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Autore: _Angel94_    13/08/2009    0 recensioni
Questa è la mia prima fanfic, quindi abbiate pietà... Spike è frustrato, Buffy non lo vuole anche se non disdegna i suoi baci, non riesce a capire perchè lei lo rifiuti, e quando una sua vecchia conoscenza gli offre la possibilità di andare insieme a Los Angeles, Spike si troverà davanti ad una scelta... Faith Lehane è appena uscita dal carcere, il vice capo della Angel's Investigation Wesley Windham-Price ha chiesto il suo aiuto per sconfiggere un pericolosissimo nemico... Questa fanfic è ambientata all'inizio della sesta stagione di Buffy (più o meno dopo Tabula Rasa) e ci sarà un crossover con la terza stagione di Angel, anche se gli eventi non saranno esattamente quelli narrati nel telefilm...
Genere: Romantico, Dark, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, William Spike
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: Finalmente libera Mi guardavo attorno spaesata, come se fossi rimasta ibernata per tre anni e mi fossi appena risvegliata. Beh, in un certo senso era così. Io, Faith Lehane, ero uscita quel giorno dal carcere di massima sicurezza di Los Angeles dopo tre lunghissimi anni. Buona condotta. Questo il motivo. Beh, e anche perché il vice capo della prestigiosa agenzia investigativa Angel’s Investigation aveva richiesto la mia presenza per fermare un tipo estremamente pericoloso e senza scrupoli. Mi chiedevo chi fosse… Ma l’importante era essere fuori. Non che mi fossi trovata male dentro, anzi. Tutte quelle storie che in prigione ti fanno il culo eccetera… sono solamente cavolate. Basta che tu ti faccia rispettare dalle carcerate più anziane e gli faccia capire chi comanda là dentro. Per il resto è tutta una strada in discesa. Non vedevo l’ora di vedere Angel. Sarebbe stato contento di vedermi fuori, sulla strada della redenzione e pronta a combattere il crimine al suo fianco? E se mi fossi imbruttita in carcere? Era da tre anni che non toccavo un articolo di make-up! Chissà come avrei sfigurato paragonata alla sua bellezza… Mi fermai un attimo a riflettere. Aspetta un attimo, io, Faith Lehane, mi stavo facendo i problemi di una figlia di papà come Cordelia Chase? Qualcosa non andava… Il carcere mi aveva cambiata?, mi chiesi spaventata. No, era stato LUI a cambiarmi. Angel. Tutti i suoi discorsi sulla redenzione, sulla difficoltà della strada che mi accingevo a percorrere prima che mi costituissi alla polizia per gli omicidi commessi a Sunnydale… La sua voce così sexy… La sua espressione dolce mentre mi guardava… Sono certa che ritrovava molto di sé in me. E proprio per questo era probabile che lui non provasse le stesse cose che provavo io. Credevo che Angel pensasse al nostro rapporto come a quello tra un padre e una figlia più che altro. Ma a me non bastava. Andiamo, io ero Faith, mi ero sempre presa senza problemi tutto ciò che volevo! Potevo farlo anche con Angel! Ma non avrebbe funzionato. Maledizione, che fosse il carcere o i suoi discorsi sulla redenzione, io ero cambiata. Per la prima volta in tutta la mia vita desideravo avere accanto un uomo che mi amasse, che fosse prima di tutto il mio confidente e migliore amico. E dopo tutto questo, anche il sesso. Wow. Non avrei mai pensato che un giorno avrei detto che il sesso viene dopo qualcos’altro! Dovevo essere davvero cambiata. Sospirai. Ero arrivata al luogo dell’incontro stabilito con Wesley. Era adesso che l’ansia cominciava ad assalirmi. L’ultima volta che avevo visto Wesley, ovvero tre anni fa, prima di costituirmi, l’avevo torturato quasi a morte per attirare Angel, che dovevo uccidere come da contratto con la Wolfram & Hart. Stupida banda di smidollati avvocati ricchi fino al collo. Riuscivano sempre a svicolare dalle situazioni scomode senza risultare per niente invischiati nella faccenda. Mi imposi di smettere di pensare, e fissai la Mustang nera del ’69 appena arrivata. Era la macchina di Angel. Ma visto che era giorno… Il finestrino si abbassò lentamente. Trattenni il fiato. Era il momento della verità. Il volto stanco di Wesley Windham-Price apparve come d’incanto dall’interno della macchina. “Ciao Faith.”, mi salutò con la sua voce calma ed educata da inglese DOC. “Ciao Wesley.”, ricambiai imbarazzata. Il fatto che fosse stato il mio Osservatore cinque anni fa e che non avessi ascoltato un singolo ordine da parte sua in quei pochi mesi in cui ero Cacciatrice a Sunnydale non migliorava la situazione, e nemmeno il mio imbarazzo. Sospirai, mentre salii in macchina, nel posto di fianco al guidatore. “Allora… come sono andati gli ultimi tre anni?”, mi chiese Wesley. “Sono stati come una lunga vacanza.”, replicai con un sospiro “Cos’è successo mentre ero in carcere?”, aggiunsi. Ascoltai sbalordita Wesley, che mi raccontò un’incredibile storia su una Darla, la Sire di Angel, resuscitata e rivampirizzata da Drusilla, la Childe di Angel, che avevano cominciato a creare casini a Los Angeles. Angel, preoccupato per la sorte della città, aveva licenziato Wesley, Cordelia, Fred e Gunn, due nuovi collaboratori, per la loro sicurezza. I ragazzi avevano continuato a portare avanti la Angel’s Investigation per conto loro, e avevano seguito sempre da vicino le mosse di Angel, che giorno dopo giorno, sempre più ossessionato dal suo intento di salvare la città dalla sua Sire e dalla sua Childe, si era avvicinato sempre di più al lato oscuro. E alla fine, una notte, Darla e Drusilla erano riuscite a trovare uno stregone molto potente, che era riuscito a togliergli l’anima dal corpo. Rimasi sconvolta. Quindi era Angel, la persona che avrei tanto voluto rivedere, il pericoloso tipo senza scrupoli che dovevo fermare! No, mi corressi mentalmente, non era Angel quello che devo fermare. Era Angelus. Un bastardo con la B maiuscola, che amava il dolore e la sofferenza e che non aveva nessunissimo scrupolo. “E… dovremo… eliminarlo?”, chiesi con il cuore che mi batteva a mille. No, non potevo, non potevo, non avrei mai potuto farlo! “Cordelia dice che Angel vorrebbe essere eliminato se fosse consapevole di essere cattivo. Ma…” Anche lui pareva essere timoroso all’idea di dover uccidere Angel. “Wesley, dovrò ucciderlo?”, insistetti diventando quasi aggressiva. Lui sospirò. “No Faith, non dovrai ucciderlo.” Il cuore mi si alleggerì di colpo di un peso che non pensavo di avere. L’auto si fermò davanti ad un enorme albergo, che pareva abbandonato. “Questo è l’Hyperion Hotel, dove abbiamo trovato la nostra nuova sede. I vecchi uffici della Angel’s Investigation sono andati distrutti da una bomba scoppiata un anno e mezzo fa.”, mi spiegò Wesley. Annuii, ora come ora mi importava solo di incontrare Angelus al più presto, fermarlo e farlo tornare quello che era. Purtroppo sapevo troppo bene che non sarebbe stata un’impresa facile.
  
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