POV GIULIA
<< chissà di cosa dovranno parlare
>> Dissi rivolta a Taylor che
alzo le spalle non sapendo nemmeno lui il motivo.
<< Magari era una scusa per stare da soli
>> Taylor mi sorrise
malizioso mettendomi un braccio sulle spalle e percorrendo il vialetto
di casa.
<< Sei il solito malizioso >> Gli dissi
sorridendogli e aprendo le
porte del condominio per poi entrare in ascensore.
<< Beh almeno ho la scusa per stare da solo con te
>> Disse e si
avvicinò prendendomi il viso tra le mani e spingendomi
contro la parete
dell'ascensore. Mi baciò e persi completamente il senso del
tempo, toccai il
suo fianco e risalii a toccare il suo addominale scolpito sotto la
maglietta.
Salì con le dita fermandomi al suo petto sfiorandolo con un
dito e lo sentii
gemere. Allora un punto debole ce lo aveva anche lui. Le porte si
aprirono e
noi ci staccammo leggermente continuando a guardarci negli occhi.
<< Andiamo dai che se no non mi controllo più
>> Disse Taylor
prendendomi per mano e portandomi nel pianerottolo. Feci per salutarlo
ma lui
non lasciò la mia mano.
<< Dove credi di andare? la serata non è
ancora finita >> Disse ed
aprì la porta di casa lasciandomi un bacio casto sulle
labbra. Entrai in casa
sua e un cagnolino ci raggiunse saltellando per farci le feste.
<< Ciao patty >> Dissi accarezzando la
cagnolina che ci stava
facendo le feste mentre sentii Taylor sospirare.
<< Salvata da Rob, questa casa è troppo
piccola per noi >> Disse
sconsolato mentre io gli accarezzai una guancia dirigendomi alla porta
della
sala.
<< Ragazzi stiamo entrando siete vestiti vero ?
>> Dissi prima di
entrare, non volevo vedere scene da filmini hot. Entrata in sala vidi
Robert e
Lucia con una carta in fronte e altri drink sul tavolo.
<< Cosa state facendo ? >> Chiesi ridendo
della scena buffa e
andando a sedermi anche io al tavolo con loro e versandomi da bere
mentre
Taylor fece lo stesso.
<< Dobbiamo indovinare la carta che abbiamo in fronte
senza guardarla. Se
si sbaglia bisogna bere. >> Disse Lucia ridendo ormai
completamente
andata.
<< Sempre giochini alcolici. Ci sto >>
Dissi ridendo e prendendo
una carta a caso e mettendomela sulla fronte mentre anche Taylor ne
prese una .
Ridemmo come dei cretini per quello stupido gioco. Eravamo ancora alla
prima
carta e nessuno aveva indovinato quando Lucia sembrò
folgorata da
un'illuminazione.
<< Ho il 2 di picche >> Disse alzandosi in
piedi e noi urlammo di
si tutti contenti mentre lei guardava Robert mettendo su un finto
broncio.
<< Tu hai dato a me un 2 di picche >> Disse
con una vocina triste
facendo finta di piangere mentre Robert le si avvicinò
abbracciandola.
<< Non potrei mai >> Io e Taylor scoppiammo
a ridere per quella
scenetta buffa.
<< Ma Kellan e Chiara dove sono ? >> Mi
chiese Robert e in
quell'esatto momento sentimmo un vaffanculo urlato da Chiara e poco
dopo la
porta d'ingresso aprirsi. Andammo tutti a guardare cosa fosse successo
e non
potei credere ai miei occhi. Vidi Kellan seduto per terra appoggiato
alla porta
con le mani tra i capelli che fissava un punto indefinito davanti a lui
mentre
continuava a ripetere “che cosa ho fatto”. Mi
preoccupai immediatamente
scambiando poi uno sguardo con Lucia mi accorsi che anche lei era
preoccupata.
Robert e Taylor si avvicinarono a Kellan scuotendolo leggermente per le
spalle.
<< Che succede Kel ? >> Dissero e lui li
guardò un attimo confuso
rendendosi conto in un secondo momento di chi avesse davanti.
<< Io e Chiara abbiamo litigato >> disse
alzandosi e andando in
sala. Prese poi un bicchiere e lo riempì di scotch.
Taylor si avvicinò a me e Lucia.
<< Ragazze è meglio che andate da Chiara noi
cerchiamo di capire che è
successo.>> Disse e tutte e due annuimmo salutandoli
mentre con la coda
dell'occhio vidi Kellan bere tutto il bicchiere in un colpo solo e
riempirselo
di nuovo buttandosi poi sul divano. Diedi un bacio veloce a Taylor
dicendogli
che poi gli avrei scritto e con Lucia uscii di casa. Provammo a bussare
alla
porta di Chiara ma non ci rispose nessuno. Non potevamo suonare magari
dentro
c'erano i suoi, così le mandammo un messaggio.
"Siamo qua fuori aprici"
Aspettammo un po ma non ci rispose. Così gliene mandammo un
altro provando poi
a chiamarla ma ogni volta ci metteva giù.
"Se non rispondi facciamo così tanto casino da svegliare
tutto il
condominio Chiara "
A quel messaggio lei rispose.
"Ho litigato con Kellan ne parliamo domani"
Io e Lucia non potevamo fare niente, da what's app potevamo vedere che
si era
scollegata e non stava più guardando il telefono,
così feci cenno a Lucia di
venire con me. Era troppo tardi e si sarebbe fermata a dormire da me.
Avremmo
parlato con Chiara l'indomani mattina.
Cosa più sbagliata non potevamo pensare. Ormai era
giovedì e non eravamo ancora
riuscite a vederla neanche una volta, o rispondeva ai messaggi dicendo
che era
fuori oppure non rispondeva proprio. In casa quando bussavamo
rispondeva sua
mamma dicendo che era fuori oppure non rispondeva proprio nessuno.
Taylor e
Robert invece non volevano dirci niente perché Kellan glielo
aveva fatto
promettere e questo si ripercuoteva anche sul mio rapporto con Taylor
perché mi
faceva davvero infuriare che non mi dicesse niente. Ero sul letto, di
giovedì
mattina ed ero stufa di questa situazione, così presi il
telefono e mandai un
messaggio a Lucia che mi rispose subito.
"Ehi lucy hai notizie?"
"Ancora nulla e tu?"
"niente di niente, sono stufa e mi è venuta un'idea per
farmi aprire
quella cavolo di porta. Riesci a raggiungermi?"
"Arrivo tra un'ora. Perfetto io intanto sento Riccardo"
"Sei sicura ? guarda che lui non sa niente di questa storia"
"non ho intenzione di dirgli niente ma questo non vuol dire che non
posso
farglielo credere a Chiara"
"Faccio il prima possibile"
Sorrisi felice che entro un paio di ore avrei saputo tutto e chiamai
Riccardo
al telefono.
<< Pronto? >> Si sentiva che aveva ancora
la voce impastata dal
sonno.
<< Ehi scusa Riky ma sai dove sia Chiara? >>
<< Dovrebbe essere a casa perché?
cos'è successo?>> Mi chiese già
preoccupato.
<< Nulla nulla solo che ho sentito un rumore in casa
vostra e quando ho
bussato non ha risposto nessuno e mi sono preoccupata
>>Dissi mettendo in
atto il mio piano.
<< Arrivo subito dammi un'oretta>> Disse
preoccupato e io in
sottofondo sentii una voce di donna che chiedeva chi fosse a quell'ora.
Hai
capito il mio caro cugino.. chissà chi era la dolce ragazza.
<< Ok a dopo >> Dissi e chiusi la
telefonata felice di aver
iniziato il mio piano malefico come sempre.
POV ROBERT
Salutai Lucia e Giulia e andai in sala da Kellan, cosa cavolo aveva
combinato
quel cretino.
<< Kellan parla, di certo non trovi una risposta sul
fondo del bicchiere
>> Dissi cercando di prendergli il bicchiere di mano ma
lui che era
leggermente sbronzo mi scansò guardandomi in malo modo.
<< Cosa vuoi?? Tanto lo so cosa pensate di me
>> Disse con tono
accusatorio e io non capii minimamente a cosa si stesse riferendo.
<< Cosa stai dicendo? >> Dissi prendendogli
il bicchiere e lui si
alzò subito in piedi sovrastandomi con la sua statura.
<< Cosa avete detto a Chiara >> Disse
furioso e io mi allontanai un
po da lui. Era più alto di me, più muscoloso e
decisamente più ubriaco.
<< A cosa ti riferisci Kellan? noi non abbiamo detto
niente a Chiara
>> Disse Taylor mettendosi tra noi, ma Kellan
spintonò anche lui
guardandoci furiosi.
<< Chiara mi ha appena urlato in faccia di fare come
faccio sempre, cioè
passare da un letto a l'altro dicendo che a quanto pare avevano ragione
gli
altri .. Cosa gli avete detto ?? >> Disse furioso e io
pensai al discorso
che avevo fatto a Lucia quando eravamo andati in pizzeria. In quel
momento
sentimmo la porta di casa aprirsi e Charlie fece il suo ingresso in
sala fissandoci
prima stupito e poi preoccupato.
<< Cosa sta succedendo qui ? >> Chiese in
ansia facendo vagare lo
sguardo tra me e Taylor che ci tenevamo a distanza da Kellan che ci
guardava
furioso.
<< Chiedilo a questi due idioti. Allora cosa le avete
detto? >>
Disse facendo un passo nella nostra direzione ma Charlie, l'unico
grosso almeno
quanto lui lo fece allontanare da noi .
<< Adesso vi sedete e ne parliamo.>> Disse
Charlie e noi tutti ci
sedemmo, Kellan in maniera brusca.
<< Cosa è successo?>> Chiese
osservandoci e Kellan mantenendo lo
sguardo su di noi furioso rispose.
<< Ho litigato con Chiara che oltre ad urlarmi di andare
a fanculo, mi ha
detto che avevano ragione gli altri e che io passo da un letto
all'altro...
quindi sono questi due cretini che dovrebbero parlare >>
Disse furioso
bevendo poi un lungo sorso dalla bottiglia visto che non aveva
più il
bicchiere.
<< Io non le ho detto niente lo giuro, al massimo ero con
Lucia e le ho
detto che a te pesava meno la fama e le ragazze urlanti che ci
inseguono
>> Dissi e vidi Kellan squadrarmi cercando di capire se
fosse vero o meno
.
<< penso di aver detto la stessa cosa anche io a Giulia
>> Fece
invece Taylor.
<< bravi cretini, non ne voglio più sapere
niente per stasera >>
Disse Kellan alzandosi furioso e andandosene in camera sua portandosi
dietro la
bottiglia e strappandomi il bicchiere dalle mani. Una volta uscito di
stanza
Charlie ci guardò scuotendo la testa.
<< Cosa avete combinato stasera? vado a parlargli io dai
>> Disse
Charlie e io e Taylor ci guardammo sconsolati prima di andare ognuno
nella sua
rispettiva camera. Mi preparai per andare a dormire e poi mandai un
messaggio
Lucia.
"Ehi piccola saputo niente?"
"nulla di nulla, ci ha risposto solo con un ho litigato con Kellan
domani
vi dico"
"Beh fammi sapere domani allora va bene ?"
"conoscendola scapperà da noi finché non la
costringeremo a parlarci,
buona notte Robert"
"Buona notte Lucia"
Misi giù il telefono e ripensai alla giornata, era proprio
finita in una
maniera sbagliata. Domani parlerò con Kellan adesso
è meglio di no.
POV KELLAN
<< bravi cretini, non ne voglio più sapere
niente per stasera >>
Dissi furioso alzandomi e strappando il bicchiere dalle mani di Robert.
Non ne
potevo più di stare li. Entrai in camera e mi sedetti sul
letto fissando il pavimento.
Cosa avevo combinato !!! Proprio un cretino ecco cosa sono. Mi versai
un altro
bicchiere di scotch, volevo solo ubriacarmi non mi interessava niente
altro.
Improvvisamente sentii bussare la porta e sospirai al pensiero di quei
due
cretini in sala. Mi avevano fatto proprio incazzare, sempre a parlare
su di me,
non potevano pensare solo alle loro vite??
<< Kellan sono io Charlie >> Senti dire
dall'altra parte della
porta.
<< Vieni avanti >> Dissi versandomi un
altro bicchiere, ormai mi
girava la testa anche a me dopo quello che avevo bevuto.
<< Sai che odio vederti bere per dimenticare. Che
è successo amico?
>> Disse sedendosi affianco a me e versandosi anche lui
un bicchiere
chiedendomi poi un cincin.
<< Robert e Taylor non sanno mai stare zitti...
>> Vidi Charlie
scuotere la testa fermandomi con una mano sulla spalla.
<< Non mi interessa dei due tonti, con Chiara cosa
è successo? >>
Chiese e io lo guardai sentendo che i miei occhi stavano diventando
lucidi.
<< Ho fatto una cazzata, ero pensieroso e lei mi si
è avvicinata e io ho
avuto paura, mi sono scansato come se fossi rimasto scottato. Lei
pensava che
mi facesse schifo. In macchina non ha detto una parola e arrivati qui
mi ha
chiesto se ero stufo di lei. Poi mi ha detto che avevano ragione gli
altri e
che cambio spesso donne quindi non mi importava niente di lei. Giuro
non ci ho
più visto e ho fatto la stronzata.. le ho detto che era come
tutte le altre che
voleva solo uno scoop da dire alle sue amiche. >> Dissi
vedendo la faccia
preoccupata di Charlie.
<< E' tutto qui ? >> Mi chiese. quel
ragazzo mi conosceva troppo
bene e sapeva quando nascondevo qualcosa.
<< Le ho detto anche che se pensa che io sia uno che
salta da una donna
all'altra, forse era il caso che si guardasse allo specchio visto tutta
la
situazione che ha tra me e Eric. A quel punto mi ha mandato a fanculo
sbattendomi la porta in faccia >> Mi voltai versandomi da
bere, non avevo
il coraggio di vedere l'espressione di rimprovero di Charlie. Rimanemmo
li in
silenzio per una decina di minuti e poi Charlie come sempre
capì che mancava
qualcosa alla storia.
<< Senti ma perché sei scattato quando ti ha
toccato al bar?>> Io
sospirai e mi girai a guardarlo.
<
<< Però ... protettivo il fratello
>> Disse Charlie permettendosi
un mezzo sorriso prima di chiedermi << E poi
?>>
<< Poi siamo tornati dentro e anche se Riccardo si
comportava normalmente
io mi sentivo a disagio davanti al suo sguardo >> Dissi
finendogli di
raccontare la serata di merda che avevo passato.
<< Penso sia comprensibile ma siete due cretini, sia tu
che Chiara..
>> Cosa stava dicendo Charlie, lo interruppi subito
guardandolo anche
male.
<< Cosa stai dicendo? E' solo colpa mia Chiara non
c'entra niente
>> Dissi guardandolo serio, lui alzò le mani
in segno di resa.
<< Se mi lasciassi finire di parlare... siete due cretini
perché vi
piacete a vicenda e siete tutti e due dei cretini perché
siete delle teste
calde e dite cose che non pensate quando siete arrabbiati. Il problema
adesso è
che devi farti perdonare.. cosa hai intenzione di fare
?>> Mi chiese e io
mi misi le mani nei capelli.
<< Non ne ho idea... Di certo faccio passare questa
serata e domani ci
penso >> Dissi e Charlie mi diete una pacca sulla schiena.
<< Dovrai scusarti anche con i due cretini di la, non
c'entrano niente e
lo sai bene >> Mi disse sorridendo e io gli feci cenno di
si con la testa
mentre mi lasciava solo in camera. Mi sdraiai sul letto a guardare il
soffitto
e con l'ultimo bicchiere di scotch scrissi un messaggio a Chaira e mi
addormentai così, ancora vestito.
POV CHIARA
Erano passati ormai giorni e ancora non avevo visto nessuno. Quella
sera mi era
arrivato un messaggio di Kellan e passai tutta la notte a piangere con
il
telefono tra le mani.
"Sono un cretino e non ho mai pensato le cose che ti ho detto...
perdonami
ti prego "
Alla fine facendo finta di essere fuori oppure uscendo veramente avevo
evitato
sia Giulia e Lucia, che i ragazzi. Giulia come tutte le mattine mi
aveva appena
bussato e io da stupida le ho fatto capire che ero in casa andando a
sbattere
contro il mobiletto in sala. Come ogni mattina negli ultimi giorni, mi
svegliavo che mia mamma era già uscita di casa, Giulia
bussava e non le
rispondevo e poi uscivo di nascosto.
Aspettai giusto cinque minuti e poi usci di casa correndo
giù dalle scale per
andare a fare una passeggiata. Non avrei mai pensato che la serata al
bar
potesse finire così. Io e Kellan avevamo litigato e a
ripensarci adesso mi
vengono ancora le lacrime. Decisi di andare al parchetto dei cani per
starmene
un po in pace, tanto era tardi e a quell'ora non avrei rischiato di
trovare
Robert o gli altri con Patty. Entrai al parco e mi sedetti su una
panchina
all'ombra verso la fine del parco. Ripensai alla litigata e mi chiesi
come
avevamo fatto a passare da una giornata così bella a una
serata così brutta.
Kellan non mi aveva neanche spiegato alla fine perché si era
comportato così.
Non gli importava niente di me e di certo la sua opinione su di me non
era di
certo positiva. Ripensai a quello che mi aveva detto su Eric... una
puttana,
ecco cosa pensava che fossi. Lui non era minimamente interessato a me,
si era
reso conto che era troppo difficile con me e si era tirato indietro.
Una
lacrima sfuggì dai miei occhi e guardando giù
vidi Patty che mi fissava. Oh mio
dio vuol dire che uno dei ragazzi è qui. Alzai lo sguardo
verso l'ingresso del
parco e vidi Charlie salutarmi con la mano e venendo verso di me.
<< Posso sedermi ? >> mi chiese indicandomi
il posto vicino a me.
Io feci segno di si e mi accucciai un attimo ad accarezzare Patty che
scodinzolava contenta. Charlie non disse nulla era li seduto con le
braccia
incrociate che guardava Patty correre di qua e di la non interrompendo
mai il
nostro silenzio. Non ce la feci più.
<< Hai saputo? >> gli chiesi mantenendo lo
sguardo fisso davanti a
me.
<< Ho saputo e se permetti vedo che sei messa come lui
>> Disse
abbassando lo sguardo serio. Io mi voltai a guardarlo non credendo alle
sue
parole.
<< Di certo non me la sono andata a cercare io
>> Dissi seria sentendo
la rabbia salirmi dentro.
<< Non dico questo ma Kellan si sta struggendo come stai
facendo tu.
>> Disse asciugando una lacrima che ancora mi stava sulla
guancia e
sorridendomi come avrebbe saputo fare un padre. Io addolcì
lo sguardo e
gli sorrisi per ringraziarlo mentre prendevo il fazzoletto che mi
porgeva.
<< Non ho ancora capito perché sia andata a
finire così... se pensa
quelle cose di me può anche andare al diavolo
>> Dissi asciugandomi il
viso mentre Charlie sospirò.
<< ti dirò quello che ho detto anche a lui.
Siete due cretini perché vi
piacete a vicenda, siete tutti e due delle teste calde e dite cose che
non
pensate quando siete arrabbiati.>> Disse e io lo fissai
stupita.
<< Non so... aveva uno sguardo furioso quando mi ha detto
quelle cose.
>> Dissi trovando improvvisamente interessanti le mie
scarpe.
<< Da quel che so anche tu non ti sei trattenuta
>> Disse
sorridendomi con uno sguardo di rimprovero.
<< Mi ha mandato su tutte le furie.. e la cosa che non
capisco è che la
giornata era andata benissimo e poi... finisce in tutt'altro
modo.>>
Ricominciai a piangere e Charlie mi diete il tempo di calmarmi.
<< Io non posso parlare a nome suo, ma ... hai mai
pensato di chiedergli
il perché di quel cambiamento? >> Ci riflettei
un po su. Il perché??? e
che ne sapevo io... era cambiato da un secondo all'altro senza nessun
motivo
apparente.
<< onestamente no >> Dissi e Charlie si
alzò in piedi.
<< Questo potrebbe essere un bellissimo spunto di
riflessione >>
Disse e facendomi una carezza sulla testa prese Patty e salutandomi mi
lascio
da sola persa nei miei pensieri.
Che ne sapevo io di cosa cavolo lo avesse cambiato. Un secondo prima
eravamo li
a fumare insieme facendo battutine spinte e flirtando in maniera
palesissima e
subito dopo distaccato e freddo. Ci pensai su e improvvisamente ebbi
un'illuminazione. L'unica persona che aveva parlato con lui in quel
lasso di
tempo era Riccardo. Sentii la rabbia salirmi a più non
posso. Cosa cavolo gli
aveva detto quel cretino di mio fratello. Mi alzai in fretta e corsi a
casa
stando attenta a non farmi vedere da nessuno. Una volta entrata andai
in camera
per cambiarmi e prendere il telefono per parlare con mio fratello. Se
tutto
questo casino era colpa sua ,se le sarebbe sentite di tutti i colori.
Stavo per prendere il telefono di casa quando sentii suonare alla porta
di
ingresso.
<< Chiara sono Riccardo, c'è anche Giulia. Mi
ha detto che ha sentito un
rumore strano va tutto bene? Aprimi che ho lasciato le chiavi in camera
mia.>> Lo sentii dire da dietro la porta, io gli aprii e
vidi che davanti
a me oltre a Riccardo c'erano anche Giulia e Lucia. Presi per un
orecchio
Riccardo, anche se era decisamente più grosso di me , lo
feci entrare mentre
chiusi fuori le ragazze.
<< Ahia ahia smettila che stai facendo? >>
Si lamentava Riccardo
mentre io dopo averlo mollato lo guardai furiosa.
<< Cosa hai detto a Kellan ?>> Gli chiesi e
lui inizio a guardarmi
facendomi come uno scanner corporeo. Cosa aveva da guardare.
<< Che ti è successo ? hai delle occhiaie che
farebbero paura ai morti
>> Si avvicinò e con una mano fece per
accarezzarmi una guancia ma io lo
scansai schiaffeggiandogli la mano. Lui mi guardò stupito.
<< Ho litigato con Kellan e mi sto chiedendo che cavolo
gli hai detto
giorni fa al bar>> Parve stupito ma poi lo vidi pensarci
mentre andava in
sala per sedersi sul divano e sorridermi.
<< Ho fatto il fratello maggiore >>
<< Cosa vuol dire Riky?>>
<< Niente di che , ho protetto il tuo onore come solo un
fratello più
grande può fare >
<< Riky ??>>
<< ma che palle... gli ho detto solo che non sei una
scopata estiva o una
storiella estiva per far divertire un attoruncolo. Ma poi gli ho
sorriso ed è
finito li il discorso. perché? >> Disse e io
lo guardai incredula.
<< Perché devi fare sempre il fratello iper
protettivo!! >> Mi
sedetti al suo fianco e sospirai mettendomi le mani tra i capelli. Ecco
perché
Kellan era così strano dopo, eravamo nel bar e si sentiva a
disagio con
Riccardo nei paraggi.
<< Cos'è successo Chiara ?? >>
Mi chiese serio e lo guardai. Aveva
uno sguardo proprio serio e notai che il suo volto era stanco.
<< Ho litigato con Kellan , ma lascia stare. Tu che hai
fatto invece?? é
tutta la settimana che ti vedo stanco e dormi pochissimo a casa, anzi
non ci
sei quasi per niente >> Lo vidi agitarsi sul posto e poi
fu il suo turno
di sospirare mettendosi le mani nei capelli.
<< Sto frequentando una ragazza >> Disse
guardando davanti a lui .
Io non dissi niente, si vedeva che doveva sfogarsi con qualcuno.
<< Sto frequentando Martina, la cameriera del bar. Ormai
stiamo insieme
da tre mesi, non ve ne siete mai accorte perché lei abita da
sola in città
quindi se ci vediamo siamo da lei e mai da noi. >> Disse
guardandomi e io
gli sorrisi.
<< Ecco perché eri sempre così
allegro ultimamente. Ma scusa settimana
scorsa quando hai ricevuto la chiamata.. >> Gli chiesi,
doveva essere
successo qualcosa se aveva quello sguardo distrutto.
<< Settimana scorsa.. ha avuto un ritardo. A dir la
verità è tutta
settimana che ne stiamo parlando>> Lo vidi fissare il
soffitto.
<< Riky stai scherzando? Sarò zia ??
>> Gli chiesi non sapendo se
dovessi essere felice per lui o preoccupata.
<< No non diventerai zia.. tutta questa settimana sono
stato da lei, a
litigare, a preoccuparci e via così. Ma alla fine ieri sera
le è venuto il
ciclo. >> Mi guardò e dal suo sguardo sembrava
ancora strano, come se ci
fosse qualcos'altro di non detto.
<< Dobbiamo essere felici o tristi? >> Gli
chiesi .
<< Non lo so nemmeno io, sono contento che non ci sia un
bambino, ma...
non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di io, Martina e un
bambino.. e
non riesco a smettere di sorridere. >> Il suo volto si
illuminò. Era
proprio innamorato di Martina.
<< Sei cotto fratello mio >> Gli dissi
sorridendogli e tirandogli
un pugnetto sulla spalla.
<< Si lo so. Comunque ora stiamo meglio, penso che questa
vicenda mi
abbia fatto capire che lei è quella giusta e vorrei creare
una famiglia con
lei. >> Mi disse e io non potei trattenere la lacrima che
mi scese sulla
guancia. Riccardo la asciugò con il dorso della mano e poi
accarezzo le mie
occhiaie tornando preoccupato in volto.
<< Ma dimmi, hai litigato con Kellan come mai ?
>> Mi chiese e io
gli sorrisi felice per lui ma triste per me.
<< Non preoccuparti, abbiamo litigato e ci siamo detti
cose che non
pensiamo. Sono felice per te fratellone >> Gli dissi
sorridendogli e mano
a mano per la prima volta in quegli ultimi giorni riuscii a dormire
cullata tra
le braccia di mio fratello.
POV KELLAN
Erano giorni che non riuscivo a vedere Chiara, ai miei messaggi non
rispondeva,
nessuno riusciva a sentirla. Dopo aver chiesto scusa a Robert e Taylor
abbiamo
cercato di incrociare Chiara almeno una volta. Era sempre o fuori
oppure non
rispondeva a nessuno. Per tutta questa situazione erano giorni che non
dormivo
o mangiavo decentemente. Ero disteso sul letto da quando mi sono
svegliato a
fissare una foto di Chiara che avevo trovato su Facebook. Kellan e
Robert erano
fuori per lavoro mentre Charlie era andato a portare fuori Patty al
posto mio.
Sentii il cellulare vibrare e lo aprì subito sperando fosse
Chiara.
"Ho un piano, entro stamattina stai certo che la becco"
Era Giulia che mi avvertiva, ormai tutte le mattine ricevevo
più o meno lo
stesso messaggio. Dopo quella serata avevo visto Giulia e Lucia e si
erano
scusate per aver detto di stare attenta a Chiara. Non dovevano
scusarsi, in
fondo dopo averci pensato avevano ragione. Sono sempre stato un ragazzo
libero,
senza relazioni fisse e ora che mi interessava veramente una ragazza ci
poteva
stare che la avvertissero del pericolo.
Andai in cucina a fare colazione e passando davanti la porta di casa
senti la
voce di Riccardo e mi pietrificai sul posto. La sua minaccia era sempre
valida
e io di certo non stavo facendo del bene a sua sorella. Con tutta la
litigata
mi ero completamente scordato della minaccia ancora valida di suo
fratello.
Stava parlando in italiano quindi non riuscii a capire nulla ma dallo
spioncino
sulla porta vidi che venne trascinato dentro casa mentre Lucia e Giulia
venivano lasciate fuori.
Sentii Chiara parlandogli con un tono arrabbiato ma non capii niente
non
sapendo una parola di italiano. Chiara era davvero arrabbiata. Dopo un
pò non
sentii più niente, tornai a osservare dallo spioncino e vidi
che le ragazze non
c'erano più. Sentii vibrare il telefono e vidi un messaggio
di Giulia.
"Piano fallito per oggi. Mi dispiace"
Non le risposi neanche ma tornai in cucina per preparare il pranzo
cercando di
captare delle parole che venivano dette dall'altra parte del muro, ma
non capii
nulla.
Finii intanto di preparare il pranzo e dopo aver mangiato sentii
bussare alla
mia porta di casa. Mi avvicinai lentamente sperando fosse Chiara.
<< chi è ? >> Chiesi e guardando
dallo spioncino mi pentii di aver
aperto bocca. Riccardo era fuori dalla mia porta e di certo non era una
visita
di piacere.
<< Sono Riccardo aprimi >> Disse e io aprii
di poco la porta ma lui
la spinse aprendola completamente e afferrandomi di nuovo per la
maglietta
trascinandomi in sala e buttandomi sul divano. Quel ragazzo mi faceva
paura.
<< Cosa hai fatto? >> Chiese mettendosi
davanti a me con le braccia
incrociate torvo in volto.
<< Abbiamo litigato >> Dissi e decisi che
per nulla al mondo avrei
abbassato lo sguardo.
<< Questo l'ho capito ma per cosa? >> Mi
chiese e io gli confessai
tutto.
<< Dopo aver parlato con te mi sentivo a disagio anche
solo a toccarla,
non volevo starti antipatico, Chiara è importante per me e
volevo stare
simpatico al suo unico fratello. Per questo motivo mi sono tenuto a
distanza
per tutto il resto della serata. C'eri tu e non mi sentivo a mio agio.
Quando
siamo usciti si è avvicinata e io mi sono scansato convinto
fossi ancora sotto
il tuo sguardo. Si è arrabbiata tantissimo e non ha parlato
per tutto il
viaggio. Poi sotto casa abbiamo parlato ma era arrabbiatissima e ha
iniziato a
dirmi che avevano ragione gli altri e che io ero uno che saltava da un
letto
all'altro in fretta. Non ci ho più visto, mi sono arrabbiato
e ho detto cose
che non pensavo >> Gli dissi ma Riccardo continuava a
guardarmi senza
cambiare minimamente espressione. Dovevo dirgli tutto, non potevo
tenermi delle
cose per me.
<< Così ho parlato a vanvera e le ho detto che
il puttaniere non ero io
ma doveva guardarsi allo specchio visto che si sta dividendo tra me e
un altro
contemporaneamente>> Dissi, sapevo che Riccardo non
sapeva di Eric quindi
evitai di dire il suo nome.
<< Puoi pure dire Eric. Conosco tutti due da anni e non
sono così cieco
come credono loro due.>> Disse e io lo guardai sorpreso.
Sapeva tutto
allora.
<< Appena ho detto quella frase mi sono reso conto della
cazzata che ho
fatto. Lei mi ha mandato a fanculo e dopo di che non l'ho
più ne vista ne
sentita. Io ti giuro Riccardo non volevo finisse così, lei
mi piace e le cose
che ho detto non le penso veramente. >> Dissi e finito
tutto il mio discorso
lui non disse una parola. Continuava a osservarmi senza dire niente
fino a
quando non si appoggiò al tavolo dietro di lui e si mise le
mani nei capelli
sospirando distrutto.
<< Siete due deficienti >> Disse e io lo
guardai non capendo il
motivo della sua reazione.
<< Kellan io non ti ho fatto quel discorso
perché non mi piaci, anzi
preferisco decisamente te che Eric.>> Io lo guardai
sorpreso non capendo.
Se gli piacevo perché cavolo si era comportato
così.
<< sai non capita a tutti di avere una sorella che
frequenta un famoso
attore americano. Ho solo voluto proteggerla e in quella maniera mi
sembrava ti
entrasse più in testa. Io non ho nulla contro di te
Kellan.>> Mi disse
tirandomi due pacche sulla spalla e sorridendomi.
<< Ma quindi .. >> Chiesi pensando che
tutta quella storia ormai
non aveva senso.
<< Quindi si vede che sono un attore bravissimo, a me
interessa solo che
non la fai soffrire ma vedo che tu sei messo male almeno quanto lei.
Tutta
questa litigata non ha senso >> Disse e si sedette
affianco a me sul
divano.
<< Sto da cani, l'ho ferita e solo perché ero
arrabbiato.. sono un
cretino >> Dissi mentre Riccardo scoppiò a
ridere.
<< Si decisamente si, ma lo siete tutti e due. Fatti
trovare al tiratardi
stasera, Chiara sarà li >> Disse alzandosi
sorridendo mentre io lo
guardavo stupito.
<< Grazie Riccardo >> Gli dissi incredulo .
<< E' il minimo visto che tutta questa storia
è anche colpa mia >>
Uscì di casa ricordandomi alle 9 di essere li.
Impossibile. Ero ancora seduto sul divano e non potevo credere a quello
che era
appena successo. Riccardo non ce l'aveva con me, voleva solo
assicurarsi che
Chiara non fosse presa in giro e io come un cretino avevo mandato tutto
a
puttane pensando chissà che. Adesso dovevo solo pensare a
cosa dirle, avevo
molto da farmi perdonare. Prima di tutto dovevo mandare un messaggio a
Giulia.
"Ho parlato con Riccardo e dice di dirvi che ha parlato con Chiara"
"Meno male. quando si sistemerà tutto però una
bella ramanzina non se la
perde di sicuro"
Sorrisi sperando che stasera Chaira mi perdonasse. Sentii la
porta di
casa aprirsi e vidi Charlie comparire in sala.
<< Come va ? >> Mi chiese timoroso. In
questi giorni ero super
depresso e irrascibile.
<< Comunque vada a finire questa storia vi devo portare
tutti fuori per
farmi perdonare >> Vidi il suo sguardo sorpreso e poi mi
sorrise.
<< Mi fa piacere sentirtelo dire amico >>
Mi diete una pacca sulle
spalle, rimase un attimo a fissarmi come se fosse stato indeciso se
dirmi una
cosa oppure no e poi si voltò mettendo a posto il guinzaglio
di Patty con cui
era andato a farle fare una passeggiata. Mah... ogni tanto anche
Charlie era
strano.
Tornai in camera e pensai a come scusarmi stasera. Potrei iniziare
con...