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Autore: FeBookworm    02/08/2019    2 recensioni
Hermione Granger è tornata a vivere tra i Babbani, cercando di dimenticare per sempre qualsiasi suo contatto col Mondo Magico.
Dopo cinque anni di vita tra i Babbani però riceve una visita inaspettata, che fa rifiorire nella sua mente ricordi che avrebbe voluto che rimanessero celati.
Un nuovo pericolo incombe sul mondo magico, un pericolo che questa volta ha origine nel mondo babbano. E chi meglio di lei può aiutare una certa persona a risolvere l'arcano?
Dal primo capitolo:
"Granger 1, furetto 0. Non puoi seguirmi per sempre.
Ma non sapeva ancora quanto si sbagliava.
Tornata a casa, leggermente barcollante per via dei gin tonic bevuti, trovò un biglietto sul tavolo del salotto. Un biglietto del tipo particolare di pergamena che si usava a Hogwarts.
Tana per la Mezzosangue."
Genere: Mistero, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Capitolo II

Hermione cercò di non pensare a lui. Doveva andare avanti con la sua vita come aveva sempre fatto. Era lui che era venuto da lei, giusto? Quindi doveva farsi avanti lui. Lei doveva solo continuare a fare il suo lavoro.
I ricordi però, quelli non la volevano proprio lasciare in pace.
Si ricordava tutto di lui. Per quanto avesse provato a dimenticarsi del Mondo Magico, per quanto avesse provato a rompere tutti i legami, la presa che lui aveva sul suo cuore rimaneva salda.
A volte, quando usciva a bere con Sally e Tony, poteva quasi immaginarsi di essere in un altro sposto, in quell’altro mondo, con lui e gli altri.
Offro io questo giro, Granger. Te lo meriti dopo la missione di oggi.
Vuoi ripagarmi con un drink il fatto di averti saltato il culo per l’ennesima volta, furetto?
Non lo chiamerei proprio “salvarmi il culo”.
Certo, Malfoy. Se questa bugia ti fa dormire sogni tranquilli di notte, continua pure a dirtela.
Touché, Mezzosangue.
Gli insulti di scuola si erano trasformati in semplici battibecchi. Un giorno Harry le aveva detto che pensava che lei e Malfoy non conoscessero un altro modo per comunicare che non fosse quello di punzecchiarsi costantemente. Ci riuscivano eccome, ma questo a Harry non lo disse.
Aveva scoperto presto, nel corso del loro settimo anno ad Hogwarts, quanto fosse facile parlare con Malfoy, una volta messi da parte i pregiudizi. Ancora prima aveva capito quanto la guerra lo avesse cambiato, e in meglio.
Devo chiederti scusa, Granger. Per come mi sono comportato negli anni passati. Continuo a non apprezzare i Babbani, sappilo, ma non penso più che tu e quelli della tua razza inquiniate l’aria che respiro.
Un cambiamento totale in lui sarebbe stato impossibile. Non solo per tutti gli anni in cui aveva ascoltato gli insegnamenti di Lucius come se fossero una verità superiore a cui tutti dovevano sottostare, ma anche perché, in quanto appartenente a un gruppo così ristretto di Maghi Purosangue, era sempre più attaccato alle sue origini e tradizioni. Non avrebbe mai ribaltato completamente l’ordine che i suoi avi avevo creato, ma un’apertura mentale, questo poteva farlo.
Con Malfoy aveva capito l’importanza del compromesso, di quanto fondamentale fosse incontrarsi a metà strada per andare avanti insieme.
Prima, da Grifondoro testarda quale era, credeva che il Mondo potesse essere solo bianco o solo nero. Con Malfoy aveva imparato che non sempre il suo modo di vedere le cose era giusto, o che fosse l’unico.
Granger, quando lo imparerai? Gli elfi non vogliono essere liberati, per questo continuano a far finta di non trovare quei cappellini, che detto fra noi sono anche orrendi, che tu lasci ovunque vai.
Ma cosa ne sai tu?
Lo so, Granger. Non saprebbero dove andare, o cosa fare. Diventando elfi domestici, o lavorando in chissà quale posto, ottengono uno scopo e un tetto sulla testa. Hanno bisogno di noi tanto quanto noi di loro. Riusciresti a vedere… che ne so, Kreacher in qualsiasi altro posto che non sia la vecchia dimora dei Black?
La vita di Dobby è completamente migliorata da quando non era più al vostro servizio.
Anche la mia vita è migliorata quando mi sono liberato dall’influenza di mio padre, Granger. Il tuo esempio non può stare in piedi visto l’eccezionalità del caso.
Avere qualcuno che riusciva a tenerle testa era… incredibile. Soprattutto dopo la Guerra, quando tutte le sue certezze si erano dissolte, aveva ritrovato un po’ di quello spirito che credeva di avere perso.
E stava bene con lui. Per Merlino, stava bene. Aveva smesso di sentirsi sempre obbligata a risolvere la situazione, sempre in allerta per un pericolo che poteva spuntare da dietro l’angolo. Anche quando erano in missione, quando i pericoli della vita da membro del reparto speciale degli Auror erano evidenti, stava bene.
Se qualcuno mi avesse detto ad Hogwarts, che sarei stato il tuo partner una volta diventato Auror, gli avrei prima riso in faccia e poi lo avrei Schiantato.
E invece adesso prendi ordini dalla Mezzosangue zannuta. Non lo trovi comico?
Certo, Granger. Se questa bugia ti fa dormire sogni tranquilli la notte, continua pure a dirtela.
Ma poi le cose si erano complicate e lei era dovuta scappare.
Se lo ricordava ancora, il modo in cui lui la guardava mentre se ne andava via per sempre. Non aveva provato a fermarla, a differenza di Harry e Ginny. Non lo aveva fatto, perché sapeva che sarebbe stato inutile. Anni a combattere su due diverse fazioni e poi fianco a fianco gli avevano permesso di capire quanto testarda potesse essere.
Sei così maledettamente testarda!! Quando ti metti in testa una cosa, nessuno può farti cambiare idea, giusto? Bene, eccoti qui il risultato della tua testardaggine, Granger. Sei contenta adesso?
Non era arrabbiato. Nel suo sguardo non c’erano i lampi di rabbia furiosa che aveva visto a volte quando non rispettava gli ordini. Era solo tremendamente deluso. Perché credeva che lei fosse infallibile e invece entrambi avevano capito che non era così.
Allora io vado, Malfoy.
Buona permanenza nell’altro mondo, Granger.
Non provi a fermarmi?
Perché? Servirebbe? No, ormai hai deciso di chiuderti questa porta alle spalle per sempre. Va’, dunque. Tornatene tra i Babbani. Ma prima o poi la magia tornerà a bussare alla tua porta.
Ripensando a questo, non si stupì affatto quando sentì il campanello suonare.
 
 
 
I suoi occhi erano proprio come se li ricordava. Argento fuso, con qualche pietruzza di azzurro. Occhi come il mare in inverno.
“Ti sei deciso a farti avanti, dunque?” gli chiese mentre lo lasciava entrare nel suo appartamento.
“Sei sempre stata tu la più testarda tra i due. E, inoltre, sono qui per un motivo specifico e stavo solo perdendo tempo prezioso ad aspettare una tua reazione.”
“Credevo che il Mondo Magico fosse ormai in pace.”
“Beh, sì. Nessun mago oscuro all’orizzonte da un po’, ma questo non significa che non ci sia criminalità. E’ così anche da queste parti, no?”
Era appoggiato al tavolo del salotto, con le mani nelle tasche dei jeans. Sembrava sempre così composto, eppure nella sua voce intuì un moto di nervosismo.
“Parla, dunque” gli rispose lei, incrociando le braccia al petto e mettendosi sulla difensiva.
Lui non le addolcì la pillola, non era il tipo.
Se c’era una qualità che aveva sempre apprezzato in lui, anche quando erano nemici, era la franchezza.
“Qualcuno sta rapendo i bambini delle famiglie Purosangue. Bambini di un anno e mezzo, massimo due. Ci sono arrivate un centinaio di segnalazioni nel giro di quattro mesi.”
“Mi dispiace per quei bambini, ma non capisco perché sei venuto fin qui.”
“Li portano qui, Granger.”
Lei lo guardò stupita, quasi incredula:”Non può essere. Nessuno qui conosce il vostro mondo. Siamo babbani, per la miseria!”
“Tu non lo sei” le rispose freddamente lui.
Prima di proseguire, lui studiò la sua espressione. Si stava arrabbiando e innervosendo.
Bene, Granger. Allora c’è ancora un briciolo della Grifondoro di un tempo in te.
“Vorresti essere solo quello, ma non lo sei. C’è altro dentro di te. E chissà quanti altri come te, che hanno deciso di abbandonare il Mondo Magico per vivere tra i Babbani in incognito ci sono.”
“E perché sarebbero interessanti ai vostri pargoli purosangue?” domandò acida.
Non le piaceva la piega che aveva preso la discussione. Puzzava di fregatura.
“Non lo sappiamo. Hai ragione tu, perché dei pargoli purosangue sarebbero così importanti per dei Mezzosangue o per dei Babbani? Soprattutto visto il fatto che non sono stati chiesti riscatti.”
Dal modo in cui parlava, il modo in cui i pugni serrati erano ben nascosti nelle tasche le dicevano che c’era dell’altro.
“Tu ti sei già fatto una tua idea, vero?” domandò lei, sospirando. Lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, sconfitta.
Dal momento in cui lo aveva visto bussare alla sua porta, aveva capito che era qualcosa di grave. Lui non sarebbe mai tornato a prenderla se non fosse così.
“Hai mai sentito parlare di Frankenstein, vero?”
“E questo cosa c’entra? E’ solamente un romanzo babbano.”
“No, Granger. Non lo è” rispose lui secco, avvicinandosi a lei:”I Frankenstein erano una delle famiglie purosangue più famose nei Balcani. Famosi non tanto per il merito o il prestigio o per il lignaggio, ma per le loro eccentricità. A loro piaceva… sperimentare, chiamiamolo così. Qualcuno di loro decise di accoppiarsi con le Creature della notte, vampiri e licantropi soprattutto. Altri vollero vedere fino a che punto la Magia può spingersi. Se qualcuno era riuscito a creare l’elisir di lunga vita, perché non creare un modo per riportare in vita un corpo morto?”
Hermione lo guardò disgustata.
“Oh, lo so Granger. E tu che credevi che Voldemort fosse l’essere più ripugnante su questa terra. In ogni caso, qualcuno di loro, per sfuggire agli Auror a seguito di denunce sulla poca umanità dei loro esperimenti, si nascose tra i Babbani. Da tempo non si sentiva niente a loro proposito, ma io temo, e così anche Blaise, che il culto della sperimentazione dei Frankenstein sia ritornato in auge.”
“Ma perché?”
“Perché l’essere umano è invidioso, Granger, per sua stessa natura. Vogliamo sempre quello che hanno anche gli altri. E se qualche Sanguesporco o Mezzosangue volesse scoprire il serio della Purezza del sangue…”
“Inizierebbe a rapire bambini per trovarlo? No, non lo posso credere. E’ troppo malato e assurdo persino per te, Malfoy.”
Adesso erano a pochi passi di distanza. Lei fu costretta ad alzare la testa per poterlo vedere in faccia e lui dovette resistere all’impulso di prenderla per le spalle e scrollarla per farle capire che il Mondo babbano e quello magico erano entrambi marci, più di quanto lei riuscisse a capire.
“Va bene” disse solamente lui.
“Cosa?”
“Non mi credi. O pensi che io sia un folle, non mi interessa. Ma dimostramelo.”
“Malfoy ma che accidenti stai dicendo?”
Lui si avvicinò fino a quando non fu a pochi centimetri da lei. Si abbassò per vederla negli occhi, di modo che l’argento dei suoi occhi si scontrasse con l’ambra di quelli di lei.
“Nel tuo orfanotrofio controlli le prime manifestazioni involontarie della magia, giusto? Scommetto che hai sempre dato per scontato che quei bambini fossero Sanguesporco.”
“Che cos’altro avrebbero dovuto essere?”
“Esatto. Provamelo. Forniscimi tutti i dati e i risultati che riesci a trovare. Provami che tra il vostro orfanotrofio e quello di altre città non ci sono Purosangue e io me ne tornerò sconfitto da Potter a riferirgli quanto la sua geniale amica mi abbia fatto sentire un idiota e che per l’ennesima volta lei aveva ragione e io torto. Provamelo, e non mi vedrai mai più.”
Se lui avesse usato un tono diverso, meno arrogante, meno furioso, più amichevole, probabilmente gli avrebbe dato una mano a dimostrare il contrario, e cioè che aveva ragione. Che forse una qualche minaccia esisteva davvero.
Ma lui era Draco Malfoy e lei era Hermione Granger.
Per questo con rabbia gli disse:”Ti farò questo favore, furetto, e spero davvero di non doverti vedere mai più.”
Lui ghignò:”Certo, Granger. Se questa bugia ti aiuta a dormire sogni tranquilli la notte, continua pure a dirtela.”





Nota dell'Autrice:
​Eccomi qui con questo nuovo aggiornamento. Finalmente scopriamo come mai Malfoy è tornato a infastidire Hermione Granger.
​Che ne pensate? Vi incuriosisce un po'? Almeno un pochino?
Fatemi sapere che cosa ne pensate =)
​E grazie alle sei persone che hanno messo la mia storia tra le seguite!! =) mi fa davvero piacere =D

​Vi lascio il link della mia pagina autrice, in caso vogliate contattarmi.

https://www.facebook.com/FedeMorningRockEFP-663566033691978/?ref=bookmarks

A presto,
-Fé-
   
 
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