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Autore: lelouch 25    11/03/2019    0 recensioni
Ad un tratto l’ imbarcazione su cui viaggiavano fu abbordata da una nave spagnola, tutti i marinai combatterono contro gli assalitori, ma fu inutile, caddero come mosche, intanto i signori Vargas non avevano fatto in tempo a nascondere i loro bambini dentro una credenza nelle cucine, che furono trovati da un pirata, il signor Vargas estrasse la propria pistola ma non fece in tempo a sparare per difendere se stesso e la moglie, ma fu ucciso insieme a lei prima che potesse sparare. I due bambini piansero in silenzio per non farsi sentire; ad un tratto attraverso uno spiraglio videro un ragazzo sulla ventina vestito con una giacca da capitano rossa, lo sentirono parlare con tono arrabbiato al marinaio:
Genere: Avventura, Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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I

 
Lovino era un bambino di 10 anni, molto vivace e un po’ brontolone, con capelli castani scuro su cui faceva capolino uno strano ciuffo che non voleva saperne di stare giù con occhi dorati. Egli aveva un fratellino di due anni più piccolo con cui divideva quello strano ricciolo; ma a differenza del maggiore, il piccolo Feliciano era un bambino solare e un po’ pasticcione. I loro genitori erano mercanti provenienti dall’Italia del sud che erano saliti su un mercantile inglese per trattare degli affari a Londra e avevano portato con loro i figli, così una volta che avessero concluso il loro lavoro avrebbero potuto visitare la città tutti insieme.
Ad un tratto l’ imbarcazione su cui viaggiavano fu abbordata da una nave spagnola, tutti i marinai combatterono contro gli assalitori, ma fu inutile, caddero come mosche, intanto i signori Vargas non avevano fatto in tempo a nascondere i loro bambini dentro una credenza nelle cucine, che furono trovati da un pirata, il signor Vargas estrasse la propria pistola ma non fece in tempo a sparare per difendere se stesso e la moglie che fu ucciso insieme a lei. I due bambini piansero in silenzio per non farsi sentire; ad un tratto attraverso uno spiraglio videro un ragazzo sulla ventina vestito con una giacca da capitano rossa, lo sentirono parlare con tono arrabbiato al marinaio:
eres estupido!, no matamos civiles! Has olvidado que solo podemos matar si nos atacan primero!? – “Sei stupido! Noi non uccidiamo i civili! Hai dimenticato che possiamo uccidere solo se ci attaccano prima loro!?”,
il marinaio rispose:
lo siento, capitàn… pero estaba a punto de disparar… reaccioné instintivamente…- “mi dispiace capitano… ma mi stavano per sparare… ho reagito d’istinto…”,
il capitano lo guardò, sembrava sincero, poi disse:
sabes que todavìa tendré que castigarte, verdad? Ahora ayuda a otros a cargar todo lo que puedas en nuestra nave!- “lo sai che dovrò comunque punirti, vero? Ora aiuta gli altri a caricare tutto ciò che si può sulla nostra nave!”,
il marinaio annuì dicendo: a las òrdenes del capitàn!- “agli ordini capitano!”.
Quando Lovino e Feliciano non sentirono più nulla uscirono dalla dispensa, subito andarono dai loro genitori, quando li videro Feliciano scoppiò a piangere e si tuffò nel petto del fratello maggiore, il quale cercava con tutte le sue forze di non piangere, non voleva mostrarsi debole agli occhi del fratellino.  Quando Feliciano esaurì tutte le lacrime, Lovino disse:
“ Feli, vieni dobbiamo controllare se è rimasto qualcosa da mangiare e seppellire i morti”,
il fratellino annuì; aprirono tutti gli scaffali della cucina e le casse rimaste nella stiva, notando che non era rimasto molto; con quello che c’era  avrebbero potuto resistere al massimo due settimane, speravano quindi che qualcuno li salvasse in quell’arco di tempo, poi presero dei lenzuoli dove avvolsero tutti i morti, lasciando per ultimi i loro genitori, prima di avvolgerli Lovino prese le fedi, diede quella della madre a Feliciano mentre lui prese quella del padre, poi pregarono e infine gettarono i corpi in mare, non potendo fare altro, infine Lovino si girò verso il fratellino dicendo:
“ Feli, queste fedi sono il nostro tesoro, non separartene mai!”,
il più piccolo annuì abbracciando ancora una volta il suo fratellone.
Passarono i giorni, senza che una nave si vedesse, le scorte diminuivano sempre più, Lovino cercava di fare coraggio al fratellino, ma Feliciano sapeva che quando era convinto di essere solo Lovino piangeva disperato.
Un giorno ci fu una piccola tempesta che portò la nave ancora più a largo, i due bambini erano terrorizzati e si abbracciarono più stretti che poterono.
Mary Read era a bordo della sua nave pirata, la Jolly Roger, scrutava l’orizzonte, con il binocolo finchè non avvistò una nave inglese sua compatriota alla deriva, incuriosita fece avvicinare la sua nave e dopo averla ispezionata trovò due bambini svenuti, decise di prenderli con sé, anche se era un pirata, rimaneva pur sempre una donna.
Quando i due fratellini si ripresero si accorsero di essere in un grande letto a baldacchino, si girarono e trovarono il viso di una donna sconosciuta, la quale sorrise dolcemente, poi parlò: 
now you are on my ship, do not worry, no one will hurt you, my name is Mary, what do you call yourselves and how old are you?- "ora siete sulla mia nave, state tranquilli nessuno vi farà del male, il mio nome è Mary, voi come vi chiamate e quanti anni avete?”,
Lovino e Feliciano capirono quello che la donna stava loro chiedendo, i loro genitori avevano fatto studiare loro varie lingue, l’inglese, il francese e lo spagnolo, Lovino rispose: 
i am Lovino and i am 10 years old, while he is my little brother Feliciano and he is 8 years old, we are italian and we were attacked by a Spanish ship, they all died! Including our parents…- "io sono Lovino e ho 10 anni, mentre lui è il mio fratellino Feliciano e ha 8 anni, siamo italiani e siamo stati attaccati da una nave spagnola, sono morti tutti! Compresi i nostri genitori…”;
Mary annuì comprensiva, poi si fece spiegare cosa ci facevano degli italiani su una nave mercantile inglese, annuì dopo la spiegazione del ragazzino.
Nei giorni seguenti, quando Lovino capì di essere su una nave pirata ne fu spaventato, ma Mary lo rassicurò dicendogli che era al sicuro e che lei si sarebbe presa cura di loro come una madre, a quelle parole gli occhi di Lovino divennero lucidi, Mary lo guardò e lo abbracciò stretto.
Mary li crebbe come fossero figli suoi insegnando loro tutto ciò che sapeva e proteggendoli come meglio poteva, ormai anche i marinai si erano affezionati e lo dimostravano in modi un po’ rozzi.
Quando lovino compì 15 anni, furono attaccati da una nave della marina inglese, durante quell’attacco perse suo fratello che fu colpito da un proiettile, quando riuscirono a sottrarsi all’attacco Lovino si fiondò subito dal fratello, gli prese le mani che diventavano sempre più fredde, Feliciano con le ultime forze pose la sua fede sulla mano del fratello, aveva un sorriso triste, poi disse:
“ Lovi… ho paura… non voglio morire…”,
Lovino rispose tristemente:
“ sono qui con te Feli… non ti lascio solo…”,
detto questo depose un bacio sulla fronte del fratellino, tranquillizzandolo, Feliciano riprese a parlare anche se molto debolmente:
“ Lovi… io sono… stato felice… tu mi hai voluto bene e so che non… ti dimenticherai di me… anche Mary è stata una brava mamma con noi…, allora vado… prima di te…a rivedere i nostri genitori…”,
quelle furono le sue ultime parole, Lovino abbracciò stretto il corpo del fratellino piangendo disperato, anche Mary e il resto dell’equipaggio piansero la perdita di quel ragazzino così allegro e impacciato.
Dopo il funerale Lovino prese un medaglione dove mise le fedi e una ciocca di capelli di Feliciano, in questo modo sentiva di avere la sua famiglia sempre con sé. Le settimane seguenti la morte del fratello, Lovino le passò chiuso nella sua cabina, non parlava con nessuno, semplicemente piangeva lacrime silenziose mentre l’odio che era riuscito a tenere a bada grazie a Feliciano esplodeva prepotente nel suo petto:
“ ucciderò i bastardi che mi hanno tolto tutto! A cominciare da chi ha ucciso Feli, come piatto principale mi terrò lo spagnolo, è tutta colpa sua in fondo!”.
Nel tempo, Lovino per raggiungere il suo obiettivo si impegnò con tutte le sue forze per diventare un buon capitano, sotto la guida di Mary.
All’ età di 18 anni, Mary morì per una malattia lasciandogli il ruolo di capitano, la seppellirono con tutti gli onori in un’ isola dove erano approdati per fare rifornimento; Lovino pianse e ringraziò la sua matrigna e alla fine depositò un mazzo di fiori sulla sua tomba promettendo di tornare a trovarla.
   
 
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