Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
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Autore: _Miss_Leto_    07/08/2009    1 recensioni
-come che succede??? – mi chiede lo sconosciuto con un’espressione tra lo stupito e il preoccupato. – ha cominciato… - dammi del tu, non sono così vecchia. -ok, allora, hai cominciato a guardarti intorno come se stessi cercando qualcuno e di botto ti sei messa a cantare, anzi, urlare una canzone e ti muovevi in modo strano, finchè non sei svenuta e allora sono arrivato io. Ma non te lo ricordi? - ehm… io… non esattamente… ma aspetta! E la musica? -quale musica??? Già, a saperlo…
Genere: Romantico, Comico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO I

It will be just a party…

 

Scusate ma sono stata in montagna in un paese minuscolo senza un computer, prometto che cercherò di aggiornare il prima possibile ^^

Niente da fare, la musica non smette, canzoni sconosciute continuano a frullarmi nella testa. All’ospedale – sì, perché sono pure andata in ospedale – mi hanno fanno una TAC ma hanno detto che non ho nulla. Da un lato questo mi conforta dall’altro continuo a non capire da dove arrivi questa musica. La sento a intermittenza e solo in luoghi pubblici e pieni di gente. Mah…

*DLIN DLON*

Chissà chi sarà adesso- Chi è?

- Ciao Iris! Sono Marghe!

Marghe, ovvero Margherita, è la mia migliore amica. Ci siamo conosciute quando da piccola sono andata i vacanza in Italia con i miei nonni.

- Marghe entra! – le dico aprendo la porta.

- Ascolta, mi è venuta un’idea: che ne dici di uscire stasera? Tom, il migliore amico di Brady –il ragazzo di marghe- da una festa in un locale molto carino in centro. Vieni anche tu?

-Dato che me lo chiedi con quegli occhioni dolci: d’accordo, vengo. – Non riesco proprio a dirle di no quando mi guarda così.

- Ok, allora ti passo a prendere alle 8. Mi raccomando, molto carina stasera, magari incontri qualcuno alla festa.

E facendomi un occhiolino se ne va. Dato che sono le 5 del pomeriggio vado a fare un paio di commissioni e poi mi preparo. Vestitino nero senza spalline, magari stanotte riesco a “divertirmi” un po’, visto che quello stronzo di Gabriel sono quasi tre settimane che non si fa sentire. Non dovrei pensare a lui, a parte che mi rovino il fegato, non riesco a stare concentrata sul trucco, semplicemente un po’ di eye-liner che circondi gli occhi, mascara e rossetto, e sui capelli, ma tanto è inutile, non riuscirò mai a farli stare come voglio io, quindi tanto vale lasciarli sciolti che cadano dolcemente sulla schiena.

*DLIN DLON*

Eccola, puntuale come sempre.

- Ciao Marghe – riesco a dirle una volta arrivata alla porta, se lei è sempre puntuale io non lo sono quasi mai, infatti non è molto semplice andare ad aprire la porta infilandosi delle scarpe con un vertiginoso tacco 12. Si era detto che volevo divertirmi no?

- Mio dio, Iris! Ma che diavolo hai fatto? Guarda che se Brady ti mette gli occhi addosso ti riduco in polpette!

Con Marghe è impossibile restare seria, è sempre così allegra =)

Dopo una mezzoretta di viaggio – e ci è anche andata bene, visto il traffico che c’è alle 8 di sera a Los Angeles – arriviamo davanti al locale e : sorpresa! Era il locale dove avevo visto Gabriel l’ultima volta.

YOUR PROMISES, THEY LOOK LIKES

YOUR HONESTY, LIKE A BACK THAT HIDES A KNIFE

I PROMISE YOU

I PROMISE YOU

AND I AM FINALLY FREE

Poi tutto buoi, da quello che mi ha detto Marghe quando mi sono ripresa ad un certo punto mi sono messa a cantare a squarciagola Attack dei 30 seconds to Mars… Chi? I 30 seconds to Mars? Non ho idea di chi siano…

- Jared, vai a prendere un asciugamano bagnato, ha la fronte che scotta.

È stata la prima cosa che ho sentito appena ho ripreso i sensi, Marghe mi teneva quasi in braccio perché ero a terra . La mia amica mi guardava come se fossi un’aliena e come al solito ero circondata da una marea di pers… un momento!!! Jared?!? Lo stesso Jared della prima volta che avevo sentito la musica? Alzo la testa, anche se mi provoca una fitta allucinante, devo aver sbattuto la testa cadendo. Sì, è proprio lo stesso Jared, non mi posso sbagliare, un paio di occhi così non si dimentica facilmente! Dato che mi guardano tutti è meglio se mi alzo e calmo Marghe che è viola dalla preoccupazione, io invece ormai ci stavo facendo l’abitudine. Finalmente riusciamo ad entrare nel locale, inutile dire che era pieno di gente che ballava e beveva, d’altronde cos’altro mi sarei potuta aspettare? Los Angeles+festa+locale in centro = alcool a volontà. In fondo al locale, di fronte all’entrata c’è un palchetto, su cui però non ci si sta esibendo nessuno. Saluto Tom – ragazzo mai visto – e Brady e comincio il mio “giretto”. Conosco diversi ragazzi, ma nessuno che mi interessi particolarmente. Certo che però quel Jared non è niente male! Peccato che non lo riesca a trovare da nessuna parte tra tutta questa gente.

Poi all’improvviso altra musica…

WHAT IF I WANTED TO BREAK

LAUGHT IT ALL OFF IN YOUR FACE

WHAT WOULD YOU DO?

WHAT IF I FELL TO THE FLOOR

COULDN’T TAKE ALL THIS TO ANYMORE

WHAT WOULD YOU DO, DO, DO?

Cerco disperatamente Marghe, perché non c’è ma quando serve? La voce è la stessa della musica nella mia testa, allora perché mi aspetto che mi giri la testa, le gambe molli e il buio e invece non succede nulla??? Questa volta resto cosciente?

- Che c’è dolcezza? Hai visto un fantasma? – era uno sconosciuto, avrà avuto più o meno 17 anni e mi parlava così? Ma come si permetteva? Comunque decido di fare buon viso a cattivo gioco.

- Ma tu la senti questa musica? – gli chiedo, non sapendo che risposta attendermi.

- Certo, la sentono tutti la musica, non noti la band sul palco? Le luci che strabuzzano? La gente che balla? Ma su che pianeta vivi? Marte?

Dopodiché il ragazzino di prima se ne va a probabilmente a causa dei suoi dubbi sulla mia salute mentale. Effettivamente sul palco c’erano tre ragazzi che ci davano dentro con la loro musica, ed erano anche piuttosto bravi, peccato essere così lontana… uno spintone dopo l’altro riesco ad arrivare sotto al palchetto. Wow… cioè… no… ma… non è possibile… quegli occhi… io li conosco… Jared! Si, doveva essere lui. Certo che però non era mica facile capire se fosse veramente lui, indossava una strana maschera, simile a quella di pierrot…

- sono proprio bravi eh? – era Marghe dietro di me, col volume così alto non poteva che non urlare e sfaciarmi definitivamente le orecchie.

- Sì, non sono male in fondo. – Non me la sentivo di dirle che la voce nella mia testa, quella che mi parlava di marte, dell’universo, di Buddha e di dio, era la stessa di quel ragazzo dagli occhi del colore del cielo.

- Sono i 30 seconds to mars, Shannon, il batterista, è amico di Tom e quindi come regalo gli offrono un concertino gratis, così gli animano pure la festa ;)

- Capito…

- Ci vediamo dopo, devo andare a salutare delle persone.

Così dicendo vengo mollata dalla mia migliore amica in mezzo a una massa di bolgia, posto che non è decisamente per me, allora mi vado a sedere su un divanetto rosso, mezzo nascosto in fondo al locale, avevo bisogno di pensare da sola, anche se il vestitino era un po’ troppo corto per poter restare da sola. In quel momento mi davano parecchio fastidio i tentativi di abbordaggio, più o meno rozzi, dovevo pensare, ragionare, e di certo essere disturbata in continuazione non mi aiutava. Meno male che al bar c’era una ragazza piuttosto gentile che dopo averle sinteticamente esposto il mio bisogno di solitudine mi ha accompagnata nel locale riservato ai VIP che quella sera sarebbe rimasto off-limits per quasi tutti. Senza riflettere su quel quasi mi immergo nei pensieri e  non ne esco finchè mi accorgo troppo tardi di quei due pezzi di cielo che mi fissavano.

<--immaginate Jay che vi fissa così XQ___
  
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