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Autore: LorasWeasley    12/04/2020    0 recensioni
AU [Gerita|Spamano|FrUK|Dennor|PruCan|Ameripan|LietPol|Rochu]
018. « è quello che penso sia? » -LietPol
025. « cosa c’è di sbagliato in te? » -Rochu
039. « vuoi sposarmi? » -Spamano
047. « ti ha fatto male? » -PruCan
078. « ora stai con me? » -DenNor
086. « perché sei nudo? » -FrUK
101. « è il nostro anniversario? » -Ameripan
116. « mi abbracci? » - Gerita
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate, Bad Friends Trio, Nordici
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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106. « dove hai messo le mie mutande? » -LietPol
Toris sbuffò esasperato quando, nonostante avesse messo sottosopra tutte le lenzuola, non era comunque riuscito a trovarle, si girò verso Feliks –Dove hai messo le mie mutande?
Il biondo aprì gli occhi per scrutarlo –Avevi delle mutande?
-Certo che avevo delle mutande! Me le hai tolte tu!- divenne rosso nel dire quell’ultima frase.
Feliks alzò le spalle e allungando una mano lo tirò per farlo sdraiare nuovamente –A chi importa delle tue mutande? Non ne hai bisogno.
-Ma…- le sue proteste furono subito zittite da un bacio.

 
107. « ti sono mancato? » - Spamano
Quando Antonio aprì la porta, dopo che era stato fuori per tre giorni con i suoi migliori amici, cercò subito con lo sguardo il suo ragazzo e lo vide fissarlo con gli occhi felici.
Fu lui ad avvicinarsi per abbracciarlo e baciarlo con passione.
Quando si staccarono a corto di fiato lo spagnolo chiese felice –Ti sono mancato?
-No- borbottò in fretta l’italiano nascondendo il volto sul suo petto e stringendoselo più contro –Ma non te ne andare più per così tanto tempo.
Antonio rise baciandogli i capelli.

 
108. « mi hai pensato? » -PruCan
Matthew si strinse al suo petto nudo cercando più contatto, non disse nulla, ma Gilbert ormai lo conosceva così bene da sapere che stava cercando delle coccole, lo faceva sempre dopo aver fatto l’amore.
-Mi hai pensato?- sussurrò dopo averlo accontentato passandogli le dita tra i capelli.
-Mh?- chiese l’altro non capendo, gli occhi socchiusi.
-Quando sei stato da tuo fratello- specificò alludendo alle vacanze della settimana prima.
-Come potrei non farlo quando hai invaso completamente la mia mente?
 

109. « hai preso il mio computer? » -Ameripan
Kiku fissò Alfred con un cipiglio seccato e le braccia incrociate al petto.
-Hai preso il mio computer?- gli domandò sapendo già la risposta.
-No…- provò a mentire Alfred facendo il finto indifferente e non guardandolo direttamente negli occhi –non capisco perché pensi a una cosa del genere.
Kiku alzò un sopracciglio scettico –Allora gli Avengers come sfondo si sono messi da soli, giustamente.
Alfred annuì serio –Certo che si.

 
110. « vuoi salire? » -DenNor
Era Mathias quello espansivo, quello che aveva proposto quell’appuntamento, il primo che aveva deciso di parlare con l’altro.
Ma quando si trovarono sotto casa del norvegese alla  fine dell’appuntamento fu Lukas quello che si sporse in avanti per baciarlo e sussurrare –Vuoi salire?
E fu in quel momento che Mathias capì quanto davvero gli piacesse.
Non rispose verbalmente, ma l’aveva già preso in braccio stringendoselo contro, e per Lukas era una risposta più che eloquente.

 
111. « perché invitare me? » -PruCan
Matthew si trovò Gilbert fuori dagli spogliatoi che lo attendeva dopo gli allenamenti di hockey.
-Ehy- si aprì in un sorriso e lo raggiunse –Hai presente quel ballo che stanno organizzando?
Matthew annuì lentamente, la borsa in spalla mentre si avviavano fuori dal cancello.
-Dovremmo proprio andarci insieme- concluse Gilbert fissandolo si sottecchi.
Matthew sussultò, con gli occhi bassi e in un sussurro chiese –Perché invitare me?
-Perché sarei davvero uno stupido a non farlo.

 
112. « posso offrirti un drink? » -Rochu
Ivan l’aveva adocchiato perché sembrava una bellissima ragazza.
Ma quando si sedette al suo fianco al bancone del bar e notò che era un ragazzo non gli dispiacque per niente, i capelli lunghi avevano il loro fascino e quegli occhi scuri erano così profondi da fargli venire voglia di conoscerlo più a fondo.
-Posso offrirti un drink?- chiese diretto senza alcun imbarazzo.
Yao si girò a scrutarlo, normalmente avrebbe risposto male, troppo imbarazzato. Ma l’alcool che già circolava nel suo corpo lo portò a sorridere malizioso e accettare quella proposta.

 
113. « perché sei amico di così tante persone? » - Spamano
Romano sbuffò incrociando le braccia al petto mentre vennero interrotti per la milionesima volta da una persona che li aveva fermati per salutare Antonio.
Non erano ancora riusciti a concludere un argomento mentre camminavano lungo il parco.
-Perché sei amico di così tante persone?- chiese infine quando anche quest’ultima andò via.
Antonio lo abbracciò –Semplice cortesia… che t’importa dei conoscenti quando tu sei l’unico ragazzo della mia vita?
Romano borbottò –Lo spero proprio per te. Non vorrei tagliarti parti del corpo utili.

 
114. « perché hai fatto una lista e io non ci sono? » -PruCan
Gilbert si avvicinò alle sue spalle e scrutò con attenzione la lista che Matthew stava scrivendo sotto dettatura del fratello.
Quando vide che non c’era il suo nome si portò una mano al petto offeso –Perché hai fatto una lista e io non ci sono?
Matthew sbatté le palpebre confuso –Sei il mio ragazzo, è scontato che ci sarai comunque alla festa di Alfred, no?- ma infondo doveva aspettarsi quella scenata.
-Non è questo il punto, Matthew! Il magnifico me non può non stare dentro una lista!

 
115. « ti va se mi prendo cura di te? » -Ameripan
Kiku era sicuro che non stesse così male e continuò a fare tutto quello che stava facendo.
Era convintissimo che fosse un semplice raffreddore fino a quando, due ore dopo, quasi non svenne per il troppo lavoro in quelle condizioni.
Alfred lo prese al volo prima che toccasse terra facendosi davvero male.
Si sentiva così leggero e al sicuro che tra le sue braccia che quando l’americano chiese –ti va se mi prendo cura di te?- non era sicuro che l’altro l’avesse detto sul serio, ma si ritrovò ad annuire accoccolandosi di più contro quel petto caldo.

 
116. « mi abbracci? » - Gerita
Ludwig si girò verso la porta quando sentì i passi leggeri di Feliciano e il suo tirare su con il naso, aveva gli occhi lucidi e stava piangendo.
Prima che riuscisse a chiedere cosa fosse successo l’italiano lo anticipò –Ho appena finito di vedere Chiamami col tuo nome.
Ludwig annuì lentamente, non l’aveva mai visto e non sapeva neanche la trama –è finito male?
Feliciano annuì asciugandosi una nuova lacrima –Mi abbracci?

 
117. « mi dai un bacio? » -DenNor
-Mi dai un bacio?- chiese nuovamente Mathias eccitato quando l’altro stava per addormentarsi.
Lukas mugugnò leggermente infastidito –Te ne ho dati tanti- rispose con gli occhi chiusi.
-Ma io ne voglio un altro- fece i capricci il danese, Lukas però sapeva che l’altro aveva solo paura di addormentarsi, sia per gli incubi sia perché potevano di nuovo dividerli.
Aprì gli occhi e si strusciò contro il suo corpo nudo avvicinando le labbra alle sue, lo accontentò con un nuovo bacio pieno di passione, infine sussurrò –Sarò qui domani mattina quando ti sveglierai, e così per tutte le prossime mattine. Nessuno mi porterà più via da te, te lo prometto.

 
118. « sei sempre stato tu? » -FrUK
Arthur ormai era così innamorato di quella persona anonima che gli lasciava bigliettini con frasi dolcissime dentro il suo armadietto che decise di arrivare a scuola presto e nascondersi.
Doveva sapere chi fosse. E quando vide Francis, la persona che pensava di odiare ma che era costantemente nella sua testa, tutto nella sua mente andò al proprio posto.
Con gli occhi lucidi uscì allo scoperto –Sei sempre stato tu?
Francis sussultò e sorrise imbarazzato –Volevo che ti innamorassi di me, oltre che odiarmi.
Arthur lo attirò a sé per la cravatta, prima di baciarlo sussurrò –Ci sei riuscito.

 
119. « l’hai fatto per me? » - Spamano
Antonio e Romano si erano conosciuti mentre il primo era in erasmus in Italia.
Si erano innamorati e avevano passato il miglior anno della loro vita, poi Antonio era dovuto tornare in Spagna. Fu tre mesi dopo che, valigia in mano, suonò alla porta dell’italiano.
Romano lo fissò incredulo mentre gli occhi gli si riempivano di lacrime.
-Mi trasferisco qui- proruppe subito lo spagnolo, un sorriso enorme in volto.
-L’hai fatto per me?- sussurrò piano l’altro, voleva crederci davvero.
-Farei di tutto per te- rispose prima di lasciare andare i bagagli e tornare a baciare quelle labbra.

 
120. « mi ami? » -LietPol
Feliks si mise a sedere sul letto con le gambe incrociate e fissò Toris dall’alto, visto che questo era ancora sdraiato, mentre iniziava a dire –Stavo tipo pensando che sei diventato davvero importante per me e che… tipo… mi piace quello che facciamo ma… tipo, potrei essermi davvero innamorato di te. So che sono un disastro ma tu… mi ami?
Toris lo fissò come se non avesse capito, poi gli sfuggì un sorriso e con una mano lo spinse a sdraiarsi nuovamente –Certo che ti amo, davvero non l’avevi ancora capito?
Feliks si strinse contro di lui con un sorriso –Volevo sentirtelo dire.
  
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