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Autore: Betrayed    22/07/2009    3 recensioni
Un pugno lo colpì alla pancia, pur avendo la corazza si piegò in due. Non ebbe il tempo di reagire che un calcio lo colpì in faccia. Di nuovo un pugno, ma questa volta la bloccò. -Un po' prevedibibile, non credi?-ghignò. Ho cambiato il titolo perchè quello di prima non m'ispirava granchè...
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Envy, Greed, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Alchimista d'Argento'
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                                                                       Capitolo 1
 
Greed stava passeggiando per il bosco senza meta, aveva le mani in tasca, la testa bassa e si guardava i piedi. Gli occhiali leggermente abbassati sul naso, gli occhi persi nel vuoto.
Amava girovagare, si calmava e aveva l'occasione di pensare.
Lì era tutto tranquillo, il vento spirava dolce tra le foglie degli alberi muovendone leggermente le chiome.
Dei rumori catturarono la sua attenzione. Sembrava ci fosse un combattimento in corso. Si avvicinò alla fonte del rumore.
Arrivò in una radura circolare, e notò che al centro c'era una ragazza, e che ragazza!!!! Il suo fisico magro e snello ruotava e faceva capriole in aria, per atterrare a terra e ricominciare daccapo. Sembrava una danza, eppure persino lui la sentiva. La fatica che faceva quel corpo a rimanere in aria senza atterrare.
I suoi capelli neri le scendevano a boccoli fino a metà schiena muovendosi ad ogni giravolta, come se fossero vivi anch'essi.Quando era ferma incorniciavano un viso magro, sul quale spiccavano particolarmente dei grandi occhi blu ghiaccio, un nasino piccolo e leggermente all'insù le dava l'aria di una bambina piccola. Le labbra sottili si schiusero in un sorriso. Era vestita di nero (Sei fissata con il nero!! =.=" ndGreed) (SI! xp ndmatti) con dei pantaloni larghi e lunghi, un corpetto dai finimenti bianchi con il collo alto, stretto un vita, molto aderente, con delle maniche lunghe e larghe di velluto nero leggero, quasi trasparente, che lasciava intravedere la pelle bianca. Greed si stupì quando la vide battere le mani e poggiarle a terra. Dal terreno fuoriuscì uno spuntone acuminato che quasi lo colpì in faccia.
-Chi sei?-la sua voce era calda e suadente ma in quel momento era irritata. I suoi occhi erano socchiusi, lo guardava sospettosa.
-Nessuno.- Alzò le spalle con noncuranza.
-Cosa vuoi da me?-
-Niente, stavo solo guardando. Non sei male.Un po' scarsa.-
Un pugno lo colpì alla pancia, pur avendo la corazza si piegò in due. Non ebbe il tempo di reagire che un calcio lo colpì in faccia. Di nuovo un pugno, ma questa volta la bloccò.
-Un po' prevedibibile, non credi?-ghignò, le piegò  la gamba nel senso opposto a quello normale, ma lei strinse un labbro con i denti e non emise alcun suono. Mise le mani a terra, e con una verticale all'indietro gli diede un calcio sul mento, per poi atterrare in piedi.
-Fai sul serio?- Le fu dietro e le diede un pugno sulla schiena,leggero, ma abbastanza forte per un umano. Le fece lo sgambetto, cadendo un urletto le uscì dalle labbra.
-Questo non vale!-
-In combattimento tutto vale!! - Si appoggiò ad un albero con le braccia incrociate, lasciandole il tempo di rialzarsi. Non era da lui fare del male a una donna.
Si  avvicinò al  borsone nero a tracolla appoggiato ai bordi della radura, ne estrasse un asciugamano nero con il quale si asciugò, Greed notò che in un punto era arrotolato e che lei ne stava estraendo qualcosa. Una lama luccicò al chiarore del sole che tramontava. Si scagliò contro l'avversario con una velocità e una forza impressionante, sollevò il pugnale, ma quando sembrava voler colpirlo spiccò un salto, facendo una capovolta in aria sopra la testa di Greed, e gli fu alle spalle, puntandoli il coltello alla schiena. Con la stessa velocità tornò alla borsa e rimise il pugnale al suo posto.
 -Tieni la finestra aperta stasera. Ci conto, Silver alchemist.- Lei sorrise per mascherare la sorpresa. Lui le fece l'occhiolino e se ne andò.
-Che strano tipo..- Rimise nel borsone l'asciugamano -beh, per oggi ho finito, meglio tornare al Quartier Generale-. Si avviò e come al solito e lungo la strada trovò i soliti cretini che le facevano "i complimenti".  
Non appena fu entro i confini militari svanirono tutti.
-Codardi..- sospirò scuotendo leggermente la testa.
Tutto quello che apprezzavano era il suo corpo. Nessuno di loro era disposto a rischiare di attraversare il confine militare per conoscerla o per parlarle.

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Ecco, l'ho postato di nuovo, ho modificato i capitoli scritti male , purtroppo non posso ancora aggiornare , per due validissimi motivi: 1.mi hanno sequestrato TUTTO
2. Sono a corto di idee...

   
 
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