Innocence
Capitolo 3-Blue
…5 ANNI DOPO…
Un colpo alla porta lo fece sussultare e
scattare in piedi.
La porta si aprì e una piccola e minuta elfa
domestica entrò reggendo un piccolo vassoio d’argento fra le mani sgraziate e
nodose.
-Il padrone mi ha chiesto di portarle questo-
gracchiò porgendogli il vassoio e facendo un inchino.
Su di esso vi erano posati un foglietto di
carta piegato a metà e una rosa blu ancora tempestata di rugiada.
-Grazie…puoi andare ora…- gli disse in
risposta.
Una volta che il servitore fu scomparso dietro
il pannello di legno, tornò a sedersi sull’enorme letto nel centro della
stanza, e dopo aver scostato con un gesto seccato della mano la treccia di
capelli biondi lunga fino al sedere, prese delicatamente dal vassoio il fiore e
ne annusò la fragranza…sapeva di notte e nebbia…sempre tenendola in mano aprì
il foglietto e lesse.
Buongiorno angelo…
Spero che tu abbia passato una nottata
meravigliosa come lo è stata per me…
Volevo solo avvertirti che questa sera avremo
ospiti, verranno a trovarci alcuni miei amici per una piccola riunione di
lavoro…spero che ti divertirai…
Con
amore T.
Ripiegò il biglietto e lo appoggiò sulla scrivania di mogano e noce, sormontata da uno specchio, e diede una fugace occhiata all’orologio: erano le 12.37 e lui era ancora scalzo, in pigiama e vestaglia leggera; fra circa venti minuti sarebbero arrivati i servi con i vestiti che Lui aveva scelto per quel giorno.
Decise che nel frattempo avrebbe mangiato qualcosa, così uscì dalla stanza e disse ad un elfo che passava di lì con un enorme cesto dei panni sporchi fra le manine
-Bydlo, potresti per favore rifare la camera?Quando ai tempo, se ora sei occupato con il bucato non fa nulla…-
Si pentì subito delle sue parole quando vide gl’occhi dell’elfo riempirsi di lacrime e, una volta fatto cadere il cesto cominciò a battere la testa contro il muro.
-Il signorino è sempre così gentile!Ma non deve chiedere per favore, Bydlo fa!Bydlo serve!-
-Ok, d’accordo!Ma ora calmati, prima che il padrone ti veda!-
Bydlo smise immediatamente e corse giù dalla maestosa scala di marmo diretto alla lavanderia.
Con un sospiro esasperato, si avviò verso la sala da pranzo.
Ma quando fu nei pressi del portone che dava sul giardino, questo si aprì e una figura entrò nell’atrio.
Appena l’ebbe riconosciuta il biondo cominciò a mordicchiarsi inconsciamente un labbro.
La figura si tolse il mantello e si rivelò essere un ragazzo di circa vent’anni dai capelli castano scuro che sfioravano a malapena le spalle e profondi occhi tra il nocciola e il nero.
Appena l’ebbe riconosciuto l’altro ragazzo lasciò cadere l’indumento a terra per poggiare la mano destra sul fianco dell’altro ragazzo e con la sinistra raggiunse il piccolo elastico che teneva i capelli in una treccia e con un gesto fluido lo sciolse lasciando liberi i lunghi capelli d’angelo.
Poi, dopo aver immerso una mano nel mare d’oro e averlo tirato a sé, cominciò a percorrergli il collo con baci dolci e leggeri.
-Sei sempre stupendo angelo MIO…-
Disse mettendo l’accento sull’ultima parola: mio.
Sempre cercando di non interrompere la dolce tortura, spinse il biondo lentamente, fino a che quest’ultimo non si trovò semi inginocchiato sullo spesso tappeto persiano.
Lo fece sdraiare su di esso e dopo aver contemplato per qualche secondo l’aureola che i capelli formavano attorno al suo volto diafano sussurrò maliziosamente
-Sei sempre stupendo angelo MIO…-
Disse mettendo l’accento sull’ultima parola: mio.
Si chinò su di lui cominciando a baciarlo appassionatamente sulla bocca, prendendo voracemente possesso delle sue labbra.
Accarezzò la sua schiena intrufolando una mano sotto la stoffa, stava per sbottonare il primo bottone della casacca del pigiama dell’altro quando un sonoro scampanellio lo interruppe.
Quel campanello suonava ogni volta che qualcuno si introduceva entro i confini del castello e fungeva anche a allarme.
Fece un piccolo sbuffo infastidito e si abbandonò contro il suo angelo che lo abbracciò delicatamente.
Quest’ultimo gli sussurrò all’orecchio dolcemente
-Sarà meglio che tu vada a vedere chi è…-
-No…tanto tra poco verrà un servo ad avvertirmi…-
Gli rispose di rimando leccando leggermente il collo del compagno steso a terra.
-Padrone!E’ arrivato uno dei vostri ospiti di questa sera!L’ho fatto accomodare in salotto e ora l’attende…-
-Digli che arrivo fra qualche minuto…-
Urlò per farsi sentire dall’altra parte dell’atrio.
-Allora, dov’eravamo rimasti?-
Commentò a mezza voce il padrone di casa ritornando alla sua occupazione iniziale.
Fine capitolo
3-Blue
TBC
Mi scuso infinitamente per la cortezza del capitolo ma dire che sono di assoluta fretta è un eufemismo…chiedo umilmente venia…
Bax, Ice
P.s. Penso che sia facile capire chi sia l’altro protagonista di questo capitolo oltre a Dray tesorino…