Lasciarti andare
“E’ arrivata la pizza”.
L’agglomerato di coperte che si era preso l’intero matrimoniale si mosse appena, contorcendosi come un verme. “Non ho fame”.
La pazienza di Tobio aveva un limite che era stato già raggiunto tempo prima. Afferrò le lenzuola e le strattonò, rivelando uno Shoyo ridotto all’ombra di se stesso e con due occhiaie da spavento.
“Vieni. A mangiare. Con me” sillabò, duro. “Non ce la faccio da solo, Shoyo, non per molto ancora. Siamo una squadra noi due, ricordi? Tu ed io. Non lasciarti trascinare dalla merda che dicono ai notiziari”.
Dopo qualche secondo Hinata si tirò su a sedere, con lentezza, e parve vederlo per la prima volta da quando era entrato nella stanza. Si strofinò gli occhi gonfi, alzandosi goffamente, e si trascinò in cucina in silenzio con tutte le coperte. “Salame piccante?”
Kageyama non sorrideva, ma sembrava soddisfatto. “Come al solito”.