“È questo che volevi sentire?..” – mi sbatti le parole acide in faccia con un ghigno beffardo.
Quindi è tutto qui, la tua tattica non ha funzionato, Daphne. E ora che faccio? Posso solo essere onesto fino in fondo, tanto da perdere non ho più nulla.
“Sì. Ma come al solito non l’hai detto. Perciò tanto vale che me ne vada!”
La tracolla sulla spalla. Un passo verso la porta. È questa la fine? Il cuore rallenta e quasi si ferma... Fai qualcosa, sto affogando!
Il braccio. Il tuo braccio intorno a me – un ostacolo, una trappola, un appoggio – mi ferma, mi cattura, mi spinge in superficie.
“É così da te...!” – la rabbia nella voce e il panico negli occhi.
Accidenti, Daphne, sei un vero genio!