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Autore: papaphobia    20/06/2020    2 recensioni
“Ti senti soddisfatto, eh? No, per favore voglio saperlo!”
Il moro non disse nulla e la guardò, non si aspettava che tornasse. Voleva dire qualcosa, ma non uscì nulla, era troppo incazzato. Strinse forte i pugni.
“Vuoi fare il tuo cazzo di gioco di lanciare le cose e urlare? Va bene!”
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Finn, Kylo Ren, Poe Dameron, Rey
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, 
Ecco con un nuovo capitolo! Faccio la premessa che non ho riletto il capitolo di conseguenza ci saranno errori di battitura e anche di senso logico delle frasi perciò vi chiedo scusa. Appena posso, lo correggerò...fose xD

Buona lettura! Ricordatevi di lasciarmi qualche vostro parere thanks <3


 




Poe uscì dalla cucina per andare verso la porta di ingresso della casa e lì vide la sua ragazza. Era completamente un disastro; aveva tutto il corpo ricoperto di cibo dalla testa ai piedi. I suoi capelli sembrava un nido d'uccelli con del cibo, i suoi vestiti era in disordine e aveva per una scarpa in mano perché gli s’era rotta il tacco.

Era in piedi a guardare la porta d’entrata della casa con rabbia. L’uomo la stava per chiamare, ma lei si girò verso la sua direzione e spalancò gli occhi.  Appena lo vide Rey gli scesero le lacrime agli occhi, sembrava che cercasse di parlare, ma non usciva nessuna frase, più cercava e più scendevano le lacrime agli occhi. Per Poe fu straziante perciò si avvicinò a lei e l'abbracciò forte. Non aveva mai vista in quelle condizioni, non l’aveva mai vista così esposta e fragile, Rey era una donna con emotività forte e solida che non si faceva abbattere da nulla. Fu talmente doloroso che si promise a se stesso che l’avrebbe protetta. 

-Rey va tutto bene. Ci sono io.- Intanto cercava di dire frasi per calmarla e coccolare. Rey stava tremando e singhiozzando tra le sue braccia.
-Mi dispiace così tanto Poe! Non so cosa mi sia preso. Mi spiace.- Ripeteva come una cantilena. 

-Shhh. Amore, va tutto bene. Davvero non ti preoccupare.- continuando a consolarla il meglio possibile. -Andiamo a casa, ti fai un bel bagno poi qualcosa un bel gelato con i tuoi film preferiti mentre ti coccolo, va bene?

Rey fece un sì con la testa contro la sua spalla mentre continuava a versare lacrime.

-Sapevo che con Star Wars tutto si risolve!- cercando di farla ridere.
Alzò lo sguardo e vide Finn con affianco Rose distolse lo sguardo per vedere dietro Hux e Phasma dietro di loro.

-Hey- disse Finn il più delicato possibile quando si avvicinò alla coppia abbracciata -Va tutto bene?-

Rey staccò il suo volto e si girò verso la voce - Si, mi consolerò con del gelato e con i miei film preferiti- cercando di fare il miglior sorriso possibile, ma con scarsi risultati.

-Come consola Star Wars e il gelato non lo fa nessuno-disse Finn facendo un piccolo sorriso dolce.

-Se volete ci possiamo aggiungere. Un bel pigiama party tutti insieme? - suggerendo Rose con entusiasmo. Rey sorrise facendo sì con la testa mentre cercava di fare un piccolo sorriso.

-Siiii un pigiama party! A vedere un film con spade laser e i tizi vestiti di bianco che non sanno nemmeno cos'è una pistola. Ma fatemi un favore! - disse Hux mettendosi in mezzo alla conversazione.

-Sicuramente tu non sei invitato!- rispose Rose.

-Weee! Adesso cosa faccio? - Facendo finta di piangere- Non mi hanno invitato al loro sleepover club. Phasma adesso cosa facciamo? Non siamo stati invitati nel gruppo popolare! Adesso la nostra vita sociale sarà rovinata- Facendo finta di svenire.
-Beh di sicuro per questi bambini io non volevo averci nulla a che fare. Vedi cosa è successo- dicendolo in modo apatico e serio la bionda riferendosi alla litigata.

-Vero. Questi bambini- facendo un sorriso cattivo verso la direzione dei quattro. 

Rey guardò la bionda, voleva risponderle, voleva davvero tanto, ma sapeva che quello che stava dicendo era vero, si era comportata da bambina e non da persona matura.  Non doveva  assecondare un persona che gli era stato diagnosticato un disturbo di rabbia. Distolse lo sguardo da altra ragazza, si girò verso Poe chiedendogli di andare a casa perché era stanca e ignorando la frecciatina.  

-Dai ragazzi andiamo. Faremo il nostro strafigo sleepover club senza il pel di carota e l’apatica- disse Poe per poi dirigersi alla sua macchina con Rey appoggiata alla sua spalla.

-Se volete ragazzi, voi due siete invitati, se mi fate solo il favore di andare a prendere del gelato al pistacchio.-

-Tanto gelato pistacchio e nocciola-

-Va bene, piccola.- facendo un sorriso a Rey e dandogli un bacio alla fronte. -Avete sentito? Tanto gelato al pistacchio e nocciola- Per poi salire in auto e ignorando gli altri due.

-Ci stanno ignorando! Mi sento leggermente offeso!- disse Hux facendo un lieve broncio mentre veniva veniva ignorato dagli altri mentre rientravano a riprendere le loro cose lasciate all’ingresso.

Intanto, Rey era seduta in auto e non faceva che ripetere ogni scena della litigata, soprattutto la fine. Appena iniziò a pensarci scosse subito la testa, voleva evitare, se no si sarebbe messa piangere e non capiva nemmeno il motivo. 

Vide Poe accendere la radio e mettere qualcosa, aveva capito che stava penso e per distrarre della situazione di prima, ma non stava funzionando molto.

-Mi dispiace così tanto...io non so cosa mi sia preso..- 

-Rey tranquilla! Dico davvero. Sapevamo che avrebbe rovinato la sera. Ammetto la guerra del lanciarvi la cose è stata abbasta sorprendente, ma davvero era compressibile. Io se fossi stato al tuo posto lo avrei picchiato a sangue. 

-Beh, bel modo di consolare- facendo un piccolo sorriso e appoggiandosi sulla spalla di Poe fino ad arrivare sotto la loro casa. 

Parcheggiano, uscirono dall'auto per salire ed entrare nel loro appartamento. La prima cosa che fece Rey era dirigersi verso il bagno, aprire l’acqua della doccia e spogliarsi. Nel frattempo, che la vasca si riempisse, si spostò verso il lavandino e la sua immagine proiettata allo specchio, era completamento uno schifo.

Rey perché?

Scosse la testa violentemente. Doveva evitare di pensare a quella frase, faceva così male.

Andò verso la doccia appena fu sotto l’acqua fu una vera e propria benedizione, ne aveva proprio bisogno. Iniziò a lavarsi i capelli fino a quando gli si presentarono le ultime scene della litigata.

-Rey smettila- bisbigliò con forza a se stessa.

Continuò a lavarsi fino a quando sentì un bussare sulla porta della doccia, l’aprì e vedi un sguardo speranzoso del suo ragazzo.

-Piccola posso unirmi a te?- 

Annuì e lo vide spogliarsi per poi raggiungerlo con lei in doccia. L’accarezzò con dolcezza per poi richiuderla in un tenero e dolce abbraccio. Lei ricambiò aggregandosi a lui e appoggiò la sua testa tra la sua spalla e il collo. Rimasero lì abbracciati a farsi le coccole. 

Iniziarono a lavarsi a vicenda senza andare oltre soprattutto nello stato emotivo che si trovava la mora. Appena uscirono dalla doccia, il campanello suonò e avvisò l’arrivo degli altri.

-Vado aprire io, te vai asciugarti e a cambiarti- dando un bacio casto sulle labbra e Rey annuì. 

Poe andò verso la porta d’ingresso con una asciugamano legato alla vita e con uno pente si asciugava i capelli. Aprì la porta e li accolse con un enorme benvenuto.

-Se accogli così tutti quelli che entrano Rey inizierà ad essere gelosa- disse Rose ridendo un po’ imbarazzata.

Finn era rimasto in silenzio a guardare il corpo tonico e muscoloso di Poe avendo il malsano desiderio di toccarlo. Sposto il suo sguardo sulla faccia del proprietario di casa sperando che nessuno se ne fosse accorto, ma l’altro lo stava guardando con un sorriso e uno sguardo malizioso. Lo aveva sgamato.

-Ecco qui tesoro di Rey e altri snack- disse con voce rauca senza distogliere lo sguardo dell’altro.

Intanto Rey andò verso la camera si asciugò e si mise dei vestiti comodi e puliti. Andò di nuovo verso il bagno per appoggiare le asciugamani, si diresse verso il lavandino per pettinarsi i capelli.

Guardò il suo riflesso senza realmente guardarsi mentre compieva l’azione, un certo punto iniziarono a vorticare le frasi di Ben in testa.

Perché? Perché lui e non me? Sapendo benissimo quello che io ho sempre provato per te. Sapendo quanto ti ho voluto, quanto ti ho desiderata, quanto ti ho amata. Lo porti qui a casa mia, dalla mia famiglia perché è così Rey e lo sai, senza avere rispetto dei miei sentimenti. Perché?

Lacrime di dolore, frustrazione e rabbia scesero dagli occhi di Rey mentre continuava a pettinarsi i capelli.

  
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