My training – Il mio addestramento
Dopo un’interminabile attesa , durata svariati anni , era finalmente giunto il giorno tanto sognato.
Ero lì , dove mi ero promessa di arrivare per raggiungere il mio scopo , quello di diventare il primo agente coniglio della storia della polizia di Zootropolis.
Ma dopo tanti anni di scuola e un'infinità di ore a documentarmi sul compito delle forze di polizia , tutto mi era chiaro.
Non avevo capito un accidente di quello che mi sarebbe aspettato.
Avevo del tutto ignorato che ogni agente che si rispetti deve sapere e saper fare.
Per quanto riguarda il sapere , me la sarei cavata discretamente. Dopotutto avere a che fare con una famiglia molto numerosa come la mia , di sicuro ti permette di tenerti in allenamento su certi aspetti.
Ma per il saper fare?
E lì sono iniziati i problemi.
Non solo di mammiferi di taglia piccola se ne vedevano pochi ai campi di addestramento , ma addirittura si vociferava che non ne fosse mai riuscito ad entrare uno nel corpo di polizia.
Ma non sarebbe stato quello a demotivarmi.
Quanto il fatto che , un altro piccolo mammifero , un predatore dal rosso pelo , se la rideva davanti ai miei numerosi fallimenti avvenuti sui percorsi.
Prima col mio muso nel fango di Rainforest , poi interamente sotterrata nella rovente sabbia di Sahara Square e poi quasi congelata delle freddissime acque di Tundratown.
Mi sa che devi impegnarti un po’ di più , Carotina , se vuoi sopravvivere a questa giungla.
E pensa che siamo solo all'inizio!
Come lo odiavo. E soprattutto perché mi aveva chiamato “Carotina”? Come detestavo quel nomignolo...
Sfacciato e arrogante , ma non per questo impreparato a quello che la giungla di cemento aveva da offrirgli.
Era agile. Eccome se lo era!
Nonostante tutto , doveva sapere il fatto suo.
E a tempo debito avrei scoperto chi era e cosa ci faceva qui.
Ma non potevo darla vinta né a lui , né a quegli sbruffoni degli altri aspiranti allievi di polizia…e neanche allo staff presente per valutarci.
Adesso non ricordo come si chiamino , ma ricordo bene che animali fossero.
Una era un'orsa polare , un'istruttrice , sempre pronta ad affossare la nostra autostima
Torna a casa , campagnola!
Non è per te , chiappe di peluche!
Sei morta!
Cavolo se ti buttava giù di morale!
L'altro era un bufalo , dalla stazza enorme e dal comportamento gelido e distaccato
Chi è che ha due dita opponibili e se ne frega altamente? Io! E adesso...MARSCH! SCATTARE!!!
Questa era la sua risposta tipica ad ogni genere di richiesta.
Sarebbe stata dura , ma non mi sarei arresa.
Mai.
Angolo dell'autore
Signori e signore , bentornati tra le righe della mia storia.
Altro breve capitolo , altro evento accaduto ed altri personaggi che vengono introdotti.
E credo che , episodio dopo episodio , la cosa comincerà ad essere interessante.
Lo spero vivamente.
Ad ogni modo , continuerò a mantenere questo stile narrativo e la narrazione da questo punto di vista.
Spero che vi piaccia.
Ad ogni modo , grazie per la visita e per le recensioni ai sempre presenti Redferne , Plando e Sir Joseph Conrard.
Grazie e alla prossima!
Enzo