Cap.
1
OGNI
PICCOLO GESTO
Eri
bellissima lasciatelo dire
e anche stavolta so che non mi crederai
eri davanti a me davanti agli occhi del bambino
e gli occhi del bambino quelli non li danno proprio indietro mai
credimi:mai
ti dico:mai
Eri
bellissima-Ligabue
Lento, il tempo scorreva lento e inesorabile, sovrano
di tutto e nessuno poteva fermarlo. Erano questi i pensieri che attanagliavano
Draco Lucius Malfoy sdraiato sul letto nel silenzio della sua stanza. Erano
rare le volte che si lasciava andare ai pensieri e che lasciasse la mente
libera di vagare indisturbata, e in quelle poche volte si ritrovava a fare
considerazione inutili, perfino sciocche. Sospirò mettendosi a sedere e
allungando una mano per afferrare una sigaretta e portarla alla bocca. Era
convinto che le sigarette erano l’unica invenzione intelligente che i babbani
avessero fatto, anche se naturalmente i maghi l’avevano resa migliore. L’accese
con un colpo di bacchetta e aspirò forte cacciando la prima boccata di fumo,
mentre il sapore della vaniglia gli riempiva la bocca. Aspirò di nuovo
guardandosi intorno, un rumore familiare lo fece distrarre dai suoi pensieri e
subito dopo fece il suo ingresso nella stanza Blaise Zabini. Il moro lo guardò
perplesso, in fine sorrise, “Dra che stai facendo?”, Malfoy sospirò valutando
per un momento l’idea di ignorarlo, alla fine si arrese e tornò a guardarlo,
“Mi pare ovvio, sto fumando” dichiarò asciutto prendendo un’altra boccata di
fumo, il ragazzo sospirò, “Non l’avrei mai detto” commentò dirigendosi a passo
spedito verso il bagno, Draco sentì il rumore del rubinetto che si apriva e
dell’acqua scrosciante, sbuffò mentre spegneva la sigaretta ormai finita nel
posacenere, “Non vieni di la?” gli chiese Blaise comparendo di nuovo dal bagno,
“Devo prima fare il giro di controllo dei prefetti” sospirò il biondo alzandosi
lentamente e avvicinandosi all’ingresso della stanza, “Ci vediamo dopo” mormorò
Zabini prima che Draco sparisse oltre la porta.
Hermione Granger si sentiva strana quella sera, si era
svegliata con un fastidioso mal di pancia che l’aveva accompagnata per tutta la
giornata, e ora mentre si dirigeva nella stanza dei prefetti sentiva che il mal
di pancia era addirittura aumentato e di tanto in tanto era costretta a
reprimere coniati di vomito, “Buona sera” esordì entrando nella stanzetta con
Anthony Goldstein, gli altri prefetti non tardarono ad arrivare, e per ultima
entrò Calì Patil in tutta fretta, “Ah Calì eccoti, mi stavo chiedendo dove
fossi finita?!” le disse Hermione mentre la ragazza si affrettava a firmare il
libro, la ragazza le sorrise sistemandosi meglio la camicetta, “Emrh, ero
impegnata con…Lavanda”, Hermione la guardò perplessa e quando finalmente capì
le sorrise angelicamente, “Davvero?! Giurerei di aver visto Lavanda in Sala
Comune” sospirò prima di voltarsi e uscire dalla stanza lasciando la ragazza
imbarazzata a fissarla, “Goldstein mi è arrivata voce che nei vostri dormitori
stanno combinando qualcosa” sospirò stancamente Malfoy con un ghigno beffardo
stampato sul volto, il ragazzo corrugò la fronte, “Saranno la Steeval e la
Light sicuramente” borbottò, “Allora andiamo a vedere” esclamò Padma avviandosi
verso la sua torre, “Io non credo che sia giusto Padma” dichiarò Ernie
Macmillan facendola fermare, “Insomma è cosa risaputa che la Steeval è la tua
migliore amica” provò a giustificarsi il ragazzo leggermente imbarazzato, la
Corvonero sbuffò e gli rivolse un occhiataccia, “Va bene, facciamo così, vado
io con Goldstein a controllare, così non ci saranno favoritismi” dichiarò
asciutta Hannah Abbott spintonando l’altro prefetto e avviandosi verso la
torre, la Parkinson stava per prendere Malfoy sotto braccio e avviarsi al
solito giro quando Ernie la precedette afferrandola per un braccio, “Io e te
controlleremo i piani di sotto” disse soddisfatto il ragazzo mentre Pansy lo
fulminava con lo sguardo intimandogli di lasciarla immediatamente. Hermione si
girò a guardare i tre rimasti sperando vivamente che le toccasse una delle
sorelle Patil, ma queste si presero a braccetto e si avviarono lungo il
corridoio, la Griffindor imprecò sotto voce lanciando una veloce occhiata a
Malfoy che era rimasto in silenzio, “A quanto pare siamo rimasti solo noi”
mormorò a mezza voce affiancandolo e avviandosi ai piani di sopra, “Mi chiedo
perché non ti sei affretta a prendere qualcuno per fare il giro Granger?”
chiese Malfoy in tono divertito, la ragazza gli lanciò un occhiataccia, “è la
stessa cosa che mi chiedevo io” affermò, il ragazzo si strinse nelle spalle,
“Per me uno vale l’altro. Non c’è persona tra di voi di cui gradirei compagnia,
anche se forse avrei volentieri sostituito te con Goldstein, decisamente
l’unico salvabile”, la ragazza si esibì in un sorrisino divertito, “Non sapevo
avessi cambiato sponda Malfoy”, lo Slytherin si voltò a guardarla fulminandola
con lo sguardo, “Questo succederà soltanto quando tu smetterai di essere
vergine. Cioè mai”, Hermione si irrigidì, “La mia vita sessuale non ti riguarda
Malfoy” disse stizzita accelerando il passo, mentre una fitta più forte allo
stomaco le causò un altro coniato di vomito che si costrinse a trattenere, il
biondo l’affiancò di nuovo, tranquillo e sorridente, “Sai mezzosangue, mi
chiedevo, quando Weasley si deciderà a provarci una buona volta. Certo sarà un
fallimento garantito però…”, la Griffindor non gli lasciò terminare la frase,
si girò verso di lui, “Taci furetto” esordì minacciosa, “Tu…” stava per dire
qualcos’altro ma un improvvisa fitta di dolore le fece girare la testa e sentì
il fiato mancarle, “Tu…” provò di nuovo mormorando e piegandosi su se stessa
mentre tutto intorno a lei continuava a girare vorticosamente, alzò gli occhi
osservando quelle due fessure grigie, di un grigio brillante osservarla
perplesse e poi il buio.
Quando Hermione aprì gli occhi la prima cosa che vide
fu Draco Malfoy seduto su una sedia in un angolo poco distante da lei che la
guardava con una strana espressione sul volto, “Malfoy” fu quindi la prima cosa
che riuscì a dire, il ragazzo alzò un sopracciglio con un espressione tra lo
scettico, l’annoiato e il divertito, “è il mio nome” sospirò in risposta
alzandosi, “Sono in infermeria” fu la seconda frase che le sue labbra
riuscirono ad articolare guardandosi intorno, “Intuizione geniale Granger”
esclamò Malfoy avvicinandosi ai piedi del letto e continuando ad osservarla, la
ragazza si girò a guardarlo con espressione perplessa, il biondo si esibì nel
suo solito ghigno, “Beh mezzosangue, credo che il mio fascino abbia colpito
ancora visto che sei letteralmente svenuta tra le mie braccia”, la ragazza
spalancò gli occhi mentre iniziava a ricordare cosa fosse successo, “Da quanto
tempo sono qui?” chiese a mezza voce, “Una mezzoretta circa e non preoccuparti
Potty e Lenticchia sono appena stati avvisati. Suppongo stiano arrivando”
sospirò lui mentre i passi di Madama Chips rimbombavano lungo il corridoio, “Ci
vediamo Granger” esclamò beato il ragazzo avviandosi all’uscita e lasciandola
perplessa sdraiata sul letto. Harry e Ron non tardarono ad arrivare
accompagnati da un agitata Ginny e quando Madama Chips li rassicuro dicendo che
andava tutto bene e probabilmente si trattava di un po’ di stress Hermione vide
i loro volti sciogliersi finalmente in un sorriso, “Può tornare al suo
dormitorio signorina Granger o restare qui se preferisce, ma i suoi amici
devono andare via, visto che a quest’ora dovrebbero già trovarsi sotto le
coperte” sorrise gentilmente l’anziana donna rivolgendo un occhiata
significativa ai tre Griffindor che sostavano accanto al letto, “Va bene
ragazzi andate. Il tempo di prendere le mie cose e vi raggiungo” sospirò la
riccia iniziando ad alzarsi, Harry la guardò un po’ in certo, ma ad un suo
cenno d’assenso seguì gli altri e due fuori dalla stanza, “Madama Chips, può
spiegarmi precisamente cos’è successo?” chiese a quel punto la ragazza
rivolgendosi all’infermiera, la donna le sorrise debolmente, “L’ha portata qui
Draco Malfoy, mi sono spaventata terribilmente quando l’ho visto arrivare con
lei stretta tra le braccia, poi il ragazzo mi ha spiegato che ha
improvvisamente perso conoscenza senza nessun apparente motivo”, Hermione
rimase perplessa ad ascoltarla, Draco l’aveva presa in braccio e portata in
infermeria?! Questo concetto le riusciva al quanto impossibile da credere, “Ora
vada prima che diventi troppo tardi e mi raccomando si riposi” le disse
bonariamente la donna incamminandosi verso la sua stanza.
“Eccolo qui il nostro principe delle serpi” lo
apostrofò Blaise divertito appena face il suo ingresso in Sala Comune, il
biondo sbuffò buttandosi stancamente sul divano accanto al suo migliore amico,
“Che diavolo di fine avevi fatto?!?” gli chiese Daphne dalla poltroncina alla
sua destra dando un tiro alla sua sigaretta, “Si è sentita male la Granger”
spiegò brevemente Malfoy piegandosi in avanti e rubando la sigaretta alla
Greengrass, portandola alla bocca, “E tu l’hai accompagnata in infermeria?!”
chiese Blaise con voce smielata sotto lo sguardo truce della Parkinson, “Mi è
praticamente svenuta addosso. L’ultima cosa che mi serve è che pensino abbia
aggredito la mezzosangue” sospirò Draco tirando un’altra boccata di fumo,
Blaise ridacchiò, mentre Draco con lo sguardo perso nel vuoto ricordava quello
che era successo poco prima. Il corpo morbido e caldo della Granger tra le sue
braccia, i ricci scomposti che gli solleticavano le braccia e il buonissimo
odore che emanava, scosse la testa riscuotendosi, “Ho bisogno di rilassarmi”
disse buttando la testa all’indietro e scoccando un occhiata a Pansy che lo
guardò complice, “Forza Parkinson, al lavoro” ghignò Zabini accendendosi una
sigaretta.
Quella mattina si era svegliata con un leggero mal di
testa ma si sentiva decisamente meglio del giorno prima, come al solito si era
alzata prima del previsto recandosi in Sala Comune per ripassare qualche
materia, e in quel momento con il grande libro di Pozioni aperto tra le mani
aveva perso la cognizione del tempo, “Herm”, alzò lo sguardo osservando Ginny
che la guardava sorridente, “Buon giorno” sorrise, la rossa si buttò sul divano
di fianco a lei, “Oggi non mi va proprio di fare nulla” commentò sbuffando,
“Come sempre del resto” commentò Hermione divertita, la ragazza le fece una
linguaccia sorridendo, “Scendi con me per la colazione?” le chiese alzandosi
con un gran sospiro, “Perché che ore sono?” chiese la riccia distrattamente,
“Le sette e quarantacinque”, Hermione alzò lo sguardo, “Di già?!?” chiese
perplessa alzandosi e chiudendo il libro che stringeva tra le mani facendolo
scivolare nella tracolla, “Andiamo va” sospirò Ginny divertita passandole un
braccio intorno alle spalle e avviandosi all’uscita.
Prendendo
posto al suo tavolo Hermione diede le spalle a Ron, che come al solito mangiava
senza ritegno ingozzandosi di qualsiasi cosa gli capitasse davanti agli occhi,
e iniziò a chiacchierare distrattamente con Harry, sorrise ad una battuta di
Ginny e sentendosi osservata alzò gli occhi verso la figura di Draco Malfoy che
in quel momento stava entrando nella Sala con Blaise al suo seguito e mentre
prendeva posto al suo tavolo aveva poggiato lo sguardo su di lei. La ragazza
sostenne per un attimo lo sguardo affrettandosi a distoglierlo in fretta quando
Harry le chiese cosa stesse guardando, “Guardavo Terry Steeval per riuscire a
capire se ha l’aria abattuta. Perché se così fosse allora vuol dire che la voce
che stesse combinando qualcosa nel suo dormitorio ieri sera è vera” sentenziò
la riccia cercando di mostrarsi sicura mentre snocciolava la prima scusa che le
era venuta in mente, Harry annuì mentre una ragazzina del secondo anno si
avvicinava a loro leggermente intimorita, “Hermione stai bene?” le chiese, la
ragazza la guardò perplessa annuendo, “Certo Carry, sto benissimo”, la piccola
Griffindor sorrise, “Oh meno male. Mi avevano detto che sei stata male ieri
sera, e si mormora sia stata colpa di Malfoy”, per un attimo la Granger rimase
interdetta a fissare quella ragazza, poi parve riprendersi e sorrise
gentilmente, “Non è successo nulla ieri sera Carry, sono semplicemente svenuta
e Malfoy non c’entra niente. Grazie comunque”, la ragazzina sorrise e si
dileguò velocemente mentre Hermione sbuffava, “A quanto pare qui ad Hogwarts le
voci corrono in fretta” commentò Ginny divertita.
Draco non riusciva a smettere di pensare al suo
sguardo, quello sguardo fugace che gli aveva rivolto quando era entrato, quando
aveva sentito il suo sguardo premerle sulla pelle, i suoi occhi di un caldo
color miele e cioccolato lo avevano osservato fugacemente sostenendo il suo
sguardo per poi dileguarsi sul resto della sala un attimo dopo. E ora mentre
cercava di fare colazione il suo sguardo cadeva sempre su di lei, si
costringeva a non guardarla, vergognandosi subito dopo di quella voglia che lo
attanagliava, la voglia di guardarla, osservarla, studiarla, poter perforare la
sua pelle per poter guardare dentro, la sua anima. Scosse la testa cercando di
scacciare quei pensieri mentre teneva lo sguardo fisso sul bacon nel suo
piatto, “Draco?” la voce della Greengrass lo distrasse, alzò lo sguardo,
“Allora hai capito?!?” chiese quasi spazientita la ragazza, lui annuì
distrattamente domandandosi di cosa stesse parlando, “Bene, quindi oggi
pomeriggio alle quattro” sorrise la bionda alzandosi da tavola, “Pansy andiamo”
e una schiera di ragazze la seguì, “Dovremmo andare anche noi, alla prima ora
abbiamo Piton” sospirò Blaise alzandosi e sistemandosi la giacca della divisa,
a quel gesto si scaturirono una serie di sospiri sognanti, il ragazzo sorrise
spavaldo e si avviò fuori in compagnia del suo migliore amico, “Blaise, allora
cosa si fa oggi pomeriggio?” chiese Draco cercando di mostrarsi il più
disinvolto possibile, il moro si girò a guardarlo, “Daphne ti aspetta per al
club dei duellanti alle quattro”, Malfoy sorrise tra se vittorioso,
“Naturalmente. Intendevo dire dopo”, Zabini si strinse nelle spalle, “Non so”
mormorò lanciandogli un’occhiata, Draco sbuffò agitando il mantello come suo
solito ed entrando nell’aula con fare disinvolto, ma Blaise che lo conosceva
fin troppo bene e sapeva essere molto attento ai particolari seppe con certezza
che c’era qualcosa di strano.
Spazio autrice: Allora, eccomi qui con una nuova storia. Alla fine ho deciso di imbarcarmi in questo progetto, a cui per giunta tengo molto, perchè è da molto che desidero scrivere una long fiction sulla mia coppia preferita, e quindi eccomi qui. In realtà è partito tutto da una shot, "SOLO PER TE" (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=381098&i=1), che è una specie di prologo della storia, ma non è necessario leggerla se si vuole seguire la ff (certo se lo fate mi fa immensamente piacere).
Ho cercato di mantenere il carattere dei personaggi più inerente possibile a quello originale, ma non credo di esserci riuscita molto bene, spero che migliorerò con il tempo. Ho tante idee per questa fic e la sto sviluppando in questo periodo, quindi appena avrò un capitolo pronto lo posterò. Credo di riuscire a postare con una frequenza di due capitoli a settimana circa, naturalmente ci saranno le dovute eccezioni (può essere che dei periodi sia più prolifera e meno impegnata, mentre altri mi riesca difficile postare), ma cercherò di essere costante.
Devo fare una piccola specificazione, i ragazzi sono al sesto anno e il racconto tiene conto degli avvenimente accaduti fino al quinto libro. Mi concentrerò più sugli aspetti adolescenziali, ma ciò non esclude che non ci siano altri risvolti, anzi posso assicurarvi che ce ne saranno.
Naturalmente i personaggi e i luoghi non mi appartengono e questa storia non è scritta a scopo di lucro.
Per ogni capitolo metterò un pezzo di una canzone inerente, se non vi è chiaro il significato potete tranquillamente chiedere spiegazioni.
In ultimo ma non meno importante vorrei ringraziare tutte le lettrici di "Solo per te" per i loro commenti e i loro consigli. Grazie di cuore, e tranquille sono sicura di voler scrivere questa ff. Spero continuerete a seguirmi.
Adesso è meglio che finisca di parlare e vi saluti. Fatemi sapere cosa ne pensate, e non esitate ad offrirmi i vostri consigli che sono sempre ben accetti.
Alla prossima
_EpicLoVe_