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Autore: Nymeria87    08/10/2020    2 recensioni
Finalmente eccovi il fantomatico prequel della long She Wolf:
dopo due anni dalla sua incoronazione quale Regina del Nord e due anni di assoluti silenzi, Sansa viene a sapere che Jon si trova a Nord della barriera con il Popolo Libero; incitata dalle parole di suo fratello Bran decide di intraprendere il viaggio che la porterà a calcare quei terreni selvaggi fino ad incontrare nuovamente lo sguardo di Jon.
Dal testo:
[...]“Non mel’hai resa per niente facile Jon” asserì costernata ma con occhi di ghiaccio.
“Immagino sia stato Bran a scomodarti per riportarmi indietro; mi chiedo solo il perché tu abbia accettato” replicò lui imperturbabile, con una punta di astio nel tono e un mezzo sorriso che non celava l’amarezza di quelle parole.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jon Snow, Sansa Stark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sotto il dominio della Regina del Nord, una delle prime leggi che fu cambiata fu quella di successione: dopo la grande guerra contro gli Estranei e la presa di Approdo del Re, delle dodici famiglie di quella regione, che avevano prestato giuramento a Casa Stark ne erano rimaste nove, mentre dei quattro clan delle montagne soltanto uno; molte famiglie non avevano più eredi maschi in vita e la Lupa Rossa, decise così di validare la linea di successione per ramo femminile, garantendo agli eredi di acquisire il nome della famiglia della madre, eliminando la precedenza ereditaria da parte dei figli maschi sulle figlie femmine.
Sansa aveva dato grande prova delle sue capacità politiche ed organizzative, era riuscita a riassegnare i terreni e le fortezze prive di famiglie occupanti senza scontentare nessuno, inoltre la nuova legge sulla successione aveva garantito al popolino una continuità rispetto ai Lord che avevano servito tutta una vita, destando un benvolere comune.
La regina Sansa era amata sia dal suo popolo che dai suoi Lord e Lady alfieri sparsi per tutto il Nord, eppure, quando rientrava tutte le sere nelle sue stanze, si sentiva terribilmente sola.
Jon era confinato alla Barriera, Arya aveva preso il largo alla ricerca di mete inesplorate e Bran risiedeva ad Approdo del Re, governando i sei regni restanti di Westeros.
Ancora sentiva il sangue ribollirle nelle vene pensando a quella giornata, alla facilità con cui i Lord di Westeros avevano acconsentito all’ingiustizia di esiliare Jon al Castello Nero, come se non fosse stato lui a uccidere la Madre dei Draghi, concedendo a tutti loro di vivere la loro vita senza che nulla cambiasse; e ancora poteva sentire la stretta urgente delle sue braccia attraverso i vestiti, quando aveva ricambiato il suo abbraccio prima di prendere il largo verso il Forte Orientale, per ritornare a quella fredda fortezza del Nord. Sansa sospirò frustrata e malinconica, mentre Wylla prese a pettinarle i capelli.
Quella ragazza era stata una sorpresa di Casa Manderly quando, sulla via del ritorno, avevano attraccato a Porto Bianco con Arya; come spirito era assolutamente affine a sua sorella: coraggiosa, ostinata, senza peli sulla lingua e dall’intelligenza acuta seppur leggermente ribelle; aveva un anno in meno di Sansa, nipote del Lord di Nuovo Castello, era solita tingersi i lunghi capelli biondi di verde, tenendoli sempre acconciati in una treccia morbida sulla spalla. Era una ragazza sveglia e aveva raccontato loro, con occhi fervidi, molte vicende di quando Robb era ancora Re; Sansa pensò che probabilmente anche lei all’epoca era rimasta ammaliata dal fascino di suo fratello e fu molto lusingata quando apprese da Lord Manderly, che la ragazza desiderava entrare a far parte della sua corte a Grande Inverno. Fu così che Arya prese accordi per la sua nave con il vecchio Lord di Porto Bianco; la chiamò Vento Grigio, in onore Robb e rimase a Nuovo Castello per preparare l’imminente partenza, salutando Sansa con la promessa di tornare, un giorno, in qualsiasi modo possibile.
Quando Sansa e Wylla proseguirono il viaggio dalle sponde di Coltello Bianco, furono raggiunte da una vecchia conoscenza di Casa Stark: Meera Reed aveva cavalcato per raggiungerle con il fine di prestare i suoi servigi a Lady Sansa, in memoria del legame che aveva avuto con Bran e della premurosa ospitalità che Sansa aveva avuto per lei tempo addietro. Meera si era rivelata una grande risorsa, guadagnandosi presto il ruolo di Maestro d’Armi a Grande Inverno, in cui non si era mai smesso di allenare anche le fanciulle dal tempo in cui Jon era stato proclamato Re del Nord; Sansa di questo era incredibilmente orgogliosa e per quanto la riguardava, Meera le aveva insegnato ad usare l’arco lungo oltre che i rudimenti dell’uso del pugnale, che poteva essere sempre tenuto nascosto dalle gonne o essere utilizzato a corte distanze. Aveva prsino iniziato a tenerne uno sotto il cuscino e uno legato al polpaccio: per vecchie abitudini, entrambi erano in vetro di Drago, forgiati a CapoTempesta da Lord Gendry in persona sotto sua richiesta.
Wylla e Meera si rivelarono presto grandi confidenti e ottime amiche, presiedevano sempre ai suoi incontri assieme al maestro Wolkan e a Tharon Lash, nominato capitano della guardia della Regina. Tharon era un giovane uomo di venticinque anni che si era distinto nelle ultime battaglie tra i soldati di Jon ed era infatti stato lui stesso a fargliene nome nell’unica, singola lettera che le era giunta da Castello Nero poco prima della sua incoronazione.
 
Il primo anno di regno passò velocemente, i festeggiamenti durarono tre giorni ma non risultarono dispendiosi: Sansa volle coinvolgere anche il popolino di Città dell’Inverno e le danze, la musica e il cibo furono messi a disposizione di tutti da tutti. Il suo auto-regalo fù rimettere in agibilità il giardino di vetro, per poter coltivare le rose d’inverno e frutta e verdura che necessitava di ambienti più caldi per crescere. Per i festeggiamenti del secondo anno, da Approdo del Re, assieme a Ser Brienne, arrivarono tre carichi di frutti del sud e una cassa intera di limoni che Sansa fù felice di condividere con chiunque. I doni più rilevanti che Brienne portò con se però, furono le sue parole, troppo confidenziali per essere affidate a corvi messaggeri.
 
“Jon è a Nord della Barriera con il Popolo Libero?” chiese sconcertata Sansa mentre Wylla la aiutava ad infilare la veste da camera blu oltremare; “forse è per questo che non hai mai ricevuto risposta alle tue lettere Sans”. Brienne si stupì del nomignolo che la ragazza rivolse alla Regina del Nord, ma lei non sembrò dargli minimamente peso mentre la scrutava pensierosa prima di rivolgersi nuovamente alla bionda: “da quanto tempo è al di là della Barriera?” chiese celermente; “Re Brandon mi ha detto che è partito il giorno seguente che liberò l’unico corvo con legata alla zampa la lettera indirizzata a Vostra Grazia” rispose Brienne con una leggera riverenza del capo.
“Brienne, non preoccuparti dell’etichetta, almeno non nelle mie stanze personali, te ne prego: qui siamo in confidenza e tu sei sempre stata una fedele amica per me” le sorrise dolcemente Sansa.
Brienne sorrise a sua volta e la guardò chiudersi la veste per mezzo di un fermaglio col sigillo di due meta-lupi, uno a difesa dell’altro, nell’esatta replica della corona che ancora indossava; gli occhi di Sansa scrutavano un punto indistinto di fronte a lei, mentre Wylla si apprestò a toglierle la corona per adagiarla su un cuscino di velluto argentato; “cosa pensi di fare?” chiese la guardia reale, interrompendo il silenzio di quelle grandi stanze.
Sansa incontrò lo sguardo della donna, poi quello di Meera, seduta in un angolo, intenta ad intagliare il manico di un pugnale; gli occhi di Wylla erano curiosi mentre si avvicinò a lei, iniziando a sciogliere la semplice acconciatura che Sansa portava.
La Regina del Nord fuggì da quegli sguardi in attesa e sostò con i suoi occhi lucenti sulla corona che giaceva accanto al suo letto.
Due anni che non ho tue notizie, due anni di assoluto silenzio. Da cosa stai fuggendo Jon?
 
“Bran non ti ha detto altro?” chiese Sansa guardando Brienne, “il perchè Jon sia andato oltre la Barriera? Il perchè non sia tornato al Castello Nero?”.
“Tuo fratello mi ha solo detto di dirti che le Terre dell’Eterno Inverno aspettano lo sguardo della Regina del Nord; immagino sia propenso affinchè tu vada” le disse Brienne con un sorriso tenue.
Sansa accolse le sue parole con un cenno d’assenso, ancora pensierosa. Deglutì in silenzio, cercando di mettere ordine nei suoi pensieri inquieti; guardò Meera, che aveva smesso di intagliare il manico che teneva tra le mani e percepì al contempo quelle agili di Wylla mentre districavano le ultime trecce della sua acconciatura.
Rilasciò un sospiro frustrato, con gli occhi e le dita andò a studiarsi il fermaglio che teneva chiusa la sua veste da camera e si chiuse nei suoi pensieri.
Anche i tuoi giorni sono animati da fantasmi?
Circondato da un popolo intero e irrimediabilmente solo, come mi sento io?
Dei Jon, mi manchi così tanto...
 
“Verrai con me Meera?” chiese Sansa alzando lo sguardo sulla ragazza.
“Sono l’unica di cui hai veramente bisogno Mia Signora: l’unica che sia già stata là; inoltre non ti avrei mai lasciato andare senza di me. Immagino che il mio destino sia semplicemente legato a quelle terre” sorrise amaramente la ragazza Reed.
“Dovreste portare anche Tharon con voi” suggerì Wylla, “la presenza di un uomo potrebbe essere necessaria, inoltre è una vecchia conoscenza di Jon...”.
“Certo, come se avessimo sempre bisogno di loro vero Wyl?” chiese Meera non riuscendo a trattenere il sarcasmo; “piantala Meera, lo sai quanto preferirei che quel ragazzo stesse qui con me invece che presso il vostro seguito” rispose la silfide dai capelli di giada, con un tono che non lasciava dubbi all’interpretazione, “sappiamo tutte il tuo valore sul campo, dico solo che...non si sa mai” concluse abbassando le lunghe ciglia.
Sansa si voltò verso di lei, la mano ad alzarle il viso affichè potesse incontrare i suoi occhi: “hai preso parte a tutti i miei consigli con i Lord del Nord e sai come agirei in tutte le situazioni Wylla: aiuterai il Maestro Wolkan a tenere Grande Inverno? Farai questo per me?” chiese Sansa con occhi frementi.
“Farei qualunque cosa per te Lady Sansa, devo il nome della mia Casa agli Stark di Grande Inverno, non c’è niente che non farei per essere degna dell’onore di cui ci avete fatto dono negli anni” asserì la ragazza Manderly prendendo le mani di Sansa, “se mi chiedi di fare da castellana in tua assenza lo farò, ma... Cercate solo di non stare via troppo a lungo, morirei di malinconia per l’assenza di entrambe” sorrise mestamente in conclusione prima di abbracciarla.
Sansa, sciolta dall’abbraccio, le depositò un fresco bacio sulla fronte: “non fare niente che io non farei, sei sveglia ed intelligente Wylla e hai la mia piena fiducia” la rassicurò prima di tornare a rivolgersi Brienne: “conto di riuscire a partire tra una settimana, spero vorrai rimanere per i resto dei festeggiamenti, così
potremmo avviarci assieme e salutarci al bivio della Strada del Re”,
“sarei onorata di poter festeggiare con te Lady Stark!” sorrise la donna con occhi vibranti dello stesso colore degli zaffiri: lo stesso colore blu delle acque circostanti la sua isola natia.












Note dell'autrice:
innanzitutto ben ritrovati e perdonate l'infinita attesa per questo prequel che in diversi mi avevate richiesto.
Colgo l'occasione per ringraziare nuovamente Vanessa1995 che mi aveva affidato l'idea di She Wolf e mi ha aiutata a delineare i punti salienti di questa nuova long.
Ho deciso di introdurre alcuni personaggi già incontrati dei libri come Wylla Manderly, la ragazza dai capelli tinti di verde e fervida sostenitrice di casa Stark dai tempi di Robb (puro, giuro purissimo caso: ho introdotto il personaggio a marzo, non avevo la minima idea che Joe e Sophie avrebbero deciso di chiamare Willa la loro primogenita, ma la cosa mi ha fatto schizzare dal divano di felicità quando l'ho scoperto) e riportare a GI anche Meera, inoltre ho voluto introdurre un nuovo personaggio, totalmente inventato: Tharon, Capitano della guardia della Regina che conoscerete meglio nel prossimo capitolo.
Spero che questo capitolo incontri il vostro piacere nella lettura, se tutto rimane così, il prossimo arriverà lunedì.
Non dimenticate di recensire: le recensioni alimentano l'estro degli autori e possono regalare epifanie di nuovi punti di vista non considerati prima, ogni critica è ben accetta purchè costruttiva!
Un bacio sulla fronte dalle mura di Grande Inverno a tutti voi!
 
   
 
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