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Autore: nutellah    21/07/2019    9 recensioni
[ storia ad oc | iscrizioni sempre aperte | AU | sci-fi ]
Dal testo: 
Il preside continuò: «In un mondo in difficoltà, la nostra scuola rimane un punto di riferimento per i ragazzi che credono, che hanno speranze, che hanno voglia di fare, e noi, personale della scuola, abbiamo il dovere di mantenere la rotta, di non perdere la bussola, di dare il buon esempio. Non importa se facciamo fatica, non importa se abbiamo strumenti carenti, non importa se mancano delle cose, non importa. Per noi, cari Alunni, contate Voi, contano le Vostre speranze, conta il Vostro futuro.»
Genere: Azione, Science-fiction, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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超大国高校
Chō taikoku Kōkō

 

15 Aprile 2019, ore 07:43, strada di Inazuma Cho.

 Era il quindici aprile. La primavera era da poco giunta in città, e lo si poteva percepire dalla temperatura che era leggermente aumentata e dai ciliegi in fiore che coloravano di rosa la città. Per la maggior parte delle persone, la caduta dei fiori di ciliegio simboleggia il ciclo della vita e ricorda che tutto è destinato a finire; per una minoranza della popolazione, essa rappresenta solo una cosa: l’inizio di un nuovo anno scolastico. Il quindici aprile duemila diciannove migliaia di bambini e ragazzi si accingevano a varcare i cancelli dell’istituto che frequentavano; c’era chi stava per iniziare le scuole elementari, chi stava per iniziare le scuole medie, chi stava per iniziare le scuole superiori e chi stava per iniziare una scuola un po’ speciale.
Seto Midori e Yamana Akane camminavano lungo le strade tinte di rosa di Inazuma Cho, osservando distrattamente i ragazzi che passavano al loro fianco e scommettendo su quale istituto potessero frequentare; d’un tratto, la loro attenzione fu catturata da una capigliatura a loro nota che,  poco davanti loro, era spuntata da una stradina secondaria e si incamminava con passo rapido nella stessa direzione in cui stavano andando loro.
«Shindou Takuto!» urlò Midori, chiamandolo da lontano. L’interpellato si fermò e si voltò verso le ragazze chiedendosi chi lo avesse chiamato; notandole, sorrise dolcemente e s’incamminò verso di loro.
«Buongiorno, ragazze.» disse, una volta raggiunte le ragazze. «Come va?»
«Buongiorno Shindou-san, tutto bene.» rispose Midori, mentre la compagna al suo fianco avvampava dall’imbarazzo. «Sei pronto per questo nuovo anno scolastico?»
«Penso di sì.» rispose il giovane, con aria pensierosa. «Non ho un bel presentimento per quest’anno.»
«Oh, andiamo!» sbuffò spazientita la rossa. «Non è nemmeno iniziata la giornata e già stiamo a preoccuparci? Su, su andiamo!»

 

 15 Aprile 2019, ore 07:51, strada di Inazuma Cho.

 «Buongiorno Hayami-kun! Buongiorno Kurama-kun!» esclamò un ragazzo uscendo dalla propria casa. «Ciao mamma! Ci vediamo stasera!»
«Sembri entusiasta.» asserì il compagno dai capelli azzurri, squadrandolo con sguardo incerto.
«Sono solo felice che un nuovo anno scolastico stia per iniziare!» rispose il primo, incamminandosi verso scuola. «Ehi, Hayami-kun, tu non sei felice?»
«E-ehm.» sobbalzò il compagno interpellato. «C-certo che sono felice, Hamano-kun!»
«Vedi, Kurama-kun? Sei tu quello costantemente insoddisfatto.» lo canzonò Hamano, scoccandogli un’occhiata eloquente.
«Pff.» sussurrò Kurama alzando gli occhi al cielo. «Andiamo.»

 

 15 Aprile 2019, ore 08:11, Inazuma Cho, casa Nishiki.

 «Non mi capacito del fatto che anche il primo giorno di scuola tu arrivi in ritardo.»
Una donna distinta sulla quarantina osservava esasperata il figlio che, con fretta e furia, sistemava la borsa per la scuola.
«Ryouma, sei davvero incorreggibile.» sbuffò spazientita, avvicinandosi al ragazzo e sistemandogli la giacca. «Per il tuo compleanno devo regalarti una sveglia che segna male l’ora.»
«Dai, mamma, non esagerare!» ridacchiò il ragazzo, afferrando rapidamente la borsa ed un bicchiere pieno di succo; lo bevve avidamente e, posandolo, urlò: «Adesso vado, a stasera!»
Mentre sfrecciava fuori di casa, la donna non poté far a meno di sorridere, pensando alle volte che durante l’anno l’avrebbe fatta spazientire.

 

15 Aprile 2019, ore 08:17, Inazuma Cho, Chō taikoku Kōkō, corridoio.

«Ehi, Minamisawa-kun! Siamo qui!» un ragazzo tarchiato alzò la mano e l’agitò vivacemente salutando il compagno che, imbarazzato dal suo gesto, si affrettò a raggiungerlo.
«Vi avevo visti, non c’era bisogno di fare tutto ciò.» sussurrò sprezzante, guardando male il compagno. Una ragazza che aveva osservato tutta la scena si avvicinò divertita.
«Minamisawa-san, sei così ingrato!» esclamò guardandolo con fare divertito. «Ragazzi, non vi merita proprio!»
«Che succede, Aurora-chan?» le rispose a tono l’altro, mettendosi faccia a faccia con lei. «Non è ancora iniziato l’anno scolastico e già vuoi darmi lezioni?»
Aurora ridacchiò sotto i baffi: erano anni che si conoscevano, erano anni che ogni giorno si stuzzicavano a vicenda, ma nonostante tutto quel tempo, Minamisawa Atsushi non voleva mai demordere nel discutere con lei. «Minamisawa-san, non cambi mai!»
«Potrei dire lo stesso di te.»  rispose indisposto il primo, incrociando le braccia al petto. D’un tratto, lungo i corridoi dell’istituto risuonò una campanella che indicava che, da lì a poco, il preside avrebbe pronunciato il discorso inaugurale del nuovo anno e che, pertanto, gli studenti dovevano riunirsi in anfiteatro.

 

15 Aprile 2019, ore 08:30, Inazuma Cho, anfiteatro della Chō taikoku Kōkō.

Sul palco dell’anfiteatro scolastico un uomo sulla cinquantina stava dinanzi al leggio, sistemando i fogli del discorso che stava per pronunciare. Aspettò trepidante che tutti avessero preso posto, si schiarì la voce ed iniziò: «Alunni ed Alunne, Docenti e Personale tutto, benvenuti in questo nuovo anno scolastico che ci vede ulteriormente insieme. Si arriva sempre con una forte carica emotiva a questo momento, è un momento particolare, c’è sempre una grande aspettativa e una forte emozione, personale e collettiva.»
Dalla platea di studenti si elevò un brusio indistinto ed alcuni dei ragazzi più grandi, prontamente, intimarono a tutti di fare silenzio. Il preside continuò: «In un mondo in difficoltà, la nostra scuola rimane un punto di riferimento per i ragazzi che credono, che hanno speranze, che hanno voglia di fare, e noi, personale della scuola, abbiamo il dovere di mantenere la rotta, di non perdere la bussola, di dare il buon esempio. Non importa se facciamo fatica, non importa se abbiamo strumenti carenti, non importa se mancano delle cose, non importa. Per noi, cari Alunni, contate Voi, contano le Vostre speranze, conta il Vostro futuro.»
Alcuni docenti seduti alle spalle del preside annuirono vigorosamente, mentre quest’ultimo, con un cenno del braccio, alludeva a loro. 
«Il nuovo anno richiederà impegno assiduo e costante, partecipazione attiva ed entusiasta alle lezioni e a tutti i momenti della vita scolastica. Chiedo a tutti un contributo attivo per creare un ambiente di lavoro sereno, rispettoso dei principi, delle regole, dei ruoli esistenti nella scuola, che favorisca il raggiungimento di risultati ottimi da parte degli alunni e che contribuisca a confermare il successo del nostro grande istituto.» continuò il preside, guardando tutti gli studenti seduti nelle prime file. «Un benvenuto speciale va ai nuovi iscritti delle classi prime che, per la prima volta, varcano le soglie della nostra scuola. Per loro inizia un percorso nuovo con qualche cambiamento in più. Nuovi insegnanti, nuovi compagni. Un augurio particolare va a loro, con la speranza che essi siano sempre fiduciosi e sorridenti come oggi.» 
Un giovane dai capelli castani e gli occhi azzurri sorrise emozionato mentre il preside proseguiva. «Ed a tutti gli altri studenti dell’istituto voglio rivolgere il mio più caro saluto ed il mio più caro augurio, poiché la priorità dell'agire della scuola deve essere il garantire loro preparazione rigorosa e successo formativo, in modo che i ragazzi di oggi diventino cittadini liberi, capaci, forti della conoscenza della nostra storia, del nostro pensiero scientifico, filosofico, artistico e letterario. Per questo, ai docenti va il mio sostegno affinché continuino con passione, competenza e professionalità a svolgere un ruolo, così importante e delicato, nella formazione delle nuove generazioni, con l'impegno che li contraddistingue, anche in questi tempi difficili.»
Alcuni professori si guardarono, percependo la gravità della situazione corrente e la necessità del loro intervento.
«Un augurio particolare va ai Genitori, affinché partecipino con la scuola alla crescita educativa e formativa dei propri figli. Un saluto doveroso a tutto il Personale non docente, la cui collaborazione è indispensabile affinché il nostro istituto possa funzionare al meglio, anche in un momento quale quello attuale.»
Il preside si fermò per un momento, giunto quasi al termine del discorso, per guardare i ragazzi dinanzi a lui, sui quali ricadevano tutte le loro aspettative e la speranza che potessero migliorare un mondo che, per come era in quel momento, non aveva alcuna speranza.
«Che quest’inizio di anno scolastico sia felice, il mio auspicio è che questo istituto, così ricco di tradizione e di storia, continui ad impegnarsi, valorizzando tutte le esperienze pregresse e, al tempo stesso, favorendo l’innovazione e la qualità. Buon anno a tutti Voi della Chō taikoku Kōkō!»

 

 

Angolo dell’autrice.
Helloooooo ~
Non pensavo sarei mai tornata a scrivere una storia ad oc eppure, ispirata dal fatto che anche qualcun altro l’abbia fatto, mi è ritornata la voglia!
Diciamo che da questo prologo non si capisce molto sulla trama, vi basti sapere che era proprio questa la mia intenzione eheh.
Bando alle ciance, vi presento la scheda OC, da compilare in maniera esaustiva e da inoltrarmi dopo la mia conferma! Accetto sia ragazzi che ragazze. Preferirei se mi mandaste due OC, se possibile. Fatemi sapere!

Nome:
Cognome:
Eventuale soprannome:
Età
[dai 15 ai 18 anni]:
Data di nascita
[senza anno]:
Aspetto fisico [vi prego di renderlo in maniera soddisfacente, se non ci riuscite indicatemi anche un prestavolto]:
Aspetto caratteriale [in maniera esaustiva, grazie]:
Orientamento sessuale [accetto qualsiasi genere]:
Relazioni [amicizie, cotte, inimicizie]:
Famiglia e status sociale [rapporto con i familiari, chi sono, cosa fanno, se sono abbienti o meno]:
Potere ESP [vi allego sotto un elenco ed una spiegazione, vorrei ne sceglieste solo uno per OC, sbizarritevi!]:
Altro [varie ed eventuali]:
Numero casuale [da 1 a 9, serve a me per una cosa che poi vi spiegherò]:

 

Ecco l’elenco dei poteri ESP, con annessa spiegazione, così che voi possiate capire meglio!
Spero l’idea vi piaccia, buona giornata a tutti!
Michela

   
 
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