Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: cl33    11/08/2009    6 recensioni
Ginevra si sedette sul letto della sua camera. Era lì che si era smaterializzata, non appena aveva avuto la notizia bomba, ed erà li che aveva passato gli ultimi 5 minuti buoni a misurare il perimetro della stanza camminando come un automa e dandosi della stupida. Alzò la testa e incontrò il suo riflesso nello specchio: i lunghi capelli rossi le scendevano lungo le spalle, lasciati liberi di andare come volevano. Non un filo di trucco a incorniciare gli occhi castani, né lucido per le labbra che erano già abbastanza rosse per conto loro. Non dimostrava più di 18 anni, a dir tanto. Era questo che aveva spinto Harry a preferirle Hermione, più matura, più interessante, più curata nell'aspetto, coi suoi boccoletti biondi tenuti dalle forcine e il sorriso sicuro? Ginevra si passò le dita sul volto, dove faceva ancora bella mostra di sé la miriade di lentiggini tipica della sua famiglia. Sarebbe apparsa sui giornali di domani con quella faccetta spaurita. Non portata in trionfo dai compagni di squadra dopo una prestazione da urlo al suo esordio in Nazionale, ma 'atterrita dalla notizia del matrimonio dell'ex Harry Potter', già si vedeva i titoli. Che grandiosa figura di merda.
Genere: Romantico, Commedia, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Not just a matter of Quidditch - 1. Introduzione
Se torno a farmi viva con le mie fan fiction su Draco e Ginny dovete ringraziare (o maledire, dipende dai punti di vista) l'influenza suina, che ho avuto la premura di prendere dopo 4 giorni dal mio arrivo a Londra. Visto che ho dovuto passare 5 giorni chiusa in camera, senza internet, tv o altre amenità tecnologiche (ho solo lettore mp3 e il notebook), come impiegare il tempo se non dando sfogo alla mia fantasia malata sulla coppia più bella che la Rowling non ha ideato?! Enjoy...

p.s. il primo capitolo cerca di delineare il quadro della situazione. Fondamentalmente si tiene conto degli eventi fino alla fine de settimo libro, escluso l'epilogo. I capitoli dovrebbero essere una decina in tutto, e visto che la storia è per metà scritta e che il resto è ben presente nella mia testa dovrei aggiornare con regolarità. Diciamo circa una volta a settimana. Parecchio graditi i commenti, ovviamente;)

p.p.s.: non ho idea se per la Rowling le squdre professioniste di Quidditch abbiano un allenatore; io mi sono immaginata che ne avessero uno. Non ricordo nemmeno se si chiarisca quante sono le squadre che partecipano al Campionato del Mondo di Quidditch: ne ho immaginate 8 per la fase finale, con partite a eliminazione diretta. Ah, e ho anche deciso che il Campionato del Mondo si tiene ogni 5 anni, quindi se i miei calcoli non sono sbagliati siamo nel 2005.

* * *

"Tutto chiaro con le tattiche? Se avete dubbi chiedete, preferisco ripeterle 200 volte piuttosto che vedervi fare casino domani".
L'allenatore Boyle aveva già ripetuto le tattiche per le ultime 4 ore, cosa che indusse Ginevra e compagni a scuotere vigorosamente la testa e a caricarsi la scopa sulle spalle, per guadagnare in fretta la strada degli spogliatoi. L'umidità della sera stava entrando nelle ossa, nonostante la divisa, e tutti sentivano la necessità di una salutare doccia calda.
Sembrava che solo Boyle sentisse la tensione per il match del giorno dopo: l'amichevole Inghilterra-Italia non impensieriva particolarmente nessuno, dato che i sette campioni della Penisola costituivano una delle rappresentanze più scarse che il mondo dei maghi potesse vantare sulla faccia della Terra. Ginevra aveva visto i sette impegnati in una partita di qualificazione - ovviamente fallita - e si era trattato di uno spettacolo ai limiti dell'imbarazzante. Né lei né i compagni erano riusciti a capire come un simile incontro potesse costituire un allenamento in vista degli imminenti Campionati del Mondo di Quidditch, in programma a partire dalla successiva settimana nelle piatte lande d'Olanda - ma tant'è, ormai erano in ballo.

L'ambiente dedicato ai giocatori nello spettacolare stadio allestito per la partita - una struttura creata con la magia nel cuore del Parco di Greenwich, che ai babbani appariva come un anomalo cantiere in mezzo al verde - era accogliente e asciutto. Ginevra sentiva la stanchezza in ogni singolo muscolo: gli allenamenti quotidiani per i professionisti erano un'abitudine, ma i ritmi della Nazionale erano decisamente al di sopra degli standard. Ginevra aveva condotto una bella stagione da cacciatrice in una squadra di nuova formazione, gli Sneering Jesters, cosa che le aveva dato la possibilità di mettersi in luce nel panorama sportivo nazionale; la convocazione per i Campionati del Mondo però era arrivata quasi per caso, a seguito dell'infortunio della prima cacciatrice Susan Coleen. Per Ginevra trovarsi in squadra con dei mostri sacri come Lawrence Stipton, Clarissa Harley o John Rochelle era stato praticamente un sogno ad occhi aperti, e il fatto che loro, decisamente giocatori di livello superiore, fossero così modesti e carini con lei era stato una piacevole sorpresa. Non si poteva dire lo stesso di tutti i componenti della squadra, purtroppo. Una delle cacciatrici, Marguerita Lopez, non le rivolgeva praticamente la parola, forse per timore che le rubasse il posto da titolare - prospettiva che a Ginevra pareva parecchio remota, per altro. Il primo portiere, Louis Phantom, aveva la pessima abitudine di trattare tutte le giocatrici come esseri inferiori, e il fatto che lei fosse una novizia della Nazionale sembrava suscitare le migliori battute del repertorio misogino di quel pallone gonfiato. Ma la sola persona che le dava veramente sui nervi, la sola in grado di farle perdere veramente le staffe era la stella della nuova Inghilterra, il giovane impiastro dalla testa platinata che nel giro di pochi anni era diventato il giocatore di Quidditch più amato del paese: il cercatore Draco Lucius Malfoy.

Dopo la fine della guerra il nome Malfoy valeva quanto quello dei Weasley prima della guerra - se non meno. Nonostante le dichiarazioni rilasciate nel corso del processo da Harry Potter, secondo le quali Narcissa Black in Malfoy aveveva avuto un ruolo chiave nella sconfitta di Voldemort e Draco Mafoy non poteva ritenersi responsabile della morte di Albus Silente, il prestigio dell'antica casata era decisamente andato a farsi benedire, insieme a una fetta consistente del patrimonio familiare, destinato alle vittime della guerra a titolo di risarcimento. La carriera politica, che il rampollo avrebbe sicuramente portato avanti tra successi e mazzette se le cose non fossero andate come erano andate, si profilava come una via da non perseguire. Inaspettatamente, la strada sportiva si era invece rivelata ricca di soddisfazioni, e ben presto Draco Malfoy era balzato all'attenzione delle cronache sportive nazionali e internazionali come uno dei migliori cercatori che si fossero mai visti in circolazione. A 24 anni appena compiuti l'odioso Serpeverde aveva uno stuolo di fan di proporzioni inquietanti, un conto in banca di tutto rispetto, appariva sui maggiori quotidiani praticamente una volta ogni 3 giorni (per lo più nella cronaca mondana, grazie al continuo ricambio di fidanzate/compagne/amanti) e, purtroppo o per fortuna, era veramente un diavolo di cercatore in sella alla sua Nimbus 4000 Sprint. Tutto questo contribuiva ad accrescere il suo Ego, già smisurato ai tempi della scuola: se già era odioso a 16 anni, figuriamoci adesso, con una nazione che pendeva dalle sue labbra e sbavava per ogni evoluzione azzardata che faceva in sella alla scopa. Prima di trovarselo come compagno, Ginevra lo aveva incrociato nel corso del campionato, durante la partita dei Jesters contro i Cannoni di Chudley: era riuscita a segnare solo tre reti prima che il boato dello stadio sottolineasse la presa del boccino da parte della squadra avversaria, con conseguente fine del match. Quando si erano incontrati per il primo allenamento lui l'aveva squadrata col solito ghigno beffardo, per poi dirle: "Passano gli anni, ma voi Weasley finite sempre dove non dovreste stare". Ginevra si era ricordata come le venivano bene le fatture orcovolanti quando era lui il destinatario dell'incantesimo, ma si era trattenuta: voleva quella dannata coppa, e lui era il lasciapassare per stringerla tra le mani.

Ginevra aveva lasciato il getto dell'acqua calda aperto al massimo, e teneva gli occhi chiusi, la testa vuota da ogni pensiero. Si sarebbe persino potuta addormentare dov'era, tanto era stanca. Quando alzò la testa per guardarsi intorno si rese conto che era rimasta sola: probabilmente le compagne si erano già smaterializzate nelle camere dell'albergo dove la squadra avrebbe risieduto per quella sera e per la successiva, proprio in vista dell'amichevole. Pochi minuti dopo aveva già indossato la tuta ed era pronta per andare nella sua stanza, quando le arrivarono le risate sguaiate dalla parte maschile dello spogliatoio. Si avvicinò silenziosamente alla parete divisoria, oltre a quale si sentivano le voci dei suoi compagni di squadra: Phantom e Malfoy stavano parlando, decisamente non di Quidditch.
"E perché la Granger sarebbe frigida?!" stava chiedendo Phantom, con voce divertita.
"A scuola era un cespuglio di capelli che vagava per le classi tenendo la mano alzata per farsi vedere dai professori, ora è un politico in carriera che si fa in quattro per i diritti di tutte le razze meno che per quella dei maghi. Io proprio non riesco a vederla come una donna, è eccitante quanto un parapalle sudato..."
Ginevra serrò la mascella. Aveva ben presente quanto potesse essere eccitante Hermione, quando l'aveva vista dimenarsi come un'amazzone sul bacino dell'allora-suo-fidanzato Harry Potter, più o meno due anni prima. Furiosa e umiliata, aveva distrutto la stanza in cui li aveva trovati e aveva cercato di marchiare il bambino sopravvissuto con la 's' di 'stronzo', sperando che la nuova cicatrice gli deturpasse il bel visino più di quanto non avesse fatto l'ormai proverbiale saetta; purtroppo la Granger era riuscita a fermarla. Da allora Ginervra aveva chiuso ogni rapporto coi loro, e da allora i due erano diventati 'la coppia' del mondo magico.
"Non credo che Potter si limiti a portarla alle cene di rappresentanza!"
"Sai... sarà anche il salvatore del mondo magico e quel che ti pare, ma non è mai stato molto sveglio, quindi non mi stupirei se pensasse che i bambini nascono sotto le zucche".
Dopo qualche istante di silenzio Phantom riprese, stavolta più serio: "Fossi in te starei più attento Draco: l'Inghilterra ti adora, ma se a qualcuno viene in mente che ce l'hai con Potter la tua fortuna potrebbe girare... Non rischiare".
Ora anche Malfoy era serio: "Non smetterò mai di essere contento per quel che ha fatto Potter per tutti: gioco a Quidditch, sono pieno di donne e di soldi, la gente mi adora. Se le cose fossero andate diversamente probabilmente a quest'ora sarei a fare da schiavo a un megalomane, o più probabilmente sarei già sotto terra. Ma... questo non toglie che Potter sia poco sveglio!", concluse ridendo.
I due, di nuovo allegri, si avviarono verso l'uscita, continuando a lanciarsi battutine. Ginvevra li seguì poco dopo, e si smaterializzò nella notte, ancora ignara del motivo per cui Malfoy e Phantom fossero finiti a parlare proprio della sua nemsi.
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: cl33