24/12/2019
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[prompt: Cioccolata calda]
Come se fosse colpa mia pensò con rabbia, rifiutando di lasciar cadere le lacrime che le imperlavano le ciglia.
Qualcuno scivolò nella panca di fronte a lei e nell’alzare gli occhi arrossati una goccia salata – traditrice – le rotolò lungo la guancia. La cacciò con la manica del maglione, spazzando via anche il ricordo di capelli rossi e lentiggini.
Quando si rese conto di chi avesse di fronte rimase di sasso: davanti a lei, il serafico volto arrossato dal freddo di Draco Malfoy. L’uomo fece cenno alla cameriera perché gli portasse “una Burrobirra e una cioccolata con panna. E cannella, grazie”.
Se n’è ricordato pensò.
Rimasero in silenzio, Hermione a combattere contro le lacrime e l’incredulità, Draco con un mezzo sorriso sulle labbra screpolate.
Quando la cameriera tornò con le bevande l’ex Serpeverde prese il suo boccale e lo fece tintinnare contro la tazza di Hermione in un quieto brindisi.
«Dopo mi racconterai,» disse e indicò la cioccolata fumante «adesso bevi Granger.»
Come se non avessi notato l’anello pensò amaramente Hermione, ma quello che disse fu: «Che cosa ci fai qui Draco?».
Lui si irrigidì impercettibilmente, la presa appena un po’ più stretta intorno al manico del boccale «Be’ sai Granger regali dell’ultimo momento e poi Hogsmead è così pittoresca in questo periodo dell’anno -».
«Che cosa ci fai qui con me».
Draco sospirò, abbassando lo sguardo e la voce «Nessuno dovrebbe passare la Vigilia di Natale da solo, così mi avevi detto».
Hermione deglutì a fatica, nuove lacrime che minacciavano di cadere, vecchi ricordi che rischiavano di traboccare e la timida, terribile speranza che se Draco era lì forse erano ancora in tempo a sistemare le cose, dopotutto.
«Ti ho detto molte cose … »
«E le pensavi davvero?» chiese, la voce tremante della stessa fragile speranza.
Hermione strinse le mani intorno alla tazza, assorbendone il calore.
«Non tutte» ammise.
Malfoy allungò un mano e timidamente accarezzò quella di Hermione con la punta delle dita, che istintivamente lasciò la cioccolata per offrirgli il palmo.
Draco ne tracciò la linea della vita, passando per quella dell’amore lì dove si intersecavano e per un attimo le sembrò che fossero passati minuti e non tre anni dall’ultima volta che aveva compiuto quel gesto.
«Mi dispiace di essermene andata».
«Mi dispiace di averti lasciata andare».
Restarono in silenzio per un po’, la cioccolata che si raffreddava e le loro mani che si scaldavano a vicenda. La linea pallida sull’anulare di Hermione bruciava, non come un’accusa, ma come in trepidante attesa.
«Sai,» iniziò Draco «tra le cose che dicevi … Ce n’era una che usavi molto quando guardavamo quelle stupide commedie Babbane … dicevi che il Natale è il momento perfetto per le seconde occasioni … Quello, lo pensavi davvero?»
C’era così tanta incertezza nella sua voce che Hermione sentì il cuore spezzarsi per una seconda volta.
Chiuse il palmo, stringendo le dita che la stavano ancora accarezzando le sue. Sorrise, lasciando che le lacrime scorressero libere e annuì, rispondendo a quella domanda che Draco non aveva il coraggio di porre ad alta voce.
«Sì, lo penso davvero» mormorò.
***
Titolo da Marshmallow World di Dean Martin.
Ma è ovvio che se questa quintupla drabble fosse una canzone sarebbe Last Christmas dei Wham!
Questa è la parte in cui mi dilungo in ringraziamenti e auguri di Natale, quindi mettetevi comodi. No, sul serio. Ringrazio di cuore chi ha seguito con assiduità la raccolta recensendo, preferendo, ricordando o semplicemente leggendo. Tra l'altro faccio un piccolo ringraziamento pubblico a kaelestia che è sempre stata così carina nelle recensioni.
È stato un mese sentimentalmente faticoso dicembre e questa storia mi ha dato qualcosa con cui distrarmi un po’. Che poi quest’ultima drabble sia la mia personale forma di cooperazione con quello che è accaduto è tutta un’altra questione … ma sono una persona melodrammatica, che ci posso fare. Potete anche considerarla una bozza di sceneggiatura per un film di Natale improntato sul perdono e le seconde occasioni, perché davvero la parte "«Mi dispiace di essermene andata». «Mi dispiace di averti lasciata andare»." ha fatto venire i conati persino a me che l'ho scritta.
A parte tutte queste patetiche lagne, auguro a tutti voi un gioioso Natale e un felice anno nuovo, che possano portarvi tutto quello di cui avete bisogno e desiderate. E anche qualcosa in più.
Grazie per essere stati con me.
Un abbraccio caloroso,
Ink.