Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    23/01/2020    1 recensioni
Nel mentre il Regno di Arendelle stava attraversando uno dei periodi di pace più lunghi della storia, l’armonia venne interrotta con l’arrivo di alcune creature spaventose completamente rivestite di ghiaccio.
Gettando il regno nel caos più totale, la Regina Elsa e sua sorella Anna dovranno fare di tutto per contrastare il potere misterioso e all’apparenza indistruttibile dei nuovi nemici.
Chi li avrebbe potuti aiutare?
Una nuova avventura con l’arrivo di alcuni personaggi che saranno indispensabili alla ricerca della vittoria per riportare il Regno alla pace insperata e distruggere per sempre le forze oscure del Nord che da molti secoli albergano in quei territori fantastici e inesplorati.
P. S.: Questa storia è una cross – over che utilizza personaggi inerenti di Frozen, il Trono di Spade e delle Cronache di Narnia.
Buona lettura.
Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Kristoff credeva che la sua amata Anna era diventata pazza per colpa di quella guerra che aveva cambiato il corso della vita di loro senza che se ne accorgessero in tempo.
< Anna! Aspetta! >
Ma la giovane donna, s’eppur senza un briciolo di forze, vagava verso il Regno vasto e ricoperto di ghiaccio e di neve di Arendelle senza mai fermarsi un attimo
< Anna! Puoi ascoltarmi un attimo?! > continuava a gridare Kristoff alzando la voce sopra la tempesta di neve.
< Che cosa c’è adesso?! >
< Dobbiamo fermarci! Andare avanti è molto pericoloso. >
< Non se ne parla nemmeno, Kristoff. Noi troveremo dei giusti alleati che potranno essere molto utili alla nostra causa. >
< Ma ti rendi conto che tutto questo è una follia? >
< L’unica follia è se ci fermiamo proprio adesso. >
< Ma ti stai ascoltando? È da un giorno che non ci fermiamo per mangiare e riposarsi! Se continuiamo di questo passo, rischiamo di morire assiderati. >
< No… La principessa di Arendelle non può morire sotto il ghiaccio e il gelo del suo stesso Regno. >
< Anna ti prego, cerca di ragionare… >
< Kristoff, se vuoi tornare indietro e vuoi abbandonarmi non te ne farò una colpa, ma sappi che iio riuscirò in questa impresa. Che ti piaccia o no. >
< Non potrai mai farcela! Sei umana! >
< Dentro le mie vene scorre il sangue di una guerriera valorosa! E non mi fermerò dinanzi a niente nemmeno se potesse travolgermi una valanga. >
< Anna!!! >
Le continue urla di Anna e Kristoff rimbombarono in tutta la vallata causando un disastro senza precedenti.
Un enorme pezzo di ghiaccio si staccò sulla vetta più alta della montagna cadendo a gran velocità verso valle.
< Anna! Guarda! >
Alzando gli occhi, la giovane principessa di Arendelle capì che si trovava in un guaio molto più grande di lei e se insieme a Kristoff non avessero trovato un riparo al più presto, sarebbero stati seppelliti sotto tonnellate di neve.
< Kristoff! Adesso che cosa facciamo?! >
< Non lo so. Non c’è nemmeno Sven con me! >
< Corriamo! >
Correndo giù verso valle, i due ragazzi continuavano a guardarsi indietro mentre la valanga li stava raggiungendo ogni secondo che passava.
< Kristoff, stiamo per morire! >
Ma appena il giovane produttore di ghiaccio vide che c’era una piccola grotta su un’altura non molto lontano da quel posto, prese la mano della sua amata spingendola verso di sé.
< Kristoff, che cosa stai facendo? >
< Forse ho trovato un riparo. >
< E dove? Io non riesco a vedere niente. >
< Tu seguimi e limitati a stare zitta una volta per tutte. >
Con le residue forze che gli erano rimasti, Anna e Kristoff riuscirono a scampare alla valanga riuscendo a rifugiarsi in quella grotta che sembrava quasi una benedizione dell’onnipotente.
< Kristoff… ce l’abbiamo fatta.. > fece Anna con voce flebile.
< Sì. Siamo stati miracolati. Io… >
Ma essendo rimasti senza forze, i due giovani avventurieri crollarono sfiniti sotto gli occhi di una coltre di neve che continuava a non finire mai. >
 
 
Dopo che Anna e Kristoff avevano lasciato il castello di Arendelle, Elsa si sentiva più sola che mai.
Con le sue forze, doveva tenere a bada un popolo che non sospettava niente degli invasori provenienti dall’estremo nord.
< Maestà, ho bisogno di parlarle in privato. >
< Che cosa succede, consigliere? >
< Purtroppo non porto buone notizie, maestà. Gli invasori stanno attraversando il valico che porta diretti alle montagne innevate che da millenni ricoprono e proteggono il nostro Regno. Se i soldati non riescono a bloccare l’avanzamento del nemico sulle alture innevate, ho paura che non ci sia scampo per noi. >
< Quanti uomini sono rimasti? >
< Non molti, maestà. Purtroppo alcuni di loro stanno tornando in fretta qui al castello per ricevere le dovute cure, mentre altri sono smarriti o addirittura morti. >
< Di quante anime può contare il nostro esercito?! > ribatté duramente Elsa.
Fissando lo sguardo attonito della Regina, il consigliere con tono fermo si limitò a dire che erano rimasto meno di mille uomini.
< Non riusciremo mai a fermare la loro avanzata > fece Elsa con il cuore che gli piangeva dal dolore < Ormai il nostro Regno è perduto. >
< Maestà, non si abbatta in questo modo. Sua sorella e Kristoff si sono diretti a nord per cercare un aiuto in questa guerra… >
< Nessuno ci vorrà aiutare! Ben sapendo che i nostri nemici nono sono umani, ma creature rivestite di ghiaccio che provengono da une terra sconosciuta e misteriosa. >
< Eppure dovranno avere un punto debole… >
< Me lo dica lei, consigliere… C’è per caso un soldato di Arendelle che abbia provato ad uccidere quelle creature? >
< No, maestà. Che io sappia no. >
< Allora mettiamoci l’anima in pace e resistiamo finché possiamo. Ormai il nostro destino è segnato. >
< Maestà, se posso provare a contraddirla, non dovrebbe arrendersi alla prima difficoltà… >
< Mi devo arrendere all’evidenza, consigliere. Ormai non c’è più via di scampo… Nessuno sa come sconfiggere quelle creature e i nostri soldati stanno morendo inutilmente sotto i loro attacchi senza che loro possano fare qualcosa. Mi dica lei che cosa posso fare. >
< Nessuno del popolo sospetta niente di tutto questo? >
< Al momento no… Dovrei forse parlare con loro? >
< No. scatenerebbe un caos incontrollabile. >
< Però non è nemmeno giusto che loro non sappiano nulla. >
< Sapranno a momento debito, maestà. >
< E se forse provassimo un’emigrazione di massa? Se raggiungiamo il Regno qui vicino… >
< Purtroppo le nostre alleanza con i Regno vicini non sono buoni, maestà. Ci ucciderebbero appena varcheremo il confine. >
< Ma perché tutto questo astio contro di noi? >
< Questo astio risale all’epoca dei suoi bisnonni, maestà. Ecco perché Arendelle ha rotto alleanze e rotte commerciali con i Regni vicini. >
< Ma non sappiamo realmente il motivo… Potremmo provare a parlare con uno dei Re di questi Regni? >
< Maestà, non credo che venire a patti con quei bruti sia la decisione saggia. >
< Consigliere, perché lei non capisce che farò di tutto per salvare il mio Regno? Se Anna e Kristoff non torneranno da quella missione senza successo, io dovrò trovare un altro modo per salvare il mio Regno. >
< Maestà, io non vi capisco… Prima si voleva arrendere, mentre adesso… >
< Tanto se devo morire, lo farò con l’intento di aver provato a salvare il Regno dei miei avi. Si rivolterebbero nella tomba se sapessero che io mi arrendessi come una sciocca. >
< Ben detto, maestà. È questo quello che volevo sentir dire. >
< Mettimi in contatto con il Regno di Lugor. Digli che lo voglio a palazzo domani mattina a mezzogiorno. >
< Lugor? Quel Lugor? Maestà, tutti sanno che quel Regno è minacciato dalla Strega bianca che ha gettato quel Regno in un inverno senza fine. Secondo me non dovremmo provare… >
< Consigliere, si limiti ad ubbidire ai miei ordini senza discutere. In tal caso, sarò io che ne pagherò direttamente le conseguenze. Sono stata abbastanza chiara? >
< Sicuramente, maestà. >
 
 
Appena Anna e Kristoff si risvegliarono, non riuscirono a capire dove si trovavano.
La mancanza di cibo e di energia da parte dei due, gli avevano completamente annebbiato il cervello.
< Kristoff, svegliati > fece Anna con voce flebile.
< Che succede? > ribatté il produttore di ghiaccio.
< Dove ci troviamo? >
< Non ne ho la minima idea… Qui dentro è tutto buio. >
Affacciandosi fuori dalla grotta, Kristoff si limitò a vedere sono una distesa di vene e di ghiaccio che non finiva mai.
< Anna, credo che ci siamo persi… >
< L’ultima cosa che ricordo è che eravamo riusciti a sfuggire ad una grossa valanga che per poco non ci stava seppellendo… Poi subito dopo il buio totale. >
< Credo che siamo svenuti. Ecco perché non riusciamo a ricordare niente. >
< Sì, molto probabilmente hai ragione. >
< Ma adesso che cosa facciamo? Non possiamo rimanere in questo posto per l’eternità. Dobbiamo avanzare verso nord. >
< Alla ricerca di cosa? Ti rendi conto che i guerrieri del nord di cui tanto mi hai parlato in passato non sono mai esistiti? >
< E’ qui che ti sbagli, Kristoff. Loro esistono eccome. Dobbiamo solo riuscire a scovare il loro piccolo Regno oltre queste montagne. >
< Ci vorrà ancora un sacco di tempo… Tempo che purtroppo non abbiamo a disposizione. >
< Allora cosa vuoi fare? Tornare indietro con la coda tra le gambe e con la consapevolezza di aver fallito la missione? >
< Almeno potremmo dire di essere rimasti vivi. >
< Kristoff, non avrei mai creduto che tu fossi un codardo… Non voglio immaginarmi la faccia di mia sorella quando se le confessassimo che abbiamo fallito miseramente. >
< Anna, dobbiamo anche pensare a noi… >
< No Kristoff, non sono del tuo stesso parere… Come ti ho detto prima, se vuoi tornare indietro fai pure, io andrò avanti. >
Ma appena Anna varcò l’uscita della grotta, si ritrovò circondata da una decina di creature dallo sguardo oscuro e dal corpo completamente ricoperto di ghiaccio.
< Kristoff… >
< Che cosa c’è, Anna? > domandò L’uomo che non si era nemmeno girato a guardarla.
< i soldati di ghiaccio… >
< Che cosa? Ma non possono essere giunti così vicini al nostro Regno. >
< Allora guarda con i tuoi occhi, idiota. >
< Senti Anna, se stai cercando di farmi cambiare idea… >
Ma quando anche Kristoff vide l’orrore negli occhi di quelle strane creature, si dovette ricredere.
< Anna… non ti muovere. >
Kristoff credeva che la sua amata Anna era diventata pazza per colpa di quella guerra che aveva cambiato il corso della vita di loro senza che se ne accorgessero in tempo.
< Anna! Aspetta! >
Ma la giovane donna, s’eppur senza un briciolo di forze, vagava verso il Regno vasto e ricoperto di ghiaccio e di neve di Arendelle senza mai fermarsi un attimo
< Anna! Puoi ascoltarmi un attimo?! > continuava a gridare Kristoff alzando la voce sopra la tempesta di neve.
< Che cosa c’è adesso?! >
< Dobbiamo fermarci! Andare avanti è molto pericoloso. >
< Non se ne parla nemmeno, Kristoff. Noi troveremo dei giusti alleati che potranno essere molto utili alla nostra causa. >
< Ma ti rendi conto che tutto questo è una follia? >
< L’unica follia è se ci fermiamo proprio adesso. >
< Ma ti stai ascoltando? È da un giorno che non ci fermiamo per mangiare e riposarsi! Se continuiamo di questo passo, rischiamo di morire assiderati. >
< No… La principessa di Arendelle non può morire sotto il ghiaccio e il gelo del suo stesso Regno. >
< Anna ti prego, cerca di ragionare… >
< Kristoff, se vuoi tornare indietro e vuoi abbandonarmi non te ne farò una colpa, ma sappi che iio riuscirò in questa impresa. Che ti piaccia o no. >
< Non potrai mai farcela! Sei umana! >
< Dentro le mie vene scorre il sangue di una guerriera valorosa! E non mi fermerò dinanzi a niente nemmeno se potesse travolgermi una valanga. >
< Anna!!! >
Le continue urla di Anna e Kristoff rimbombarono in tutta la vallata causando un disastro senza precedenti.
Un enorme pezzo di ghiaccio si staccò sulla vetta più alta della montagna cadendo a gran velocità verso valle.
< Anna! Guarda! >
Alzando gli occhi, la giovane principessa di Arendelle capì che si trovava in un guaio molto più grande di lei e se insieme a Kristoff non avessero trovato un riparo al più presto, sarebbero stati seppelliti sotto tonnellate di neve.
< Kristoff! Adesso che cosa facciamo?! >
< Non lo so. Non c’è nemmeno Sven con me! >
< Corriamo! >
Correndo giù verso valle, i due ragazzi continuavano a guardarsi indietro mentre la valanga li stava raggiungendo ogni secondo che passava.
< Kristoff, stiamo per morire! >
Ma appena il giovane produttore di ghiaccio vide che c’era una piccola grotta su un’altura non molto lontano da quel posto, prese la mano della sua amata spingendola verso di sé.
< Kristoff, che cosa stai facendo? >
< Forse ho trovato un riparo. >
< E dove? Io non riesco a vedere niente. >
< Tu seguimi e limitati a stare zitta una volta per tutte. >
Con le residue forze che gli erano rimasti, Anna e Kristoff riuscirono a scampare alla valanga riuscendo a rifugiarsi in quella grotta che sembrava quasi una benedizione dell’onnipotente.
< Kristoff… ce l’abbiamo fatta.. > fece Anna con voce flebile.
< Sì. Siamo stati miracolati. Io… >
Ma essendo rimasti senza forze, i due giovani avventurieri crollarono sfiniti sotto gli occhi di una coltre di neve che continuava a non finire mai. >
 
 
Dopo che Anna e Kristoff avevano lasciato il castello di Arendelle, Elsa si sentiva più sola che mai.
Con le sue forze, doveva tenere a bada un popolo che non sospettava niente degli invasori provenienti dall’estremo nord.
< Maestà, ho bisogno di parlarle in privato. >
< Che cosa succede, consigliere? >
< Purtroppo non porto buone notizie, maestà. Gli invasori stanno attraversando il valico che porta diretti alle montagne innevate che da millenni ricoprono e proteggono il nostro Regno. Se i soldati non riescono a bloccare l’avanzamento del nemico sulle alture innevate, ho paura che non ci sia scampo per noi. >
< Quanti uomini sono rimasti? >
< Non molti, maestà. Purtroppo alcuni di loro stanno tornando in fretta qui al castello per ricevere le dovute cure, mentre altri sono smarriti o addirittura morti. >
< Di quante anime può contare il nostro esercito?! > ribatté duramente Elsa.
Fissando lo sguardo attonito della Regina, il consigliere con tono fermo si limitò a dire che erano rimasto meno di mille uomini.
< Non riusciremo mai a fermare la loro avanzata > fece Elsa con il cuore che gli piangeva dal dolore < Ormai il nostro Regno è perduto. >
< Maestà, non si abbatta in questo modo. Sua sorella e Kristoff si sono diretti a nord per cercare un aiuto in questa guerra… >
< Nessuno ci vorrà aiutare! Ben sapendo che i nostri nemici nono sono umani, ma creature rivestite di ghiaccio che provengono da une terra sconosciuta e misteriosa. >
< Eppure dovranno avere un punto debole… >
< Me lo dica lei, consigliere… C’è per caso un soldato di Arendelle che abbia provato ad uccidere quelle creature? >
< No, maestà. Che io sappia no. >
< Allora mettiamoci l’anima in pace e resistiamo finché possiamo. Ormai il nostro destino è segnato. >
< Maestà, se posso provare a contraddirla, non dovrebbe arrendersi alla prima difficoltà… >
< Mi devo arrendere all’evidenza, consigliere. Ormai non c’è più via di scampo… Nessuno sa come sconfiggere quelle creature e i nostri soldati stanno morendo inutilmente sotto i loro attacchi senza che loro possano fare qualcosa. Mi dica lei che cosa posso fare. >
< Nessuno del popolo sospetta niente di tutto questo? >
< Al momento no… Dovrei forse parlare con loro? >
< No. scatenerebbe un caos incontrollabile. >
< Però non è nemmeno giusto che loro non sappiano nulla. >
< Sapranno a momento debito, maestà. >
< E se forse provassimo un’emigrazione di massa? Se raggiungiamo il Regno qui vicino… >
< Purtroppo le nostre alleanza con i Regno vicini non sono buoni, maestà. Ci ucciderebbero appena varcheremo il confine. >
< Ma perché tutto questo astio contro di noi? >
< Questo astio risale all’epoca dei suoi bisnonni, maestà. Ecco perché Arendelle ha rotto alleanze e rotte commerciali con i Regni vicini. >
< Ma non sappiamo realmente il motivo… Potremmo provare a parlare con uno dei Re di questi Regni? >
< Maestà, non credo che venire a patti con quei bruti sia la decisione saggia. >
< Consigliere, perché lei non capisce che farò di tutto per salvare il mio Regno? Se Anna e Kristoff non torneranno da quella missione senza successo, io dovrò trovare un altro modo per salvare il mio Regno. >
< Maestà, io non vi capisco… Prima si voleva arrendere, mentre adesso… >
< Tanto se devo morire, lo farò con l’intento di aver provato a salvare il Regno dei miei avi. Si rivolterebbero nella tomba se sapessero che io mi arrendessi come una sciocca. >
< Ben detto, maestà. È questo quello che volevo sentir dire. >
< Mettimi in contatto con il Regno di Lugor. Digli che lo voglio a palazzo domani mattina a mezzogiorno. >
< Lugor? Quel Lugor? Maestà, tutti sanno che quel Regno è minacciato dalla Strega bianca che ha gettato quel Regno in un inverno senza fine. Secondo me non dovremmo provare… >
< Consigliere, si limiti ad ubbidire ai miei ordini senza discutere. In tal caso, sarò io che ne pagherò direttamente le conseguenze. Sono stata abbastanza chiara? >
< Sicuramente, maestà. >
 
 
Appena Anna e Kristoff si risvegliarono, non riuscirono a capire dove si trovavano.
La mancanza di cibo e di energia da parte dei due, gli avevano completamente annebbiato il cervello.
< Kristoff, svegliati > fece Anna con voce flebile.
< Che succede? > ribatté il produttore di ghiaccio.
< Dove ci troviamo? >
< Non ne ho la minima idea… Qui dentro è tutto buio. >
Affacciandosi fuori dalla grotta, Kristoff si limitò a vedere sono una distesa di vene e di ghiaccio che non finiva mai.
< Anna, credo che ci siamo persi… >
< L’ultima cosa che ricordo è che eravamo riusciti a sfuggire ad una grossa valanga che per poco non ci stava seppellendo… Poi subito dopo il buio totale. >
< Credo che siamo svenuti. Ecco perché non riusciamo a ricordare niente. >
< Sì, molto probabilmente hai ragione. >
< Ma adesso che cosa facciamo? Non possiamo rimanere in questo posto per l’eternità. Dobbiamo avanzare verso nord. >
< Alla ricerca di cosa? Ti rendi conto che i guerrieri del nord di cui tanto mi hai parlato in passato non sono mai esistiti? >
< E’ qui che ti sbagli, Kristoff. Loro esistono eccome. Dobbiamo solo riuscire a scovare il loro piccolo Regno oltre queste montagne. >
< Ci vorrà ancora un sacco di tempo… Tempo che purtroppo non abbiamo a disposizione. >
< Allora cosa vuoi fare? Tornare indietro con la coda tra le gambe e con la consapevolezza di aver fallito la missione? >
< Almeno potremmo dire di essere rimasti vivi. >
< Kristoff, non avrei mai creduto che tu fossi un codardo… Non voglio immaginarmi la faccia di mia sorella quando se le confessassimo che abbiamo fallito miseramente. >
< Anna, dobbiamo anche pensare a noi… >
< No Kristoff, non sono del tuo stesso parere… Come ti ho detto prima, se vuoi tornare indietro fai pure, io andrò avanti. >
Ma appena Anna varcò l’uscita della grotta, si ritrovò circondata da una decina di creature dallo sguardo oscuro e dal corpo completamente ricoperto di ghiaccio.
< Kristoff… >
< Che cosa c’è, Anna? > domandò L’uomo che non si era nemmeno girato a guardarla.
< i soldati di ghiaccio… >
< Che cosa? Ma non possono essere giunti così vicini al nostro Regno. >
< Allora guarda con i tuoi occhi, idiota. >
< Senti Anna, se stai cercando di farmi cambiare idea… >
Ma quando anche Kristoff vide l’orrore negli occhi di quelle strane creature, si dovette ricredere.
< Anna… non ti muovere. >
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94