La
mattina aveva portato un sole poco
limpido, nuvole sparse e vento - un vento dannatamente forte. Non erano
decisamente le condizioni migliori per giocare a Quidditch. La squadra
inglese
era radunata a terra per discutere nuovamente gli ultimi dettagli, ma
le
condizioni atmosferiche, unite alle precarie condizioni di salute del
cacciatore Sam Crowley, stavano convincendo Boyle a rivedere la
squadra.
"Harley,
Crowley, voi state a terra
oggi, non voglio rischiare. Malfoy, anche tu a riposo per oggi. Al tuo
posto va
Jonas. Subito in campo anche Barnaby e Weasley".
Questo
per Ginevra significava esordio in
Nazionale dal primo minuto, e, visto che la partita sarebbe stata
presumibilmente breve, sarebbe stata un'ottima occasione per mettersi
in
mostra. Lopez permettendo.
"Mi
raccomando ragazzi, fategli vedere
di che pasta siamo fatti oltre la Manica", concluse il coach battendo
le
mani.
Il
momento di panicò arrivò nell'istante
esatto in cui Ginevra si rese conto che stava per librarsi in volo di
fronte a
uno stadio praticamente pieno di tifosi inglesi. Si sentì
artigliare una
spalla: Malfoy.
"Weaslette,
vedi di non cadere dalla
scopa, per favore. Fallo per il nostro buon nome". La battuta aveva
suscitato le risate della Lopez, ma soprattutto aveva avuto il merito
di far
passare a Ginevra ogni paura. Gli si avvicinò a un palmo di
naso, e sussurrò:
"Goditi lo spettacolo dagli spalti, furetto", prima di balzare in
sella alla scopa e mettersi in posizione.
"Antonioni
passa a Lemuri, che passa a
Doni, ma ecco che la Pluffa viene intercettatata da Weasley, che
riparte in
attacco. La cacciatrice schiva facilmente un bolide di Asso,
è di fronte al
portiere avversario, finta... a segno!! 80 a 20 per l'Inghilterra
sull'Italia,
grande prova di forza da parte dei nostri ragazzi..."
Ginevra
sentiva ancora nelle orecchie il
boato degli spalti al suo ultimo gol. Era partito anche un timido
'Weasley,
Weasley', che l'aveva riempita di orgoglio. Stava sfogando due
settimane di
umiliazioni da parte dei suoi compagni di squadra, e lo stava facendo
con una
prestazione da urlo. Schivò un bolide, seguito poco dopo da
un altro: ormai i
battitori italiani l'avevano presa di mira e le lanciavano contro anche
quando
non aveva la Pluffa, tanto che Jonas poteva scorrazzare beato per il
campo
senza che nessuno si preoccupasse di lui.
"Lopez
in possesso di Pluffa, Lopez...
No, perde possesso, può ripartire l'Italia con Lemuri..."
In
compenso la Lopez sembrava parecchio
nevosa, e stava dando una prova abbastanza opaca. Altro bolide
schivato.
Ginevra intuì il passaggio per Antoni e
intercettò la Pluffa, passando in mezzo
ai due cacciatori italiani.
"Nuovo
recupero della Weasley! La
giovane cacciatrice degli Sneering Jesters torna a portare il gioco
nella metà
campo opposta..."
Dopo
aver fatto quasi scontrare due
avversari Ginevra si trovò di nuovo di fronte al portiere
italiano, un
ragazzone alto con due mani enormi. E la prontezza di riflessi di un
elefante.
Stavolta non prese nemmeno la briga di fare una finta,
lanciò forte e rapida
nel terzo cerchio, per l'ennesima rete. L'urlo della folla si
intensificò
quando l'arbitrò fischiò la fine della partita:
Jonas stava tornando verso il
centro del campo, con in mano il boccino.
I
giocatori scesero a terra per stringersi
la mano, nella baraonda generale dei festeggiamenti. Ginevra si prese
una serie
di pacche sulle spalle in segno di approvazione, e persino un applauso
ironico
di Malfoy, a cui rispose con un inchino. Phantom non riuscì
a trovare un
insuto, e si limitò a dire: "Hai capito la Weasley, eh...",
ma furono
le parole di Boyle a fare la differenza. Le si avvicinò con
la sua andatura un
po' sbilenca e la prese per le braccia, con orgoglio: "Sempre
così d'ora
in poi, sempre così!". Aveva gli occhi azzurri sgranati,
felici, un
sorriso sincero che spuntava sotto i radi baffetti grigi. Questo la
riempì di
soddisfazione.
Dopo
una rapida doccia, la squadra era stata
catapultata in una stanza accogliente, dove era stata presa d'assalto
dai flash
dei fotografi e dalle domande dei giornalisti. Non era una
novità nemmeno
questa, ma una presenza tanto corposa di giornalisti di cronaca rosa
non si era
mai vista a seguito di una partita. Inizialmente le domande furono
strettamente
incentrate sull'incontro, poi iniziarono a virare pericolosamente verso
argomenti che Ginevra aveva tutto meno che voglia di affrontare. Fu
Rita
Skeeter, strizzata in un tailleur viola e con la consueta penna prendi
appunti,
a romper gli indugi e a porre la domanda di cui tutti volevano una
risposta:
"Signorina Wesley, prenderà parte al matrimonio di Harry
Potter ed
Hermione Granger?".
L'uscita
fu accolta come una battuta, ma
quando videro che la ragazza restava seria le penne ricominciarono a
muoversi
sui taccuini e un mormorio sommesso si diffuse per tutta la sala.
"Signorina
Weasley", continuò la
Skeeter, sempre scrutando con attenzione le reazioni di Ginevra, "non
riusciamo a credere che non lo sapesse sul serio, era su tutti i
giornali di
stamani..."
"Non
leggo mai i giornali prima di una
partita. Scaramanzia". Sussurrò flebilmente, prima di
lasciare la stanza.
Ginevra
non era più innamorata di Harry
Potter.
Su
questo non c'erano dubbi. Aveva smesso di
esserlo nell'esatto istante in cui lo aveva visto più che
propenso a farsi
cavalcare dall'allora-sua-migliore-amica, e ne era stata ancor
più sicura
quando il subitaneo annuncio della nuova relazione alla stampa le aveva
fatto
capire che nella sua scoperta della tresca c'era qualcosa di
premeditato. Non aveva
voluto sapere i dettagli, da quanto tempo andasse avanti la cosa e se
le tante
cene a cui Harry doveva presenziare da solo fossero in
realtà scuse per
incontrare l'amante, non le importava: aveva deciso di bollare la sua
storia
con Harry Potter come 'fase della vita da buttare nel cesso' e da
lì era
ripartita, dedicandosi anima e corpo alla sua carriera nel mondo del
Quidditch.
I risultati si erano visti, tra l'altro, e non aveva la minima
intenzione che
il suo ex e relativa compagna ricominciassero ad avere il
benché minimo ruolo
nella sua vita.
Quindi.
Perché.
Diavolo. Aveva. Avuto. Quella.
Reazione. Idiota.
Avrebbe
dovuto dire qualcosa come "Ok,
si sposano, auguri e figli maschi, torniamo a parlare di Quidditch
adesso?" e invece era scappata, come se la cosa dovesse farle ancora
male.
E le faceva male, accidenti. Potevano almeno avere il buon gusto di
farglielo
sapere in modo diverso, e non tramite una schiera di giornalisti
puntati come
per un'esecuzione?
Ginevra
si sedette sul letto della sua camera.
Era lì che si era smaterializzata, non appena aveva avuto la
notizia bomba, ed
erà li che aveva passato gli ultimi 5 minuti buoni a
misurare il perimetro
della stanza camminando come un automa e dandosi della stupida.
Alzò la testa e
incontrò il suo riflesso nello specchio: i lunghi capelli
rossi le scendevano
lungo le spalle, lasciati liberi di andare come volevano. Non un filo
di trucco
a incorniciare gli occhi castani, né lucido per le labbra
che erano già
abbastanza rosse per conto loro. Non dimostrava più di 18
anni, a dir tanto.
Era questo che aveva spinto Harry a preferirle Hermione, più
matura, più
interessante, più curata nell'aspetto, coi suoi boccoletti
biondi tenuti dalle
forcine e il sorriso sicuro? Ginevra si passò le dita sul
volto, dove faceva
ancora bella mostra di sé la miriade di lentiggini tipica
della sua famiglia.
Sarebbe apparsa sui giornali di domani con quella faccetta spaurita.
Non
portata in trionfo dai compagni di squadra dopo una prestazione da urlo
al suo
esordio in Nazionale, ma 'atterrita dalla notizia del
matrimonio dell'ex
Harry Potter', già si vedeva i titoli. Che
grandiosa figura di merda.
"Weaslette,
sono il tuo compagno di
squadra preferito. Mi fai entrare o ti sei già tagliata la
vene?"
Ginevra
alzò sconccertata lo sguardo verso
la porta: che diavolo voleva Malfoy?
"La
tua presenza in camera mia è
estremamente necessaria o ne posso fare a meno?" gli chiese con voce
scocciata. Ci mancava solo che venisse a prenderla per i fondelli.
"Dai...
è da anni che non ti vedo con
gli occhietti rossi e lacrimosi a causa di Potter..."
Ginevrà
si alzò di volata e spalancò la
porta.
"Ti
pare che sto piangendo, per
caso?" gli chiese indicandosi gli occhi, decisamente sbattuti ma senza
dubbio asciutti.
"Effettivamente
no, Wes, i miei
complimenti" le disse, appoggiando il gomito allo stipite. "Ne hai
fatta di strada in..." fece finta di calcolare con le dita "... 12
anni?!"
Ginevra
fece per chiudergli la porta in
faccia, ma quello che si trovava davanti era ormai un uomo di un metro
e
novanta, senza dubbio con un fisico sottile ma allenato, per cui
l'operazione
si rivelò impossibile. Anzi, Draco sfruttò
l'occasione per farsi strada ed
entrare nella stanza, e sedersi comodamente in fondo al letto. La
guardava con
la sua solita aria da schiaffi, il ciuffo biondo che cadeva con
studiata non
chalance sui penetranti occhi grigi e quel sorrisino storto sulla
dentatura
perfetta. Mix che mandava in visibilio le fans di tutto il mondo
magico, e che
a Ginevra dava l'orticaria. La ragazza tirò fuori la
bacchetta prima che l'altro
potesse aprire bocca.
"Weasley,
cosa hai intenzione di
fare?!". La sicurezza del cercatore era andata a farsi benedire non
appena
aveva visto fuoriuscire qualche scintilla rossa dalla punta della
bacchetta.
"Vattene
dalla mia stanza. Non è il
momento per il tuo sarcasmo del cazzo sulla mia vita sentimentale o la
mia
famiglia o le mie lentiggini o la mia squadra o qualsiasi altra
maledetta
ragione per cui sei venuto qui a prendermi per il culo, quindi vedi di
levarti
immediatamente dalla mia vista prima che ti lanci il primo incantesimo
che mi
viene in mente - e quando sono così furiosa non hai idea di
cosa è capace la
mia fantasia".
Malfoy
si alzò piano dal letto, con le mani
alzate verso la ragazza, e con estrema lentezza le disse: "Vieni con me
al
matrimonio".
Ginevra
lo guardò a bocca aperta. Poi si
mise a ridere, come se avess sentito una bella battuta.
"Sono
serio".
"Ma
piantala", lo rimbeccò.
"Innanzi tutto non hai bisogno di portare me a quel matrimonio, puoi
andarci con la prima modella o attrice o che ne so io che ti viene in
mente.
Secondo, io non ho la minima intenzione di andare a
quel
matrimonio".
"Non
ti va catturare l'attenzione di
tutti?" le chiese, avvicinandosi.
"Catturare
l'attenzione? No! Voglio
starci il più lontana poss..."
Prima
che potesse accorgersi di quello che
stava facendo, Draco l'aveva voltata verso lo specchio tenendola per la
vita.
La guardava negli occhi, attraverso il riflesso.
"Immagina.
Matrimonio Potter-Granger,
invitati di ogni estrazione, la stampa, i politici, i fotografi, la
creme de
la creme del mondo magico. Tutti gli occhi sono puntati sugli
sposi
finché..." e nel proseguire la strinse di più a
sé "... arriviamo
noi, insieme".
Ginevra
se lo scostò di dosso, ma non lo
interruppe: voleva capire dove voleva andare a parare.
"Due
nazionali della squadra inglese di
Quidditch, rispettivamente il cercatore e una promettente cacciatrice
riserva,
che oggi ha per altro dato prova della sua bravura e che, udite udite,
è nota
alla cronaca mondana come l'ex fidanzata dello sposo. Aggiungiamo che i
due di
cognome fanno rispettivamente Malfoy e Weasley, famiglie che sono state
fieramente contrapposte in passato, esponenti di due visioni del mondo
magico
totalmente diverse. In breve, su una foto di me e te al matrimonio del
secolo i
giornalisti potrebbero scrivere per una settimana. Soprattutto se ci
limitiamo
ad arrivare insieme, senza chiarire a nessuno se di fatto abbiamo o
meno una
relazione romantica".
Ginevra
continuava a non capire il fine
ultimo della messa in scena.
"E
dopo aver ottenuto l'attenzione di
tutti?", gli chiese scuotendo la testa.
Draco
la voltò verso di sé. "Wes. Lo
sai che i titoli dei giornali di domani saranno dedicati al tuo coup
de
theatre in sala stampa, vero?"
Ginevra
socchiuse gli occhi e fece sì con la
testa.
"Immagina
la faccia della nostra amata
Granger, quando, sfogliando le pagine della Gazzetta del Profeta il
giorno dopo
il suo matrimonio, vedrà che gran parte delle notizie
riguarda l'ex fidanzata
di suo marito..."
Improvvisamente
la prospettiva di rovinare
almeno una parte del piano perfetto che sicuramente Hermione aveva
già ideato
per le sue nozze le sembrò allettante. Molto allettante.
"Ok,
mettiamo pure che la cosa per me
sia... un bel modo di vendicarmi. Ma per te?"
Draco
le sorrise diabolico: "Quale
parte del Draco Malfoy che conosci non morirebbe dalla voglia di rubare
la
scena a Potter e degna consorte in un giorno così speciale?!"
Vista da questo punto di vista la logica stringente di Draco Malfoy non faceva una piega.
Ed ecco il secondo capitolo. In origine avevo pensato di farne due distinti, ma alla fine mi è sembrato meglio presentare il Draco di questa storia. Non so bene quanto possa risultare aderente al personaggio della Rowling, ma per me, a suo modo, non è ooc - ovviamente tenendo conto del fatto che sono passati dieci anni dai tempi della guerra.
Ringraziamenti:
puffolapigmea:
Grazie per avermi definita una ficer che vale la pena di leggere. In
realtà era da parecchio che non mi dedicavo alle ff, sono un
po' arrugginita ;) Ma sono abbastanza soddisfatta delle idee che ho per
la trama, e spero che il risultato sia una buona storia!
Selene_malfoy: Carattere ingrandito! Non credo che ti farò
cambiare idea sulle Draco/Ginny, ma ci sarà ancora parecchio
Quidditch, se non altro!
chandelora: Grazie per i complimenti! Quanto al motivo per cui
parlavano di Hermione ed Harry... appena scoperto, direi ;)
mAd wOrLd: Nella mia immaginazione noi Italiani siamo schiappe a
Quidditch perché ci sono altre nazionali con una tradizione
più seria di gioco. Nella mia idea, queste nazionali sono
alcune di quelle che non si vedono mai nei campionati del mondo di
calcio - e questo ha significato escludere dalla rosa delle migliori
non solo Italia, ma anche Germania, Brasile, Argentina, etc. etc.
Nessun altra ragione in particolare:)
Kukiness: Grazie! A me Ginevra piace, però secondo me nel
libro è un personaggio un po' sbiadito. In qualche modo in
questa storia vorrei darle uno spessore, immaginandomi come avrebbe
potuto essere se non fosse diventata la madre di famiglia, moglie del
prescelto etc. etc.
Un ulteriore grazie a chi mi ha letto, a chi mi ha messo tra le seguite e a chi ha messo Not just a matter of Quidditch tra i preferiti. Alla prossima!