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Autore: Edellweiss    03/08/2009    4 recensioni
10 anni in un orfanotrofio,un amore da dimenticare,un sogno. riuscirà Kagome a dimenticare un passato che è ancora un mistero? e Inuyasha l'aiuterà?
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era appena scesa dal treno ed ora si trovava alla stazione di Tokyo,e per lei era tutto nuovo.
Alla stazione c’era molta gente che correva senza guardare in faccia nessuno,e molte volte qualcuno le era venuto a dosso e non si erano neanche degnati di chiedere“scusa”.
Sango le aveva detto che casa sua non era molto lontana dalla stazione,e quindi non c’era bisogno di prendere un mezzo pubblico.
Aveva tirato fuori il piccolo foglietto con l’indirizzo che Sango le aveva dato 3 anni fa,e circa dieci minuti dopo arrivò alla sua meta.
Era indecisa se suonare o No.
Infondo Sango non sapeva della sua venuta.
Forse non sarebbe stata contenta di rivederla.
Forse si era già dimenticata di lei.
In tre anni,all’inizio si erano scritte poi con il tempo le lettere erano divenute sempre meno,e alla fine cessarono.
Si sentì una sciocca,non aveva pensato alla possibilità che Sango non la volesse rivedere.
Ma qualcosa dentro di lei le diceva di suonare,almeno per salutarla!.
Suonato il campanello si potrebbe dire che trattenne il fiato dall’emozione,ma ad aprire la porta non fu Sango come sperava ma una donna sui quaranta con i capelli biondo scuro e gli occhi castani.
- scusami,tu chi sei?un’amica di Sango?..-
Si limitò ad annuire,non sapeva neanche lei perché ma non riusciva a far uscire la voce dalle corde vocali.
- Sango c’è una tua amica vieni..-
- arrivo!!- entrò in casa,sotto invito della donna.
La casa era molto grande e accogliente,segui la donna fino al salotto,le pareti erano di tenue rosa pesca, il mobilio in legno,e alle pareti erano appesi parecchi ritratti di persone,c’è ne erano anche due con  l’immagine di Sango,entrambi contornati da  cornici dorate piuttosto semplici.
Si sentono dei passi veloci per le scale poi un tonfo enorme.
- ahi che,male!chi c’è mamma?!?percas..- la ragazza non riuscì a finire la frase per la sorpresa di ritrovarsela davanti agli occhi.
- ciao Sango,ti ricordi ancora di me?e non guardarmi con quel espressione da bakalà!-
- Kagome!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- l’ abbraccio di slancio facendola cadere per terra.
- non mi avevi detto che saresti venuta!?!e poi come mai sei venuta?,insomma non si può uscire di solito..-
- Sango ho compiuto diciottanni oggi!ti sei dimenticata del mio compleanno?-
La diretta interessata abbasso lo sguardo colpevole,ma Kagome in quel momento non ci fece caso era  più concentrata nell’osservarla,era parecchio cambiata,i capelli color ebano erano molto più lunghi,l’ultima volta che l’aveva vista li portava a caschetto,mentre ora le coprivano mezza schiena.
Era cresciuta anche in altezza,si era slanciata.
- Sango mi spieghi chi è questa ragazza?!?-
- vedi mamma lei è Kagome,viene dal mio stesso orfanotrofio..-
- ah,capisco … bè ora io devo andare a fare spesa,tu Kagome ti fermi a pranzo qui?..-
Non sapendo cosa rispondere lancia un’occhiata a Sango,che annuendo dice alla madre di si.
- vieni Kagome,ti faccio vedere la casa!- la porta in ogni camera.
La casa era davvero enorme,e Kagome era arriva alla conclusione che la nuova famiglia di Sango era proprio benestante.
Alla fine la porta nella propria camera da letto,le pareti sono di un giallo-ocra,è molto spaziosa,tanto che c’era addirittura un bagno!
- fine del giro turistico!-
- è una bellissima casa Sango,sei stata molto fortunata ad essere adottata da questa famiglia- disse facendo un sorriso quasi forzato,infondo la invidiava per la sua fortuna.
- già,lo so,anche se all’inizio non capivo perché volevano una quindicenne nel pieno dell’ adolescenza in giro per casa,soprattutto perché avevano già una figlia-
- in effetti di solito vogliono bambini piccoli da poter crescere loro,dopo i dodici anni di solito si è condannati-
La stanza piomba nel silenzio,e si rese conto che non era un buon argomento per  iniziare una conversazione dopo tre anni!
- comunque ti trovo bene Sango,ti vedo sorridente!-
- già!vivo bene qui,e non solo perché mi trovo in una famiglia benestante ……sai all’inizio ero molto diffidente,anche in imbarazzo,erano tutte persone che non conoscevo,una città nuova,ma i signori Misachi mi hanno da subito considerato come una della famiglia facendomi sentire a mio agio.-
- per questo chiami mamma la signora?-
- si,ma me lo hanno chiesto loro a dire la verità,e io lo faccio per accontentarli-
- scusa ma prima ai detto che hanno una figlia?-
- si,si chiama Nina,ha solo un anno più di me,ma a mio parere frequenta cattive compagnie.-
- sul serio?e non ti chiedi mai perché ti hanno adottata?insomma avendo una figlia…-
- non ho mai osato chiederlo,ho paura che tutto questo scompaia.- Sango si era fatta malinconica.
- capito,comunque ora hai il diploma vero?hai finito la scuola?-
-si ho finito il liceo!!ma non ho ancora idea di che lavoro fare,insomma non ho alcun interesse particolare..-
-Vedrai troverai la tua strada Sango..-
-e tu?vuoi ancora fare la cantante?-
- si,ma c’è ne vorrà di tempo!- ed entrambe scoppiarono in una fragorosa risata.
- però Sango non mi hai detto ancora nulla sui ragazzi di questa città?- pronunciò quella frase con una nota leggermente maliziosa.
La mora era avvampata cominciando a torturarsi le dita.
- allora Sango hai trovato qualche ragazzo interessante?-
- si ….in e fetti ….ho un ragazzo,stiamo insieme da 6 mesi,sai lui è più grande ha 21 anni,si chiama Miroku-
- sono contenta,devi presentarmelo mira comando!-
- è carino,anzi molto bello,però che dici se stasera usciamo per festeggiare il tuo compleanno?!ti faccio vedere la città è così te lo presento!!!!!!-
- mi sembra una buona idea!ma prima devo andare da una vecchia amica di Kaede,che mi affitterà un appartamento-
- nel pomeriggio ti accompagno io-
- bene-
Nel frattempo un pensiero aveva fulminato la mente di Sango.   
- e tu?ti sei dichiarata al professor Koga mitsuchi?-
- si- disse timidamente,il ricordo di quel giorno le era ancora ben impresso nella mente.
Di quelle labbra morbide sulla sua pelle,di quelle mani,quei baci bollenti.
Arrossì di botto,anche al solo ricordo si imbarazzava ancora.
- e allora che ha risposto?!?su parla!-
- ecco io gli dissi  di amarlo,e lui …. Mi voleva,mi desiderava,e feci l‘amore con lui-
- Kagome ti sei ceduta così!??!- Sango era scattata in piedi arrabbiata.
- calma Sango!non ai niente da criticare!tu te ne eri da poco andata,io ero da sola,mi ero chiusa ancora di più,lui era la mia sola ancora di salvezza!-
- ed è finito tutto lì?-
- no,con il tempo ci incontravamo di notte nell’aula di musica,e un giorno disse di amarmi,e io ero sempre più felice,ho aspettato tutta la vita quel giorno …..poi..-
Sango la fissava con un misto di curiosità,e freddezza,la capiva,lei Kagome che le aveva sempre detto di non buttarsi tra le braccia del primo che capita,si era bruciata per prima.
- disse di dover andarsene a Londra,che aveva avuto una grande occasione,e io gli credetti,mi dedicò anche una canzone bellissima,Wing of Silver,comunque il giorno prima della sua partenza venne una donna,Kikyo,credo si chiamasse,che disse di essere la sua fidanzata,ma tu Sango la dovevi vedere,era uguale a me!solo più grande,ed è stato in quel momento che io capii che mi aveva usato,che quelle notti si immaginava Kikyo …. non me-
Sango ormai era in lacrime e l’abbracciata forte,sapeva che questa storia era difficile da raccontare per
Kagome,sempre,instancabilmente orgogliosa.
- ma sai qual è la cosa peggiore Sango? che io lo amo ancora,con tutta me stessa,anche se mi ha usata!- oramai era scoppiata a piangere,tra le braccia dell’amica,era stata sciocca,ma pensava veramente che lui l’amasse.
- su,ora basta,da oggi in poi inizia la tua nuova vita!-le veniva da ridere,Sango era sempre stata ottimista in tutto,forse anche troppo a volte.
- Sango non capisci che ora dovrò trovarmi un lavoro,e che non sarà una passeggiata per me!come se non bastasse ho pochissime cose da mettermi!,e quel poco sono maglioni vecchi come mio nonno,se ce l’avessi!-
- non preoccuparti!ti presterò qualcosa di mio!,dovremmo portare all’incirca la stessa taglia..-
- grazie ma non voglio approfittare della tua ospitalità,e poi non voglio crearti problemi con la tua  nuova famiglia..-
- ma figurati!,la mia sorellastra un sacco di volte  a ospitato il suo fidanzato!non faranno certo problemi per una mia amica,anzi la mia migliore amica!-
- allora d’accordo accetto,ma giuro che ti ridarò tutto quello che spenderai per me!-
Passarono parecchio tempo a raccontarsi i vari eventi successi in tre anni.
Sango dopo tutto aveva trascorso tre anni da adolescente “normale”era andata a scuola,si era innamorata per la prima volta,aveva trascorso le serate in discoteca,e fatto nuove amicizie.
Lei da raccontare aveva poco e niente,si certo aveva avuto una storia con il professore ma dopo questo cos’altro?
Le giornate erano sempre uguali al orfanotrofio.
Quando tornò a casa la madre di Sango scoprì che si chiamava komachi,nome piuttosto strano aveva commentato tra se e se.
La signora le aveva avvisate che sarebbero state solo loro tre a pranzare,e aveva comprato una torna alla panna finemente decorata.
Al centro c’era la sua iniziale “disegnata”col cioccolato.
- ma …ma signora Misachi!non ….doveva!-
- chiamami Komachi cara,e poi prima non hai detto ha Sango che è il tuo compleanno?- annui
- allora sono passata alla pasticceria ho scelto la torta e ho fatto scrivere l’iniziale del tuo nome-
- signora ma lei non mi conosce neanche …non aveva motivo di..-
- sono fatta così!vero Sango?-
- si Kagome,è fatta così!e non sentirti in debito capito?-
Era sbalordita,nessuno le aveva mai comprato una torta di compleanno dall’aspetto così invintante,e quella donna che aveva incontrato per si e no per 5 minuti si dimostrava così gentile con lei?
Apparecchiarono il tavolo e la signora si mise ai fornelli.
Kagome non si ricordava di aver mangiato mai così bene!,la signora aveva preparato del semplice riso al cherry che era squisito,all’inizio si era chiesta come mai una famiglia con così tanti soldi non avesse un cuoco o qualcosa di simile,ma dopo aver assaggiato la cucina della signora aveva capito.
- era tutto buonissimo signora Komachi!non ricordo di aver mangiato mai così bene!-
- grazie cara,sei gentile,comunque Sango mi ha chiesto se puoi rimanere qui per un po’,e ti comunico che non ci sono problemi,mi hai fatto una buona impressione,e voglio fidarmi del mio istinto..-
- la ringrazio per la fiducia,prometto che non darò problemi,e che appena potrò me ne andrò-
- prenditi pure tutto il tempo che vuoi cara,non c’è fretta..-
Dopo pranzo aiutarono la signora Komachi a pulire i piatti,Kagome la trovava davvero gentile,insomma accogliere in casa una perfetta sconosciuta non è da tutti!
- Kagome potresti suonarmi il pianoforte?ti prego!!!!!!!!-
- d’accordo,andiamo ti suonerò Wing of Silver-
Andarono di sopra nella camera dei genitori di Sango,l’unica che non aveva visto prima durante il giro “turistico“.
Era più grande di quella di Sango,e naturalmente non c’erano appesi poster o roba simile,era un camera si potrebbe definire molto fine.
Il pianoforte era a coda,nero,praticamente il classico pianoforte.
Kagome si era seduta molto elegantemente prima di iniziare a suonare con la stessa eleganza.
Sango era rimasta incantata,non immaginava che Kagome fosse diventata così brava!
Poi aveva chiuso gli occhi cominciando a sentire la sua voce.
D’un tratto un fracasso enorme che fece aprire gli occhi a Sango,e smettere di suonare a Kagome.
 Fine secondo capitolo Ditemi se ora va bene e faccio un grande ringraziamento a tutti!!!!!!!!!!!!!!!
   
 
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