*\* Oddio. Ho aggiornato.
°O° Non ci
speravo!
Insomma,
con l'ispirazione che fugge qua e là, credevo che ci avrei
messo più tempo, come con BL. ._. Ma lì ho
scritto il capitolo già tre volte,
non è colpa mia se si cancella di continuo.
çoç
Allur,
sì. Cosa dire, di questa Shot? Che è folle? Che
non so se
piacerà?
Insomma,
non è colpa mia. A me sembra una cavolata - e non lo dico
per
accattivare i lettori, davvero mi convince poco! -, tranne in qualche
piccolo
punto. Un po' mi convince. Ma giusto un po'.
Poi. Poi,
poi, poi... Giusto, la dedica! Questa è la Shot richiesta
da ryanforever,
quella sul primo bacio di InuYasha e Kagome.
>ò> Ovviamente, post-finale.
E, ovviamente, non prende in considerazione gli avvenimenti del secondo
film,
anche perché, nel manga, non c'è stato
neppure quel bacio.
*Voce
interiore: La shot è troppo smielata, argh!
>.<*
Spero vi
piaccia. <3 A dopo per i ringraziamenti! */*
Just
a Kiss §
Titolo:
Just a Kiss §
Avvertimenti e Note:
Romantico, What if?, OOC. Fluff!
1223 parole, One Shot
A Ryanforever,
perché l'ha richiesta.
A Prì aka
princess21ssj, perché se lo merita.
E perché, la prossima volta che la plageranno e le
sue fan commenteranno
entusiasticamente la storia della tipa che ha plagiato,
prometto solennemente di fare una strage.
Donna avvisata... XD
Le
labbra di InuYasha erano sempre state il suo sogno
proibito, sin da quando aveva capito di essere innamorata di lui.
Delle
notti – quando
dormire accanto al falò le era parso troppo difficile,
quando smettere di
guardarlo era diventato impossibile – si era scoperta ad
immaginare come doveva
essere assaporarle, e s’era data dalla sciocca,
perché quel genere di pensieri
era troppo,
per lei.
Aveva
continuato a
desiderarle anche quando l’amore che InuYasha nutriva per
Kikyo era divenuto
palese e, pur essendo ben conscia della componente autolesionista del
suo
desiderio, non aveva smesso di sognare di essere sfiorata con quelle
labbra
neppure quando aveva visto quella stessa bocca – la
bocca che agognava –
baciare
proprio la defunta sacerdotessa, tempo prima.
Era
quindi un disagio
crescente rendersi conto di non aver ancora ottenuto – oh,
che brutto verbo, ottenere!
– nulla benché nel Sengoku ci
fosse tornata da almeno una settimana, e solo per rivedere lui.
Neppure
ci aveva provato,
diamine! E d’accordo, non si era dichiarato, ma le aveva
comunque dato
l’impressione di desiderarla accanto a sé, e
l’aveva abbracciata – con forza,
quasi desiderio – più e più volte, in
quei giorni. Le aveva anche sussurrato di
non sparire più così a lungo, salvo poi arrossire
e scappare via.
Era
stato tenero, e
dolce, e gentile, e premuroso, oltre che spaccone, insensibile ed
irritante.
Ma
non l’aveva baciata.
Non
che ne avesse avuto
occasione, sia chiaro. Sango l’aveva relegata a fare la balia
ai gemelli mentre
allattava il terzogenito, Miroku si era fatto aiutare a compiere un
esorcismo
piuttosto complicato.
Così,
quando quella sera
si trovarono da soli accanto al lago, Kagome gemette, chiaramente
stupita. «Non
mi aspettavo di trovarti qui».
Confuso,
InuYasha rizzò
il capo, guardandola mentre usciva dal bosco: indossava un kimono rosa,
regalatole dalla vecchia Kaede, e i capelli le ricadevano sulle spalle,
più
lunghi di quanto li ricordasse. Continuò a fissarla mentre
si avvicinava, e non
smise neppure quando lei prese posto accanto a lui, tirando su
l’abito per
mettere le gambe a mollo nell’acqua fresca. Poi si
schiarì la voce. «Neppure
io».
«Sango»,
esordì Kagome,
sorridendogli, «ha detto che saresti andato con Miroku. Di
preciso non so a far
cosa, ma… Ma credevo fosse importante, così ho
deciso di venire qui. A
riposarmi», aggiunse, mordendosi il labbro inferiore.
«Se ti disturbo dillo
pure».
Aggrottando
un sopracciglio,
l’hanyou le scoccò un’altra occhiata,
stavolta perplessa. «Perché dovresti
disturbarmi?», domandò.
«Beh».
Arrossì, perché
ammettere di temere quei tre anni di distanza la spaventava.
Perché anche solo
pensare che lui fosse cambiato, in quei tre maledettissimi anni, le
faceva
venire le lacrime agli occhi.
Perché
immaginare che lui
l’avesse sostituita la
uccideva
lentamente.
«Nulla»,
si costrinse a
dire, puntando gli occhi sulla superficie trasparente
dell’acqua per osservare
il movimento ipnotico dei suoi piedi immersi. «Nulla.
Non… Non so perché l’ho
detto. Ma fa’ finta di nulla, davvero».
InuYasha
si lasciò
ricadere all’indietro, nascondendo il volto tra i ciuffi
d’erba, per poi
giungere le mani a mo’ di cuscino al di sotto del capo.
Infine sospirò. «Tu non
disturbi», disse, deluso. «Ho provato a trovare
qualcosa di negativo nel tuo ritorno
– lo giuro –, ma non ci sono riuscito».
«Questo
ti dà fastidio?».
«Sì»,
rispose d’impulso,
osservandola. «Ma è un fastidio strano».
Si
obbligò a non chiedere
spiegazioni, e ricominciò a scalciare, sollevando
l’acqua del laghetto – e poi
lasciandola ricadere, e poi alzandola nuovamente.
Giocherellò col liquido
fresco a lungo, tranquilla, mentre InuYasha, al suo fianco, osservava
le
nuvole.
Infine
esplose. «Cosa
significa?».
«Che…?».
«Perché…».
Si schiarì la
voce, voltandosi bruscamente nella sua direzione. Lui la guardava a sua
volta.
«Perché dici che è un fastidio strano?
Cosa intendi? Che ti irrito in un modo
particolare?». Prese fiato. «Perché non
riesci a trovare nulla di negativo nel
mio ritorno? Forse non provi nulla, nel sapere che sono di nuovo
qui?». Gli
occhi le si erano inevitabilmente riempiti di lacrime, e
tirò su col naso, nascondendo
il volto tra le mani. «Mi odi, InuYasha?».
Lo
sentì avvicinarsi. Lo
sentì sollevarle il volto con delicatezza, e
sentì il suo alito caldo sul
volto. Socchiuse gli occhi, attendendo una risposta quantomeno
convincente.
Kami,
come desiderava
quelle labbra!
«Uhm.
Odio, sì. C’è
qualcosa che odio», concesse, sfiorandole la guancia con la
mano libera. «Odio
il non averti avuta accanto a me per tre anni. E odio il fatto di non
riuscire
più ad essere costantemente irritato con te. Odio quello che
sono diventato,
odio le premure che, seppur involontariamente, ti
faccio…».
Lasciò
scivolare le dita
– tremanti, incerte – lungo la sua schiena,
spingendola contro di sé.
«InuYasha?», gemé lei, in attesa.
«Odio»,
riprese lui, stavolta
arrossendo vistosamente, «il non riuscire ad odiare veramente
queste cose».
Scosse il capo, frustrato. «Non riesco a detestare il modo in
cui ti guardo, né
quello in cui ti penso. Mi irrita, sai?».
«Cosa?».
«Mi
irrita l’immaginarti
in un certo modo, quando so che non è corretto.
Quindi…». Si sporse verso di
lei – visi,
labbra, sorrisi, carezze. Kagome
lo osservava, fremendo. Le scostò una ciocca di
capelli dal volto, stringendola tra le dita per qualche attimo di
troppo. Poi
sospirò. «Mi sto comportando in modo assurdo. Tsk.
Sono decisamente ridicolo»,
fu il suo seccato commento.
Lei
ridacchiò appena.
«Non è vero».
«Sì,
invece», rantolò. La
lasciò quindi andare, gettandosi nuovamente sul prato
– e coprendosi gli occhi
con una mano, nel disperato tentativo di non vederla. «Sono
ridicolo, Kagome.
Un tempo», sbuffò, «non avrei mai detto
qualcosa di simile”.
«Un
tempo eri più freddo»,
sussurrò Kagome di rimando, ridendo. «Ora sei
dolce».
«Faccio
schifo».
«No».
«Sì»,
concluse lui,
severo. Si voltò impercettibilmente verso di lei, salvo poi
allungare una mano
nella sua direzione – e Kagome lasciò che le
carezzasse il volto, sfiorandole
delicatamente le labbra. InuYasha si sentì decisamente
sciocco, e frivolo, e
stupido,
e
pregò che Sango e Miroku non fossero nei paraggi.
Arrossì al solo pensiero, poi
sollevò ancora gli occhi verso il cielo.
«Kagome?».
«Cosa?».
Rise.
«Niente. Volevo
solo chiamarti». Le strattonò piano una ciocca di
capelli, scoprendo che era
della stessa tonalità della notte più nera. Poi
si soffermò sulla sua pelle,
pallida, e ringhiò, rendendosi conto che mai, in passato,
aveva fatto dei
pensieri così scioccamente sentimentali. Fu solo un attimo
– lucidità
che svanisce, mani che sfiorano, volti che si
avvicinano.
Kagome si chinò verso di
lui, socchiudendo appena gli occhi, e lui lasciò che la sua
mano cadesse
mollemente lungo il fianco, mentre attendeva di sentirla avvicinarsi.
«Posso
chiederti un
favore?», biascicò lei all’improvviso.
InuYasha
annuì.
Qualunque
cosa,
avrebbe volentieri aggiunto, ma sapeva che lei l’avrebbe
intuito – era quella
la peculiarità più strana di Kagome, quello il
suo dono più grande. Le bastava
guardarlo, per capire cos’era necessario e cosa no.
Le
bastava sfiorarlo, per
capire se stava bene.
Sentì
le braccia della
ragazza – donna,
aggiunse con sgomento, era una donna – stringersi
al suo collo, e le labbra di lei che gli
sfioravano la guancia. Soprappensiero si scoprì a ricambiare
la stretta,
sfiorandole i fianchi – e
le
gambe ancora umide, e il seno, e il collo.
Si rese conto forse troppo tardi che i loro volti quasi si sfioravano,
ma neppure gli importava.
Attese
la sua richiesta,
fremendo.
Perché
ora lo sapeva,
quel che voleva chiedergli.
L’aveva
intuito dal
battito accelerato del suo cuore, e dalle sue mani sudate.
L’aveva capito dalla
sua espressione schiva.
Sorrise,
divertito.
«Allora, Kagome?».
Lei
ricambiò il sorriso,
poi abbassò gli occhi, fissando un fiore nei paraggi. Rise
sommessamente,
schernendosi. «Baciami, InuYasha».
*\* Chiedo venia per
i ringraziamenti troppo rapidi,
ma non ho granché tempo. Indi, RINGRAZIO:
Hime (XD Sasucucciolo è
felicissimo di parlare con te, tesoro);
Lis94 (^*^ Mi fa piacere
sapere che hai gradito la prima
shot, spero che anche la seconda sia decente);
Susisù (çOç
Non lo faccio per accattivarmi i lettori! çOç In
ogni caso: sono un piccolo arancino? *O* Sul serio? AW! *Spupazza*);
Bellatrix_Indomita (XD Quella su Kikyo
la avrai, quella su
Kikyo la avraaaai. <3);
Indelible (^*^ Grazie mille!);
Stefy (>*< 'Attie!);
Nio (SUCCHI DI PEEEEEEEERA! *O* Ti
adoro!);
mikamey (>.>" Spero che
il seguito sia all'altezza
della prima Shot!);
ryanforever (XD Questa era la tua,
com'è?);
Vale728 (^*^ Scriverò una
MiroXSango, promesso. Grazie per i
complimenti. <3);
Dance of Death (°O°
Grazie mille!);
vale_cullen1992 (>.> Ho
fatto il prima possibile, lo
giuro!);
callistas (Sei, come sempre,
gentilissima. ^*^ Le tue
recensioni le adoro, lo sai? XD Mi fanno quasi sentire importante!
Ah... Per seconda
coppia per eccellenza intendi il SesshoXRin o il
MiroXSango? ò.ò Io le
adoro entrambe, ecco. XD);
LilyProngs (^*^ Grazie mille! Sei anche
troppo buona.
>//> E aggiornerò al più presto
anche le altre, promesso. U.U);
Emi (Ti adoro.
ù.ù Ma lo sapevi già. *O*).
Grazie anche a coloro che hanno già inserito la
raccolta tra le
preferite - wow, siete adorabili *O*! - e a
coloro che l'hanno
inserita tra le seguite - anche voi siete adorabili, ovviamente u.u.
Grazie ancora, spero che la
Shot sia stata di vostro
gradimento.
E,
noticina di fondo: STOP AL PLAGIO. è.é
Il prossimo che plagia una
storia di Prì, seppur inconsapevolmente, verrà da
me picchiato e riempito di calci. è.é In special
modo quando le commentatrici
di Prì poi commentano i plagi
ispirati con
entusiasmo. è.é
*Se ne va urlando ancora STOP
AL
PLAGIO e i bug sono degli
emeriti idioti*
Alla prossima! */*