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Autore: Monkey D David99    31/10/2018    0 recensioni
Archiviato ormai il suo viaggio nella regione di Sinnoh, Ash si rilassa a Biancavilla... fino a quando non viene a sapere di una prestigiosa competizione al confine tra Kanto e Sinnoh!
Ma è veramente così che stanno le cose? Oppure c'è una ragione ben precisa se, nel bel mezzo di una lotta, il gruppo di Allenatori partecipanti viene catapultato in un altro mondo, pieno di pirati e personaggi inverosimili?
Una nuova avventura, ricca di misteri come non ne avete mai viste, si staglia davanti al giovane Allenatore di Biancavilla e dei suoi amici, che dovranno sopravvivere nell'Era della Pirateria affrontando mille ostacoli!
E ben presto... il potere arcano si risveglierà...
P.S: Ritorno dopo tanto tempo con una nuova fanfiction, ma non preoccupatevi per le altre due incomplete. Sono appena tornato dalle vacanze, perciò non ho pubblicato nulla per molto, però nei prossimi mesi riuscirò a terminare almeno la mia prima fanfiction Pokèmon: potetene starne certi.
Genere: Avventura, Commedia, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ash, Brock, Lucinda, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime, Manga
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Salve a tutti. Prima che leggiate il capitolo, ci sono 3 cose che sento sia NECESSARIO voi sappiate:

1) Come al solito, chiedo scusa per non aver portato nulla in così tanto tempo. La ragione è che quest'anno ho avuto gli esami di maturità (quindi ho dovuuto studiare tutti i giorni fino a Luglio) e, proprio questo Settembre, ho intrapreso un viaggio all'estero... Insomma, il tempo è passato davvero in fretta tra mille impegni diversi;
2) Voglio chiarire un piccolo dettaglio della trama: le Isole Arcane sono situate "a cavallo" tra una dimensione e l'altra e possono essere usate come "ponte" per passare tra di esse, ma NON appartengono alle stesse dimensioni. Coloro che si trovano nel mondo di One Piece (la ciurma di Cappello di Paglia) possono finire nelle Isole Arcane e, da lì, tornare nel proprio mondo oppure finire nell'altro (quello dei Pokémon), così come coloro che appartengono al mondo dei Pokémon (Ash e co.) possono, partendo dalle Isole Arcane, tornare alla propria dimensione di appartenenza oppure finire in quella di One Piece. Spero sia tutto chiaro, in caso contrario chiedetemi pure nei commenti tutto ciò su cui avete dubbi;
3) Parlando proprio di trama, qui viene la parte PIU' IMPORTANTE. 
Ho deciso di approfondire maggiormente il senso di estranazione dei protagonisti e i problemi, anche psicologici, che derivano da essi. Siccome questa è una componente a cui sono molto legato, vi chiedo gentilmente di leggere con estrema attenzione questo capitolo 9.
Nella fattispecie, mi sono concentrato moltissimo sui pensieri e le emozioni di Ash durante la sfida che, come avrete modo di scoprire, ho cercato di rendere quanto più complessi possibile affinché fossero realistici e ben espressi, e che catturassero l'attenzione di voi lettori; naturalmente, spero commentiate proprio a questo proposito spiegandomi cosa ne pensate e se sia riuscito o meno in questo intento.
Spero di essere stato abbastanza esaustivo. Vi ringrazio per la pazienza e vi lascio finalmente al capitolo odierno, sperando ve lo godiate. Grazie.

Buizel! Ma cos'è successo?!"- si chiese il ragazzo guardandosi attorno.
"È successo che avete visto il mio potere in azione...".
"E' la sua voce!"- esclamò Zoey, riconoscendo Kazami.
"Quindi Kazami non è sparito, ma si è reso invisibile..."- ipotizzò Brock. Immediatamente però Sanji gli si rivolse costretto a dissentire:
"No Brock, questo non è possibile".
"Come mai?"- chiese Zoey perplessa.
"Tempo fa mi sono già imbattuto in un tizio che era capace, grazie a un Frutto, di rendersi invisibile"- rispose il biondo.
"E allora?"- chiese Barry confuso.
"Dovete sapere, ragazzi miei, che al mondo non esistono due o più Frutti del Diavolo con lo stesso potere- spiegò Rayleigh.
Al massimo può capitare che abbiamo delle caratteristiche in comune, come nel caso del Frutto di Futoshi e di quello ingerito da Chopper, però non è assolutamente fattibile l'idea di due o più individui che mostrano le stesse capacità di un unico frutto".
"Okay, quindi non può rendersi invisibile, ma sparisce comunque in qualche modo..."- commentò Ash.
Buizel, tieni gli occhi ape...".
"Bui...!".
L'Allenatore rabbrividì al suono di tale urlo. Prima che se ne potesse accorgere, il suo Pokémon era stato colpito un'altra volta e giaceva così nuovamente a terra.
Fortunatamente si rialzò con facilità e si mise di nuovo all'erta.

"Ma cosa... Credevo che questa non fosse una battaglia!"- esclamò il ragazzo.
"Non lo è nel senso che nessuno deve sconfiggere nessuno, ma affinchè la prova vada a buon fine, è mio dovere metterti in difficoltà con tutti i mezzi a mia disposizione. Cosa puoi fare per evitare che il tuo Pokémon venga sconfitto? Riuscirai a concentrarti sul tuo scopo principale e al tempo stesso difenderti dall'offensiva avversaria?
Sono queste le domande a cui dovrai trovare una risposta, altrimenti non vincerai!".
Di fronte alle parole del proprio avversario, Ash divenne visibilmente più nervoso e iniziò anche a sudare freddo.
Ma oltre a coloro che già lo conoscevano, soprendentemente ad accorgersene per primo fu qualcuno che aveva appena incontrato: Monkey D. Rufy.
Proprio quest'ultimo, infatti, rimase per un attimo confuso riguardo all'atteggiamento del ragazzo e, pertanto, lo osservò con ancora più attenzione di prima.
"Va bene Buizel, ora dobbiamo concentrarci al massimo!"- esclamò l'Allenatore.
"Prima però vedete di trovarmi!"- esclamò Kazami, ancora fuori dal campo visivo dei nostri eroi mentre il vento continuava a imperversare sempre più forte.
Buizel stava continuamente in guardia, aspettando ordini dal suo Allenatore. Questi, inizialmente indeciso, ebbe però un'illuminazione non appena vide il terreno.
"Ma certo...!".
"Buizel, rimani fermo dove sei!".
Il Pokémon Donnola annuì e chiuse gli occhi, stando pronto a qualunque cosa.
"Pistolacqua!".
Buizel si voltò di scatto alla propria destra e sparò così un getto d'acqua, apparentemente senza un preciso bersaglio; sorprendentemente, però, la mossa venne respinta da una specie di forza invisibile.
In quello stesso istante, ancora una volta la figura di Kazami riapparve davanti a tutti, stavolta brandendo il proprio bastone non tanto a scopo offensivo ma difensivo.
"E' ricomparso di nuovo!"- esclamò Barry.
"Non ditemi che Ash ha trovato un'apertura o qualcosa di simile..."- fece invece Kenny.
"Beh Kenny, più o meno...
Semplicemente, guardando in basso ho potuto scorgere delle impronte. Perciò ho capito che, anche se scompari, posso sentire il rumore dei tuoi piedi che calpestano il terreno.
Il primo passo per scoprire il tuo potere fino in fondo è stato compiuto, ed è solo l'inizio!".
"Sì... tutto questo può finire, me lo sento!".
Stranamente, però, il Guardiano non rimase per nulla spaventato da tale affermazione e invece sorrise, per poi svanire nuovamente nel nulla.
"Ho già detto che sappiamo come trovarti! Buizel, usa di nuovo...".

"Bu... iih...".
Sotto lo sguardo agghiacciato e tremendamente sconvolto del proprio Allenatore, il povero Pokémon pianse di dolore quando venne colpito nello stomaco con una potenza ancora più grande di prima, tanto da venire sbalzato a una velocità impressionante e, infine, sbattere la schiena contro un grosso albero.
Questa volta... non c'era stato alcun rumore di passi. Come era sparito, così Kazami aveva colpito il suo avversario senza farsi vedere ne sentire, dimostrando che Ash aveva commesso un errore di valutazione.
Buizel riuscì ad alzarsi anche stavolta, ma l'ultimo colpo era stato davvero pesante e il poveretto ora si teneva le zampe sullo stomaco dolorante.
Questo stato innervosiva ancora di più Ash, che sentiva di dover trovare alla svelta una nuova strategia.
"Stavolta non ho sentito nulla, e Kazami ha sferrato un colpo potentissimo. Dobbiamo assolutamente provare un contrattacco, o rischiamo di fallire questa prova...
Ma soprattutto, perchè... perchè deve succedere tutto questo?!".

Le mani del ragazzo, adesso strette nei pugni, iniziavano persino a tremare, mentre egli digrignava i denti con un'espressione corruciata in volto.
La cosa venne notata in primo luogo da Pikachu, che guardò il proprio compagno con uno sguardo colpito.
"Pika-pi?".
"Buizel, spara dei Pistolacqua a casaccio finché non lo colpisci!".
Il Pokémon obbedì all'Allenatore e cominciò a spruzzare getti d'acqua verso ogni angolo della foresta. Benché tale mossa sembrasse effettivamente azzardata, gli amici del giovane di Biancavilla riuscirono comunque a coglierne un intento logico:
"Non lo colpirà mai se non può prendere bene la mira, è uno spreco di energie!"- commentò Usopp.
"Veramente potrebbe funzionare- gli rispose Brock.
Anche se non possiamo vederlo, Kazami è sicuramente qui intorno. Agendo in questo modo Buizel attacca in maniera azzardata, è vero, ma gli crea dei grattacapi in quanto lo espone continuamente ai propri attacchi".
"Ho capito, ma Buizel ha già subito parecchi danni- intervenne Franky.
Se si stancasse velocemente?".
"In effetti il suo avversario finora si è rivelato discretamente forte e all'altezza del suo ruolo di Guardiano- concluse Nico Robin, attirando l'attenzione del suo amico Cyborg.
Se continua a venire tartassato così oltre che stancarsi, il Pokemon di Ash potrebbe rischiare di venire ferito gravemente, rompersi qualche osso... o morire in lotta".
Quest'ultima affermazione fece rabbrividire tutti i presenti come se la temperatura si fosse improvvisamente abbassata, e scese un silenzio tombale mentre la giovane donna veniva osservata da sguardi inorriditi e agghiacciati.
"Non era questo quello che intendevo!"- gridò Franky in collera per l'atteggiamento assurdamente pessimista della sua compagna.
"Come puoi dire una cosa del genere con tutta questa calma?!"- domandarono invece Usopp, Chopper e Brook in lacrime per la paura e con le mani davanti alle bocche.
I sei Allenatori invece rimasero senza parole davanti a tali comportamenti.
Ormai era chiaro che i loro nuovi amici formavano un gruppo davvero... particolare.
"Giusto per curiosità...".
Kenny non ebbe neanche il tempo di finire la domanda che Rayleigh gli rispose prontamente:
"Sì, capitano molto spesso- disse sudando freddo e sospirando.
E vorrei farti notare che domande simili le avete fatte fin troppo spesso in questi ultimi due giorni...".
"Lo so"- commentò infine il giovane.

Tornando alla lotta...
Buizel stava sferrando colpi a casaccio senza interruzioni già da qualche minuto, e iniziava a mostrare segni di stanchezza; come se ciò non bastasse, il tempo stringeva e Ash ne era perfettamente consapevole.
Tuttavia, quando il Pokémon Donnola stette per perdere momentaneamente l'equilibrio, finendo per accovacciarsi forzatamente, qualcosa cambiò.
Il vento fortissimo che fino ad allora imperversava nell'aria, infatti, si interruppe bruscamente lasciando il posto al nulla più assoluto: non c'erano segni di burrasche, ne tantomeno innocue brezze.
E non fu neanche l'unico evento inaspettato. Quando tornò a rivolgere lo sguardo davanti a sé, il giovane di Biancavilla vide, ancora una volta, la stessa figura:
"Kazami!".
"Non distrarti!- urlò lui.
Usa questa scoperta per una nuova strategia!".
Kazami aveva dunque smesso di combattere "in maniera invisibile" proprio nel momento in cui il vento aveva smesso di soffiare con forza... Che fosse un qualche tipo di segno?
A ogni modo, Buizel era tornato a schivare i suoi colpi nonostante le condizioni fisiche in cui si trovava; non appena egli fu abbastanza vicino, si posizionò in basso e lo colpì dritto in petto con un Acquagetto senza comandi da parte del proprio Allenatore, respingendolo di pochi metri ma infliggendogli comunque buoni danni.
Ciononostante... non furono la felicità né la sensazione di poter vincere ciò che Ash stava provando in quel momento. Per niente.
"Buizel... Perché... perché... ?"- pensava il ragazzo, a dir poco sconcertato.
E con tale sconcertamento, ora egli fissava in basso senza reagire, completamente immobile.
"Pika-pi?".
Ad accorgersi di questa strana attitudine fu anche Kazami, il quale, appena ripresosi dal colpo nello stomaco, guardava il proprio sfidante con un'aria perplessa.
Ciononostante, egli non diede l'impressione di preoccuparsene particolarmente e riprese subito ad attaccare, stavolta andando dritto all'offensiva e puntando il proprio bastone contro l'avversario: Buizel fu pertanto colpito in pieno all'anca e poi sulla mascella, subendo un leggero capogiro e venendo infine sbalzato a terra, ai piedi di Ash.
E fu tale visione che consentì a quest'ultimo di tornare a concentrarsi.
"Buizel! Riesci a rialzarti, amico?!".
"Ash, che stai combinando?!"- urlò improvvisamente Lucinda da dietro, richiamando all'attenzione il suo amico.
"Vedi di escogitare una mossa in fretta, o sarà troppo tardi!".
In quel momento, però, l'Allenatore di Biancavilla reagì in una maniera davvero inaspettata nei confronti della sua amica e di tutti i presenti:
"Come fai a dirmi certe cose?!"- gridò lui, sconvolgendo tutti.
"Ti rendi conto o no della situazione in cui mi trovo?! Tu e gli altri dovreste capirmi, non criticarmi!".
"Ma di cosa stai parlando? E poi, perché urli in questo modo?".
"Come sarebbe "perché urli in questo modo"?! Piuttosto, tu, perché fatichi così tanto a capire come mi sento?!".
I due avevano dato inizio a una discussione davvero molto accesa e soprattutto fuori contesto, che nemmeno Pikachu e Piplup riuscivano, nonostante i loro sforzi, a interrompere.
L'atteggiamento di Ash era davvero molto strano agli occhi dei suoi compagni, e nessuno si rendeva conto di ciò che stava succedendo.
O forse quasi nessuno. I più anziani presenti in quel momento, e quindi Rayleigh, Shakki, Madame Shirley, Futoshi e persino Kazami, mostravano infatti particolare interesse in tutto ciò, come se stessero riuscendo a trovare una risposta.
Ma l'evento più sorprendente fu quando, nel bel mezzo dello scontro verbale tra i due, a intromettersi fu chi di più inaspettato si potesse immaginare:
"Buizel!".
Fu questa l'ultima esclamazione di Ash quando il suo Pokémon gli si parò davanti e, sotto lo stupore generale, arrivò a dargli una testata nel petto, facendolo barcollare e cadere a terra.

In un primo istante il ragazzo era totalmente sconvolto da questa azione; tuttavia, nel momento in cui guardò il proprio compagno, cosparso di lievi ferite e qualche livido in tutto il corpo, in quei grandi occhi dalle pupille nere, capì immediatamente.
Quel singolo sguardo era sufficente a Buizel per spiegare in maniera più che lampante i propri pensieri e le proprie motivazioni al suo Allenatore.
"Concentrati!" e "Non avere paura!", erano queste le parole che probabilmente... anzi, sicuramente Buizel voleva dire ad Ash. Riguardo a quest'ultimo, invece:
"Tu non ti senti come me... Per quale motivo?".
Il giovane chinò nuovamente il capo per qualche secondo e strinse i pugni, ma ben presto lo rialzò e decise di tornare a lottare.
"Scusami per prima, Buizel. Ora riprendiamo".
"Bu... Bui!".
"Ora che ci penso, a lungo andare sferrare la stessa mossa mi renderebbe prevedibile... Quindi proviamo con questa!
Usa Sonicboom!".
In quel momento però il vento tornò a soffiare, e di conseguenza Kazami sparì per l'ennesima volta davanti a tutti. Tuttavia, più che adirato o nervoso per la cosa, stavolta Ash notò un dettaglio che lo fece alquanto riflettere.
Perché infatti, come il vento ora soffiava molto più piano rispetto alle precedenti folate, ora Kazami sembrava diventare semi-trasparente prima di scomparire del tutto.
E non appena si rese conto di ciò, il giovane Allenatore mostrò un piccolo ma convinto sorriso.
"Perché fa quella faccia? Avrà in mente un piano?"- si chiese il Guardiano.
"Ci siamo ragazzi- intervenne invece Brock fiducioso.
Credo che adesso Ash vincerà".
"Dici che ha trovato una qualche idea per contrastare il Frutto dell'avversario?"- chiese Chopper.
"Anche se fosse, non credo che una semplice idea sia sufficiente in questa situazione..."- rispose Usopp alla renna, per poi venire interrotto dal suo Capitano:
"Ti sbagli, Usopp- disse lui con sicurezza.
È possibile superare le capacità degli altri, se si sfruttano bene le proprie.
Se Ash ha davvero in mente un piano, allora buon per lui!".

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"Buizel, mettiti a correre!"- ordinò l'Allenatore.
"Vuoi un confronto diretto?"- domandò sarcasticamente Kazami, gettandosi a tutta velocità verso il proprio avversario con il bastone.
Dal momento che stavolta era maggiormente visibile, Buizel riuscì finalmente a schivare i suoi colpi con maggiore bravura, anche se i due continuavano a sembrare in parità. A un certo punto però il Pokémon scivolò, così, senza alcun comando del proprio Allenatore, lanciò un Pistolacqua sul terreno e si diede la spinta verso l'alto- schizzando nel contempo anche Kazami.
"Dobbiamo riuscire a guadagnare tempo...
Amico, salta tra gli alberi!".
Buizel e Kazami iniziarono quindi a inseguirsi tra un albero e un altro, dando ancora una volta prova della loro agilità quasi identica.
Rispetto al Pokémon, però, il Guardiano mostrava di essere notevolmente superiore in quanto a esperienza e conoscenza del luogo, e ciò lo agevolava non poco negli spostamenti. Egli riusciva continuamente a stare al passo con il proprio avversario, spesso arrivando quasi a intercettarlo senza troppe difficoltà.
"Kazami è davvero incredibile"- affermò Zoey.
"Vero, e purtroppo non lo è solo per l'agilità"- aggiunse Brock.
"Cosa intendi dire?"- chiese Lucinda.
Nonostante si muova velocemente e con grande forza tra gli alberi, Kazami finora non ha fatto cadere neanche un singolo rametto.
Questo dimostra in maniera lampante che lui possiede non solo grandi doti, ma anche tanta concentrazione e abilità quanto bastano per muoversi nell'ambiente circostante senza causare alcun danno".
"Pistolacqua!"- ordinò Ash quando Kazami si mise di fronte al suo Pokémon. Tuttavia, l'uomo riuscì a bloccare il colpo per mezzo del proprio bastone, usandolo come una sorta di scudo.
E in quel momento...
"E' sparito ancora una volta!"- esclamò Usopp. 
Il vento era infatti tornato a soffiare in maniera estremamente forte, tanto da far volare via polvere e foglie e smuovere gli alberi più deboli e meno resistenti; e come ciò era successo, Kazami era così scomparso nel nulla ancora una volta.
Ma adesso, rispetto alle altre volte, Ash aveva avuto un'intuizione vincente:
"Buizel, arrampicati fino alla cima di quell'albero!"- ordinò il ragazzo, indicando un grosso arbusto davanti a lui.
Il Pokémon Donnola eseguì l'ordine alla perfezione, stavolta senza venire intralciato dal proprio avversario.
"Adesso salta!".
"Adesso! Avvitamento e poi Pistolacqua!".
Roteando su sé stesso mentre eseguiva la mossa, Buizel spruzzò intorno a sé, quasi come una fontana, numerosi getti d'acqua; questi, grazie alle correnti del vento, finirono per inondare gran parte dell'abiente circostante per diversi minuti, bagnando anche le persone lì presenti.
Ma alla fine, incredibilmente, la strategia di Ash fece finalmente uscire allo scoperto il Gurdiano dell'Isola Rossa, che si scoprì non essersi per nulla mosso dalla sua posizione iniziale e si inginocchiò con la camba destra, piuttosto indebolito.
Sia lui che il suo maestro, infine, sorrisero di fronte al giovane Allenatore.
"Congratulazioni, sfidante Ash Ketchum- affermò il Guardiano.
Hai superato la prova".
"La ringrazio, Kazami..."- rispose Ash, anche se per un attimo il suo volto lasciava trasparire più pensieri e dubbi riguardo a qualcosa che vera felicità per il risultato ottenuto.

In ogni caso, sentire tale dichiarazione gli amici del protagonista gli corsero incontro con gioia, pronti addirittura ad abbracciarlo per il risultato.
"Complimenti, Ash! Sei stato fantastico!"- esclamò Lucinda.
"Come ti è venuta in mete l'idea di sfruttare in questo modo l'avvitamento di Buizel?"- domandò invece Brock.
"Ci ho riflettuto un po'- spiegò il ragazzo.
A un certo punto ho notato che la sua frequenza a scomparire di continuo sembrava essere condizionata fin troppo dal vento, poi ho ripensato a quando aveva raggiunto Buizel per colpirlo senza che io lo sentissi camminare...
E alla fine ho capito... che Kazami non è affatto in grado di sparire nel nulla".
"Eh?!"- fecero tutti quanti, esterrefatti.
"Il potere del suo Frutto si basa sul vento. Lui non lo può controllare, altrimenti avrebbe creato le folate da solo senza aspettarle, ma è capace di fondersi con esso scomparendo nel nulla e riuscendo persino a muoversi senza dover necessariamente toccare terra; però, più il vento è debole, più le capacità di fusione vengono meno, e il suo corpo si riesce a notare più facilmente.
In più, il vento può anche diffondere più facilmente l'acqua, per questo ho aspettato la folata giusta e ho sferrato l'attacco decisivo".
I presenti erano senza parole:
"Davvero hai fatto tutto questo ragionamento? Ma è geniale!"- esclamò Chopper.
Rayleigh, invece, si rivolse direttamente a Kazami:
"Ma è davvero così che stanno le cose?".
"Sì!"- rispose il Guardiano, non senza tuttavia trattenere una risata.
"Il mio è il Frutto Kaze Kaze ("kaze", ossia "vento" in giapponese), e il suo funzionamento, se devo essere sincero, non è molto diverso da quello che ha spiegato Ash".
"Davvero fantastico, Ash... Ash?".
Voltandosi, Lucinda vide che il suo amico aveva cominciato senza alcun preavviso ad allontanarsi dal gruppo, lasciando indietro persino Pikachu e Buizel.
"Dove stai andando?"- domandò Barry. Quando si girò per rispondere, il ragazzo aveva in volto un'espressione particolarmente pensierosa.
"Mi sento un po' affaticato... Voglio tornare a casa di Futoshi e riposarmi un attimo".
"Beh, allora andiamo tutti"- disse Brock.
"Non è necessario, credetemi. Ricordo perfettamente la strada, e poi... vorrei stare da solo".
"Scusa, hai detto qualcosa?"- domandò ancora Brock.
Stavolta però il suo amico non gli rispose e, al contrario, proseguì la propria camminata.
"Pika-pi?"- domandò Pikachu, avanzando anche un pochino verso di lui.
"Tranquillo Pikachu, non c'è di che preoccuparsi".
E queste furono le sue ultime parole, prima che si allontanasse definitivamente dai propri amici. Quest'ultimi continuavano a fissarlo, decisamente straniti dal suo atteggiamento.

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Ash era ora nella stanza dei maschi, rannicchiato sul suo letto. Ma era da solo.
Finestre abbassate, luci spente e infine porta chiusa: non c'era nessuno che lo disturbasse. E nel mentre, egli non stava dormendo, ma con fare pensieroso aveva la testa sul cuscino.
"Perché i miei amici e i miei Pokémon non si sono sentiti come me...? E perché devono succedere queste cose assurde?
Io... vorrei tanto capire...".

Ash ha appena conquistato una vittoria... Eppure, il suo cuore e la sua mente sono misteriosamente afflitti.
Cosa starà provando? E soprattutto, riuscirà a riprendersi e ad affrontare anche la sua prossima prova?
Il viaggio... continua...
   
 
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