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Autore: _crts    29/10/2020    0 recensioni
Anno 2017
"Non posso dirvi come l'ho scoperto,ancora,ma posso dirvi che lo so: c'è un altro Capitan Ghiacciolo." esclamò Tony,rivolgendosi a Steve e Natasha che erano stati chiamati d'urgenza dallo stesso Stark.
La Vedova ed il Capitano si guardarono con un'espressione sorpresa e perplessa. "Impossibile,Tony" lo ammonì Steve,incredulo.
"Effettivamente non è un Capitano" corresse il tiro,tentando disperatamente di convincere i suoi amici a partecipare alla missione top secret. "E cos'è?" domandò Natasha,appoggiandosi con le spalle ad una delle colonne del soggiorno di casa Stark. "Ne basta uno" continuò poi.
"Non cos'è.Chi è."
Tony aveva avuto quelle informazioni hackerando il sistema informatico dello S.H.I.E.L.D e sperava vivamente che non fosse stato inutile,altrimenti Nick Fury non si sarebbe risparmiato in fatto di ammonizioni e Tony ne avrebbe volentieri fatto a meno. E sicuramente avrebbe avuto meno problemi se Mr.Moralità e fata Morgana in calzamaglia non lo avessero saputo.
"Siete con me oppure no?" li sollecitò poi Tony,speranzoso di poter contare su di loro. "Potrei chiederlo a Thor,oppure a Peter,se voi non volete"
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4.


"Quindi come dovrebbe funzionare? Due contro uno?" 
Il giorno seguente Dalia si trovava nella palestra dell'Avengers Tower insieme a Thor e Loki che indossavano i loro abiti Asgardiani. Erano strani quei completi,pensò Dalia, quando li vide apparire dietro la porta scorrevole,anche se dopo un po' ci si abituava alla loro visione,constatò."Per quanto sarebbe divertente" disse Loki procedendo a grandi passi nella palestra "io non sarò un tuo avversario diretto"
"Troppa paura?" chiese lei,continuando a fasciare i polsi con le bende che Steve le aveva prestato giurandole che fossero nuove. "Potresti averne tu,invece" 
Dalia rivolse uno sguardo interrogativo a Thor,che pareva essere l'unico normale tra i due. "Ma è sempre così teatrale?" domandò poi,quando il ragazzo fu abbastanza vicino. "Non ci si abitua mai" rispose Thor. "Ma in realtà ha ragione." proseguì. "Lui ci farà immaginare uno scenario diverso dalla palestra e saremo solo noi due nel corpo a corpo" 
Quindi Loki l'avrebbe ipnotizzata per fare credere di essere fuori dalla palestra,ottimo-pensò. "E loro vedranno quello che vedremo noi?" Dalia,con quella domanda,faceva riferimento a Natasha,Steve,Tony e Bruce dietro la vetrata oscurata della palestra,mentre Fury -che si trovava chissàdove-avrebbe avuto il resoconto scritto da Banner in giornata.Loro vedevano lei,ma lei non vedeva loro,sapendo che erano tutti lì: era più che altro un test e non un semplice allenamento e Tony fu entusiata dell'idea quando,il giorno prima,ne parlarono tutti insieme. Natasha pensava che fosse sufficiente un semplice combattimento corpo a corpo,ma Bruce l'aveva interrotta dicendo che a causa del veleno,per le sue capacità dormienti,non sarebbe stato abbastanza,così si era rassegnata e le prestò una delle sue divise da allenamento. 
"Certamente" rispose Loki. "Cominciamo?" 
Loki si avvicinò a Thor e Dalia che si trovavano l'uno affianco all'altro e alzando i palmi delle mani contro le loro fronti,manipolò le loro menti affinchè vedessero ciò che lui voleva che vedessero. Dopo pochi secondi intorno a loro si materializzò New York. Tutto qui?
"Ed io che immaginavo uno scenario molto più gotico" ironizzò Dalia. "Avrebbe potuto fare di meglio" ironizzò,sapendo che tutti la stavano ascoltando. 
"Sarai accontentata allora" pensò Loki,che assieme agli altri,si stava per godere lo spettacolo. In pochissimi secondi lo scenario cambiò nuovamente: non era più a New York,ma erano in una foresta. Non una qualsiasi, erano nella foresta dove Thor e Tony si scontrarono qualche anno prima.
"Non so perchè ma me lo aspettavo" sentenziò Thor,spuntando da dietro un albero.  "Quindi?" chiese lei. "Tu mi farai arrabbiare o cose del genere?" 
Erano soltanto loro due. "Questo potrebbe farti male,chiedo scusa in anticipo" 
Dalia vide Thor aprire il palmo della mano. Sapeva cosa stava facendo,stava richiamando a se il Mjöllnir,il suo martello. Non lo vide arrivare,ma lo sentì. In pochi secondi saltò sopra di esso e atterrò con i piedi a terra,accovanciandosi e portando una mano sul terreno umidiccio per non perdere stabilità. "Sei impazzito?" ripose lei. Thor non rispose,richiamò a se il martello e lo lascio cadere rumorosamente sul terreno. 
Dalia si rimise subito in piedi e con una piccola rincorsa iniziò a procedere velocemente verso Thor che prevedendo la sua mossa,la afferrò per i fianchi appena fu più vicina e la scaraventò per l'aria. Dalia riuscì ad aggrapparsi al ramo di un imponente albero e con una ruota su di esso atterrò sulle spalle di Thor. Gli strinse le braccia attorno al collo e con una piccola spinta si buttò a terra,facendo cadere assieme a lei anche Thor. "E' solo questo quello che sai fare?" la provocò Thor,una volta rimesso in piedi. 
Nel frattempo,dalla vetrata della palestra Nat e Steve commentavano ciò che vedevano. "Ha una buona tecnica" constatò lei, mentre la ragazza saltava dal tronco di un albero ad un altro,per schivare gli attacchi di Thor. "Ricorda molto la tua,ma c'è qualcosa di diverso" aggiunse poi Steve. "Negli spazi stretti risponde meglio fisicamente." Anche Tony si trovo d'accordo con i due. "Bisogna spingerla oltre,così è ancora troppo poco" disse Bruce. 
"Lasciate fare a me" Loki dal canto suo era ben contento di fare la propria apparizione nel mezzo del combattimento e così fece. Con uno schiocco di dita si materializzò tra Thor e Dalia che se ne stavano dando di santa ragione. "Serve una mano fratello?" ironizzò lui,prima di smaterializzarsi con ben cinque ologrammi di se stesso. 
"Ma questo è un incubo!" esclamò Dalia,vedendosi circondare da ben sette individui. Pensò a come agire,prima che tutti e sette -Thor incluso- si avventassero su di lei. 
Per un momento fu sopraffatta e poi...reagì. Sentì il formicolio percorrerle il collo sino ad arrivare al viso: era una sensazione strana e ...faceva male. Riuscì ad abbassare lo sguardo sulle sue mani e ne fu quasi spaventata:dalle estremità delle sue dita vide scorrere delle linee nere che ripercorrevano salendo verso l'alto lo stesso percorso delle vene. 
Thor e Loki videro tutto e fu lì che sentirono la voce di Bruce dir loro di fermarsi,ma Dalia non li sentì. I due asgardiani videro lo sguardo della ragazza: i suoi occhi non erano più azzurri...erano gialli.
Loki con un solo battito di ciglia fece sparire il paesaggio illusorio e ritornarono nella bianca palestra. Dalia non si mosse per qualche minuto,poi scuotendo la testa ritornò al suo aspetto naturale.
“È stato inquietante” sussurrò Thor al fratello. “Direi più...inaspettato
                                                                                                                                                                                               ****
Dalia lasciava scorrere il caldo getto d'acqua calda su tutto il corpo massaggiandosi lentamente le tempie doloranti.Non aveva mai avuto quelle reazioni,si disse,ma poi ricordò anche che non aveva mai avuto uno scontro di quella portata. Chiuse il soffione della doccia e vi uscì recuperando un accappatoio in cui avvolgersi,pensando: cosa sarebbe successo adesso? 
Con un asciugamano iniziò a togliere l'acqua in eccesso dai capelli e dopo essersi asciugata anche i capelli,indossò i primi vestiti che le capitarono a tiro e si diresse velocemente verso il salotto ormai in ordine dopo lo scontro con  Ultron. 
"Dove sono tutti?" domandò la ragazza,quando vide soltanto uno dei due fratelli asgardiani,nei suoi vestiti midgardiani,volto verso la grande vetrata che affacciava su New York. Loki si girò lentamente verso di lei,con con un braccio al petto ed il pollice sotto al mento. "Una piccola gita fuori porta" 
Dalia si sedette sul divano e per un momento le venne l'impulso di chiamare Jarvis,poi si ricordò: non c'era più Jarvis ma Friday,una voce femminile,una nuova interfaccia. "Friday?" la chiamò,quindi,aspettandosi una risposta che non tardò ad arrivare. "Dove sono Tony e gli altri?" domandò nuovamente. Loki parve offeso,tant'è che le rivolse uno sguardo gelido. "Non ti fidi di me?" disse,inarcando leggermente gli angoli delle sue labbra sottili. 
"Nah,diciamo che in questo momento mi fido più di Friday,okay?" rispose di rimando Dalia. 
Friday le rispose subito,informandola che la squadra fosse andata in esercitazione e che sarebbero tornati presto. Dalia ringraziò Friday. "Quindi tu saresti il mio babysitter?" domandò poi,rivolgendosi verso Loki che ormai aveva preso posto su una poltrona poco distante da lei. "Più o meno,ragnetto" 
"Non chiamarmi ragnetto" sbuffò lei,incrociando le gambe e le braccia la petto. "Non l'ho mica chiesto io...e poi mica sono come quel ragazzo che è stato morso dal ragno" si giustificò. "Vorrei tanto sapere cosa mi accadrà"
"Ad Asgard avremmo le risposte,lo sai?" disse Loki,informandole di come qualche tempo prima anche la compagna di Thor fosse andata incontro ad un piccolo problema.  "Scordatelo" 
Loki alzò le mani. "Era per dire" 
Dalia rispose facendogli il verso: non è che non si fidava,è che non aveva le giuste certezze per poter fare una cosa del genere con lui,il dio dell'inganno. Se il suo essere era quello,il non riuscire a non ingannare le persone,perchè avrebbe  dovuto fare una carineria del genere per lei,conosciuta da pochi giorni? 
"Aspetterò Bruce" sentenziò infine.
Loki parve offeso da quella mancanza di...fiducia?  Le aveva anche accennato un leggero sorriso proponendole di andare ad Asgard,dove avrebbero potuto trovare tutte le risposte, ma scomparve nell'immediato al suo rifiuto. Riassunse un'espressione impassibile e si alzò dalla poltrona,diretto verso la città. "Dove vai?" chiese Dalia. "Ti sei offeso?" domandò poi,con una leggera nota di ironia nella voce. Loki non rispose. "Loki?" lo richiamò lei. 
Il ragazzo non si girò. "Fuori,non faccio il baby sitter ad una ragazzina di vent'anni." rispose,sottolineando in modo dispreggiativo la sua età. Dalia non se lo fece ripetere due volte e con un tono tutt'altro che amichevole gli rispose. "D'accordo,vattente,frignone che non sei altro" 
Loki incanalò tutta la calma possibile per non risponderle o per non far materializzare un pugnale da farle arrivare direttamente in mezzo agli occhi;Strinse i pugni e non appena l'ascensore si aprì,ci entrò senza voltarsi. 
Stupido frignone- pensò Dalia,rimasta ormai sola. 
Il suo stato di solitudine,però,durò circa una decina di minuti. Lei era rimasta nel salotto con Friday,che le consigliava qualche fast food in cui ordinare qualcosa da mangiare,quando ci fù un piccolo vortice di fumo grigio,da cui apparve nuovamente la figura in abito scuro di Loki. Dalia lo scrutò aggrottando le sopraciglia. Loki non disse niente,semplicemente la tirò per un braccio e se l'affiancò e in meno di un secondo anche Dalia fu avvolta dal vortice di fumo grigio.
Nel mentre di questi pochi secondi d'azione,Dalia mise a fuoco la situazione. "Loki...fermo!" In pochi attimi si ritrovò nel mezzo di Times Square. Non era mai stata così affascinata da qualcosa come da quella piazza. Schermi giganti e luminosi ovunque, newyorkesi che camminavano freneticamente ed un...odore di cibo. "Se Thor scoprisse che non ho fatto fede al patto,mi manderebbe di nuovo nelle segrete,preferirei evitare." disse Loki,lasciando la presa sul braccio della ragazza. "Mangiamo,quindi?" propose Dalia,che non riusciva a far a meno di essere richiamata dall'odore di hambuger e patatine. "Io non mangio queste schifezze midgardiane" disse Loki,scuotendo il capo. "Dai,tanto offre Tony" rispose lei,cacciando dalla tasca del jeans una carta nera,che Tony le aveva prestato per le emergenze. 
"Sarebbe per le emergenze,ma il cibo non è un'emergenza?" Questa volta fu Dalia ad afferrare il ragazzo per il braccio,trascinandolo nel primo fast food che aveva adocchiato. Loki non si oppose. Nessuno mai aveva avuto la spavalderia della ragazza nei suoi confronti: tutti troppo prevenuti,impauriti o incazzati con lui per trattarlo da persona normale. 
Certo,lui normale non era,ma faceva sempre bene a tutti un attimo di normalità. Si lasciò trascinare da Dalia,che aveva assunto un passo decisamente svelto. "Cosa prendi?" domandò lei,arrivata ormai davanti al bancone. Dalia si voltò ed ebbe un piccolo sussulto. "Cosa diamine ti sei messo in faccia?" 
Ah,si,durante il piccolo tragitto,Loki aveva fatto illusoriamente apparire degli occhiali da sole e della barba. "Ti ricordo che qualche anno fa ho letteralmente assaltato New York,meglio non correre rischi" sussurrò lui,mantenendo una posizione rigida. "Ah,già." rispose Dalia. "Allora prendiamo quattro cheeseburger, due porzioni di patatine con bacon e...due bibite grandi." 


                                                                                                                                                                                                                   ****

Gli Avengers avevano appena fatto ritorno a New York,dopo aver avuto una giornata di simulazioni. Thor aveva voluto mantenere Loki fuori dalla simulazione,così come Tony che prima di mettere Dalia sul campo,avrebbe voluto attendere le conclusioni di Bruce sul caso. 
"Dove sono?" domandò Steve,notando che il piano del salotto fosse vuoto: non c'era l'ombra ne di Dalia ne di Loki. "Te lo avevo detto che era una pessima idea,Thor" esclamò,alzando un po' la voce. Thor non ebbe il tempo di rispondere,ne Tony quello di domandare a Friday,perchè la campanella dell'ascensore aveva fatto voltare tutti di scatto: Dalia e Loki se la ridevano beatamente,ma si congelarono quando videro tutti guardarli accigliati. 
"Piccolo cervo,giù le mani da Dalia" sentenziò Tony,vedendo il braccio di Loki attorno al collo di Dalia. Loki ritrasse subito il braccio e Dalia si drizzò con la schiena. "Non è successo nulla,lo giuro" disse subito Dalia,volgendo uno sguardo a Tony. "Abbiamo solo mangiato al fast food e credo che questo tipo" disse,poi,indicando Loki "abbia avuto un'overdoose da cheeseburger" 
Loki le diede una gomitata,intimandola di far parlare lui. "Fratello" disse,rivolgendosi a Thor. "per mantenere fede al mio patto,l'ho portata con me." 
"A fare cosa? Un'uscita romantica?" rispose Steve,con un po' di rabbia,forse,nel tono di voce. Dalia lo notò. "La state facendo più lunga di quanto sembri" s'intromise Nat,seduta sul braccio del divano. 
Dalia in quel momento rivolse uno sguardo pieno di gratitudie a Nat,che l'aveva salvata da una situazione piuttosto imbarazzante. Si dileguò velocemente,ripromettendosi che avrebbe poi parlato con Steve e con Tony. 
"Dove credi di andare,bambolina?" la riprese Tony. "E tu,Sheakspeare in estiva, non ti muovere." 
Non era davvero successo niente tra loro,avevano soltanto mangiato e camminato e tra le altre cose,quell'atteggiamento così amichevole era nato soltanto negli ultimi minuti,per cui davvero non c'era nulla di cui parlare. 
"C'è qualcosa che non va?" chiese Dalia. "Da dove iniziare,secondo te?" rispose amareggiato Steve,che aveva mantenuto un atteggiamento rigido per tutto il tempo. Loki rivolse un veloce sguardo sia a Steve che a Dalia,un po' troppo turbata da come il capitano le stava parlando.
 "Lasciando stare i drammi: Dalia,con me al laboratorio...e Thor,tieni al guinzaglio tuo fratello" sentenziò poi Tony,facendo segno con la mano alla ragazza di seguirlo. 






Spazio autrice:
Sono tornata!!!Questo capitolo è un po' più corto degli altri e ha come focus Dalia. Diciamo che il prossimo capitolo avrà più
colpi di scena e sarà più movimentanto,ma per il momento volevo approcciare al rapporto Dalia-Loki e dal prossimo sicuramente ci sarà un po di Dalia-Steve,perchè
se non si fosse capito,vorrei creare una sorta di triangolo amoroso. Tra pochi capitoli ci sarà anche un approfondimento sul rapporto Dalia-Tony. 
Stay tuneed!<3<3<3 
PS. GRAZIE a chi ha messo la storia tra le seguite! Alla prossima,un bacio! xoxo
   
 
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