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Autore: karter    01/06/2019    1 recensioni
Partendo da alcune citazioni di Harry Potter , Rouge sarà una breve raccolta di momenti dedicati alla vita di questa fanciulla nata dopo la battaglia di Marineford.
1. Un amore per sempre
"Non sarebbe dovuta andare a quel modo, avevano dei progetti loro due, dei sogni che aspettavano solo di essere realizzati l’uno al fianco dell’altra."
2. Penso io a Rouge
" Law rimase qualche secondo a osservare la sua migliore amica mentre una lacrima abbandonava i suoi occhi, ma subito l’asciugò"
3. Vivere nel passato
"Non poteva riportare indietro i suoi genitori, ma poteva lasciarsi conoscere da quella famiglia che le avevano lasciato come eredità e forse non potevano farle regalo più bello!"
4. Un album di storie da raccontare
" Molto lentamente si girò in direzione di quel suono e per poco non le prese un colpo. Capelli corvini, occhi color dell’onice su un tappeto di lentiggini e sorriso malandrino. Avrebbe riconosciuto quel volto tra mille!"
5. Sempre con me
"Era così forte la sua nipotina. Nami e Ace sarebbero stati fieri della loro bambina."
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Nojiko, Nuovo personaggio, Trafalgar Law
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Penso io a Rouge

《In fin dei conti, per una mente ben organizzata, la morte non è che una nuova, grande avventura 》

-Sei così bella piccola mia- disse la donna stringendo per la prima volta tra le braccia il frutto di quell’amore così tormentato e passionale che le aveva sconvolto la vita -Un piccolo angelo giunto fin qui per portare un sorriso a coloro che hanno amato me e il tuo papà, un dono che ha reso la mia vita meravigliosa, dandole nuovamente un senso- aggiunse osservando attentamente il profilo della sua bambina.
Il ciuffo di capelli corvini, le lunghe ciglia nere, il nasino piccolo e lentigginoso, le gote rosee, le labbra piene e a forma di cuore, le manine tanto piccole. Era così bella la sua bambina, la loro.
-Mia piccola Rouge- continuò accarezzandole il visino -Sappi che mi dispiace di non poterti accompagnare in quel lungo viaggio che sarà la vita, ma non scoraggiarti, anche se non potrai vederci io e il tuo papà saremo sempre al tuo fianco per proteggerti e consigliarti. Veglieremo su di te e ti sosterremo nei momenti bui. Sii felice mio piccolo angelo, mamma e papà ti amano tanto- concluse posando un tenero bacio sulla fronte della sua bambina prima di affidarla alle cure di quello che era diventato un fratello in quegli ultimi mesi.
-Sei sicura di non volerla tenere ancora un po’?- le chiese Law prendendo la bambina tra le braccia, era così piccola e innocente, non meritava il futuro che il destino aveva scelto per lei.
Nami scosse leggermente il capo, sentiva che la vita stava lentamente abbandonando il suo corpo e non voleva che la sua bambina percepisce il suo malessere.
-Grazie di tutto, Law- gli disse lasciandosi andare meglio contro il cuscino -Avevo sognato una vita diversa, ma non importa, quella in cui mi sto addentrando sarà una nuova grande avventura nella quale potrò finalmente riabbracciare Bellemere ed Ace-

Law la osservò attentamente. Inizialmente non si erano molto sopportati, ma con il passare dei giorni avevano imparato a conoscersi e tra loro era nata una reciproca stima che li aveva avvicinati abbastanza da farli diventare amici, gli sarebbe mancata davvero.
-Ciao Nami!- si limitò a dire il capitano dei pirati Heart, ma fu sufficiente alla rossa per comprendere, perché ormai lo conosceva e sapeva che lui non era un tipo da sentimentalismi, anzi.
-Ciao Law!- rispose la navigatrice di cappello di paglia chiudendo gli occhi per l’ultima volta con il sorriso sulle labbra.
Sapeva di aver lasciato la sua bambina in ottime mani!
Law rimase qualche secondo a osservare la sua migliore amica mentre una lacrima abbandonava i suoi occhi, ma subito l’asciugò. 
Quella ragazzina aveva davvero qualcosa di speciale per essere riuscita a far piangere persino lui, il gelido chirurgo della morte.

Law spalancò di colpo gli occhi, permettendo alle sue iridi argentate di perdersi nel buio che lo circondava.
Era stato un sogno, un tiro mancino della sua mente che non voleva lui dimenticasse quel momento, ma avrebbe mai potuto dimenticare gli ultimi istanti di quella ragazzina tutto pepe?
Stanco si posò un braccio sul volto, sapeva di non essere in grado di tornare a dormire in quel momento.
Svogliatamente si alzò dal letto e con passo deciso si aggirò per i corridoi del suo sottomarino, un'unica destinazione in mente. Svoltò l’angolo fino a trovarsi davanti una porta chiusa che conosceva fin troppo bene. Silenziosamente l’aprì sbirciando al suo interno.
Una bambina dai corti capelli corvini dormiva serenamente nel suo letto, il capo posato sul petto di una donna dai ribelli capelli biondi.
Un ghigno gli dipinse il volto a quel pensiero. Erano le due donne della sua vita. La sua amata Margaret che aveva accettato di seguirlo nel suo cammino di pirata e la sua figlioccia, tutto ciò che gli rimaneva della sua unica vera amica. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per loro!
-Dovresti essere a letto!- lo rimbeccò in un sussurro la donna regalandogli un tenero sorriso -Rouge dorme finalmente tranquilla- aggiunse osservando la bambina al suo fianco.
Aveva avuto incubi per tutta la notte e solo qualche ora prima era riuscita finalmente a chiudere gli occhi serena.
-Vieni a dormire con noi?- chiese poi dolcemente facendo sospirare l’uomo che si limitò ad accontentarla.
Senza far rumore si sistemò accanto alla bambina che si accoccolò subito contro il suo petto strappando un sorriso a Margaret.
Rouge riusciva a far emergere il lato migliore di quello che tutti definivano il chirurgo della morte.
-Buona notte!- sussurrò la donna prima di chiudere gli occhi serena, orgogliosa di quel piccolo paradiso che lei e Law stavano costruendo per loro.
L’uomo non rispose, ma le strinse entrambe a sé in un tenero abbraccio, la notte era quasi giunta al termine ma non gli interessava non in quel momento.
“Ovunque tu sia Nami, non preoccuparti, penso io a Rouge” pensò prima di ributtarsi tra le accoglienti braccia di Morfeo, finalmente sereno.
  
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