che Saguru alzò gli occhi dall'esasperazione.
"Kuroba...tu sai già cosa fare, lo sai perfettamente ma hai paura...giusto?"
Il giovane mago scosse velocemente la testa cercando di difendersi ma quando arrivò il momento di parlare non emise neanche un suono.
Hakuba gli mise gentilmente una mano sulla spalla.
"Essere rifiutato, perdere la sua amicizia e cose del genere non hanno alcuna importanza ora. Digli che lo ami e se sarà così stupido da respingerti ti consolerò io e mi occuperò personamente di prenderlo a calci in culo."
Kaito ridacchiò sommessamente mentre le lacrime scendevano più forti di prima, si lasciò abbracciare dal biondo che lo tenne stretto.
Hakuba Saguru era pessimo nel farsi degli amici, non sapeva cosa fosse l'amore e trovava strano anche il solo pensarci, ma non avrebbe esitato a proteggere il suo unico amico da tutti i pericoli di quel sentimento.
Queste erano le sue convizioni, non importa se sarebbe stato lasciato indietro.

Fine capitolo 6.




Angolino di Micchi:

Cari lettori, voglio scusarmi ufficialmente per questo ritardo durato due anni. Hakuba ho sempre tenuto in dubbio la sua posizione in questa fic, sarebbe un rivale? L'ho pensato, ma poi mi sono detta che lui non sarebbe il tipo da interferire con la felicità della persona che ama, perciò Hakuba rimane il fedele amico di Kaito che non ha alcun secondo fine.
La nostra amata coppia HeiKazu dà una mano, e Shinichi si diverte! Presto la conclusione si avvicina ^^
Se non siete ancora estinti sappiate che non lascierò ma incompiuta questa storia quindi tranquilli, ma essendo che sono un'autrice stupida inizio sempre qualcosa di nuovo lasciando le altre cose incompiute XD
Shinichi: Allora lo ammetti che sei stupida!
Me: Vai via maledetto! Tu non sai quanto è stato difficile per me scrivere questo capitolo! ç_ç
Shinichi: Certo, perché eri impegnata a guardare altri anime dimenticandomi!!
Me: Mentitore!!! La mia arte ha bisogno di lunghe pause per tornare come prima, ho seguito il mio flusso!!
Shinichi: Tutto quello che sento sono solo scuse, ma la verità è solo una...tu, stai invecchiando!!! 
Me: Ho solo 20 anni!!! °__°
Shinichi: Tra due settimane saranno...21!!!!
Me: NOOOOOOOOOOOOOO!!!! *cade nel pozzo*
Kaito: Recensite pls! <3
Shin e Micchi (che sbuca dal pozzo): Kawai!!! *///*
  
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