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Autore: Florentia    14/10/2020    1 recensioni
"Benvenuti a "Florentia - Harry Potter Fan", gruppo che accoglierà giovani maghi e streghe italiani, fan della saga, e che permetterà di sfogare la vostra fantasia.
Oltre a parlare della saga del maghetto, potremmo vivere insieme le avventure nella scuola di magia italiana di "Florentia", seguendo le vicende di Iris, giovane nata babbana che scoprirà che il mondo di Harry Potter è tutto vero, e che anche lei andrà a studiare in una scuola. Periodicamente verranno postati i capitoli di questa avventura, a cui voi vi potrete unire con le vostre #fanfiction e le vostre #fanart, alcune delle quali saranno selezionate per diventare canonici, con la possibilità di creare vostri personaggi.
Saranno ben accette anche le #discussioni sulla saga, delle #riflessioni e gli #offtopic, in maniera di conoscerci e crescere assieme.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Alecto Carrow, Altro personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Prologo 1
 
È caduto!”, disse a bassa voce, al tavolino del bar, uno dei due signori, mentre con la mano sollevava il calice, per brindare felice a quell’avvenimento. È caduto.”, ripeté quasi incredulo, con una nota quasi malinconica nella voce, che non lasciava però dubbi sulla felicità che quell’avvenimento sicuramente aveva procurato in lui.
È stato il ragazzo?”, chiese l’altro pensieroso. Stava sicuramente pensando a quello che sarebbe stato il futuro per entrambi, ora che la loro vita da reietti sembrava avere una fine. Avevano passato gli ultimi tre anni a nascondersi, in giro per l’Europa, da quando avevano entrambi sentito bruciare l’avanbraccio, dove un tatuaggio ricordava loro le loro colpe, errori giovanili imperdonabili, ai quali non avrebbero mai potuto riparare. Loro erano andati via prima della prima caduta del Signore Oscuro, quando avevano capito che sarebbe stato un massacro di innocenti, che le sensuali promesse che aveva fatto loro non erano che una trappola per sottomettere sodali ad una causa in cui tutti, veramente tutti, erano vittime. Loro, per gli anni successivi, sarebbero stati tacciati come vigliacchi, da quelli che erano vecchi amici, o che per lo meno consideravano tali. Avevano ottenuto una protezione ministeriale, avevano fatto i nomi di chi aveva partecipato alle peggio torture, agli omicidi. Già una volta era finito, poi era ricominciato.
“Si, a quanto pare è caduto per mano di Potter, nuovamente.”, disse l’amico, sorseggiando il Chianti che, quel giorno, aveva sapore di libertà. “Potremmo anche tornare, ora, no?”. I due erano fuggiti al sud, per nascondersi dalle persone che avevano tradito, per evitare lo scontro. Erano Reietti, come pochi altri, che avevano deciso di ribellarsi a Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato.
“No, meglio di no. Lui è caduto, certo, ma qualcuno dei suoi sarà ancora in giro. È pericoloso. Poi abbiamo fatto una promessa.”. Lui era il più anziano dei due, anche se di pochi anni. Era stato lui ad avere l’idea di andare in Italia, dove la sua famiglia aveva origine, e dove aveva ereditato un piccolo vigneto. Sapeva che quell’attività non avrebbe destato troppo sospetto.
“Vuoi davvero farlo?”, chiese l’altro, mentre squadrava il fondo del bicchiere ormai mezzo vuoto. “Potremmo godercela, sai. La vendita del nostro vino va bene, e siamo ben amati dai babbani di questo paesello. E sinceramente, non mi sembra di aver visti troppe tracce di magia giovane da quando siamo qui. I pochi maghi che abbiamo conosciuto hanno studiato a Beauxbatons, e sono anche abbastanza abili.”
“Albus era sicuro che i francesi non siano in grado di rispondere adeguatamente per tutto il sud Europa, ed è plausibile che ci siano maghi che non sanno di esserlo. Il che può essere pericoloso. Un potere non educato può essere anche fatale per chi lo ha.”. Dicendo quelle parole si ricordò di quella notte, in cui il suo amico gli aveva chiesti esplicitamente di lasciare l’Inghilterra, nel suo ufficio. Sembrava seriamente preoccupato, più di quanto lo avesse mai visto in quegli anni. “Per il tuo bene, è meglio che andiate al Sud. Non posso assicurare che sarà sconfitto, e le prime teste che vorrà saranno quelle di chi lo ha abbandonato.”, gli disse Silente, scuro in volto. “Poi, nel caso in cui la vittoria sia sua, anche questa volta paesi come l’Italia rimarrebbero senza protezione da questa follia. Sai del mio desiderio, che nutro da anni, di rifondare la scuola che, alcuni secoli fa, ha istruito i più grandi maghi della scuola.”, sembrava perso nei suoi pensieri, mentre diceva quelle parole.
“Io ancora mi chiedo perché Albus abbia chiesto a noi, nonostante i nostri delitti, di rifondare Florentia.”, la voce dell’amico lo ridestò da quel flusso di ricordi.
“Lui aveva questo brutto vizio di vedere il buono anche dove noi ci dimentichiamo esistere.”, disse, versandosi un bicchiere di vino, pensando a come Albus avrebbe apprezzato la bevanda. “D’altronde siamo entrati nell’Ordine anche noi. Niente magari ci porterà a perdonarci, ma possiamo per lo meno fare del nostro meglio per recuperare.”, bevve il vino, trattenendo un triste sorriso.
“Più invecchi, più inizia ad assomigliargli.”, gli disse in una risata l’amico.
“Nessuno sarà mai come Albus, men che meno io. Ma possiamo fare di tutto in sua memoria per rendere un po’ migliore questo mondo, ed evitare che un altro Voldemort sorga.”, nel dire per la prima volta quel nome, un brivido gli salì lungo la schiena, e un lieve bruciore sull’avambraccio lo spaventò più del dovuto.
“Ora osi dire il suo nome.”, chiese l’amico con un sorriso.
“Ormai non esiste più, e non può farci del male da morto. Ma questo non significa che il male sia sparito. I suoi seguaci sono ancora in giro, e molti non faranno neanche un giorno ad Azkaban. Per questo è necessario prevenire, e fare la nostra parte.”, dicendo quelle parole, l’idea di ritrovare la scuola di Florentia sembrava meno folle di quanto sembrasse fino a quel momento. In fondo, lo avevano promesso.
“Quindi lo faremo, diventeremo insegnanti?”, lo sguardo dell’amico ora era acceso di un fuoco nuovo, quasi inquietante.
“Chi meglio di noi? Noi abbiamo sbagliato, e il dolore di quegli errori è ancora vivo, sappiamo quanto sia spesso preferibile la nostra morte quando quella di altri ci pesa sul respiro.”, quella dolorosa considerazione era uno sfogo d’orgoglio di quell’amicizia inaspettata che aveva cambiato il destino della sua vita. Silente aveva salvato i due amici, nonostante per anni fossero nemici, fidandosi. Aveva dato loro fiducia, nonostante tutto. E quella fiducia sarebbe stata la pietra dell’educazione di giovani maghi e streghe, memoria di un destino nuovo, che ha cambiato il destino del mondo. “La fiducia è il motore della natura.”, sentenzio, alzando il calice, in un brindisi alla memoria del loro vecchio amico.
“Hai già trovato il motto da incidere all’ingresso?”, lo schernì tra le risate il compagno, alzando a sua volta il calice.
“Magari ci pensiamo meglio e lo aggiustiamo. La prima cosa è ritrovare il castello, cosa che non sarà affatto semplice.”, disse pensieroso.
“Silente non ti aveva dato una mappa?”, gli chiese, “Possiamo iniziare da quella.”
“Sai come era fatto, per lui le cose semplici erano noiose, a quanto pare. La mappa è una serie di frasi enigmatiche, che a quanto pare guidano ad una vallata fuori Firenze, nelle campagne toscane. Ma il castello, oltre ad essere nascosto ai babbani, è stato reso introvabile anche agli stregoni che non ne conoscono l’esatta posizione, perché pare al suo interno sia conservato un antico potente cimelio magico, che si voleva evitare cadesse in mani sbagliate. Non sarà facile, nemmeno Albus riuscì a trovarlo nei suoi viaggi. Ma credo che lui fosse più interessato a quel cimelio, temendo cadesse nelle mani di Voldemort, che pare lo cerco senza risultati a sua volta.”, rispose, sgranocchiando distrattamente del pane.
“Quindi, dobbiamo risolvere questo enigma? Il vino non aiuterà, lo sai, vero?”.
“No, non aiuterà, ma oggi pensiamo a festeggiare. La caduta di Voldemort ci dà del tempo per fare le cose per bene, senza fretta, ma Florentia rinascerà, questo è sicuro. Per Silente.”
“Per Silente.”
   
 
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