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Autore: vanessie    28/08/2020    2 recensioni
La storia sviluppa alcuni personaggi di mia invenzione presentati nella fanfiction "Sunlight's Ray".
Una vicenda ricca d'amicizia, amore e problemi della vita quotidiana con cui ogni adolescente si trova a fare i conti...narrati da una prospettiva femminile e maschile. Non mancherà un pizzico di fantasy e un richiamo ai personaggi originali della Meyer!
Per avere una migliore visione delle cose sarebbe meglio aver letto Sunlight's Ray 1-2-3, in caso contrario potete comunque avventurarvi in Following a Star!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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FOLLOWING A STAR

 

Capitolo 230

“Mano nella mano”

 

 

POV Evelyn

Kevin mi aveva organizzato una delle sue sorprese, era un marito impegnato ma se voleva sapeva meravigliarmi con piccoli regali, fughe romantiche e momenti solo nostri, adesso che i nostri figli erano cresciuti. Mi aveva portata per quattro giorni a Praga, una città bellissima e magica, nella quale eravamo stati molti anni fa, quando ancora Jennifer e Matthew erano piccoli. La visitammo in maniera differente, eravamo solo una coppia sposata da tanti anni in cerca di un periodo di svago e di coccole, per cui dedicammo molto tempo a passeggiare tra i monumenti, ad assaggiare piatti locali, a fare foto ricordo. I ragazzi erano capaci di badare a se stessi ormai, Jennifer aveva 22 anni, frequentava un ragazzo e aveva le sue amicizie. Matthew ne compiva 18 tra soli due mesi e aveva terminato la scuola superiore, per cui nel mese di agosto, quando entrambi erano in vacanza dai loro studi, potendo darsi un’occhiata a vicenda, Kevin aveva pensato bene di prenotare quel viaggetto per il mio compleanno. Dopo l’intera giornata a camminare tornammo in hotel. Era bellissimo, un luogo da sogno, lui infatti oltre a portarmi spesso fuori, sceglieva hotel molto carini, potevamo permettercelo, lavoravamo entrambi da anni, lui aveva una bellissima carriera e quindi un buon stipendio. Mi cambiai per la cena, scegliendo di restare in uno dei ristoranti interni all’hotel. Dopo la doccia indossai un vestito a mezza manica con gonna lunga e ai piedi semplici sandali senza tacco. Il ristorante si trovava a bordo piscina, dunque ne approfitammo per delle foto.

 

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“Sei sempre così stupenda” disse riguardando lo scatto sul suo telefono “Grazie, non c’è bisogno, non sono venuta in vacanza solo per vedere Praga” lo provocai, alludendo al fatto che tanto anche senza complimenti avrei trascorso volentieri la serata a fare l’amore. Sorrise “Non lo dico per quello, solo perché lo penso” precisò. Mi alzai sulle punte dei piedi per dargli un bacio, uno veloce anche se con la lingua “Oh allora, in questo caso, puoi farmi tutti i complimenti che desideri” replicai. “Ti adoro e lo sai” sussurrò “Anch’io” “Tanti anni fa, quando eravamo solo due studenti del college che si conoscevano e si vedevano ogni tanto, non avrei mai potuto immaginare che un giorno tu saresti stata mia moglie e la madre dei miei figli” affermò “Ohhhh nemmeno io a dire il vero” “Chissà che combinano!” esclamò “Jennifer sarà con il suo ragazzo a quest’ora, almeno penso” “Probabilmente sì, saranno andati a cena fuori” rispose “E Matt sarà con Kate e gli altri amici, speriamo che non approfitti troppo della nostra assenza per fare scemenze” dissi, non tanto perché lui fosse un ragazzino irresponsabile, quanto piuttosto perché era molto giovane e a quell’età si combinano tante stupidaggini. “Al posto suo avrei approfittato. Quasi diciotto anni erano l’età migliore per uscire con delle ragazze e divertirsi” affermò sorridendo “Perché vuoi farmi immaginare mio figlio impegnato a portarsi a letto qualcuna? Quando ho detto approfittarsi della nostra assenza, pensavo solo a sforare l’orario di rientro, o invitare a casa degli amici per fare casino, non pensavo al sesso” puntualizzai “Evelyn…sii realista! È giovane, è a casa senza genitori, sua sorella gli reggerà il gioco standosene fuori e non raccontandoci niente, è un bel ragazzino…” “Ok basta, sono dell’idea che stia solo giocando ai videogiochi invadendo casa con i suoi amici” ribattei perchè non volevo pensarci, anche se Kevin aveva pienamente ragione. La cena era finita, scattammo altre foto prima di tornare in camera.

 

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Varcata la soglia della stanza mi chiese di voltarmi, obbedii, poi mi girai quando mi comunicò di farlo. Aveva in mano una rosa rossa, una sola, ma arricchita tra i petali di un bellissimo regalo di compleanno: un anello in oro bianco e diamanti, con al centro un diamante molto più grande, insomma una sorta di solitario impreziosito. Lo osservai, alzando poi lo sguardo su di lui, mi sorrideva ed io mi sentivo ancora come la ragazzina di tanti anni prima che aveva il battito accelerato ogni volta in cui lui era con me. “Amore…” farfugliai emozionata e sorpresa, prendendo in mano la rosa.

 

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“È meraviglioso!” esclamai. Lui sorrise e restò a guardarmi, mentre tornavo a rimirare l’anello. “Non so quanto possa esserti costato, ma…non c’era bisogno di tutto questo” affermai “Sì che ce n’era bisogno, è un compleanno importante e poi volevo farti trascorrere una vacanza solo con me, volevo di nuovo farti capire quanto tu sia importante e preziosa” spiegò. Gli accarezzai una guancia e sfiorai la punta del suo naso con il mio, immergendomi nei suoi occhioni sinceri. “Vuoi mettermelo al dito?” sussurrai alludendo all’anello, annuì e lo prese in mano, aspettò che liberassi l’anulare sinistro, togliendo l’anello di fidanzamento di tanti anni prima e spostandolo sulla mano destra, lasciando sull’anulare sinistro soltanto la fede. “Con questo anello signora Black, rinnovo le promesse che ti ho fatto tanti anni fa, giurando di continuare ad amarti con tutto me stesso, di esserti sempre fedele e soprattutto di continuare ad esserti grato per tutte le piccole e grandi cose che fai per me e per la nostra famiglia” affermò, poi lo infilò sul mio dito e mi fece il baciamano. Mi protesi per avere un vero bacio, le nostre lingue si incontrarono, si rincorsero, si fecero desiderare da quella dell’altro e la sensazione di pura felicità che sapeva farmi nascere dentro si diffuse ovunque. “Grazie per queste parole” affermai “So che potrei fare di più, che potrei darti di più Evelyn, spero solo che tu apprezzi il fatto che sto provando a fare del mio meglio come marito e come padre” “Io apprezzo qualsiasi cosa amore, voglio solo che tu sia te stesso, anche se come tutti hai i tuoi difetti, ma in fondo fanno parte di te e credo che non saresti la stessa persona se non ce li avessi” ammisi. “Da quando sono tornato a Dublino per restarci definitivamente, ossia da quando abbiamo ricominciato la nostra seconda storia d’amore io…mi sono reso conto che tu sei tutto per me. Non sei stata solo la mia ragazza e ora non sei solo mia moglie. Sei la mia migliore amica, la persona di cui mi fido di più al mondo, la madre dei nostri figli. Sono cresciuti ormai e hanno sempre meno bisogno di noi, li hai educati ad essere delle belle persone, li hai resi perfetti, come lo sei tu e…adesso che stanno cominciando la loro vita, tu ed io siamo molto più spesso soli. È come tornare indietro negli anni, alle origini. Ma non penso di essere più il Kevin di una volta, mi sento più completo, mi sento più responsabile e non sono più quel ragazzo solo lontano dalla sua famiglia. Sai cosa significa per me, un ragazzo americano cresciuto, provare la sicurezza e la confortevolezza di avere in Irlanda quella famiglia che non avevo più? Significa che grazie a te mi sento a casa” affermò “E tu sai cosa vuol dire per me, averti avuto al mio fianco quando i miei genitori sono morti e le mie certezze si sono sgretolate? È grazie a te che non sono impazzita ed è solo per te che ho trovato la forza di andare avanti e ricominciare a vivere” chiarii.

 

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“Non è stato nulla di straordinario, ti sono solo stato accanto, eri mia moglie ed era naturale che lo facessi” “Questo non è vero, l’hai fatto perché quello che c’era e che c’è tra noi è reale e io te ne sono grata. Mi eri rimasto solo tu e questo mi bastava, era sufficiente a darmi il coraggio di affrontare il futuro. E poi…mi hai donato le due gemme più preziose della mia esistenza, Jennifer e Matt sono entrati a far parte di me e di te e ci hanno resi migliori” dissi con un tocco di dolcezza nella voce. Restammo a scrutarci, occhi negli occhi, mi sfiorò il viso con le dita, mi sistemò i capelli dietro all’orecchio “Ti amo” mi dichiarò “Ti amo anch’io Kevin” “Ho preso una decisione” affermò serio “Riguardo a cosa?” domandai curiosa.

Fece un profondo respiro e riprese a parlare “Non voglio più che tu prenda quelle pozioni di lunga vita” annunciò “Perché?” “Perché sai cosa ha detto Carlisle. Sei un’umana e non sappiamo quali effetti avranno sul tuo fisico a lungo andare” “Non mi va di parlarne” risposi secca. Mi prese il viso tra le mani “Se tu un giorno ti ammalassi per quella roba? Credi che io potrei accettarlo? Credi che non mi sentirei in colpa?” chiese “Sono adulta, ho accettato rischi e benefici di questa cosa e nessuno mi ha costretta” “Non voglio perderti Evy” “Neppure io Kevin, se smettessi sai cosa succederebbe. Invecchierei, tu continueresti nella tua gioventù e io diventerei solo un’anziana che ha bisogno di chi si prende cura di lei. Tu mi perderesti comunque. Morirei nella mia vita da umana, rischio chissà cosa e chissà quando in questa vita di pozioni antietà. Io invece non voglio perdere te Kevin” sentenziai “Non ti sto chiedendo questo, voglio stare con te e lo sai. Posso accettare il rischio di perderti ancora dopo che già lo abbiamo provato anni fa? Quando ci siamo lasciati sono stato malissimo, accettare quella vita senza di te era assurdo già a quel tempo in cui tu eri stata solo la mia ragazza per due anni. Come pensi che potrei gestire la cosa ora che abbiamo condiviso una vita insieme? Ora che sei mia moglie? Voglio solo che tu ed io continuiamo a vivere le nostre vite come due persone normali. Posso smettere con il soprannaturale” disse “No” lo interruppi “Voglio smettere” precisò. Scossi la testa e gli tappai la bocca “Non provare a dirlo, non provarci!” esclamai sentendo le lacrime pungermi gli occhi. Si liberò la bocca prendendomi le mani con le sue “Forse non sarà il massimo, forse non esaudirà i tuoi desideri, ma hai detto che mi ami anche con i miei difetti…ho smesso di trasformarmi due anni fa, non te ne ho mai parlato, ma…voglio smettere definitivamente” “Non lo farai, non puoi farlo, è stupido” ribattei, mentre lo lasciai catturare con le dita le lacrime che mi scorrevano sul volto “Che senso ha? Lo hai detto tu stessa Evelyn: in un modo o nell’altro ti perderei comunque e non lascerò che accada” “Lo sapevamo dal principio, ma almeno mi ero cullata nella speranza che Matt e Jennifer avrebbero avuto almeno te. So cosa vuol dire veder morire i propri genitori e non voglio che succeda a loro” “Jenny e Matt sono grandi, li hai visti, sono due ragazzi di 22 e 18 anni, sono in gamba, sono in grado di farcela. Sono io che non posso riuscirci, loro avranno le loro vite, i loro amori, i loro figli e io cosa avrò?” “Smettila” sussurrai piangendo “È così brutto per te invecchiare insieme a me? Non ti basta una vita lunga e felice da comune mortale?” “Sì che mi basta, è molto più di quanto abbia mai desiderato ma…non voglio questo per te” ammisi. “Se mi ami devi accettare le mie scelte, devi accettare che decida cosa fare della mia vita” “Ti amo e lo sai” “E allora? Qual è il problema?” mi domandò, asciugai le mie lacrime e sospirai, lui mi rivolse un sorriso “Sarà comunque una vita più lunga del normale, visto che adesso siamo ancora giovani nell’aspetto, ma in verità abbiamo 50 e 53 anni. Giuro che ti dirò ancora che sei bella e so che forse per te non sarò attraente come adesso, ma potrei essere un bel signore di mezz’età un giorno” disse strappandomi un sorriso “Scemo, non è per quello” “Una volta, molti anni fa, mi hai chiesto cosa avrei fatto se la mia ragazza, Megan, non fosse mai morta. Cosa avrei fatto se noi due ci fossimo incontrati mentre Megan era la mia ragazza? Era una domanda difficile, chissà il destino cosa avrebbe scelto per noi. Riuscii però a descriverti i miei sentimenti per te con un paragone, ricordi?” mi domandò “Sì, ricordo” “Ti dissi qualcosa del tipo…Hai presente una piuma? Quando tira vento la piuma volteggia in aria, si muove per le strade, si posa sui tetti delle case, sui balconi, sui posti più impensabili. Quando penso a te mi sento un po’ come un bambino che vede per la prima volta una piuma in una giornata di vento. Ne resta meravigliato, vorrebbe prenderla, toccarla, portarla nella sua stanza e conservarla. Per fare questo è disposto a corrergli dietro, ad allungare le sue mani per acciuffarla, senza essere sicuro che riuscirà nell’impresa. Beh anch’io spero di riuscire a prenderti, a toccarti, a tenerti con me per sempre, ma nessuno me ne dà garanzia. Adesso sei con me, ma il vento può sempre allontanarti con una folata improvvisa. Quello che voglio è lasciarti libera di volare qualora tu ne senta la necessità, anche se questo significherebbe per me soffrire. Sono disposto a rincorrerti ogni volta che lo vuoi, ma sei così importante per me…ti amo così tanto che sarei disposto a lasciarti girovagare per le strade di tutto il mondo, perdendo la possibilità di saperti mia, solo per renderti felice” disse citando quel fantastico paragone che mi aveva dedicato anni e anni fa poi proseguì “Ce lo siamo detti no? Amare non vuol dire tenere prigioniero, tarpare le ali dell’altro, amare significa libertà, significa anche perdersi se quella è la scelta migliore. Hai detto che mi ami vero?” “Sì Kevin” “Lasciami libero di scegliere cosa è meglio per me” affermò. Abbassai gli occhi e annuii, tornando a osservarlo “D’accordo, se invecchiare è quello che vuoi io…lo accetto” “Grazie, Evelyn. È la più bella dimostrazione d’amore che tu potessi farmi” disse “No, direi che la tua è sicuramente la migliore” conclusi.

Ci godemmo la serata del mio compleanno, la decisione era presa, dal giorno stesso avremo smesso con il soprannaturale. In fondo cos’altro desideravo dalla vita? Avevo un marito che amavo e che mi amava, avevo buoni amici, salute, due figli che adoravo. Avevo tutto ciò che un essere umano sogna e avrei potuto godermi tutto ciò ancora a lungo, eravamo una coppia sui 50, la vita ci avrebbe riservato ancora molte esperienze e noi le avremo affrontate come al solito mano nella mano.

 

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NOTE:

E con questo capitolo si conclude la lunga avventura di Following a Star, così come quella ancor più lunga di tutta questa serie di fanfiction collegate l'una all'altra, partita con il primo Sunlight's Ray nel lontano settembre 2012! Tra di voi c'è chi mi segue dal primo giorno, chi si è aggiunto in corso d'opera, chi è arrivato a leggermi solo da poco facendo una vera e propria scorpacciata di capitoli in poco tempo. In questi 8 anni le nostre vite sono cambiate, i nostri gusti, le nostre esperienze, personalmente voglio ringraziarvi per la vostra presenza anche se silenziosa. Il numero di visualizzazioni dei capitoli mi comunica però che mi avete seguita, questo non può che rendermi felice e orgogliosa per il mio sudato lavoro, per tutte le innumerevoli parole usate, la ricerca di foto adatte, di gif, le ancor più innumerevoli riletture che ho dato man mano, per trovare errori e modificare qualche passaggio che rendesse più agile la lettura. In questo percorso di vita mi avete fatto compagnia e spero di avervene fatta anch'io, di avervi strappato qualche risata, qualche momento di svago, di avervi suscitato qualche emozione, qualche lacrima.

La migliore chiusura di Following a Star mi sembrava questa: Kevin ha scelto una ragazza umana e si è allontanato capitolo dopo capitolo dal soprannaturale, per cui volevo chiudere con una sua rinuncia in nome dell'amore, una rinuncia consapevole, poichè sa bene che un giorno perderà Evelyn e preferisce vivere gli ultimi anni con lei come una coppia normale che invecchia, piuttosto che vederla sparire.

*** Come annunciato la volta precedente, non smetterò di scrivere, mi piace molto, ma devo abbandonare la Saga di Twilight, su cui ho scritto fin troppo...proseguirò con il mio stile, togliendo di mezzo il soprannaturale. Comincerò una storia originale di genere romantico e introspettivo, la troverete su EFP (proprio nella sezione storie originali romantiche) da venerdì 4 SETTEMBRE, con il titolo "Inside your skyblue eyes". Avrà come protagonisti due personaggi che avete conosciuto in Following a Star, penso che dal titolo abbiate già intuito quali ^__^ sì esatto, Matthew e Katelyn. Se vi va di leggermi ancora vi aspetto a braccia aperte, i protagonisti manterrano le loro caratteristiche e talvolta verranno fuori ricordi di quando erano piccoli, momenti che avete letto nei capitoli precedenti, ma tutto si svolgerà qualche anno dopo rispetto a dove siete arrivate a leggere fin qui, per cui anche gli "attori" che li interpreteranno saranno diversi poichè cresciuti: Zac Efron e Zoey Deutch. ***

GRAZIE ANCORA A TUTTE VOI PER ESSERCI STATE <3 <3 <3

Vanessie 

   
 
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