Film > Il gobbo di Notre Dame
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Autore: lmpaoli94    20/03/2019    1 recensioni
Dopo tanti anni passati a vivere insieme, alla fine Febo ed Esmeralda si lasciano.
Il primo non fa altro che concentrarsi solo sul suo lavoro, rinchiudendo in prigione tutti gli zingari e la povera gente di Parigi accusandoli ingiustamente di reati non commessi.
Esmeralda invece, cercando riparo dalla furia di Febo, si nasconde nella Cattedrale di Notre – Dame lontano dal suo ex amato e scoprendo in Quasimodo un uomo in cui la proteggerebbe fino a costo della vita senza azzardarsi mai a tradirla…
Genere: Avventura, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clopin, Esmeralda, Febo, Nuovo personaggio, Quasimodo
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tutta la popolazione di Parigi si erano riuniti dinanzi alla Cattedrale di Notre – Dame dove un piccolo incendio aveva attirato la loro attenzione.
Spaventati sempre di più per la sorte che sarebbe a loro toccata, decisero che non avrebbero fatto niente per aiutare colui che un tempo avevano sempre disprezzato.
< Anche il campanaro è stato arrestato > fece un contadino parlando a sua moglie.
< Che cosa ne sarà di noi? > domandò quest’ultima.
< Non lo so… So soltanto che il capitano delle guardie sta cercando in tutta la città la sua amata. Dobbiamo ritrovarla alla svelta se vogliamo tornare a vivere in pace. >
< Consegneresti Esmeralda ad un uomo senza scrupoli?! >
< Abbiamo forse un’alternativa? >
< C’è sempre una scelta, Pierre. Perché non te ne rendi conto? >
< Mi dispiace Annette, ma non riesco a vivere così… >
< Eccolo che sta uscendo. >
Sentendo le porte della Cattedrale che si stavano aprendo, i due coniugi fissarono il povero campanaro in manette scortato da una moltitudine di guardie.
< Non riuscirete a tenermi imprigionato per sempre. >
< Scommetti? Eppure lo conosci bene il Capitano delle guardie… Non è un tipo che si fa’ convincere molto facilmente. Soprattutto ben sapendo che tenevi nascosto la sua amata. >
< Cercava solo un po’ di protezione. >
< Tutti noi sappiamo che non è vero… >
< E voi che diavolo ne volete sapere?! >
< Io so molte più cose di quello che credete voi, campanaro storpio > ribatté la guardia strattonando le manette < Il Capitano crede fermamente che voi avete giaciuto con lei… Non ve lo perdonerà mai, sappiatelo. >
< Febo può pensare quello che vuole. Io non ho paura… >
< Presto lo vedremo… >
Vedendo che tutta la popolazione non faceva altro che fissarlo, Quasimodo abbassò lo sguardo guardando i suoi passi che l’avrebbero condotto verso un destino inglorioso.
 
 
Dopo aver camminato per quasi un’ora, Quasimodo fu rinchiuso in una cella in attesa di essere ricevuto dal Capitano delle guardie nonché ex amico Febo.
“Febo non può essersi trasformato in un mostro… Non fa parte della sua indole.”
Sentendo un rumore di passi che si stava avvicinando a lui, Quasimodo aguzzò l’udito prestando attenzione a quello che gli sarebbe successo.
< Finalmente ci rincontriamo, Quasimodo. >
La voce di Febo era più tetra e minacciosa di come si ricordava una volta.
< Febo, cerca di andare al punto. Che cosa vuoi da me? >
< Semplice, voglio sapere dove si trova Esmeralda. >
< Non lo so. È scappata da Notre – Dame. >
< E’ scappata a causa tua, no? Le guardie mi hanno raccontato che ti sei fatto catturare solo per lasciarla sfuggire… Mossa alquanto azzardata… >
< Non m’interessa. La mia vita non è così importante come tu credi… >
< Ah no? Eppure so quanto tieni molto a lei… Che cosa credi? Che io pensi che i sentimenti d’amore che hai avuto sempre nei suoi confronti si siano assopiti così dal nulla? >
< Quello che mi preme in questo momento è vedere la povera gente che sta morendo di fame a causa delle tue angherie. >
< Credi davvero che io stia diventando peggio di Frollo? >
< Sì. Ci sei già diventato. >
A quel punto lo sguardo fi Febo divenne più serio e accigliato che mai.
< Quasimodo, dimmi dove si sta dirigendo Esmeralda o ti prometto che ogni giorno che passerà ucciderò dieci civili a cominciare da questo momento. >
< Non so dove possa essere andata! Perché non lo vuoi capire?! >
< Perché tu mi stai mentendo! >
< Non ne avrei motivo! >
< Hai più a cuore la gente di questa città o una povera zingara che non ha fatto altro che distruggere le nostre due vite? >
< Lei non ci ha fatto niente, Febo. >
< Questo lo dici tu… Quella sporca zingara mi ha deriso davanti ai miei superiori per il semplice fatto che non mi amava… >
< Ma cosa dici? Lei ti ha sempre amato incondizionatamente. >
< Allora non sai come sono andate le cose… >
< Che cosa stai dicendo? >
Girando lo sguardo per non guardare in faccia il suo ex amico, Febo cominciò a raccontare del momento in cui aveva sorpreso Esmeralda a tradirlo con un altro.
< Ero appena rientrato nella mia umile dimora dopo una lunga giornata lavorativa.
Non ce la facevo più.
Ero sfinito come non mai.
Non curandomi minimamente di dove si potesse essere cacciata Esmeralda, mi diressi verso la mia camera per mettermi a dormire il prima possibile.
Ma quello che vidi sotto le lenzuola mi lasciò esterrefatto e senza parole.
“Esmeralda, che cosa stai facendo?”
Lei era in compagnia di un uomo.
Un uomo che mi aveva sottratto l’unica donna che avessi mai amato… Ed io questo non potevo permetterglielo. >
< Hai visto che era quest’uomo? >
< Purtroppo no. Era nascosto dalle coperte e dal suo corpo e quindi non l’ho visto bene… >
< E dopo che cos’è successo? >
< Dopo che me ne sono andato di casa, lei se ne andò a sua volta senza degnarmi nemmeno di uno sguardo… Se fossi stato molto più lucido, l’avrei uccisa con le mie mani, sai? >
Quasimodo non sapeva come replicare a questa situazione intricata.
Non poteva pensare che la sua amata aveva tradito il suo amico in quella maniera.
< Le zingare sono tutte uguali, Quasimodo… L’indomani che era successo tutto questo, i mie sottoposti non hanno fatto altro che parlarmi dietro impunemente, aumentando il mio rancore e la mia rabbia… Ma appena riuscirò a scoprire che è stato, la mia furia diverrà incontrollabile e lo ucciderò con le mie stesse mani… Ho alcuni sospetti sui alcuni miei fidati soldati a cominciare dalla giovane recluta dal nome Jean, un ragazzo di circa 20 anni che non fa’ altro che difendere gli zingari a spada tratta… E lui sa molto bene che non lo sopporto… >
< Febo, vuoi forse… >
< No, Quasi. Tu devi starne fuori da questa situazione. Devi solo limitarti a dire dove diavolo si è nascosta, altrimenti ci andrai di mezzo anche tu. Sono stato abbastanza chiaro? Hai 24 ore di tempo nel trovarla, altrimenti rimarrai rinchiuso in questa cella per tutto il resto della tua vita. È una promessa. >
< Ma perché mi metti di mezzo pure me?! >
< Perché non me la racconti giusta… Sono convinto che sai dov’è nascosta… >
< Febo, ma perché… >
< Discuti meno e fai quello che ti ordino. Potrai usufruire delle mie guardie se vuoi. Renderanno la tua ricerca meno difficoltosa. >
< E tu cosa farai? >
< Arresterò i malviventi che stanno rendendo questa città invivibile. >
< Malviventi? Oppure arresterai la povera gente solo per il piacere di farlo? >
< E anche se fosse? Il mio rancore non riesce a placarsi in nessun modo… Solo vedendo quella donna morta riuscirò a tornare a vivere in pace. >
< Febo, ma ti senti quando parli? >
< Comincia la tua ricerca. Non c’è tempo da perdere > disse infine Febo scortando Quasimodo dinanzi alle sue guardie più fidate.
< Ecco. Questi sono gli uomini più bravi e coraggiosi di cui vado più fiero. Loro ti potranno aiutare senza problemi. >
< Non ho bisogno dell’aiuto di nessuno… >
< Che cosa dici? >
< Dove posso trovare questo Jean? >
< Sì sta allenando con i cadetti, perché? >
< Vorrei parlare con lui. >
< Per quale motivo? >
< Tu lascia fare a me. >
Senza capire le reali intenzioni di Quasimodo, Febo ubbidì alla sua richiesta.
< Tenente! > gridò Febo attirando la sua attenzione.
< Buon pomeriggio, Capitano. Posso fare qualcosa per voi? >
< Dove si trova Jean? >
< Jean? Il giovane cadetto entrato in servizio più di un mese fa’? >
< Sì, proprio lui. Dove posso trovarlo? >
< Non lo so, Capitano. Credo che sia tornato a casa. >
< Che cosa significa questo? >
< Purtroppo non stava molto bene oggi, quindi ho deciso di firmare un permesso per farlo tornare a casa. >
< Sapete dove abita? > domandò Quasimodo.
< Sì. Non è molto lontano da qui. Venite con me. >
Mentre Quasimodo cavalcava in compagnia del Tenente e di Febo, notò che non aveva mai visto il suo ex amico così apprensivo e teso.
“E se fosse quel giovane ragazzo la causa del tradimento?”
Una volta giunti dinanzi alla casa del giovane ragazzo, videro che la porta della sua abitazione era aperta.
< Tenente, controllate immediatamente se si trova in casa. >
< Subito, Capitano. >
Appena Quasimodo rimase solo con Febo, non poté far altro che chiedergli che cosa stesse pensando in quel momento.
< Penso che la mia vita non ha più un senso senza di lei… Tutto a causa di una donna… >
< Una donna che hai sempre amato. >
< Peccato solo che non sono stato ripagato. >
< Vedrai che c’è un motivo dietro al suo tradimento… >
< No, Quasi. Non è come pensi tu. >
Quando il Tenente tornò verso Quasimodo e Febo, disse con grande sorpresa che il ragazzo non si trovava nella sua abitazione.
< I miei sospetti si stanno concretizzando… Quel giovane impiastro non mi è mai piaciuto. E adesso non si trova nella sua abitazione dicendo che stava male… La faccenda sta diventando sempre più intrigata. >
< Capitano, che avete intenzione di fare? >
< Raduna tutti i soldati. Ci dirigiamo verso la Corte dei Miracoli. >
< Ma Capitano, perché andare in quel postaccio? >
< Perché è lì che i vermi si nascondono dalla giustizia. Andate! Non c’è tempo da perdere. >
   
 
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