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Autore: Sarhita    02/08/2009    7 recensioni
Succubus e Incubus...
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Karin, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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- Allora, ragazze. Chi di voi viene al party degli Uchiha?

Kiba Inuzuka, un ragazzo dai capelli castani, alto, slanciato, dall'aspetto selvaggio, sempre spettinato e con due tatuaggi a forma di zanne rosse su entrambe le guance, stava rivolgendo la sua domanda alle cinque ragazze davanti a lui.

- Un party? - chiese curiosa Ino Yamanaka, la più alta delle cinque, bionda, con i capelli raccolti in un'alta coda che lasciava libera una ciocca di capelli che le ricadeva dolce sul viso.

Temari, la sorella di Gaara, del 4oA, con i capelli biondo cenere raccolti in quattro codini e dei furbi occhi verdi, sbuffò. Dei tre fratelli Sabaku l'unico che amava le feste era Kankuro, che era in 3aA.
Sakura Haruno, dagli impossibili capelli rosa e dai brillanti occhi verdi ascoltava interessata mentre TenTen, della stessa classe di Kankuro, con i capelli castani raccolti ai lati della testa in due bombom, occhi castani da tenera cerbiatta e carattere forte, si stava gia scervellando su come trascinarti un certo Hyuga che odiava le feste.
E infine Hinata Hyuga.

- Si, lo organizzano Itachi e i suoi amici. Tobi sta invitando tutti. - disse uno dei ragazzi che erano insieme a Kiba, mentre stava messaggiando al cellulare.

- Kirbo, ma sei sempre con quel coso in mano? - sbuffò Kiba.

Gli altri ragazzi erano due ragazzi della stessa classe di Sakura e Ino e un ragazzo del 3oC.
I due ragazzi erano Gaara, un ragazzo piuttosto schivo dai capelli rossi con un tatuaggio sanguigno sulla fronte che stava a simboleggiare Ai, il kanji dell'amore, con due occhi verde vitreo e due occhiaie marcate, e Shikamaru Nara, il genio, conosciuto per la sua innegabile pigrizia e la coda alta che raccoglieva i suoi capelli facendolo assomigliare a un ananas. Il ragazzo del terzo C era il migliore amici di Shikamaru, Choji Akimichi, un tipo robusto dalla chioma rossiccia che stava sgranocchiando avidamente le sue patatine.

Scusate? Ragazzi? Allora? Che dicevate di questo party? - chiese Sakura.

- È sabato 22, alle 18.00 a casa degli Uchiha. Serve a festeggiare l'inizio dell'anno scolastico. - spiegò Shikamaru - Insomma una seccatura per festeggiare l'inizio di un'altra seccatura.

Ma due ragazze non ascoltavano. Nella loro mente c'era la seguente operazione. Casa Uchiha+festa=Sasuke Uchiha

Ovviamente le due erano l'Haruno e la Yamanaka...

- Se la festa la organizza Itachi ci sarà un sacco di gente strana, in primis tua sorella, Kiba, e i suoi amici del quinto... c'è uno che fa veramente paura... parla sempre di Jashin e di strani riti... - disse Choji.

- Mia sorella Hana non è strana! - ribattè l'Inuzuka.

- Per stare con un tipo come Itachi, famoso per stare con tutte e non volerne nessuna... - continuò Choji

- Ehm... Scusate? Stavate dicendo di una festa? - si intromise Karin che era sopraggiunta in quell'istante nel corridoio della scuola.

- Si, sono tutti invitati, anche tu se vuoi. - disse Choji.

- Sarebbe fantastico! - esclamò Karin entusiasta per poi dirigersi raggiante verso la classe dato che l'intervallo stava per finire.

Hinata non la perse di vista un secondo. Quella ragazza era strana e lei sentiva come un senso di pericolo ogni volta che era nei paraggi.

- Ma chi era quella? - chiese TenTen.

- Una appena arrivata nella nostra classe. Ce l'hanno presentata ieri. - disse Shikamaru sbadigliando.

La campanella segnò la fine dell'intervallo e i ragazzi si diressero nelle rispettive classi.

All'uscita della scuola Neji e Hinata erano al cancello ad attendere la macchina che darebbe venuta a prenderli per riportarli a casa. Visto che non era ancora arrivata si accostatono al cancello mentre anche gli altri studenti uscivano e tornavano a casa.

Mentre aspettavano Hinata notò Sasuke Uchiha qualche metro più in la che parlava con un altro ragazzo che stonava un po' con l'ambiente. Gia dai vestiti si poteva capire che non poteva permettersi ne quella scuola ne di conoscere il rampollo di casa Uchiha.

Hinata però e rimase affascinata. Era un ragazzo biondo e aveva due occhi azzurri che richiamavano alla mente l'immagine di uno specchio d'acqua quando riflette il cielo azzurro e sembra brillare di luce propria, e un sorriso che ricordava il puro incanto delle favole. Era Vero che portava una felpa logora e dei jeans strappati dall'aspetto vissuto. Ma Hinata guardandolo non poteva fare altro che pensare a lui come un principe azzurro.
Al solo pensiero Hinata arrossì vistosamente.

- Teme! Perché non vuoi che venga alla festa? - si stava lamentando il biondo a voce alta tanto che anche i due Hyuga riuscivano a sentirlo.
Sasuke sbuffò. - Dobe, non l'ho nemmeno organizzata io! Forse nemmeno mi presenterò...
Il biondo sorrise: - Un po' difficile visto che è a casa tua!
- Itachi sa che odio queste cose... e poi ha invitato tutta la scuola, TUTTA capisci?
- Casa tua è immensa, non un buco come la mia, vedrai che c'entreranno! - ironizzò il biondo.
- Naruto! Non è questo il punto!

"Naruto... cosi quell'angelo si chiama Naruto..." pensò Hinata.
Poi il biondo si voltò e per caso incrociò lo sguardo con quello di lei... i suoi zaffiri furono attirati come da un magnete, sugli occhi nivei della ragazza, che, imbarazzata, distolse per prima lo sguardo.

- Teme? Chi è quella ragazza che sta con Neji? - sussurrò all'amico una volta che si tu ripreso.
- È sua cugina, Hinata. Troppo ricca per te, dobe.
Naruto arrossì di colpo. - Ma che vai a pensare!

Nel frattempo la BMW era arrivata e i due Hyuga erano saliti e Naruto si sorprese a pensare che effettivamente era troppo ricca per lui.
- Ci sarà anche lai alla festa?
Sasuke scosse le spalle - Non lo so ne mi interessa.
- Il 22... Ci sarò!
Sasuke sbuffò. - Fa come vuoi.

- Neji, chi era quel ragazzo? - chiese Hinata dal sedile a fianco a lui, nella BMW.
- Naruto Uzumaki - rispose Neji - era in classe con me e Sasuke, alle elementari. Ma le medie non so dove le ha frequentate. Non ne ho saputo più niente dalla morte dei suoi. Sasuke non mi aveva detto che teneva ancora contatti con lui.
- E come mai non viene a scuola qui?
- Ora vive con suo zio, uno scrittore fallito che non ha un soldo. Non può permettersi di mandarlo a scuola. Figurarsi una scuola come la nostra.
Hinata si rattristò. - Tu credi che lo vedremo alla festa?
- A parte che forse non ci andrò. Però mi farebbe piacere parlarci.


Quella stessa notte...

- Suigetsu! Eccoti! Che ci fai in un cimitero?
- Karin! Ciao!
Karin si sedette insieme a lui sotto il cipresso - Che ci fai qui?
- Contare le lapidi mi rilassa, e mi fa sentire vivo...
- Eh? Lasciamo perdere... l'ho trovata!
Suigetsu ironizzò - Bene... ci hai messo SOLO diciassette anni...
Karin si rialzò - Cosa vorresti dire scusa? Non potevo certo immaginare che la cacciatrice fosse qui!
Suigetsu rise - Beh tra un po potremmo sbarazzarci di lei. E dimmi come si chiama?
- Hinata Hyuuga...
   
 
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