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Autore: ThePirateSDaughter    16/07/2009    1 recensioni
31 ottobre 1981... un uomo, in Spinner's End, attende un uomo e una notizia che, anche se non lo sa ancora, gli cambierà la vita... è la mia prima ff, perciò siate clementi... =)
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ultimo wtrisd
3.3



Una folla di persone ammantanate di nero.
Tristezza tangibile per ogni dove.
Non erano molti, ma il loro dolore li moltiplicava
fino a renderli quasi una moltitudine.


-James e Lily erano amati da tutti noi- declamava la voce sul pulpito -... per la loro magia, che sarebbe risultata evidente anche se non fossero stati maghi... per la loro capacità di aiutare tutti, per il loro amore verso chiunque... nessuno di noi li dimenticherà mai.
Preghiamo per loro, con tutto il nostro cuore, in quest'ora buia.



Lacrime, pallide come lui, scendevano senza sosta per le sue guance scarne.
Era colpa sua.
Sì lo sapeva,
lui era la causa del dolore di quella gente...
non che gliene importasse tanto se loro soffrivano... solo che adesso anche lui soffriva.
Pativa una ferita lacerante avrebbe continuato a bruciare in lui per sempre,
una ferita di fuoco.
Fiamme rosse come i suoi capelli...


...se l'aveva persa era solo per colpa sua...


...non era stato capace di proteggerla,
pensando solo a lui stesso, non le era stato vicino.
Ma era stato lui, a creare la crepa tra loro due:
Schifosa Mezzosangue
...pensando solo alla sua sofferenza
...pensava solo a riscattarsi...

...una schifosa Mezzosangue...
che lui amava più di sè stesso.

E ora?
Per sè stesso voleva la morte più atroce.
La fine più dolorosa.
Consumarsi nel dolore per non tornare più.
E se lo meritava!
Lo sapeva di meritarselo,
in fondo era giusto così.
Avrebbe fatto cambio in qualsiasi momento.
Lei viva, lui morto.
Se solo avesse potuto, in qualche modo, l'avrebbe fatto.


Ma intanto era sempre lui,
Severus Piton,
codardo, per cominciare..
Perchè anche ora rifiutava tutti,
isolandosi come era solito fare.
Ce l'aveva nei geni quella caratteristica
e ora anche l'unica persona che aveva provato a cambiare ciò non c'era più.
Sì, si isolava.
Non partecipava attivamente al loro dolore,
ma era appoggiato  in disparte e lontanissimo, a una colonna della chiesa.
Si volse di poco,
ed ecco, oltre l'immensa marea nera due bare.
Le stavano chiudendo proprio in quel momento.


Un colpo lacerante.
Quel gesto rendeva tutto così definitivo...
...così irrinunciabile...
...nuove lacrime
così tante da non crederci...
da non renderlo possibile,
da sperare che finisse tutto...


...

...se solo sarebbe potuto finire tutto..


...

...

Era un incubo,
una mostruosità da cui chiunque sarebbe voluto fuggire.
Perchè nessuno lo svegliava?
Perchè lo lasciavano lì...?




Qualche tempo dopo la marea si diradò.
Rimase un uomo, avvolto in un mantello.
Non c'era più quasi nessuno
e lui fissava la bara contenente quell'angelo coi capelli rossi,
che aveva già sicuramente raggiunto il paradiso.

Silenzio.

Con te ho sbagliato tutto. Ho rovinato tutto e lo so.
Chissà adesso sarebbe potutto essere tutto diverso...
...io e te...
...
No, tu non meritavi un'anima nera come la mia.
Ma non meritavi nemmeno questa fine.
Lily,
sembra tutto così ingiusto a volte...
Piton si affloscia sulla bara, ormai chiusa.
Non è un movimento volontario, è come se svenisse.
O come se si volesse abbandonare
a quel dolore a cui ormai ha fatto l'abitudine.
E' come se sperasse di cadere oltre il legno, direttamente tra le braccia dell'unica donna che abbia mai amato.
Non la può nemmeno vedere adesso. Nemmeno un'ultima volta.
Non la rivedrà più. Nemmeno dopo questa vita...
perchè lei era in un luogo splendido, che a lui sarebbe stato sicuramente sempre precluso...

Per i suoi crimini.
Per le sue colpe.
Per il suo essere Piton.

-Andiamo, Severus?
La voce di Silente lo raggiunge come da molto lontano.





Severus si sollevò a fatica dalla sua posizione e fece un breve cenno del capo alla bara, dove appoggiava entrambe le mani, nella chiesa ormai quasi vuota.
Col cuore in gola depose un bacio lieve sul legno.
Fu un attimo, velocissimo, quasi fosse probito farlo.
Poi si voltò con decisione ed uscì, il mantello fluttuante.


Lui e Silente sbucarono sotto un cielo purpureo, che volgeva al tramonto.
E che minacciava ancora pioggia.
Ancora.
E quando le prime gocce iniziarono a cadere Piton non si mosse, non fece la minima piega, continuando a camminare imperterrito, esattamente come pochi giorni fa davanti a casa sua, quando ancora si aggrappava alla speranza... adesso invece chiedeva alla pioggia di asciugarlo dal fuoco che sentiva dentro.

è una promessa. Proteggerò tuo figlio, Lily... come non sono stato in grado di fare con te.




The End

Spero vi sia piaciuta.... =] ThePirateSDaughter.
   
 
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