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Autore: ScandalousLaRabiosa    02/05/2020    0 recensioni
Dicembre 2015: i BTS sono scomparsi.
Sono scomparsi perché lavoravano troppo e perché erano visibilmente a pezzi.
Nessuno avrebbe fatto niente per aiutarli per l'ennesima volta e i BTS avrebbero continuato a seguire queste sfiancanti schedule senza possibilità di opporsi.
Ed è proprio per questo che "loro" hanno deciso di muoversi.
I Bangtan avevano bisogno di evadere da questa gabbia.
E "loro" hanno dato una mano a farlo.
***
Ispirata all'MV "View" degli SHINee.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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5.
 

Svegliarsi fu come ritrovarsi con una lama conficcata orizzontalmente in mezzo al cranio.

Gli stava esplodendo la testa e il dolore era l'unica cosa che percepiva, oltre a un fastidioso rumore di sottofondo che non riusciva a identificare.

Perché sentiva tutto così amplificato? Non gli era mai capitato di svegliarsi in quello stato.

-HYEJIN-AH! DOVE HAI MESSO LA MIA CREMA SOLARE?- urlò una voce femminile distante, ma comunque troppo forte per i suoi timpani doloranti.

-SOTTO IL LAVANDINO, COME SEMPRE, UNNIE!- rispose una voce molto più vicina e con tono ancora più forte, tanto da portare Taehyung a coprirsi le orecchie con le mani.

-Questi due non si sono ancora svegliati, Hyejin, potreste anche parlare più piano.- fece notare gentilmente una terza voce femminile che il ragazzo riconobbe come quella di Woori.

Taehyung si sforzò di socchiudere gli occhi e una luce abbagliante glieli ferì.

Mugugnò, infastidito.

-E' mezzogiorno. Non è un orario così insolito per tenere la voce un po' più alta.- fece presente una quarta persona.

-Dai, Nari unnie, era ubriaco!- lo giustificò Hyejin.

-Jinnie, non mi rifilare queste scuse del cazzo, per favore.

-Ti giustifichi così da sola per ciò che gli hai fatto?

Quella voce dal tono sprezzante era troppo bassa per appartenere a una donna.

Yoongi?

-Ecco, lo avete svegliato, contenti?

L'ampio salotto era già inondato di luce. Gli occhi quasi gli lacrimarono nel fissare le pareti bianche.

-Buongiorno, piccolo rubacuori!- lo salutò Woori con voce cantilenante. Era seduta sul divano di fianco a lui e gli stava porgendo un panno avvolto attorno a qualcosa di rigonfio che Taehyung non riusciva a distinguere.

Fece per rispondere, ma le parole gli morirono in gola appena provò ad alzare la testa: la nausea costrisse i suoi organi interni istantaneamente.

-Mal di testa, eh?- la ragazza suonava come se sapesse tutto di lui. Gli allungò nuovamente l'impacco- Metti il ghiaccio dove ti fa male, ti farà stare un po' meglio. Hyejin-ah! Passami un bicchiere d'acqua con la pastiglia, per favore.

Taehyung afferrò il panno e se lo posò piano poco sopra la fronte. Il freddo pungente che si diramò dal tessuto fino ai suoi capelli allievò appena quel dolore insopportabile che gli stava martellando il cranio da quando si era svegliato. Woori doveva averci messo dentro del ghiaccio.

Yoongi, in t-shirt e jeans chiari lunghi, gli si sedette di fianco, sul tappeto. Non parlò, ma il suo sguardo chiedeva chiaramente come si sentisse.

Hyejin comparve nel suo campo visivo dopo pochi secondi, dietro il divano su cui era disteso. Il bicchiere che passò a Woori aveva dentro un liquido di un bianco opaco che frizzava.

-Se riesci a metterti seduto, ti do una mano a berlo.

Taehyung si puntellò sul gomito. Era difficile ignorare la pesantezza della propria testa e il senso crescente di nausea a ogni minimo movimento.

Woori gli sostenne gentilmente le spalle con una mano tra le scapole e lo aiutò a mettersi in modo che il cuscino appoggiato al bracciolo del divano lo aiutasse a tenere dritta la testa. Era più destabilizzante che stare totalmente sdraiato, ma almeno così il cranio non lo torturava.

La ragazza gli sorrise:- Questo dovrebbe alleviarti i dolori della sbronza.

Gli diede in mano il bicchiere, ma non lasciò la presa.

Un rumore di passi rimbombò su tutte le scale marmoree e la figura di Hyena si palesò in sala, avvolta in un abitino giallo crema tanto attillato e vertiginoso da lasciar intravedere da tutti gli spiragli il bikini di paillettes verde acqua che portava sotto.

Più che l'abbigliamento quasi sempre inesistente della ragazza, era la naturalezza con cui li sfoggiava a far sentire a disagio chi la osservava.

Taehyung si portò il bicchiere alle labbra e subito il liquido opaco gli frizzò sulla punta della lingua.

-Quale dei due bei principi addormentati si è svegliato?- domandò Hyena dal punto in cui poco prima era spuntata Hyejin.

Woori ridacchiò:- Il rubacuori.

Yoongi rifilò un'occhiataccia a entrambe:- Vi sembra il momento di fare battute?

Hyena scrollò le spalle:- Beh, TaeTae è sveglio e quindi vivo. E ha ancora le capacità per mettersi del ghiaccio sulla testa e bere un bicchiere d'acqua da solo. Se non è questo il momento migliore per fare battute!

Nari passò dietro Hyena con uno sbuffo e Yoongi guardò di traverso anche lei.

Taehyung la seguì con lo sguardo e solo in quel momento notò la figura di Jungkook distesa sul divano che faceva angolo con l'altro. Il suo viso era rilassato, doveva star dormendo molto bene. Portava addosso ancora i vestiti della sera prima.

-Ma che è successo?- ora che la bocca aveva assorbito un liquido si sentiva più a suo agio a parlare.

Hyena si piegò verso di lui con sincero interesse:- Non ricordi niente?

Taehyung aggrottò la fronte e farlo gli procurò una nuova fitta alla testa.

-Ricordo che abbiamo giocato a Non ho mai con la birra e, quando queste sono finite, con altri super alcolici.

Hyena annuì vigorosamente:- Su quest'isola siamo contro il mischiare le gradazioni alcoliche: può portare a sbronze davvero poco piacevoli.

-Allora perché mi fa così male la testa? Ho bevuto troppo?

Woori sorrise intenerita:- Si, ha un certo punto pensavamo di darti l'acetone per lo smalto per saziare la tua sete di alcol, ma penso che il tuo mal di testa sia per lo più dato dal fatto che hai battuto con violenza la testa contro la fiancata di uno dei nostri motoscafi.

Taehyung non aveva memoria di ciò che aveva detto la ragazza. Ma almeno adesso si spiegava quel dolore.

-Ha battuto la testa?- Yoongi suonò incredulo.

-Beh, dovevo essere proprio ubriaco per essere caduto a peso morto così...

Hyena gettò la testa all'indietro e rise. Woori sembrava trattenersi con molta difficoltà.

-Glielo devo dire io?- Yoongi era sempre più spazientito.

-No, tesoro- Woori si rivolse direttamente a Taehyung- Nari ti ci ha sbattuto la testa peggio che nei più estremi film d'azione americani.

-Eh?

Aveva capito bene?

-Perché?

-Perché sei un porco come tutti gli altri uomini.

Il tono di Nari era ridotto a un sibilo, ma fendette l'aria e arrivò chiaro alle orecchie di tutti i presenti.

-Diciamo che ti sei un po' lasciato trasportare dalla...situazione- Woori teneva un tono pacato e gentile- e hai provato a baciarla con troppa insistenza.

Yoongi si alzò in piedi:- Ciò però non l'autorizza a provare a mandarlo in coma.

-E' cosciente e perfettamente lucido, il peggio è passato.- provò a tranquillizzarlo Woori.

Nel campo visivo di Taehyung comparve Nari. Il suo sguardo impassibile era puntato su Yoongi. Sembrava pronta a fronteggiarlo.

-E l'essere ubriaco non lo autorizza a provare a mettermi le mani addosso. O siete già troppo famosi per arrivare a concepirlo e pensate che ogni cosa vi sia dovuta?

-Oh, Signore, ha provato a darti un bacio, non è andato oltre!- il suo compagno di gruppo alzò la voce.

Nari inarcò appena le sopracciglia. Taehyung leggeva del disgusto nella piega tesa delle sue labbra.

-Tipico degli uomini: non capite le molestie nemmeno quando vi si parano di fronte.

La tensione venne momentaneamente rotta da un verso strozzato di Hyena. Stava ridendo?

-Scusate, lo so che state discutendo su una cosa molto seria e che TaeTae si sarebbe potuto fare molto più male di così, ma è sempre magico vedere Nari ribaltare le persone senza batter ciglio. E lo dico perché, se non la finisci qui, sarà presto il tuo turno, Mint-boy.

Woori inarcò un sopracciglio:- Sei ancora ubriaca, Hyena?

-...ho provato a baciarla.

Taehyung non aveva prestato granché attenzione allo scambio di battute di Nari e Yoongi, aveva provato a ricordare ciò che gli aveva raccontato Woori e qualche frammento evanescente gli era tornato alla mente. Ricordava il molo, la bottiglia di vodka nella sua mano e le labbra di Nari. Tutte immagini troppo vaghe e sconnesse per costituire una memoria effettiva, ma sentiva che la padrona di casa gli aveva raccontato la verità. E il dolore alla testa era la prova di come fosse andata a finire la vicenda.

Woori batté le mani per richiamare l'attenzione dei due litiganti.

-Sentite, capisco che vi siate parecchio animati per questa questione e che forse ieri abbiamo esagerato un po' tutti, ma la realtà dei fatti è che hanno torto entrambe le parti: Taehyung non avrebbe dovuto fare così e Nari non avrebbe dovuto spaccargli la testa.

-No.- Taehyung si schiarì la voce e capì di avere l'attenzione di tutti. Aveva trovato la volontà di parlare con tono sicuro- Non è vero, noona, sono il solo ad avere sbagliato.

Yoongi gli domandò con lo sguardo se fosse serio e Nari corrugò appena le sopracciglia.

Si puntellò sul gomito che non sosteneva la mano dell'impacco e fu difficile ignorare il senso di nausea che lo assalì appena sollevò il busto dal divano.

Woori lo aiutò a mettersi seduto e gli tenne premurosamente le mani sulle spalle mentre lui prendeva dei respiri profondi per combattere i conati e i giramenti di testa. Strinse il cuscino del divano come se da esso fossero dipese tutte le sorti della sua vita.

Girò lentamente il capo per poter guardare Nari dritto negli occhi. La sua espressione era tornata imperscrutabile.

Taehyung inspirò profondamente:- Nari, mi dispiace davvero tanto.

-Delle scuse non risolvono automaticamente tutto.- tagliò la ragazza.

Hyena alzò gli occhi al cielo:- Ora però stai esagerando, fallo finire!
-No, sul serio!- continuò- Detesto quando la gente invade il mio spazio vitale e mi tocca in modi troppo personali ed è frustrante che debba anche fare finta di niente perché sono una figura pubblica e non posso reagire male a chi mi tocca senza permesso. Se ti ha fatto sentire tanto a disagio, non hai assolutamente reagito in modo esagerato.

Woori e Hyena gli rivolsero degli sguardi carichi di sorpresa. Yoongi non sembrava convinto da quelle parole. Le palpebre di Nari si aprirono leggermente, anche lei doveva essere stata colta alla sprovvista.

-Una persona ti ha quasi spaccato la testa contro una barca e tu pensi solo a scusarti...- Woori suonò ammirata.

Nari sbuffò, si girò per uscire sulla veranda frontale dove Hyejin stava parlando al telefono e, nel farlo, colpì Yoongi in faccia con i capelli.

Hyena fischiò appena l'amica se ne fu andata:- Sei davvero un bravo ragazzo TaeTae: hai lasciato Nari senza parole e per questo ti sei guadagnato tutta la mia stima!

Taehyung si sentiva ancora in imbarazzo:- Mi perdonerà mai?

Woori sorrise, intenerita:- L'ha già fatto, ma non è brava a gestire queste situazioni. Dalle un po' di tempo e tornerà come prima.

-Tsk, non mi sembrava tanto diversa dal solito.- Yoongi camminò verso la cucina.

-Vero, ma almeno guarderà TaeTae con indifferenza e non con disprezzo.- fece presente Hyena.

Un rombo improvviso si portò via le parole della ragazza e riempì l'aria.

Il mal di testa di Taehyung esplose con nuova intensità.

-Era un elicottero?- urlò Yoongi.

-Sono arrivate le scorte per dicembre!- esultò Hyena- Spero si siano ricordati le decorazioni per l'albero di Natale!

Si diresse a sua volta verso la veranda con passo leggero:- Ti precedo con il quod, unnie, tu vieni in karavan appena arrivano gli altri due!

-Ricevuto!- Woori salutò l'amica.

-Scorte?- domandò Yoongi con il cartone del succo di frutta in mano- Avete qualcuno che vi rifornisce?

-Ci portano il cibo che ci manca e che non possiamo procurarci a Cuba. E anche altre cose più superflue, se facciamo richiesta con largo anticipo. Se rimarrete con noi anche il mese prossimo, faremo richiesta per cose che servono a voi, basta che ce lo facciate sapere per tempo.

Yoongi non rispose, questa nuova informazione lo aveva reso pensieroso.

Allora qualcuno sapeva dell'esistenza di quell'isola.

Woori poggiò nuovamente le mani sulle spalle di Taehyung:- Ti conviene rimetterti sdraiato ancora per un po': Hyejin sta consultando sua madre per capire se starai meglio o se dovremo prestarti particolari cure mediche. Mi sembri ancora un po' instabile e non vogliamo mandarti in giro per l'isola con un trauma cranico in corso.

Taehyung annuì e si sdraiò nuovamente con sollievo.

Il rombo dell'elicottero divenne sempre più flebile fino a sparire. Jungkook si rigirò sul divano ma non si svegliò.

-Cos'è successo a Kookie?

Woori seguì il suo sguardo fino ad arrivare al ragazzo dormiente.

-Ha dormito sul divano perché ha vomitato così tanto a fine serata che non siamo riusciti a trascinarlo fino al piano di sopra.

Taehyung strabuzzò gli occhi:- Non è mai stato il tipo che esagera.

Lei si umettò le labbra:- Forse è stata la situazione un po' delicata a portarlo a quel punto.

Diversi passi risuonarono sui gradini della scala.

Il viso abbronzato di Namjoon spuntò dal retro del divano e si illuminò appena vide Taehyung.

-Meno male, sei sveglio! Come stai?

Storse le labbra:- Un po' dolorante, ma bene.

Woori si alzò in piedi:- Hyena ci ha preceduti. Sbrighiamoci, c'è bisogno della mia firma per effettuare la consegna.

Di fianco a Namjoon si materializzò anche Jimin.

-Dove sono Seokjin hyung e Hoseok hyung?

-Dormono ancora. Se non si svegliano entro l'ora di pranzo lo faremo noi.- lo informò il leader.

Woori accarezzò una guancia a Taehyung con fare materno:- Riposati tanto, Tae, ti lasciamo in compagnia di Yoongi e Hyejin. A dopo!

I suoi compagni lo salutarono e fecero per uscire dalla villa.

Jimin si massaggiò il collo con fare assonnato.

Aveva dei segni rossi sul collo molto sospetti.


 

Il karavan percorse una strada battuta male in mezzo alle fronde degli alberi, tanto fitte da non lasciar quasi passare i raggi del sole. Con la temperatura media giornaliera di quell’isola, quella penombra era una piacevole benedizione.

Era difficile capire la direzione che stavano prendendo, ma era chiaro dalla pendenza costante che stessero cercando di raggiungere un punto molto elevato dell’isola.

Woori aveva detto che erano arrivati i rifornimenti per il mese di dicembre e stavolta avrebbero approfittato di qualche braccio in più per caricare, trasportare e scaricare tutto. Aveva inoltre intimato a Namjoon e Jimin di sedersi sui sedili posteriori, perché non si sarebbero potuti far vedere dai loro rifornitori: nessuno sapeva della presenza dei BTS sull’isola.

Se un evento simile si fosse verificato nei primi giorni dal loro arrivo, probabilmente avrebbero approfittato dell’informazione per scapicollarsi a chiedere aiuto. Ma adesso era diverso e preferivano seguire le direttive di Woori.

La vegetazione si diradò e la luce si presentò così intensa da ferire gli occhi per qualche secondo. Quel posto si scostava totalmente dal paesaggio naturale che dominava sul resto dell’isola. Era una piazza battuta in cemento che si estendeva per uno ampio tratto. C’erano alcuni capanni a delimitarla, Jimin intravide alcuni quod parcheggiati dentro quelli aperti, in altri vi erano delle scatole coperte da teli e in altri ancora non era possibile scorgere nulla perché chiusi da delle saracinesche abbassate.

Ma ciò che spiccava di più erano i due elicotteri al centro della piazza, a distanza di sicurezza l’uno dall’altro, uno nero, l’altro dipinto con colori militari.

Woori parcheggiò il karavan qualche metro più avanti rispetto a dove erano spuntati e spense il motore.

Si girò a guardarli:- Adesso scendo a firmare le varie carte per farci rilasciare le scorte, voi restate qui, quando l’elicottero militare sarà in volo potrete scendere, intesi?

Jimin e Namjoon annuirono.

Woori aprì la portiera e scese dalla vettura, lasciandoli lì. Entrambi si sporsero subito in avanti per osservare meglio le dinamiche.

Jimin aggrottò la fronte:- E quelli che sono?

La figura spumeggiante e luminosa di Hyena si distingueva alla perfezione anche da lì, ma non era la sola presente sulla piazza: stava parlando con due uomini vestiti con delle divise completamente mimetiche, molto più alti di lei, probabilmente anche più alti di Namjoon.

-Sono dei militari.- disse il leader, al suo fianco- Di qualche paese americano, suppongo.

Hyena stava seduta su uno dei cinque scatoloni disposti accanto all’elicottero militare.

Woori raggiunse i tre, salutandoli a gran voce.

-Perché le scorte mensili gliele consegnano dei militari?- Jimin era confuso da questo dettaglio.

Namjoon sospirò:- Capisco sempre meno di queste ragazze.

Uno dei due soldati diede un foglio su cartellina rigida a Woori e, man mano che questa scorreva le voci, Hyena apriva velocemente le scatole che la circondavano per verificare che ci fosse tutto.

Alla fine Woori firmò in fondo al foglio con un sorriso soddisfatto.

Lei e Hyena salutarono rapidamente i due uomini e si allontanarono, mentre questi salivano sull’elicottero e si preparavano a ripartire.

Woori e Hyena si avvicinarono al karavan. Le pale dell’elicottero militare cominciarono a girare con un forte rumore.

Le due ragazze salirono sui posti davanti.

-È davvero fastidioso il rumore dell’elicottero quando si alza!- esordì Hyena, come a voler spiegare perché fossero rientrate nella vettura.

-Quindi noi siamo arrivati qua così?- chiese Namjoon.

Hyena rivolse un rapido sguardo all’elicottero nero, fermo a terra, mentre l’altro si sollevava in aria.

-Beh, si, ma solo dall’aeroporto di Havana: da Seoul siamo arrivati con l’aereo.

Woori ridacchiò:- Sarebbe stato difficile farne atterrare uno qui.

-Sia l’elicottero che l’aereo sono di vostra proprietà?- curiosò Jimin.

-L’elicottero è di Woori-unnie, l’aereo no. Ma dovete sapere che a Cuba la gente va avanti grazie al turismo e alle mance, quindi con qualcuna più generosa è facile farsi prestare anche i mezzi più assurdi.

-Non mi sembra una cosa molto legale.- notò Namjoon.

Il rumore si era del tutto affievolito: i militari si erano allontanati dall’isola.

Woori aprì nuovamente la portiera:- Non avevamo intenzione di rispettare la legge, altrimenti voi non sareste qui, adesso.

-Unnie, cominciate a spostare gli scatoloni, io intanto giro il karavan.

Jimin e Namjoon scesero e seguirono la padrona di casa. Dovevano essere molto in alto rispetto alla spiaggia, il vento che soffiava gli faceva venire la pelle d’oca sulle braccia.

-Jimin, mi dai una mano?- Woori sollevò un lato di un lungo parallelepipedo orizzontale. Lui si precipitò ad aiutarla con l’altra estremità. Namjoon prese una scatola quadrata che riuscì a portare da solo.

Con il bagagliaio rivolto verso la piattaforma fu molto facile caricare il karavan, anche se alcune scatole erano troppo grandi per essere portate da una sola persona, quindi richiesero più braccia. Per quest’ultima mansione, Jimin e Woori fecero sempre coppia.

Si trovava stranamente bene con lei. In generale non erano più abituati a dare confidenza a persone che già non conoscevano o che non facessero parte del loro mondo musicale, in particolare a persone di sesso femminile.

Woori era più grande di lui solo di un anno, ma era molto più matura e saggia e la sua premura quasi materna nei confronti del prossimo riusciva sempre a scaldargli il petto in modo piacevole. Si preoccupava sempre di controllare che mangiasse bene, di chiedergli come stesse e se avesse bisogno di qualsiasi cosa. Era tanto che uno sconosciuto non si preoccupava così sinceramente per lui. Anche quella mattina gli aveva subito chiesto se stesse bene e se avesse bisogno di qualcosa per combattere il dopo sbornia. Jimin era convinto che Woori fosse una brava persona.

Caricarono la penultima scatola grande sul karavan e si appoggiarono al bagagliaio aperto per aspettare che Namjoon e Hyena portassero l’ultima. Jimin si sfregò il sudore via dalla fronte e Woori agitò la t-shirt per farsi aria.

L’ultimo scatolone era davvero grosso, ma Hyena e Namjoon avevano assicurato che ce l’avrebbero fatta da soli. Hyena ebbe qualche difficoltà a sollevare la sua parte senza farsi male alla schiena, ma alla fine ci riuscì e lo sforzo rivelò dei muscoli più delineati e tonici di quanto si sarebbe aspettato. Namjoon alzò l’altra metà senza difficoltà, ma la presa su una mano venne meno e lo scatolone cadde a terra con un suono secco che sentirono dal karavan. Namjoon si agitò visibilmente, Hyena scosse la testa con fare divertito e Woori e Jimin non poterono fare a meno di ridacchiare di fronte a quella scena.

-Posso farti una domanda?- Woori rivolse l’attenzione su di lui- Non devi per forza rispondermi.

Un’altra piccola premura che apprezzò.

-Dimmi pure.

Woori storse le labbra, pensierosa:- Cosa sta succedendo tra te e Jungkook?

Il battito cardiaco accelerò violentemente, le orecchie gli fischiarono per qualche secondo e le guance gli formicolarono.

Jimin deglutì.

-Immaginavo, è una domanda troppo personale, scusa.- Woori si passò una mano tra i capelli.

Avrebbe voluto far finta di non sapere a cosa si riferisse e avere la faccia tosta di chiederle perché gli avesse posto una domanda simile, ma, dopo l’ultima serata, aveva tutto il diritto di avere dei dubbi sulle cose tra lui e Jungkook.

-Diciamo che è complicato...


 

-Vai hyung! Vai hyung! Vai hyung!- cantarono Taehyung e Jungkook, seguiti da Woori e da una timida Hyejin.

Seokjin e Yoongi battevano le mani a tempo e Namjoon urlava incitamenti vari.

Nari aveva detto di non aver mai twerkato in vita sua e, con tutto quell’alcol in circolo, l’affermazione aveva portato tutti a bere senza preoccuparsi più delle regole del gioco. Hyena aveva richiesto una dimostrazione da chi ci aveva provato in precedenza e Hoseok, più su di giri di tutti, non aveva esitato a buttarsi davanti a lei a muovere il posteriore in modo frenetico. Tutti erano divertiti ed esaltati da quell’azione e Hyena sembrava parecchio felice di quel risvolto.

-Ah, ho sempre sognato di aprire uno strip club su quest’isola! Finalmente faremo i bei soldi!

-Dobbiamo solo scegliere con che valuta farci pagare!- rise Woori.

-Hoseok caro, sai su cosa puntare se mai dovessi stufarti di fare il cantante!

Il ragazzo finì con il sedersi in braccio a Hyena e lei gli cinse la vita. Non sembrava intenzionata a lasciarlo andare.

Namjoon ridacchiò:- Hyena, vuoi per caso passare al gioco della bottiglia?

-Non darle idee!- lo ammonì Nari- Hyejin-ah, vai avanti, prima che qui cominci un film porno!

-Rilassatevi, false puritane che non siete altro! Ci facciamo solo un po' di coccole!- Hyena abbracciò meglio da dietro Hoseok e il raggazzo lasciò cadere la testa sulla spalla di lei con un sorriso beato in volto. Con le palpebre socchiuse così sembrava sul punto di addormentarsi.

Taehyung sospirò:- Le vorrei anche io un po' di coccole.

Jimin sorrise, si alzò e posò la mano su quella dell'amico prima che questo potesse portare nuovamente la bottiglia alle labbra. Già cinque vuote giacevano alle sue spalle.

-Mi sembra che tu abbia bevuto abbastanza per stasera, Tae.

-Sono solo all'inizio!- biascicò il ragazzo. Era più che ubriaco.

Jimin fece per togliergli la bottiglia dalle mani, ma un tocco sul fianco lo fece distrarre. Jungkook ricambiò il suo sguardo appena girò la testa per capire chi fosse a volere la sua attenzione.

Aggrottò le sopracciglia, confuso. Jungkook continuò a guardarlo senza dire niente.

-Che c'è?- era ancora arrabbiato con lui, non riusciva a essere più gentile.

-Vai di nuovo in palestra?

Dalla piega delle labbra e dal vuoto nelle sue pupille dilatate capì che nemmeno Jungkook era sobrio. Eppure sentì lo stesso il battito cardiaco accelerare.

Lasciò andare Taehyung e si affrettò a sedersi.

Hyejin rimescolò distrattamente il liquido dentro la propria bottiglia:- Non ho mai fatto sesso.

Per un attimo il silenzio che calò venne rotto solamente dallo scoppiettare del falò sempre più flebile.

-Cazzo, Hyejinnie, quanto hai bevuto?- Hyena rise e Hoseok la seguì.

Il rosso esplose sulle guance della ragazza:- Perché? Non si può chiedere?

Woori ridacchiò:- Certo che si può, ma da te non ce la saremmo mai aspettata!

-Sobrio un paio di palle...- borbottò Jimin mentre Taehyung tracannava dalla bottiglia. E lui sapeva benissimo che l'amico era ancora vergine.

Anche Jungkook bevve flemmaticamente. Jimin lo osservò, dubbioso, poi bevve anche lui. La testa cominciava a girargli.

-O sono tutti ubriachi, o qui sei l'ultima persona pura rimasta, Hyejinnie.- commentò Nari mentre passava lo sguardo su tutti i presenti che stavano bevendo.

Hyejin si strinse nelle spalle:-...speravo di non essere da sola...

-Non lo sei, Hyejin: siamo solo tutti troppo ubriachi per smettere di bere anche solo per un turno.- la consolò Seokjin. Era mezzo sdraiato sulla veranda, Jimin non capiva come potesse bere da quella posizione senza sbrodolarsi.

-Allora ci resta una sola cosa da fare!- Taehyung si alzò in piedi e rischiò di cadere in avanti, fortunatamente Hyena aveva ancora la prontezza di riflessi per prenderlo per la maglia prima che cadesse di peso sul fuoco.

Woori inarcò le sopracciglia, curiosa:- Prendere la verginità a chi ancora ce l'ha?

-Noona, sei un fottuto supereroe! Mi leggi nella mente!

Hyena rise ancora:- Sono curiosa: voi esseri ancora puri del gruppo chi vorreste per prendersi la vostra verginità? All'interno di 'sto cerchio, ovviamente.

-Oh, unnie!- si lamentò Hyejin.

La pressione alla vescica che Jimin avvertiva da diverso tempo stava diventando difficile da ignorare. Un'altra bottiglia sarebbe potuta essere fatale.

-Vado un attimo in bagno, ditemi poi chi sono i fortunati!- la testa gli girò appena si mise in piedi, ma riuscì a percorrere la veranda fino alla porta-finestra senza barcollare.

Il problema fu capire come si aprisse la vetrata. Non c'era una maniglia?

Lasciò correre le mani sulla superficie per un po', poi provò a tirare il vetro, a spingerlo, a trascinarlo con i polpastrelli. Niente.

-No, Jimin, tesoro, devi premere il bottone sulla destra, lo vedi?- gli urlò Woori, vedendolo in difficoltà.

Lui sospirò con forza e si girò a guardarli. Gli occhi di tutti erano su di lui.

-Signori, visto che stanotte siamo tutti liberi e felici, andrò a fare i miei bisogni nella boscaglia.

Hyena e Taehyung scoppiarono a ridere. Hoseok e Yoongi si esibirono in cori di approvazione.

Jimin scese in spiaggia e si diresse verso i cespugli più vicini prima che qualcuno potesse dirgli di non farlo.

La sabbia cedeva sotto i piedi nudi, fu difficile tenersi dritto, ma riuscì a raggiungere la vegetazione senza cadere rovinosamente a terra. L'aria era particolarmente fresca lontano dal falò.

Urinò velocemente e si voltò per andare verso il mare a sciacquarsi le mani.

-YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!

Jimin sussultò nel sentire quell'urlo riecheggiare per la laguna. Cosa stavano combinando gli altri?

Si passò le mani bagnate tra i capelli e tornò alla villa. Si sorprese nel trovare solo Jungkook davanti al falò.

-Dove sono andati tutti?- si obbligò a chiedere.

Jungkook lasciò oscillare un po' la testa, poi indicò in direzione opposta rispetto a quella da dove era arrivato lui: Jimin intravide delle figure danzanti sotto la luce della luna e udì qualche voce provenire dal molo dove erano attraccati i motoscafi.

-Lo hyung ha detto di non aver mai guidato un motoscafo, così hanno pensato di andare a rimediare...- bofonchiò Jungkook. Lo stava fissando con occhi vaghi.

-E tu come mai sei rimasto qui?

-Ti stavo aspettando...

Il petto di Jimin formicolò.

-Beh, grazie...- fece per superarlo- Direi che ora possiamo andare.

Jungkook non si alzò, si limitò ad afferrargli il braccio quando fu sufficientemente vicino.

Jimin espirò con forza dalle narici per cercare di mantenere la calma.

-Che c'è?- gli chiese mentre si voltava a guardarlo.

C'era un'intensità insistente nel modo in cui Jungkook lo stava guardando negli occhi.

-Ho detto te.

Jimin inarcò un sopracciglio:- Che?

Un nuovo rossore colorò le guance del più piccolo. Jimin dubitava fosse dovuto al calore del fuoco.

-L'ultima domanda che ha fatto Hyena noona.

Jimin ricordò subito cosa avesse chiesto la ragazza prima che lui si alzasse.

-Ho scelto te.

Era il suo turno a sentirsi accaldato.

-Jungkook...- cominciò lui.

Il ragazzo si lasciò cadere di lato con il busto e lo trascinò con sé. Jimin non era sicuro fosse volontario o un effetto della sbronza, ma era diventato più grosso di lui negli ultimi tempi e riuscì a tirarlo giù senza sforzo.

Jimin cercò di attutire la caduta con il braccio libero e le gambe, ma il corpo di Jungkook sotto di lui fece tutto il lavoro necessario.

Girò la testa e il suo naso sfiorò quello di Jungkook, gli occhi scuri del ragazzo erano così vicini che quasi riusciva a vederne il fondo oltre il proprio riflesso.

Il battito di Jimin gli frullava nelle orecchie e quasi copriva il crepitare del fuoco.

-Cosa stai facendo?- gli chiese con voce flebile, la gola improvvisamente secca.

Jungkook piegò appena la testa e la guancia strusciò contro quella di Jimin, in un gesto d'affetto molto simile a quello di un gatto. Jimin trattenne il respiro.

Jungkook cambiò angolazione e andò oltre il suo orecchio. Jimin irrigidì ogni singolo muscolo quando sentì le labbra del ragazzo sul proprio collo.

Era sorpreso di quella intraprendenza. E non poteva dire che non gli piacesse.

Il respiro diventò pesante quando Jungkook usò i denti.

-Kookie...- mormorò mentre gli passava una mano tra i capelli scuri. Il maknae gli passò lentamente una mano sulla schiena per un tempo che a Jimin parve piacevolmente infinito.

Un tonfo grave si fece sentire sopra i loro respiri pesanti. Jungkook si fermò bruscamente, come se fosse stato trasformato in una statua.

-Cazzo!- imprecò una voce maschile.

-Ti avevo detto di fare piano!- lo rimproverò qualcuno.

Jungkook scattò così velocemente che Jimin non capì subito di essere stato lanciato via. Lo comprese solo quando sbatté con forza la schiena sul legno della veranda.

-S-Stai lontano da me!- gli urlò il maknae con voce indignata.

Ignorò il dolore alle scapole e il giramento di testa e si rimise a sedere per capire cosa fosse successo.

Woori era a metà tra la veranda e la porta-finestra aperta e stava ricambiando il suo sguardo. Namjoon era a carponi sulla scaletta che portava alla spiaggia, doveva essere inciampato.

Jimin notò solo in quel momento quanto forte stessero gridando gli altri, all'altezza del molo. Sentì anche qualche insulto colorito. Non era sicuro quanto fossero ironici, suonavano furiosi.

-Scusate, non volevamo disturbarvi...- l'espressione della ragazza era colpevole.

-Risistematevi, Taehyung si è fatto male e lo stanno per portare dentro.- Namjoon stava evitando il loro sguardo, Jimin non sapeva come interpretarlo. Il leader si rialzò e seguì Woori dentro l'abitazione.

Ci furono diversi secondi di silenzio prima che Jimin intravedesse due figure maschili portarne una terza, mentre altre quattro, alcune femminili, le seguivano.

Jimin tornò a guardare Jungkook. Era di nuovo seduto a fissare il fuoco, la testa più bassa e le spalle strette come a volersi proteggere.

Una morsa fastidiosa gli strinse lo stomaco, una morsa di disagio che precedeva la frustrazione. L'aveva fatto di nuovo.

Prese un respiro profondo:- Se hai scelto me, perché hai reagito come se ti stessi violentando? Non dovrebbe essere un problema farti vedere dalle persone a cui lo hai confidato.

Jungkook fece oscillare appena la testa, ma non disse nulla.

-Nemmeno da ubriaco riesci ad accettarti.- si passò svogliatamente una mano tra i capelli- E io ancora che ci casco...

Si sentiva come se tutte le sue emozioni fossero state spente. Voleva solamente andare a dormire e dimenticarsene.

Precedette Taehyung e gli altri ed entrò in casa.

L'aria condizionata era accesa. La saliva di Jungkook sul collo lo fece rabbrividire.

 

  
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