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Autore: Jack83    06/11/2018    2 recensioni
8 Anime 8 vite che stanno per essere sconvolte ma qualcuno proverà a evitare ciò
Genere: Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pensavo di fare subito il capitolo sul concerto al locale di Akito e Sana ma mi sono accorto che nel capitolo precedente potevo aggiungere delle scene che avevo già pensato per la precedente versione della mia storia.
Quindi il capitolo è rimandato alla prossima volta.
 
 
Marco si svegliò ed osservò la sveglia posta sul comodino.
Sbuffò leggendo che erano solo le tre di notte e capì che il sonno non sarebbe tornato tanto velocemente.
-Sento che la tua mente sta lavorando- fece la voce di Asia nel suo cervello -dovresti riposare lo sai-.
La spia sospirò -Lo so Asia ma ora come ora devo cercare di rilassarmi- dettò mentalmente ciò si alzò dal letto, si vesti e uscì dalla stanza.
Percorse il corridoio e per fortuna non sentì strani versi provenire dalle stanze.
Scese le scale ed uscì all’esterno della casa dirigendosi verso un piccolo spiazzo dove c’era un cerchio fatto di pietre e una legnaia lì vicino.
Da quella prese della legna di varia dimensione e cominciò ad accatastarla formando un piccolo cono con alla base una generosa quantità di carta che accese una volta terminata la costruzione.
Notò subito una cosa: il fuoco aveva preso fin troppo bene e cominciò ad insospettirsi.
-I miei strumenti stanno captando qualcosa- fece il computer nella sua mente.
-Stai all’erta Asia- rispose lui mentalmente -Avremo delle sorprese stasera-.
 Continuò ad osservare il fuoco con attenzione ed ogni tanto portava avanti le mani per scaldarle quando una voce si levò dal fuoco -Finalmente ci vediamo essere umano-.
-Finalmente vi siete palesati-. Rispose lui con tono di sfida.
 
In quel momento tutti i robot delle ragazze presero a gracchiare all’impazzata -ALIENI-.
Svegliando i malcapitati: Kisshu e Ichigo per lo spavento caddero dal letto con lui sopra di lei che, per un caso fortuito, gli diede una ginocchiata nelle parti intime e questo fece gemere l’alieno dal forte dolore.
Minto che stava sognando di essere la prima prima ballerina di nazionalità giapponese durante o spettacolo dell’otto dicembre del Teatro alla Scala di Milano, cominciò a insultare il robot e gli alieni con Keiichiro che stava cercando di riprendersi dalla sveglia improvvisa.
Zakuro e Ryo, che stavano dormendo abbracciati, si diedero una pesante zuccata e, dopo essersi ripresi, lanciarono dietro al robot qualsiasi cosa trovassero… Mancandolo.
Pei e Retasu, nel momento della sveglia, stavano entrambi parlando nel sonno.
La ragazza stava dicendo qualcosa del tipo: “Pei ti prego ancora” mentre l’alieno qualcosa del tipo: “Retasu sei fantastica continua”.
Quando, a causa del robot, i due si accorsero di cosa stavano dicendo divennero paonazzi perché capirono che tutti e due si stavano sognando in maniera provocante.
Per ultimi Taruto e Purin, con la ragazza che stava dormendo rannicchiata contro l’alieno che si godeva la presenza della sua scimmietta, il risveglio non voluto lì fece saltare in piedi i due e, arrabbiati,  assaltarono il robot nel tentativo di spegnerlo non riuscendoci.
Tutti si accorsero però, quando i loro neuroni furono finalmente connessi, che qualcosa non andava e corsero verso l’esterno, ovviamente dopo essersi vestiti.
 
-Ci stavi aspettando? - chiese un’altra voce dal fuoco
-Diciamo che ormai sono abituato ad avere visite da parte dei miei nemici, quindi sì vi stavo aspettando sicuramente però ne avrei fatto volentieri a meno-. Rispose la spia.
-Sei divertente umano- fece una terza voce -Fastidioso come una pulce ma simpatico-.
Marco sorrise col capo abbassato verso il terreno poi lo rialzò osservando quel fuoco che pareva non voler consumare il legname.
-Vedete il mio sogno da bambino non era sicuramente quello di diventare un novello Abramo o Mosè- fece lui con sarcasmo -Quindi cosa volete? –
-Cosa vogliamo noi?! – una quarta voce si era palesata -presentarci? – adesso era una quinta voce diversa a parlare
Proprio in quel momento arrivò la squadra con i robot che si bloccò a guardare la scena -Presentarci e avvertirvi – Ancora una voce, stavolta la sesta, parlò
-Già che noi torneremo presto e per voi non ci sarà scampo sarete le nostre vittime sacrificali-. Un’ ennesima voce diversa si levò dal fuoco, la settima per la precisione.
A quel punto Marco fece una piccola risata -Ma voi capi tribù di quei due idioti- rispose con un tono ironico -Vi fanno con lo stampino? Sempre pronti a minacciare? Fate pure io sono qui e anche la squadra mew mew con l’aggiunta degli alieni redenti e i due scienziati…- e li si blocco notandoli
-Fai meno lo spiritoso umano- Un’ottava voce parlò dal fuoco -Fa come credi noi siamo potenti e te lo dimostreremo, solo vogliamo darvi un’ultima informazione prima di lasciarvi: Non tutti gli umani si estingueranno alcuni rimarranno in vita e diventeranno Ghaeiani, questo è quanto-.
Poi all’unisono le otto voci salutarono lasciando Marco solo ad osservare il fuoco che, dopo il saluto, si era spento.
A quel punto si voltò verso gli spettatori di quella scena -Interessanti gli otto generali, fatti come altri tizzi che ho incontrato con le manie di grandezza ma interessanti-.
-Erano gli otto generali? – Chiese Ryo
-No, erano otto anime che si erano perse tra il paradiso e l’inferno-. Rispose il castano con un certo sarcasmo -Se siamo qui erano sicuramente loro- fece Pei incrociando le braccia -Ma cosa volevano dire che ci saranno degli umani che diverranno Ghaeiani? –
-Non lo so- rispose Marco
Keiichiro a quel punto, dopo un attimo di silenzio calato fra di loro, alzò la testa e propose la sua teoria
-Mettiamo il caso che ci siano veramente degli umani che sono usati come “involucro” dai generali come lo è stato Masaya per Deep Blue. I generali potrebbero trasformare, in qualche modo, dei terrestri a cui sono legati in alieni-.
Pei lo guardò scettico ma annui -Così da non perdere il loro legame affettivo con loro e…-
-In qualche modo condizionarli anche mentalmente per fargli credere che siano stati sempre Gaheiani? Può essere-. Concluse Ryo.
-Abbiamo però avuto la conferma di una cosa-. Fece Minto -Che i nostri nemici vogliono far rinascere gli otto generali e non deep blue-.
-Non so se definirla una buona o una cattiva notizia questa-. Fece laconico Kisshu che riprendendosi subito sbatte le mani -Ora però torniamo a letto che così domani possiamo ragionare meglio-.
Minto aprì la bocca ma un’occhiata fugace di Ryo e Zakuro la fece desistere.
-Di nuovo buonanotte allora- Salutò a quel punto Ichigo che, scortata dall’alieno dai capelli verdi, tornò in casa seguita poi da tutti gli altri.
 
Quando la Mew Rossa e l’alieno dai capelli verdi furono da soli la ragazza potè emettere un lungo sospiro.
-Questa cosa che sono i generali sono i nostri nemici è l’unica cosa buona di questa sveglia imprevista-.
Il suo compagno la guardò in maniera compassionevole -So a cosa stai pensando, gattina- fece lui -adesso però stendiamoci e rilassiamoci coccolandoci un po’-. Ichigo si voltò verso di lui guardandolo in maniera stramba -Dopo la botta non voluta alle parti basse non credo che tu voglia, in questo momento, utilizzarlo se non vuoi riavere il dispiacere di provare l’ebrezza di una ginocchiata-.
Kisshu a quel punto rise nervoso -No, grazie micetta però ci sono tanti altri modi per coccolarsi e poi sarei io quello che fa pensieri sconci-.
La rossa si colorò -Andiamo a dormire che è meglio- fece lei e l’alieno annuì sornione.
In breve tempo il sonno riprese possesso della casa e tutti presero a sognare.
Chi sogni più piacevoli, chi sogni accaldati e chi, invece, incubi.
Ryo era l’unico rappresentante di quest’ultima categoria ed il suo incubo era sempre lo stesso ma adesso era più chiaro:
Le mew mew e gli Ikisatashi che battagliavano con le otto figure in una parte di Tokyo che sembrava semidistrutta.
Lui e Keiichiro erano dietro ad un brandello di muro del cafè vittima della battaglia ad un certo punto vide il suo amico aprire la bocca ma non udì suono.
Poi guardò avanti Mew Minto era caduta in avanti con il ventre perforato da una freccia scagliata da una delle figure, il suo corpo poi si dissolse in coriandoli di luce.
Ebbe solo il tempo di bloccare il suo amico dal correre verso il luogo dove il corpo dell’amata era sparito che anche Zakuro cadde a causa di una sferzata di quella che sembrava una frusta di luce che l’aveva colpita alla gola, recidendola in gran parte.
La vide girarsi verso di loro, fargli un breve sorriso poi cadere sulle ginocchia e, com’era successo per la compagna, sparire.
Nemmeno il tempo di gridare il suo nome che vide Purin e Taruto colpiti in contemporanea da quello che sembravano una radice e degli anelli di fuoco.
Come per prime due i loro corpi sparirono in coriandoli di luce.
Erano li impietriti, avevano appena visto i più giovani della squadra trapassati da una specie di radice e tagliati in due da un anello di fuoco.
Ma la strage non era finita, infatti Pei abbraccio Retasu nel tentativo di proteggerla ma non riuscì a salvarla perché i loro sfidanti prima gli congelarono e in seguito, dandogli così il colpo di grazia, gli colpirono con un fulmine.
Alla fine, rimanevano solo Mew Ichigo e Kisshu, entrambi provati da ferite che le due ultime figure avevano inferto loro.
Sembrava quasi che i loro due nemici stessero giocando con loro come il gatto col topo ma anche quella sfida termino, con la ragazza colpita da una sfera di luce mentre l’alieno venne colpito da una pugnalata al cuore.
I due si guardarono e, prima di esalare l’ultimo respiro allungarono le mani per toccarsi un’ultima volta per poi sparire.
Ed ecco che la scena finale dove loro due piangevano sulle otto tombe e poi le figure che li spingevano verso un portale.
Ma stavolta una voce di una bambina congelò tutto: -Non succederà nulla di ciò che hai visto- fece la voce
-Lo zio- fece una seconda voce, questa volta di un bambino -non lo permetterà salverà tutti-.
Vide a quel punto due fiammelle di luce fluttuare davanti a lui -Chi siete? – chiese -E chi è lo zio di cui state parlando? –
Le due fiammelle si aprirono e fecero vedere che davanti al portale si era palesato Marco pieno di ferite e con gli abiti, una specie di body, pieno di strappi.
Aveva un braccio che penzolava, era piegato leggermente in avanti e si reggeva in piedi grazie ad un bastone a forma di croce sormontato da un grosso rubino di colore rosso con due spuntoni che lo circondavano quasi completamente.
A vederlo le otto figure provarono ad attaccarlo ma la spia alzò di scatto il bastone puntandolo davanti a sé, con la grossa pietra preziosa che fosse diretta verso gli attaccanti.
Lo vide mormorare qualcosa e poi una nube grigia coprì tutto.
Quando essa si dissipò tutto era tornato alla normalità, con lui in mezzo alla grande sala del cafè dove la squadra stava lavorando con laboriosità assieme a Kisshu e Taruto.
Pei era seduto ad un tavolo che correggeva dei compiti mentre non vide Marco.
-Dov’è lo zio? – domandò alle fiammelle -Tranquillo- dissero all’unisono le due voci -Lui è un tipo tosto ma devi fidarti di lui anche quando tutto sembrerà perduto-
Ryo strabuzzo gli occhi -Cosa volete dire? –
Quelle che sembravano due fuochi fatui cominciarono a danzare davanti di lui -Ci sarà da soffrire Shirogane ma vedrete la luce in fondo alla galleria -.
Detto ciò Ryo sparì e le due fiammelle presero una forma umana.
Il bambino aveva dei capelli corti viola, uno sguardo vispo con due begli occhi celesti pieni di ironia e le labbra piegate in un leggero sorriso.
Mentre la bambina aveva dei cappelli biondi lunghi e un viso pieno di energia con gli occhi di bel colore indaco.
-Secondo te papà seguirà il nostro consiglio fratellone- chiese la bambina -Speriamo- fece lui sospirando.
 
Ryo si svegliò di soprassalto ansimando pesantemente, poi si voltò verso Zakuro che lo guardava preoccupata.
-Mi ricordo tutto il sogno- disse -lo ricordo tutto- a quel punto si butto su di lei e l’abbraccio con forza.
-Ryo va tutto bene è solo un sogno- cercò di rassicurarlo Zakuro massaggiandogli la schiena nel tentativo di calmarlo.
-No- rispose lui -non è solo un sogno ma ho paura che sia un sogno premonitore-.
La ragazza lo strinse con più forza -Sarà meglio che ne parliamo con tutti allora-.
-Non alziamoci ancora- mormoro lui -Stiamo ancora così per un po’-.
Zakuro annui solamente e rimasero così finché qualcuno non venne a bussare.
Segno che tutti erano ormai svegli, di nuovo, e che la colazione era pronta in tavola.
 
-Allora- chiese Keiichiro -programmi per la giornata? A parte ovviamente chi deve studiare e chi risolvere i misteri-
Un grugnito di rabbia si levò dai posti occupati da Ichigo e Kisshu.
-Ci inventeremo qualcosa- fece Minto guardando Zakuro e Retasu -Certamente portandoci dietro Purin-
Aggiunse Zakuro guardando male Taruto che aveva sbuffato mentre la ragazza più piccola arrosi.
-Non avevamo intenzione di farlo- protestò lei.
-Mi volete togliere una curiosità? – Chiese Taruto -Ma chi è Mark Evans, il tipo a cui accennavate ieri sera?–
-Mark Evans- cominciò a spiegare Ryo -E’ un ex collega di mio padre che ha continuato le sue ricerche,
con scarso successo, fino a qualche mese fa. Quando mi ha annunciato che aveva trovato delle rovine in Ciad e stava andando a vedere se fossero come quelle scoperte da mio padre-.
-Speriamo che non sia una vittima di quei due ma ho paura che sia così-. Fece laconico Keiichiro.
-C’è un’altra cosa- riprese il biondo lanciando un’occhiata a Zakuro per cercare la sua approvazione che trovò -Negli ultimi mesi ho fatto spesso un sogno che vi riguarda tutti-.
E cominciò a raccontare il sogno.
-Inquietante- fece solamente Marco mentre, del tutto indifferente, inzuppava un biscotto nel suo caffelatte.
In quel momento tutti lo guardavano con sdegno.
Lui sentì la sensazione di essere mal visto e alzò lo sguardo -Non fraintendetemi ma ne ho viste talmente tante che ormai c’ho fatto il callo ai sogni premonitori-.
Minto sospirò -E dopo la perla di saggezza della nostra spia e i sogni premonitori di morte cerchiamo di passare in tranquillità queste poche ore di relax-.
-Shirogane cerchiamo di non fasciarci la testa prima di rompercela- Ichigo provò ad incoraggiare il suo capo -Come hai detto nel tuo sogno Marco ci salverà, no? –
-Vorrei evitare di arrivare ad un millimetro dalla vostra tomba- rispose la spia
-Anche noi- fecero all’unisono tutti.
Minto a quel punto si alzò e prese sottobraccio Retasu -Ora tu vieni con me, Zakuro, e Purin e andiamo nella sauna, così ci racconterai cosa è successo nella grotta-.
La mew focena, paonazza, ebbe solo la forza di annuire.

Nel pomeriggio tutti prepararono le valigie per la ripartenza quando, nella stanza di Ichigo e Kisshu, qualcosa cadde dalla borsa dell’alieno toccata dalla ragazza gatto.
-Che cos’è questo? – chiese Ichigo tirando su un volumetto -Cosa micetta? – Chiese lui dal bagno
La rossa appena l’osservo bene le spuntarono la coda e le orecchie da gatto per la furia.
Sulla copertina c’erano due ragazze, totalmente nude e avvolte da tentacoli, che si stavano baciando.
Quando Kisshu, rientrato nella stanza, la vide si pietrificò -Ichigo- balbetto lui -Non è mio me l’ha imprestato Tep non l’ho nemmeno aperto-.
Ma un pugno lo colpì in testa con forza e il grido di Ichigo -Sei un pervertito- fece accorrere tutti nella stanza.
-Cos’hai combinato? – Chiese Pei osservandolo male
-Niente- fu la risposta, dolorante del fratello minore ma tutti sospirarono ben consapevoli che, in qualche modo, mentisse.
 
   
 
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