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Autore: Dello90    13/06/2020    1 recensioni
“La serata era quasi finita, lui e i suoi amici si erano divertiti e avevano fatto i provoloni con tutte le ragazze del locale, più per farsi qualche risata che per altro. Vegeta poi si voltò e tra le luci che si stavano accendendo vide dei capelli turchini raccolti in una coda da cavallo, senza pensarci si mosse verso di lei”
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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25/08/2010

 

 

Non era stato facile trovare un posto dove alloggiare ad Ibiza in alta stagione, ma alla fine le ragazze ce l’ avevano fatta! 

Avevano prenotato, per una settimana, un appartamento per quattro persone in una piccola palazzina a Playa d’en Bossa con due camere da letto, un cucinino e una bella terrazza con vista mare. 

Erano arrivate da tre giorni sull’isola e già si erano ambientate perfettamente!

Dormivano tre o quattro ore per notte, la mattina sceglievano una spiaggia dove stendere i teli e si facevano delle grandi dormite, mentre si abbronzavano...Come unire l’utile al dilettevole!

Per l’ora dell’aperitivo le energie delle quattro amiche erano recuperate e si poteva ricominciare il giro dei locali!

 

Quel giorno le ragazze stavano bevendo della sangria acquistata in un chiringuito in cima ad una scogliera e guardavano il tramonto mentre decidevano come passare la sera. 

La soluzione fu offerta da un bel ragazzo moro con una T-shirt bianca su cui erano stampate due ciliegie e la scritta “ PACHA”...

 

“ Hi girls! How are you? Where are you from?”

 

Le amiche si scambiarono un’occhiata e poi risposero in coro:

 

“ Italy!”

 

Il ragazzo sorrise e disse con un forte accento spagnolo:

 

“ Oh io amo l’Italia! E le ragazze italiane sono sempre le più belle! Vi lascio questi volantini... Stasera al Pacha ci saranno David Guetta e Taio Cruz. Lì sopra avete tutte le informazioni, mi raccomando dovete venire!”

 

Consegnate le locandine, il ragazzo se ne andò e Lazuli disse:

 

“ Ma com’è che all’estero parlano tutti italiano e dicono tutti le stesse cose?”

 

Le ragazze si misero a ridere e poi si concentrarono sui volantini.

 

“ Io andrei! Avevamo già in programma di andare al Pacha questa settimana. La serata che organizzano promette bene, approfittiamone!” disse Bulma entusiasta.

 

“ Io all’ -Hi girls- ero già convinta ad andare in qualsiasi posto avesse proposto il bonazzo” ridacchiò Laura.

 

Chichi alzò gli occhi al cielo e si rivolse all’amica assatanata: “ Eh bionda...Asciugati, perdi le bave...” 

 

 

Prima di tornare a casa, le quattro amiche passarono in un mini-market a comprare delle bottigliette d’acqua, una bottiglia di Schweppes Lemon e una di vodka.

Se avevano imparato una cosa nei loro anni da discotecarie,  era che, per bere, bisognava sempre portarsi una scorta di alcool privata! Si evitavano code infinite al bar e, da brave genovesi quali erano, risparmiavano un bel po’ di soldi!

A casa, durante la cena, le ragazze bevvero quattro bottiglie d’acqua, che furono prontamente riempite da vodka lemon homemade e messe in freezer.

 

“ Siete pronte? Inizio a preparare la borsa?Prendo quattro bottiglie di vodka lemon e una di acqua?” chiese Chichi alle altre

“ Sì, sì! Comunque ci siamo!” rispose Bulma uscendo dalla sua camera da letto “ Eh...Quante avventure ha vissuto quella borsa...”

 

La borsa di cui le ragazze parlavano, era una sacca argentata molto capiente, acquistata da Chichi qualche anno prima. Le amiche avevano subito intuito che quell’accessorio poteva essere un utile alleato per i loro affari...Più volte l’avevano riempita con le loro bottigliette e nessuno le aveva mai beccate...

 

Verso mezzanotte le ragazze uscirono dall’appartamento e si diressero verso i loro bolidi...Avevano affittato un cinquantino e un quad per spostarsi sull’isola. 

Avrebbero voluto prendere due motorini, ma l’unica che sapeva guidarlo era Chichi. 

Il primo pomeriggio ad Ibiza, Laura si era offerta di imparare a guidarlo ed il proprietario del car rental era stato così gentile a farla provare, ma fu un disastro...Percorsi due metri, la bionda cadde rovinosamente e si fece male ad una caviglia... La ragazza si spaventò talmente tanto che iniziò ad imprecare contro i motorini parcheggiati lì e disse che non sarebbe mai più salita su una moto! Fu in quel momento che a Bulma venne l’idea di noleggiare un quad...Come se avesse voluto ribadire la dichiarazione di guerra che aveva fatto poco prima ai veicoli a due ruote, fu sempre Laura che decise di farsi spiegare come funzionava il mezzo. Tra la bionda e il quad ci fu subito feeling, questo fu un bene! Il veicolo si dimostrò molto comodo per trasportare ombrelloni, borse e buste della spesa. 

Bulma e Lazuli volevano entrambe farsi scarrozzare da Laura per provare il quad, così si sfidarono a morra cinese per decidere a chi sarebbe dovuto toccare il privilegio ...Vinse Lazuli! La turchina dovette accontentarsi del motorino guidato da Chichi che sfiorava al massimo della velocità i 30 Km/h!

 

Nei giorni a seguire le coppie rimasero invariate e così, anche quella sera, Bulma e Chichi arrivarono al Pacha con il loro cinquantino scassato e dieci minuti dopo di Laura e Lazuli che le aspettavano già in coda...

 

“ Pensavo ci fosse più gente!” disse Bulma raggiungendo le amiche già in fila

 

“ Ho chiesto al PR laggiù , dice che l’evento vero e proprio inizia alle 2, quindi la maggior parte delle persone arriverà per quell’ora” spiegò Laura

 

“ Meglio! Così riusciamo ad entrare subito” replicò Bulma.

 

Mentre aspettavano il loro turno per entrare all’ingresso, due ragazze dello staff del locale si avvicinarono al gruppo e dissero:

 

“ Keep this and tatoo”

 

Le amiche non riuscirono neanche a replicare che le due ragazze erano andate via, lasciando sulle spalle di tutte un tatuaggio trasferello che recitava la scritta “F*** me I’ m famous” e un preservativo in mano.

 

Chichi un po’ perplessa per l’accaduto disse: “ Bè, sono previdenti dai...”

 

“ Io le ammazzo! Chi li ha dato il permesso di fare questo! Le disintegro se le rivedo!”

 

Lazuli, che per quanto in quella vacanza si fosse dimostrata una ragazza molto simpatica e socievole, restava comunque una persona molto seria e certe cose la infastidivano parecchio.

 

“ Su tranquilla, siamo ad Ibiza del resto! È normale sia così...E poi il tatuaggio non è un invito ad abusare di te, è solo il nome di uno degli album più famosi di David Guetta! Anche la serata si chiama così, vedi! È scritto ovunque...” 

 

Bulma cercò di calmare l’amica e la trascinò verso l’ingresso del locale, ormai era il loro turno, ma il buttafuori le fermò ed iniziò a tastare la borsa di Chichi!

L’uomo si accorse subito delle bottigliette, così fece aprire la sacca alla corvina e gliele fece levare prima di farle entrare. 

 

“ Cavolo, non era mai successo...Dovevamo immaginarlo che qui ci sarebbero stati più controlli” disse Laura sconsolata 

Chichi fece un sorriso furbetto

 

 “ Ragazze tranquille! Avevo avvolto una delle bottiglie nel mio copri spalle, quella non l’ha trovata!”

 

E così dicendo estrasse l’ultima bottiglietta rimasta dalla sua borsa, ridando speranza alle amiche, ma l’espressione di gioia di Bulma cambiò all’improvviso e con tono accusatorio disse:

 

“ Chichi è sigillata...Quella è acqua! Perché diamine hai nascosto una bottiglia d’acqua?!”

 

La corvina fissò la bottiglia e si giustificò:

 

“ Ops, scusate...Ho fatto confusione! Eheh...”

 

“ Vedi Lazuli, a noi in vacanza succedono sempre cose del genere” spiegò Laura alla new entry del gruppo che non riusciva a smettere di ridere.

 

 

Dato che la serata doveva ancora iniziare, le ragazze ne approfittarono per girare la discoteca, era in assoluto la più grande in cui erano mai state!

Il locale era composto da tre piani: nel seminterrato c’erano i bagni (ma erano bellissimi pure quelli), al piano terra la pista principale circondata da tutto il materiale di scena che poteva esserci  in una discoteca e da una gigantesca consolle rialzata e poi  all’ultimo piano c’era una terrazza semicoperta con molti tavolini. Fu in uno di questi tavoli che le ragazze decisero di passare il tempo prima di scendere a ballare.

Mentre ridevano e scherzavano, si avvicinarono quattro ragazzi e uno di questi domandò:

 

“ Ciao, siete italiane? Possiamo sederci qui con voi?”

 

Laura fece da portavoce delle ragazze e rispose:

 

“ Certo, sedetevi!Come vi chiamate?”

 

La bionda venne fulminata dalle amiche, che non avevano alcuna voglia di farsi rimorchiare, ma ormai il danno era fatto...

 

“ Io sono Yamcha! Loro sono Oscar, Rif e Tenshinhan.Siamo di Milano, voi?” disse il ragazzo moro che doveva essere il più temerario del gruppo, visto che fino a quel momento era stato l’unico a parlare.

 

“ Noi siamo di Genova. Io sono Bulma, lei Chichi, Lazuli e Laura”

 

Finiti i convenevoli i ragazzi si sedettero e Yamcha iniziò a tampinare la turchina, ma lei non aveva voglia di dare seguito alle sua avance, voleva solo chiacchierare un po’.

 

“ Senti Bulma” disse Yamcha “ Perché io e te non ce ne andiamo in un posto più tranquillo?”

 

“ No, grazie. Sei molto carino e simpatico, ma sono venuta per passare del tempo con le mie amiche, in questo momento non mi serve altro” rispose schietta la ragazza

 

Il ragazzo le sorrise e disse: “ Allora non insisto, ci mancherebbe! Sono un cavaliere io, sai? Posso almeno chiederti l’amicizia su Facebook?”

 

Laura , che fino a quel momento aveva flirtato con Tenshinhan, captò la parola “Facebook” e si intromise nel discorso:

 

“ Bulma non ha Facebook!”

 

“ In effetti potresti crearti un profilo! Ormai ce lo hanno tutti!” disse Chichi

 

“ Ce l’ho persino io!” esclamò Lazuli

 

“ Dai iscriviti! Così poi posto tutte le foto e ti taggo, così ce le hai automaticamente! Senza dovere fare il solito giro di chiavette USB, ti prego!” 

 

Alla supplica così accorata di Chichi, Bulma prese in mano il cellulare e Yamcha glielo sfilò e disse:

 

“ Ottimo Bulma! Provvediamo subito a catapultarti nel mondo dei social network!”

 

In meno di cinque minuti il ragazzo creò il profilo alla turchina e caricò una foto di gruppo taggando lui e tutti gli altri. 

 

 

 

Nella stessa sera, un taxi stava riportando Vegeta, Radish e Nappa a casa.

Il capellone stava scorrendo la homepage di Facebook , quando si soffermò su una foto e domandò:

 

“ Vegi, tu hai Facebook?”

 

“ No, lo odio” rispose secco il corvino 

 

“ E Bulma ce l’ha?”

 

“ Non che io sappia...”

 

“ Direi che se l’è messo... Sai che è a Ibiza?” continuò Radish

 

Vegeta si voltò incuriosito verso l’amico e, cercando di non far trasparire nessuna emozione, rispose:

 

“ E come farei a saperlo? Sono più di due mesi che non ci sentiamo! Sarà in vacanza, ha fatto bene” e si rimise a guardare fuori dal finestrino.

 

Nappa, che era seduto accanto al tassista, si girò verso i sedili posteriori:

 

“ Rad mi sa che stiamo guardando la stessa foto!” così dicendo passò il suo cellulare al capellone “Mi è apparsa, perché tra le persone che seguo ho le migliori amiche di Bulma”

 

Radish guardò la foto: “ Sì, è questa, mi è apparsa per lo stesso motivo. Questi tipi li avranno conosciuti lì. Questo ha sicuramente puntato Bulma, guarda come la abbraccia ”

 

Vegeta divenne paonazzo dalla rabbia, afferrò il cellulare di Nappa e digrignando i denti disse:

 

“ SI PUÒ SAPERE CHI È QUESTO IDIOTA?!”

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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