Presente a sè stessa
la mente nullifica
i propri
significati
e nutre le infinite tangenti
a questo cielo
futurista
che su Adrianopoli si presta
a esplosive e
dinamiche
vertigini di visioni
metalmeccaniche.
Galante manifesto
di autoctone favelle
libere
di celebrarmi
e di sedurmi
con tecniche
d'acciaio
e d'assalto
l'alcova
e l'ovidiana prova
perdute e offerte
al nuovo.
Accoppiamenti
a tratti trobadorici
si spengono
nella scalata
al voler essere che però non è
nel ceppo tricolore
ch'è libero di
bruciare
financo di gloria
ai fini di risultare
ragione e
fondamento
della sua implicita grandezza
ma che sul lago di Como
si estingue
e annega nel
suo fallimento
ch'è un dato di partenza
e di bellezza
allo stesso
tempo.