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Autore: Justice Gundam    18/12/2019    3 recensioni
Reborn, un continente sconosciuto, dove smog nero e piogge acide rovinano ancora di più gli edifici fatiscenti che costeggiano le strade della capitale Reborn City. Intere città ridotte in rovina, Pokemon in fuga, e dietro le scene, un'organizzazione che tira i fili per i propri terribili scopi. Questo mondo ha bisogno di eroi... e sarà qui che, mentre Ash e Misty affrontano il loro viaggio attraverso Unima, accadimenti misteriosi porteranno Vera, Drew, Max ed Hitomi, in una corsa contro il tempo per fermare il Team Meteora e riportare un raggio di luce agli abitanti di quel mondo crudele. (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Drew, Max, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: A World Reborn

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 73 - Allenatori al circo

Angela scosse la testa e si massaggiò la fronte, del tutto spiazzata. Era già da un bel po' che rifletteva su quello che aveva visto nei suoi sogni e in quelle incomprensibili visioni che da un po' la assillavano. Era qualcosa di veramente strano... sentiva che la riguardavano direttamente, anche se non riconosceva il nome con il quale veniva chiamata...

"Anju..." disse tra sè la giovane donna. A forza di restare seduta, sentiva che le si sarebbero addormentate le gambe, quindi decise che tanto valeva alzarsi e fare una passeggiata. Non che avesse molto spazio per muoversi, in quella cella scomoda, ma era sempre meglio che sentire le gambe che le si atrofizzavano.

Con movimenti lenti e precisi, la donna dai capelli verdini si mosse dal suo posto e mise la sedia dov'era. Anche adesso, sentiva una inspiegabile compulsione di lasciare tutto in ordine. Strano, non ricordava di aver mai avuto questa particolare fissazione... eppure, sentiva che anche questa era in qualche modo legata al suo passato dimenticato.

"Chi è che mi chiamava così? E' successo davvero... o era soltanto una mia impressione, un sogno che mi sta treando in inganno?" si chiese Angela. Dopo aver passeggiato in tondo per un po' di tempo, la giovane sacredotessa di Arceus si appoggiò con la schiena al muro e guardò verso il soffitto, come se volesse leggere una risposta nelle crepe dell'intonaco. C'era davvero qualcosa che le sfuggiva, e Angela non aveva la più pallida idea di cosa potesse essere.

Pensò di sedersi sul letto e cominciare a meditare, nella speranza che questo potesse aiutarla a darsi delle risposte. Forse avrebbe visto ancora quella donna misteriosa di nome Vivian, e forse avrebbe sentito qualcosa di più...

Ma le sue intenzioni rimasero tali. La giovane donna venne colta di sorpresa da uno schianto poderoso, e da un assordante rumore di muri che si sgretolavano, e fece un salto di almeno mezzo metro quando un Pokemon dall'aspetto fiero e possente, un Aerodactyl dalla pelle rugosa e dura come la roccia, fece irruzione nel corridoio piombando dall'alto! Con uno stridio feroce, il Pokemon preistorico atterrò vicino alla cella dove Angela si trovava, e la giovane donna restò imbambolata a guardare il suo inaspettato salvatore, che portava in groppa Padre Elias, Fratello Pius e un ragazzo con i capelli beige e una sciarpa rossa attorno al collo. Angela aveva già sentito parlare di lui... era Taka, il figlio di Lord Solaris, il capo del Team Meteora... e come tale, un alleato della Chiesa d'Alfa.

Solo che in quel momento, piena di dubbi com'era, la giovane donna non era del tutto sicura che fosse così.

"Perdona il ritardo, sorella Angela." disse Pius mentre scendeva dalla groppa di Aerodactyl. Il Pokemon Roccia/VOlante si avvicinò alla porta della cella, con l'intenzione di esaminare il lucchetto ed essere sicuro di come colpire per spaccarlo. "Abbiamo dovuto organizzare un piano efficace per essere sicuri di poterti tirare fuori di lì. Prego, spostati un attimo. Adesso penserà l'Aerodactyl del giovane Taka a farti uscire."

Taka fece un sorriso ironico. "Beh, sono venuto qui per questo... forza, Aerodactyl, sai già cosa fare."

Aerodactyl emise uno stridio acutissimo e morse il lucchetto. Angela ebbe un sobbalzo nel momento in cui la porta si spalancò con un penetrante rumore di metallo piegato, e il lucchetto saltò via diviso in due, per poi atterrare dai due lati opposti con un tintinnio metallico. La porta si aprì cigolando, e si inclinò pericolosamente di lato mentre Angela guardava i suoi salvatori con un'espressione di riconoscenza, ma al tempo stesso di incertezza. Non sembrava intenzionata a fare la prima mossa per uscire da lì, anche se Pius la stava invitando.

"Fratello Pius... padre Elias... avete organizzato tutto?" chiese, ferma al suo posto. Per Elias, non fu che la conferma di quello che aveva visto in precedenza - che la fede di Angela stava vacillando, a causa di qualche elemento che ancora gli sfuggiva.

Il sacerdote dai capelli bianchi scese a sua volta dalla groppa di Aerodactyl e fece cenno a Pius di aspettare, mentre Taka e il suo Pokemon restavano di guardia nel caso ci fosse qualche altro problema. Il Braviary che aveva aiutato Pius in precedenza scese giù tenendo le ali spiegate e si unì alle due sentinelle improvvisate.

"Non siamo stati noi ad organizzare questo tentativo di fuga." continuò Elias, ed estese gentilmente una mano verso la sua attendente, senza però farla desistere.  "Questi devoti giovani sono stati ispirati dal sommo Arceus, che ha voluto salvare i suoi fedeli servitori dall'ignoranza di questi atei. Ora vieni, mia cara Angela. Torniamo alla nostra missione di diffondere il verbo di Arceus in tutto il mondo."

Angela fece cenno di estendere la mano verso Elias, ma si fermò all'ultimo momento. L'espressione sul suo volto faceva capire ad Elias e agli altri che la sua confusione stava crescendo, e quando parlò, tutto apparve chiaro al sommo sacerdote. "Padre Elias... io... non sono più sicura di cosa devo credere..." azzardò, e ormai nella sua voce non si sentiva neanche un cenno dello zelo cieco e folle che metteva in ogni sua parola fino a qualche giorno prima. "Io... ho sentito un nome... Anju... un nome che mi sembrava terribilmente familiare. Non so esattamente di cosa si trattasse... forse era un sogno... una visione... o forse qualcos'altro... eppure... ho avuto l'impressione che mi riguardasse molto da vicino."

Elias tenne la mano tesa verso Angela, ma aveva assunto un'espressione cupa e vagamente allarmata... cosa che non sfuggì a Taka e a Pius. L'uomo dai capelli neri, suo malgrado, sentì dei dubbi insinuarsi nella sua mente. C'era qualcosa che gli sfuggiva, ne era sicuro... e l'idea che fosse proprio Padre Elias a tenere nascosto qualcosa gli fece venire un brivido...

"Angela. Quel nome non significa niente. E' tutta un'illusione. Un inganno per farti perdere la fede e portarti sulla via della perdizione. Dovresti averlo già capito." rispose Elias in un tono che non ammetteva discussione. "Chi potrebbe essere stato a cercare di influenzarti? Di farti il lavaggio del cervello? Forse qualche stregoneria malvagia di Giratina?"

"Padre Elias..." cercò di dire Taka, ma si arrestò quando il suo Chatot, aggrappato alla sua spalla, lo dissuase dandogli un piccolo strattone con il becco. In quel momento, cercare di far ragionare Elias sarebbe stata un'impresa folle e destinata al fallimento... e poi, erano ancora in quella prigione, e la loro priorità doveva essere quella di fuggire.

Angela rabbrividì quando il suo sguardo incrociò gli occhi luccicanti di Elias. Le sue iridi erano bianche, con solo il nero della pupilla a spiccare in essi, e questo dava al suo sguardo già penetrante un qualcosa di terrificante ed innaturale, come se l'alto sacerdote potesse leggerle nella mente e scoprire tutto quello che lei voleva tenere nascosto.

"Padre Elias, aspetti un momento..." Pius intervenne, cercando di dissuadere il suo superiore dal fare qualcosa di terribile. "Io... non penso che il sommo Arceus approverebbe..."

"Capisco, Angela. Capisco." disse infine, e il tono ferreo con cui pronunciò questa frase non faceva sperare in nulla di buono. "Questo vuol dire... che Giratina si sta insinuando nel tuo cuore e nella tua mente. Bisogna rimediare. Pius, tu sai cosa fare."

"Ma... padre Elias, ne è davvero sicuro? Con tutto ildovuto rispetto, io non credo che..." cominciò a dire l'uomo dai capelli neri. Ma un singolo sguardo, soltanto trovarsi davanti gli occhi innaturali di Elias, spaventò Pius al punto da farlo desistere da ogni tentativo di diplomazia. Il sottoposto di Elias rabbrividì brevemente... poi, con un sospiro che esprimeva rassegnazione, diede al suo Pokemon un ordine. "E va bene... purchè non ci si spinga oltre certi limiti... Braviary, prendi Angela e andiamo."

"Poveraccio, non lo invidio..." mormorò a bassa voce Taka, mentre lanciava una rapida occhiata a Padre Elias. C'era rimasto davvero poco dell'uomo che aveva conosciuto... e Taka si chiese quante altre persone sarebbero rimaste vittime della follia che in quei tempi bui attanagliava Reborn. Ciò che lo incupì e lo spaventò fu l'idea che l'uomo che conosceva fin da bambino fosse arrivato fino a quel punto...

Angela ebbe un moto di paura quando il Braviary di Pius si alzò in volo e la raggiunse, afferrando il retro del suo vestito e sollevandola in aria con estrema facilità. La giovane donna emise un grido di terrore e cercò di divincolarsi, ma la possente aquila non si lasciò impietosire e tenne ferma la sua preda, mentre Elias tornava sulla groppa di Aerodactyl e dava l'ordine di ripartire.

"Aaaaah! Ma... ma che state facendo! Un... un momento! Che cosa... cosa ho fatto di male?" esclamò Angela disperatamente, mentre cercava invano di allentare la presa. Braviary emise un brontolio strozzato, quasi stesse cercando di dire ad Angela che gli dispiaceva, ma non poteva disobbedire agli ordini... e spiccò il volo assieme ad Aerodactyl e al gruppo di Padre Elias. Diverse guardie della prigione stavano convergendo su quel punto, ma era troppo tardi per impedire alla Chiesa d'Alfa e ai loro alleati di tagliare la corda, e Taka sospirò lievemente prima di fare un cenno di saluto agli agenti che guardavano increduli ed oltraggiati.

"Spiacente, ragazzi..." disse Taka con un sorriso amaro. "So che state soltanto facendo il vostro lavoro... ma anche noi stiamo facendo il nostro, per quanto spiacevole."

Con un'alzata di spalle, il giovane comandante del Team Meteora mosse la mano per salutare le guardie, che non poterono fare altro che restare a guardare rabbiosamente Aerodactyl e Braviary che prendevano il volo, portando con sè i pericolosi evasi.

Per le bande che stavano ancora combattendo all'esterno del complesso, quello fu il segnale che stavano aspettando. Non appena videro la sinistra figura di Aerodactyl che si librava in cielo, i malviventi "reclutati" dalla Chiesa d'Alfa capirono che le operazioni erano andate a buon fine, e cominciarono a staccarsi dai combattimenti che avevano ingaggiato. I loro Pokemon iniziarono la ritirata, scagliando ancora qualche attacco in modo da coprirsi le spalle man mano che si allontanavano, e ben presto, le bande avevano staccato i guardiani del carcere, che con riluttanza tornavano verso le loro postazioni, cupamente consapevoli di aver fallito nella loro missione.

"Maledizione, siamo stati giocati." mormorò l'agente Jenny di turno, gettando uno sguardo astioso al rettile alato preistorico che si allontanava assieme agli intrusi e ai prigionieri evasi. "Tutta questa fatica per catturare due dei capi della Chiesa d'Alfa... e ci ritroviamo di nuovo con un pugno di mosche..."

Sfortunatamente, a quel punto non c'era più niente da fare. Se non riconoscere che il Team Meteora e la Chiesa d'Alfa avevano giocato bene le loro carte, e che le forze dell'ordine avevano perso quel po' di vantaggio che erano riuscite a procurarsi.

 

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Il pubblico esultò quando il Walrein di Hitomi mise a segno uno spettacolare attacco Ritorno contro il Conkeldurr di Sansone - il Pokemon tricheco si era lanciato con tutto il suo peso addosso al muscoloso Pokemon Lotta, evitando per un pelo le due colonne che la creatura agitava davanti a sè nel tentativo di scoraggiare l'assalitore.

Ci fu un impatto tremendo, che sollevò un rumore assordante e fece scaturire una raffica di cuoricini rosa dal punto in cui era avvenuto lo scontro. Il massiccio Conkeldurr venne scaraventato indietro, e appoggiò a terra le sue colonne di marmo, in modo da puntellarle contro di esso e frenare la propria corsa. Il Pokemon Lotta alzò la testa, e Sansone fece un rapido calcolo, deciso a recuperare lo svantaggio.

"Okay, Conkeldurr... ci siamo divertiti, ma questo è il momento di concludere!" esclamò il forzuto del circo di Agatipoli. "Usa un attacco Forza e concludi! Questa volta manderemo il pubblico in visibilio!"

"Non così in fretta!" esclamò Hitomi. "Walrein, colpiscilo tu per primo con Corposcontro!"

Entrambi i Pokemon presero un bel respiro, preparandosi mentalmente a quello che si preannunciava come uno scontro terrificante! Poi, scattarono entrambi l'uno contro l'altro, a velocità che sembravano impossibili per due creature così pesanti ed ingombrate... e coprirono in un lampo la distanza che li separava!

Il pubblico, Vera e i suoi compagni compresi, restarono in silenzio ad attendere, e per una frazione di secondo, ebbero l'impressione che il tempo avesse rallentato fino a fermarsi.

Vera e Max trattennero il fiato...

...poi, il tempo tornò a scorrere, e Walrein e Conkeldurr si scontrarono furiosamente!

Il ring sul quale si stavano confrontando venne scosso dalla potenza del contrasto, ed entrambi i Pokemon si sentirono percuotere da una tremenda onda d'urto. Conkeldurr strinse i denti, e afferrò ancora più strettamente le sue colonne di pietra, cercando di resistere alla terribile spinta. Walrein aprì le fauci e cercò di azzannare il suo avversari con Gelodenti, e dietro di loro, il misuratore di forza inventato da Terra cominciò ad emettere una serie di suoni festosi, come se persino quella semplice macchina stesse esultando per quello scontro incredibile!

Finalmente, il contrasto si interruppe, ed entrambi i Pokemon vennero scaraventati all'indietro come fuscelli, atterrando pesantemente sul quadrato mentre una scritta appariva sullo schermo del misuratore...

OVER 9000!

"Più di novemila?" si chiese Drew, sgranando gli occhi in una rara espressione di sorpresa. Vera, Max e Blaziken avevano la stessa espressione stranita, mentre osservavano Walrein e Conkeldurr che finivano a terra... e il Pokemon tricheco che, pur senza fiato, riusciva a rialzarsi per primo dopo alcuni secondi. "Come mai ha scelto un valore simile?"

"Non chiederlo a me... certo che quell'impatto era davvero incredibile!" commentò Max. "Anche se... mi sembra che abbiano vinto Hitomi e Walrein."

"A meno che non succeda come negli anime, che quello che sembrava il vincitore all'improvviso cade giù come una pera cotta..." volle aggiungere Aya.

Pietro soffocò una risata. "E dai, Aya, non portare rogna..."

Per fortuna, la previsione di Aya non si avverò. Finalmente, vedendo che Conkeldurr non si era rialzato, Walrein tirò un sospiro di sollievo e guardò la sua allenatrice... poi, nel momento in cui il pubblico esplose in un fragoroso applauso di gioia e congratulazioni, gettò indietro la testa per lanciare un ruggito di fierezza!

"WAAAAAALREIN!" ruggì il possente Pokemon tricheco, e alzò una pinna in un segno di vittoria. Hitomi non ebbe la stessa reazione esplosiva del pubblico... ma fu comunque lieta di festeggiare la vittoria del suo Pokemon, salendo sul ring e andando ad accarezzarlo sulla testa.

"Bel colpo, Walrein. Sei stato bravissimo. Certo, fino a poche settimane fa non credevo saremmo riusciti a diventare così forti in così poco tempo!"

Con una risata gioviale, Sansone si sgranchi le spalle e andò a recuperare il suo Conkeldurr, che si era rialzato e ora si era messo seduto a gambe incrociate sul ring, deluso dalla sconfitta ma accettando il risultato. "Hahahahahaaa! Beh, come si suol dire, bimba... è nella botte piccola che c'è il vino buono!" affermò il forzuto. "Questo risultato lo dovete al vostro legame, e alla diligenza che avete messo nei vostri allenamenti. Tra l'altro... avete avuto dei maestri davvero in gamba, se non vado errato! Addirittura Radomus, il famoso maestro di scacchi di Reborn!"

"Conk...?" rispose il Pokemon Forzaimmane. Anche lui aveva riconosciuto il nome del famoso allenatore di Pokemon Psico. Sia lui che Sansone conoscevano la sua abilità, che lo rendeva uno degli allenatori più forti della resistenza.

Sansone disse di sì con la testa per rassicurare il suo Pokemon. "Sì, vecchio mio. Questi ragazzi hanno combattuto a fianco del buon vecchio Radomus e si sono allenati con lui." rispose. "Miss Saphira è convinta che questi nostri amici di Hoenn sianola nostra migliore speranza contro il Team Meteora... e visto come sono riusciti a tenere loro testa fino a questo momento, direi che è proprio così!"

"Abbiamo fatto tutto il possibile... e per fortuna, siamo riusciti a dare loro un bel po' di filo da torcere." rispose Hitomi. Il suo Walrein si stiracchiò e si passò una pinna dietro la testa in segno di imbarazzo. "Andiamo, Walrein, non è il caso di essere troppo modesti. In fondo... quei buffoni li abbiamo umiliati, no?"

"Quando lo dici con quell'espressione neutrale, non sembri esattamente esserne fiera, piccola..." rispose Sansone con una risatina nervosa. Quella bambina era talmente controllata che un po' lo inquietava, ma non ci pensò oltre e riprese a parlare. "Comunque, questo scontro dimostra che ormai avete superato anche me. Possiamo dire che siete pronti a raggiungere Ametripoli e dare una bella lezione al Team Meteora! Se riusciste a distruggere il marchingegno che usano per addormentare tutti lì ad Agatipoli, allora sarebbe un altro bel colpo contro di loro."

"A questo proposito, che si fa per la gente di Agatipoli?" chiese Hitomi. "Non è che possono stare a lungo senza mangiare nè bere, anche se dormono."

"Stai tranquilla, ci stanno già pensando le autorità. Anche adesso, mentre parliamo, stanno prendendo dei provvedimenti per portare al sicuro gli abitanti." Sansone provvide a rassicurare la piccola allenatrice. "Questo dovrebbe darvi tutto il tempo di cui avete bisogno per raggiungere Ametripoli e distruggere il sistema che emana le onde soporifere una volta per tutte. Ovviamente... ho l'impressione che si tratti di un'altra macchina PULSE, quindi non sarà esattamente un gioco da ragazzi."

"Non è la prima che affrontiamo." disse Hitomi. Il suo tono era tornato piatto e neutrale com'era di solito. Walrein disse di sì con la testa, e la ragazzina guardò verso gli spalti, sentendosi un po' a disagio per tutti quelli che stavano applaudendo senza posa. "Anche se... mi chiedo se fosse davvero necessario fare tutta questa cerimonia. Non che mi sia dispiaciuta."

"Oh, si tratta di un modo per farvi conoscere. Ormai state diventando un simbolo per questo continente. Tutti si stanno convincendo che siete la loro migliore speranza di sfuggire al giogo del Team Meteora." rispose Sansone.

Nella platea degli spettatori, Sparky si massaggiò la nuca con una mano, e Ritchie fece una breve risata nervosa. "Questo... comporta una certa responsabilità per noi. Adesso che sappiamo quello che rappresentiamo per queste persone, vuol dire una ragione in più per non perdere contro il Team Meteora... e al momento, non sono certo delle nostre possibilità contro quella donna di nome Lin..."

"A questo proposito, è da quando le siamo passati vicini, lì al Monte Tanzanite, che quella Lin non si è più fatta vedere. Come mai, secondo voi?" si chiese Cain. "Voglio dire, se quella donna è davvero così forte, perchè non cercarci di persona e non toglierci di mezzo una volta per tutte?"

Aya si mise una mano sulla fronte. Quella era una domanda alla quale non aveva alcuna voglia di pensare. "Per favore, fratellino, non stiamo a pensare a certe cose..." affermò con un grugnito. "Se questa Lin è davvero tremenda come ho sentito, allora è già un mezzo miracolo che siamo qui in questo momento. Magari avrà pensato che non siamo avversari degni di lei, e ha deciso di ignorarci. Dobbiamo ritenerci fortunati che non ci sta prendendo di mira."

"Se non altro... questo vuol dire che per adesso abbiamo il tempo che ci serve per prepararci al confronto con lei." rispose Vera, cercando di ignorare il proprio nervosismo. Neanche lei sapeva molto della misteriosa Lin, ma quel poco che aveva sperimentato era stato più che sufficiente a convincerla che si trovavano di fronte ad un'avversaria terribile e spietata. Cercò di non pensare a questi inquietanti particolari, e si concentrò su un problema un po' più urgente - in particolare, il fatto che era un po' che non vedeva Ortilla e Celeste. "Comunque... dove sono Ortilla e la compagna di Sandone? Non la ragazza clown, intendo..."

"Ah, loro..." rispose Drew con fare saccente. Vera storse un po' il naso quando vide il giovanotto dai capelli verdi che la fissava come se volesse dire che lui sapeva qualcosa che lei ignorava. Una cosa che le dava non poco fastidio era quando Drew dava l'impressione di darsi tante arie...

"Beh, Ortilla e Celeste hanno deciso... che ci avrebbero fatto una piccola sorpresa!" continuò Drew, e terminò la frase rivolgendo alla giovane coordinatrice un sorriso vincente. Blaziken alzò gli occhi al cielo, tenendo le braccia conserte sul petto. Quel ragazzo amava tenere sulle spine la sua allenatrice... che per fortuna aveva sviluppato una pelle un po' più spessa. "Tra non molto ci faranno vedere di cosa sto parlando..."

"Oh, ma guarda... anche il famoso Drew può non sapere certe cose, a quanto pare!" lo prese bonariamente in giro Max, e si mise a posto gli occhiali in un gesto canzonatorio, che Vera accolse con un cenno affermativo della testa. "Beh, questo aggiunge un po' di mistero a tutta l'attesa, non trovate?"

Drew ridacchiò della battuta di Max. "Okay, ammetto quando qualcuno mi batte." rispose. "Ad ogni modo... tenete gli occhi alzati, e vedrete di cosa parlo!"

Hitomi e Sansone stavano in quel momento tornando sulla tribuna degli spettatori, ma non erano neanche saliti sul primo gradino, che le luci si fecero più soffuse, e la direttrice con il cappello a tuba che poco  fa aveva presentato lo spettacolo prese di nuovo la parola, in piedi su una specie di leggio.

"Signore e signori... bambini e bambine... quello che cui avete assistito, è uno spettacolo offerto dal nostro circo per tutti voi che amate le competizioni di Pokemon!" esclamò la direttrice. Fece un gesto della mano, come se stesse facendo una magia... ed ecco che una msnciata di coriandoli e stelle filanti uscì con un piccolo scoppio dalle sue maniche, e dal nulla apparvero delle colombe bianche che volarono via allegramente. "Ma... per tutti voi a cui piace l'arte del circo, abbiamo un'altra sorpresa in serbo! Facciamo un applauso alla nostra domatrice... Terra!"

"Ta-daaaaaan! Ecco a voi la vostra... TERRRRRAWRRRRRRR!" si sentì la voce acuta di Terra, prima ancora che la giovane dai capelli multicolore arrivasse nell'arena... e subito dopo, a fare il loro ingresso trionfale furono un gruppetto di Pokemon dall'aspetto vivace - uno Scraggy, un Bibarel e uno Spinda, tutti vestiti di colori vivaci! Il Pokemon Buio/Lotta stava cavalcando abilmente un monociclo, e cominciò a fare il giro della pista tenendo le braccia alzate per salutare il pubblico; Spinda era in piedi su un pallone giallo decorato con tante stelle rosse, e ci correva sopra come se fosse la cosa più naturale del mondo, nonostate il suo andamento oscillante; e infine, Bibarel stava facendo il giocoliere, lanciando alcune clavette in aria e poi afferrandole al volo!

"Hm? Quelli sono i Pokemon di Ortilla. Manca solo Alty." osservò Hitomi.

Pietro disse di sì con la testa. "E' vero... ho l'impressione che stiano inventandosi qualcosa, questi pazzoidi del circo di Agatipoli." commentò.

Sansone ridacchiò, per nulla offeso dall'espressione del ragazzo dai capelli rossicci. "Oh, potete scommetterci. Dite quello che volete di Terra, ma non dite mai che le manca la fantasia. E anche Celeste ha delle idee davvero geniali, quando si mette." affermò. I Pokemon di Ortilla continuarono con la loro performance per un po', e infine si riunirono al centro della pista, dove fecero un inchino al pubblico, ed annunciarono l'arrivo del prossimo numero.

Si sentì un potente ruggito, e i tre Pokemon si scansarono quando un paio di Luxray, Pokemon di tipo Elettro originari di Sinnoh dall'aspetto di grandi felini neri ed azzurri, fecero il loro ingresso con un agile balzo e si piazzarono a lati opposti dell'arena. A seguire, Vera e i suoi compagni videro un possente e fiero Pyroar, uguale a quello che accompagnava Elisio il giorno in cui Vera e i suoi compagni lo avevano incontrato.

"Guardate! Quello è un Pyroar!" esclamò la bambina castana con entusiasmo. "E ne sta arrivando un altro, mi sembra... anche se... non è proprio uguale..."

Vera sbattè gli occhi stupita quando accanto al primo Pyroar entrò nell'arena un secondo Pokemon abbastanza simile ad esso come forma generale, ma con delle evidentissime differenze: anzichè avere la folta criniera rossa a raggi gialli del suo compagno, aveva un largo ciuffo di pelliccia rossa solcato da una striscia gialla, come una coda di cavallo, e l'espressione del suo muso, per quanto ancora forte e decisa, era un po' più tranquilla.

"Ah... questa è una cosa di cui ho letto un po' di tempo fa." spiegò Max, contento di poter dare un po' di spiegazioni. "Pyroar è un Pokemon che presenta un classico caso di dimorfismo sessuale, un po' come Nidoran e le sue forme evolute. Ovvero, anche se sono della stessa specie, il maschio e la femmina hanno un aspetto molto diverso. Il maschio ha la criniera, mentre la femmina ha quella lunga coda che vedete. Ma le abilità, le mosse e il comportamento sono identici, in ogni caso."

"Okay... ma adesso cosa faranno?" chiese Ritchie. Sparky emise uno squittio acuto e indicò verso l'ingresso dell'arena... da dove Terra stava finalmente rivelandosi! La giovane dai capelli multicolore apparve sotto le luci del palcoscenico facendo una serie di salti mortali all'indietro, poi spiccò un salto altissimo, fece uno spettacolare avvitamento a mezz'aria e atterrò al centro dell'arena in una spettacolare posa che non sarebbe stata fuori luogo in una serie di Power Rangers! Dietro di lei, arrancava un po' impacciato buffo Pokemon bipede dalla pelle azzurra, con piccoli occhi neri e una bocca enorme e sempre sorridente, con una larga pinna blu scuro che si estendeva sulla sua coda a forma di remo.

"Quag quag! Quagsire!" esclamò il Pokemon, finalmente giunto accanto alla ragazza-pagliaccio e alzando una grande mano per salutare il pubblico.

"Ta-daaan! La vostra Terra è lieta di presentarvi il più grande spettacolo del circo di Agatipoli! Vi possiamo assicurare che non vi addormenterete come quel branco di Komala là in città!" esclamò la ragazza. I Luxray e i Pyroar ruggirono tutti in perfetto sincronismo, e il Pyroar maschio accese una fiammata attorno alla sua criniera, in modo da dare ancora maggiore enfasi alle parole della buffa domatrice. "E ora... uno spettacolo mai visto prima! Mai sentito prima! Non credo ne abbiate mai neanche sentito l'odore, o il sapore, o il tatto... no, questa non aveva senso, ma non era necessario che lo avesse!"

"Ormai lo sappiamo che per quella lì la logica è un optional." commentò seccamente Hitomi. Vera, Max e altri del gruppo non poterono fare a meno di ridere per la pura e semplice assurdità delle battute di Terra. "Che cosa ha in mente quella svitata?"

"Quella è più svitata di un Magnemite in corto circuito..." volle aggiungere Aya.

"Esagerate. A me basta dire che è più svitata di un Klinklang smontato!" Cain rincarò la dose con una breve risata. Pietro alzò gli occhi al cielo, notando tra sè che la conversazione si stava facendo surreale...

"Ma non sarò io la sola ad allietarvi la serata! Oh, no, ci sarà anche il luno!" continuò Terra... e questa volta, i Luxray e i Pyroar abbassarono la testa ed emettero quello che suonava come un ruggito disgustato. Non che Vera potesse biasimarli. Anche lei pensava che quella battuta fosse orrida...

"Assieme a me si esibiranno... la nostra amica Celeste, la ballerina volante di cui sono la più fidata domatrice!" continuò a delirare Terra... poi si schiarì la voce e decise di parlare normalmente, una volta tanto. "Ehm... ma comunque, per questa serata speciale, si sono uniti al nostro circo alcuni ospiti speciali provenienti da Hoenn! Il continente di Groudon, Kyogre e Rayquaza! Non è un privilegio? E ora... la sottoscritta Terra ha l'onore, l'onere e l'enore di presentarvi... Ortilla e la sua impareggiabile Altaria, Alty! Che si esibiranno assieme a Celeste e il suo Altaria! Prego, signore, spalancate le ali e prendiamo il volo!"

"SPINDAAAAA!" esclamò lo Spinda di Ortilla, e le luci si spostarono di colpo per illuminare le impalcature sopra l'arena! In piedi su una robusta piattaforma di legno levigato, affiancata dai loro maestosi Pokemon Drago/Volante, si trovavano Ortilla e CEleste, ciascuna con i loro abiti di scena! La graziosa acrobata dai capelli blu teneva le braccia aperte e rivolgeva al pubblico un sorriso vincente, mentre Ortilla si limitava a sorridere ea salutare educatamente. Non che Ortilla soffrisse di paura del palcoscenico, ma non poteva dire di essersi mai esibita a diversi metri d'altezza!

"Benvenuti, signore e signori! Anche questa sera, assisterete allo spettacolo acrobatico di Celeste e dei suoi splendidi Pokemon alati!" esclamò Celeste. "E come ha detto la mia amica Terra... questa sera con me c'è un'ospite speciale proveniente da Hoenn! Ortilla, nipote dell'attuale Campione di Hoenn, Adriano... e una coordinatrice di Pokemon di raro talento! Stasera lei e la sua bellissima Altaria, Alty, sono qui per mostrarvi di cosa sono capaci i coordinatori di quel continente pieno di misteri e sorprese!"

"Buonasera... buonasera a tutti!" esclamò la bambina dai capelli turchini, dopo aver vinto quel breve momento di incertezza. Alty si librò in aria, si appoggiò su una trave in acciaio dell'impalcatura del tendone e spalancò fieramente le sue grandi ali piumate... mentre, nell'arena, Bibarel, Spinda e Scraggy applaudivano a loro volta ed esultavano per il debutto della loro allenatrice sulle scene di Reborn! "E' un onore ed un piacere essere qui ad esibirmi davanti a tutti voi, gentile pubblico di Agatipoli! Anche se il mio arrivo nel vostro paese è stato piuttosto... rocambolesco! Spero comunque che nonostante le difficoltà di questi ultimi giorni, possiate passare qualche ora di gioia e di divertimento tutti assieme... e vi assicuro che vi saprò offrire uno spettacolo degno di questo famoso circo! Forza, Alty, è il momento di far vedere di cosa siamo capaci!"

"Hai sentito anche tu, Altaria! Diamoci dentro, e abbagliamo il pubblico!" esclamò Celeste.

"AAAALTARIA!" i due Pokemon Drago/Volante si librarono in volo assieme, e scatenarono una pioggia di piume bianche che danzarono in ariaper diversi secondi, quasi riflettendo le luci che illuminavano l'arena! Subito dopo, i due Altaria si esibirono in una spericolata danza a mezz'aria, volteggiando l'uno attorno all'altro, e descrivendo due traiettorie ad avvitamento mentre Terra eseguiva una piroetta, e faceva cenno ai Pokemon felini di farsi avanti. Il Quagsire della ragazza clown si sgranchì le nocche delle mani e si mise in guardia, senza mai perdere il suo sorriso vincente.

"Roar!" Il Pyroar maschio diede un segnale a tutti gli altri Pokemon, che scesero giù dagli sgabelli sui quali erano seduti, e cominciarono a camminare con ordine e fierezza attorno all'arena, tenendosi a distanza di sicurezza dal Pokemon Acqua/Terra mentre Terra tirava fuori da chissà dove un frustino, e lo agitava in aria in una traiettoria a spirale. Con abilità, Alty e l'Altaria di Celeste scesero verso il terreno e si esibirono in una spettacolare Dragodanza, le punte delle ali avvolte da lingue di fuoco blu-viola mentre si avvitavano su loro stessi a pochi metri dal suolo!

"Brava, Alty!" esclamò Ortilla. "Ora arriva la parte difficile! Usa un attacco Coro, e poi... usa Nube!"

"E tu, Altaria... usa un attacco Giornodisole!" ordinò Celeste.

Alty aprì di nuovo le ali e cominciò a cantare, emettendo una melodia che riecheggiò nel tendone del circo e immerse ancora di più il pubblico nell'atmosfera magica di quell'esibizione! Tutti ammutolirono quando Alty si concentrò e creò una nube scintillante tutt'attorno a sè, e nello stesso momento, lo Altaria di Celeste sprigionò una raffica di raggi luminosi che scaturirono dal suo folto piumaggio, e crearono degli spettacolari giochi di luce e dei riverberi in tutto il tendone!

"Wooooow! E' fantastico! Guardate che numero incredibile!" esclamò Aya, il cui solito pessimismo aveva lasciato il passo ad una meraviglia che non ricordava quasi più di aver mai provato. Pietro sorrise e appoggiò una mano sulla spalla della ragazza dai capelli viola... mentre Cain voltava appena un po' lo sguardo verso di loro e faceva un sorriso, immaginando bene come il rapporto tra quei due si stesse sviluppando. Era contento che finalmente Aya stesse riuscendo a gettarsi alle spalle quella rabbia e quel senso di colpa che l'avevano perseguitata per tutto quel tempo. Certo, ci sarebbe voluto un po' di tempo perchè Aya tornasse simile a com'era un tempo, e certe cose non sarebbero mai tornate esattamente come prima, ma questo era un importante passo in avanti.

"Wow, è fantastico!" esclamò Ritchie. "Vedo che l'allenamento che abbiamo fatto con il signor Radomus è stato molto utile anche ad Ortilla!"

"Pikachu!" esclamò Sparky, indicando uno spettacolare numero nel quale il Quagsire di Terra si stava producendo. Usando il suo attacco Colpodifango, il Pokemon Acqua/Terra aveva creato un vortice di fango tutt'attorno a sè, e lo stava usando come una specie di corda per far saltare i Luxray e i Pyroar, estendendo di tanto in tanto uno schizzo verso l'esterno, e costringendo i Pokemon felini a saltare per evitarlo!

"Spettacolare!" commentò Max. Un istante dopo, Quagsire creò altre due "fruste" di fango e le fece girare vorticosamente... ma i Luxray e i Pyroar, ben addestrati com'erano riuscirono a spiccare un agile salto ed evitare il getto di fango senza alcuna difficoltà. I felini atterrarono agilmente sul bordo dell'arena, mentre i due Altaria continuavano abilmente le loro acrobazie e si rincorrevano freneticamente.

"Vedo che si sono addestrati bene..." affermò Drew. "Heh... Un POkemon di tipo Terra per aiutare ad addestrare dei Pokemon Fuoco ed Elettro. In effetti, ora che lo vedo, ha perfettamente senso."

"Continua così, Ortilla! Stai andando alla grande!" esclamò Vera agitando una mano verso la sua piccola amica. Blaziken applaudì, e allo stesso tempo teneva d'occhio il Quagsire di Terra, notando come riuscisse a muoversi con abilità e precisione nonostante l'aspetto goffo ed impacciato. Per un Pokemon esperto come lui, non era difficile giudicare l'abilità del suo avversario, e quel Quagsire, anche tralasciando il vantaggio che aveva come tipo su di lui, sarebbe stato un avversario da non sottovalutare neanche per lui.

Ma il Pokemon Fuoco/Lotta scosse la testa, immaginando che quello non fosse il momento giusto per pensare a queste cose. Erano lì per rilassasi un po' e per prepararsi alla nuova spedizione contro il Team Meteora sulle vette di Ametripoli. Non sarebbe stata una passeggiata, questo era sicuro, e il Pokemon Altefiamme immaginava che ci sarebbe stata qualche altra rivelazione...

 

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"Non ci posso credere... sono davvero qui, davanti a tutti questi spettatori... e i miei Pokemon si stanno esibendo per loro!" disse tra sè Ortilla, e girò la testa con espressione incuriosita quando la sua fedele Alty si prese un istante di pausa per volteggiarle attorno e la sfiorò gentilmente con le sue ali bianche e soffici. La bambina dai capelli turchini estese una mano verso la sua Pokemon più fidata, e poi guardò giù in direzione di Bibarel, Spinda e SCraggy, immaginando che anche loro stessero facendo del loro meglio là sotto, per divertire il pubblico.

Certo, non era il debutto che si era aspettata. Se tutto fosse andato come avrebbe dovuto, lei sarebbe stata ancora ad Hoenn, probabilmente con una squadra di Pokemon completamente diversa, e davanti ad un'altra platea.

"Quand si dice che non si può mai sapere cosa accadrà nella vita... immagino che si riferiscano a questi eventi incredibili." continuò a parlare tra sè. Il suo sguardo incrociò quello di Celeste, e la giovane acrobata le fece un occhiolino come per dirle di ammirare il numero successivo.

Ortilla disse di sì con la testa, e Celeste le disse di osservare con un cenno della mano. Si sgranchì le articolazioni per un istante, poi si piazzò sull'orlo della sua piattaforma, le braccia estese verso l'alto a mò di ali... ed eseguì uno spettacolare tuffo con avvitamento, verso la rete di sicurezza che la separava dall'arena.

Ma il volo di Celeste non si interruppe così presto.

Con una mossa talmente abile che molti non si accorsero neanche di ciò che era successo, Celeste scagliò una Pokeball, che si aprì di scatto e fece uscire un maestoso Pokemon dall'aspetto di un incrocio tra uno storno grigio e bianco e un falco, il piumaggio grigio-brunastro che diveniva bianco sulla fronte, sulla gola e sul torace. Una"M" stilizzata spiccava sul suo petto, e un grande ciuffo di piume sulla testa, con la punta della cresta rossa, lo faceva apparire più grande.

"Okay, Staraptor... ora facciamo il nostro numero!" esclamò Celeste mentre cadeva verso la rete, continuando a sorridere come se non ci fosse alcun problema. E in effetti, il suo Staraptor si era già gettato in picchiata mentre Celeste stava ancora dando il suo ordine. Con un acuto richiamo che riecheggiò in tutto il tendone, Staraptor volò sotto la sua allenatrice e la prese al volo, facendola atterrare di schiena sul suo dorso. Con la sua abilità, Staraptor era riuscito a volare ad una velocità leggermente inferiore alla velocità di caduta di Celeste, in modo da amortizzare la caduta e fare sì che la giovane non si facesse male. Poi, Staraptor salì di nuovo, e trasportò la sua allenatrice verso la piattaforma da cui era partita. Giunta a pochi metri di distanza, Celeste ringraziò Staraptor con un cenno, mentre i due Altaria si sollevavano verso il soffitto del tendone con un elegante frullo d'ali. Poi, Celeste fece un'abile acrobazia e afferrò il bordo della piattaforma con una mano, issandosi su di essa con agilità, e atterrando infine in piedi come niente fosse!

I due Altaria eseguirono un attacco Danzadipiume, e sia Celeste che Ortilla alzarono le braccia verso il pubblico in mezzo ad uno spettacolare vortice di piume del colore della neve pura! Un applauso scrosciante si levò dal pubblico, anche mentre Terra e il suo Quagsire usavano una serie di attacchi Pistolacqua contro il terreno e verso le zampe dei Pokemon felini. I Luxray e i Pyroar saltavano agilmente oltre gli schizzi d'acqua, producendosi in acrobazie sempre più spericolate man man che Quagsire accelerava...

Finalmente, quando Alty e l'Altaria di Celeste completarono la loro Danzadipiume, i Pokemon felini eseguirono a loro volta una delle loro mosse: i Luxray si avvolsero di crepitanti scariche elettriche dorate usando una mossa Scintilla, e al tempo stesso i due Pyroar attivarono la loro mossa Nitrocarica e vennero avvolti da una spirale di fiamme scarlatte che accelerò sempre di più. Le due mosse si combinarono mentre i Pokemon felini acceleravano sempre più... fino a creare un anello di fiamme e fulmini multicolori che spruzzava scintille colorate ovunque, mandando il pubblico in visibilio!

"E... la vostra Terra è pronta per il gran finale? Pronti o no, io parto! Yu-huuuu!" esclamò la ragazza clown. Il suo Quagsire smise di lanciare attacchi Pistolacqua tutt'attorno, e si produsse in una spettacolare Pioggiadanza che fece cadere uno scroscio solamente sull'arena, annullando il precedente attacco Giornodisole. Immediatamente, l'acqua fece effetto sull'anello di fiamme ed energia elettrica creato dai Pokemon felini, che si mise a crepitare e a scagliare scintille colorate in aria, come tanti minuscoli fuochi d'artificio... e finalmente, i Pyroar e i Luxray si fermarono e scaricarono la loro energia tutta in un colpo solo, creando una luminosa colonna di luce dorata che si levò verso il tendone, illuminando Celeste, Ortilla e le loro Altaria!

Il pubblico, Vera e compagni compresi, esplose in un'ovazione e in uno scrosciante applauso, mentre Celeste ed Ortilla si inchinavano elegantemente e ricevevano con gioia i loro complimenti. Le due Altaria si posarono accanto alle rispettive allenatrici, le ali spalancate e le teste gettate indietro in un verso di trionfo.

"Grazie! Grazie! Saremo qui tutta la settimana! E magari anche il mese, l'anno e il lustro!" esclamò Terra, perfettamente a suo agio in mezzo a quell'atmosfera festante. Gli altri Pokemon di Ortilla avevano a loro volta completato i loro numeri, e in quel momento si erano messi in posa ricevendo le congratulazioni del pubblico.

Vera sorrise gioiosamente, mentre si guardava intorno e vedeva i suoi compagni godersi quello spettacolo. Max, Drew, Blaziken, Gardevoir, Absol, Hitomi e Walrein, Sansone, Ritchie e Sparky... e anche Cain, Aya e Pietro. Ognuno di loro era riuscito a mettere da parte i loro timori, le loro preoccupazioni riguardanti il Team Meteora, e godersi quel momento di serenità.

Nessuno di loro si faceva illusioni che sarebbe stata semplice. E sapevano che l'indomani, la loro battaglia contro il Team Meteora sarebbe proseguita, più feroce che mai.

Ma per il momento... erano lì, tutti assieme, e potevano rilassarsi, come degli allenatori qualsiasi.

Un'iniezione di fiducia per quello che li aspettava... 

      

                     

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CONTINUA...

 

Note: A partire dal 18 fino all' 1 Gennaio sarò in vacanza. Cercherò comunque di scrivere sul mio iPad, ma non potrò aggiornare.

Quindi... vi auguro buone feste! Buon Natale e felice anno nuovo! A presto!

 

 

  
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