Presentazione della lirica:
'Schwer mit den Schätzen des Orients beladen' è una lirica in lingua tedesca la cui datazione non è accertabile. Stando a fonti al di fuori del territorio Prussiano / Tedesco, vi erano traduzioni di questa lirica in lingua inglese che circolavano già dalla seconda metà del 19° Secolo. Tale poesia, anch'essa musicata per assumere le fattezze di una tipica volkslied, faceva probabilmente riferimento alle storie dei marinai tedeschi impegnati nel carteggio delle isole dell'Oceano Pacifico o all'esplorazione dell'Oceano Indiano. Risulta molto complesso geolocalizzare in maniera specifica il dove si svolgano le azioni (ossia, da dove arrivino i vascelli e quale sia il luogo dell'attesa), ma, in parte, su questo tema vengono in soccorso le altre svariate Matrosenlieder associate al periodo del Neocolonialismo: il luogo dell'attesa è probabilmente Amburgo, mentre i vascelli ritornano o dal Mar Cinese Meridionale, o dall'Arcipelago delle Hawaii.
La lirica presenta uno schema di rime interne ad ogni verso della prima metà di ogni stanza, prima dei ritornelli (Schatzen - beladen / fuhren - kamen), e nel Refrain segue uno schema a rima incrociata ABAB che prende forma tramite l'utilizzo delle medesime parole.
'Schwer mit den Schätzen des Orients beladen'
Originale Tedesco:
Schwer mit den Schätzen des Orients beladen,
ziehet ein Schifflein am Horizont dahin.
Sitzen zwei Mädchen am Ufer des Meeres,
flüstert die eine der andern leis' ins Ohr:
„Frag doch das Meer ob es Liebe kann scheiden,
frag doch das Meer ob es Treue brechen kann.
Frag doch das Meer ob es Liebe kann scheiden,
frag doch das Meer ob es Treue brechen kann“
Schifflein, sie fuhren und Schifflein sie kamen,
einst kam die Nachricht aus fernem fernem land.
Aber es kamen nur wenige Zeilen,
daß eine andere er auserkoren hat.
„Frag doch das Meer ob es Liebe kann scheiden,
frag doch das Meer ob es Treue brechen kann.
Frag doch das Meer ob es Liebe kann scheiden,
frag doch das Meer ob es Treue brechen kann“
Traduzione (letterale):
Piena dei tesori dell'oriente,
una nave salpa all'orizzonte.
Due ragazze siedono sulla riva del mare,
l'una sussurrando all'altra nell'orecchio:
“Chiedi al Mare se può dividere l'amore,
Chiedi al Mare se può spezzare la fedeltà.
Chiedi al Mare se può dividere l'amore,
Chiedi al Mare se può spezzare la fedeltà.”
Piccole navi salpavano, piccole navi gettavano l'ancora,
finché non arrivò una lettera da un paese lontano.
Ma vi erano sole poche righe,
in cui egli diceva di aver scelto un'altra ragazza.
“Chiedi al Mare se può dividere l'amore,
Chiedi al Mare se può spezzare la fedeltà.
Chiedi al Mare se può dividere l'amore,
Chiedi al Mare se può spezzare la fedeltà.”