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Autore: maripotter    15/05/2005    8 recensioni
“ Lo sfogo di una sedicenne alle prese con i consueti tormenti dell’adolescenza, una ragazza fuori dal comune. Una strega. Hermione Jane Granger.” Vi prego di leggerla e recensirla, se non, è inutile che mi affanni a scrivere nuovi capitoli...ok?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti

Ciao a tutti!

Questa idea mi è venuta in mente mentre leggevo il libro di Anna Frank, che penso sia un libro di grande effetto e bellissimo!

Leggendo “Il Diario” capirete che la vita di Hermione non è sempre tutto rosa e fiori!

Vi prego di leggerla e recensirla, se non, è inutile che mi affanni a scrivere nuovi capitoli...ok?

 

 

 

 

           *     Il  Diario*

 “ Lo sfogo di una sedicenne alle prese con i consueti tormenti dell’adolescenza, una ragazza fuori dal comune. Una strega. Hermione Jane Granger.”

 

“Spero che ti potrò confidare tutto,

come non ho mai potuto fare con nessuno,

 e spero che sarai per me un gran sostegno...”

(Anna Frank)

 

 

 

Questa mattina mi sono alzata prestissimo e sono scesa dalla scalinata che porta alla sala comune con una nuova sensazione, che si ripete per me ogni anno: la sensazione di essere più grande.

Ad accogliermi c’era il mio amabile gatto Grattastinchi, che mi ha dato il buongiorno saltandomi in braccio e strusciando la sua testolina fulva contro il mio petto.

Lo abbracciato. Oramai lui è uno dei pochi che mi da conforto nei miei giorni più tristi, che stanno diventando sempre più frequenti.

Spero che anche tu, attraverso le tue pagine ingiallite e un po’ bruciacchiate, possa essere fonte di sollievo e incoraggiamento.

Mi sono seduta sulla grande poltrona rossa davanti al camino, che contiene solo la cenere e la legna del fuoco del giorno prima.

Non sono riuscita a frenare il mio solito desiderio di sapere, e ho afferrato un libro dal tavolino di legno e lo aperto, immergendomi nella lettura.

Sono fatta così: ho la  necessità di sapere conoscere, senza bisogno di sperimentare cose troppo futili e stupide, di cui sono soggette le ragazze come me.

Sento di imparare cose nuove, senza che nessuno me lo imponga. I libri sono capaci di farti sprofondare in mondi paralleli, senza le guerre e i conflitti, ma con la semplice voglia di vivere e sperare in un futuro migliore.

Soprattutto di questi tempi, dove il terrore di Voldemort (ho imparato a non aver paura di un nome, in fondo cosa può farti?) aleggia sulle nostre teste ancora giovani.

Harry più di tutti ha bisogno di conforto.

Harry James Potter è il mio migliore amico, ed è il Bambino Sopravvissuto. Una delle persone più famose del mondo.

Penserai: che fortunata!

Sì, lo sono. Ma non perché ho la fortuna di avere al mio fianco una “star” (che non è affatto vero), ma perché posso avere vicino una persona fantastica, dolcissima, anche se ultimamente un po’ troppo superficiale e sempre di malumore.

Ha troppe idee per la testa, è cresciuto troppo in fretta e la giovinezza gli ha voltato le spalle, facendolo maturare in modo così repentino che io e Ron non riusciamo più a stargli dietro...

Ronald Bilius Weasley è l’altro mio migliore amico. Un tipo dinoccolato, sarcastico ai limiti del normale e sempre pronto a prendersi beffe di me, e figurati se io no dovrei rispondergli! Le nostre baruffe sono all’indice del giorno, ma non conserviamo mai rancori.

Ti chiederai se io non ho amiche. Beh, Ginny Weasley si potrebbe considerare tale, ma non riesco a stare con lei come starei con Harry e Ron.

Ma di certo con loro non posso parlare dei miei problemi femminili e delle mie ambizioni, così finisco per tenermi tutto dentro, e il mio cuore e la mia mente pesa sempre di più e dentro di essi c’è una confusione terribile.

Ci sono pensieri che sono da parte del cuore, ma altri, contrastanti, da parte dell’ingegno.

Ma ora che ci sei tu, ti annoierò sicuramente, attraverso la mia storia, i mie sentimenti e le mie idee.

Che sbadata! Non mi sono ancora presentata! Io sono Hermione Jane Granger. Una strega. Sono una maga che proviene da una famiglia di babbani, che sono le persone senza poteri magici.

Ho sedici anni, e li compio proprio oggi, il 19 settembre.

Per nove mesi all’anno mi allontano dai miei genitori e nego a stare qui, ad Hogwarts. La scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, in Scozia.

Sono sempre stata una ragazza esuberante, saccente e testarda, con il naso (che sinceramente odio, perché è all’insù e credo mi dia l’aria di una scimmia) sempre immerso in un enorme tomo di cui nemmeno i più grandi scrittori ne sanno l’esistenza.

Ho sempre dato il meglio di me nello studio. Essendo una “ mezzosangue”, dovevo far vedere agli altri che non solo i purosangue erano capaci di imparare la magia, di intraprendere una carriera attendibile.

Così, sono diventata una ragazzina di undici anni che in solo tre mesi aveva imparato a memoria tutti i libri di testo della scuola e con una sete di sapere interminabile.

E tra l’altro, insopportabile. Perché a stare da soli si diventa scontrosi e esageratamente saccenti.

Sull’espresso di Hogwarts, con l’incontro con Harry e Ron, ho scoperto che tra gli enormi volumi che leggevo, non c’era un grande insegnamento, il sentimento più bello del mondo, la voglia di condividere la propria vita con altre persone: l’amicizia.

E quei due ragazzi mi avevano colta impreparata.

Loro avevano fatto amicizia con un semplice sguardo e io mi ero solo guadagnata i loro sguardi stralunati e distanti.

D’altronde, pensavo che quei due tiretti, non mi avrebbero mica reso felice! Quanto mi sbagliavo... non sapevo cosa voleva dire essere amica, così mi comportavo come sempre, ma a loro non andava bene, certo, chi vorrebbe come amica una egoista e che non sta zitta mai!

Ma un giorno, lo ricordo come se fosse ieri, anche se sono passati quasi 5 anni, fui aggredita alle spalle e non me ne meravigliai, ma mi faceva troppo male.

Ti racconto tutto:

C’era una lezione di Incantesimi, e il professor Vitious ci stava spiegando l’Incantesimo Wingardium Leviosa.

Ero in banco con Ron e quando il professore ci aveva dato il consenso di iniziare ad esercitarci, lui aveva incominciato a dimenare la bacchetta come se fosse stata una spada.

Si stava rendendo decisamente ridicolo. L’ho fermato.

Gli ho detto in modo pratico e freddo come andava pronunciato l’incantesimo e gli ho fatto vedere il movimento della mano, che doveva essere delicato e non troppo tumultuoso.

Lui ha messo il broncio e ha pronunciato strafottente e con una lieve nota di sfida:- Fallo tu che sei tanto brava!-

Non potevo ire di no!

Fatto sta che dopo due secondi dalla mia pronuncia, la piuma ha cominciato ad alzarsi e in poco tempo fu sopra le nostre teste.

Ero soddisfatta. Incrociai lo sguardo con il rosso e lo guardai petulante, con un sorriso appagato sul volto.

Il professore si congratulò con me e assegnò dieci punti alla mia Casa, Grifondoro.

Uscì dall’aula tutta contenta e davanti a me camminavano Harry, ron e altri ragazzi di cui ricordavo i nomi vagamente.

Sentì il più alto, Ron, esclamare le seguenti parole, in modo sprezzante, seguito dalle risate complici che mi fecero un male tremendo e spero di non riprovare mai più quell’immenso dolore.

- E’ leviiossa, non Leviossaaaa...è insopportabile, dico davvero, per forza poi che non ha amici!!!-

Li avevo superati, colpendo uno di loro alla spalla, facendoli smettere.

In lontananza sentì la voce di Harry, sono sicura che era lui:- Stavolta l’hai fatta grossa.-

Mi catapultai in bagno e dopo aver chiuso la porta di un gabinetto a chiave, scoppiai in lacrime, senza nemmeno far caso che avevo dimenticato la bacchetta in classe.

Verso metà giornata in bagno entrò Calì Patil, una ragazza mulatta con cui ho parlato qualche volta, e cercò di parlarmi, ma io continuai irrefrenabilmente a piangere.

Non andai a cena quella sera, anche se tremendi morsi di fame mi colpivano lo stomaco. Cercai di non pensare al delizioso banchetto di Halloween, e restai seduta sulla tavoletta del gabinetto, senza asciugarmi le lacrime, che sembravano non finire mai.

Ad un certo punto decisi di uscire e tornarmene in camera e finire di consumare le mie lacrime nel mio letto a baldacchino, ma quando aprì la cigolante porta verde acqua, mi trovai davanti un enorme mostro, che mi fissava con desiderio e ottusità.

Ricambiai lo sguardo atterrita e cercando di allontanarmi da lui, non feci altro che mettermi con le spalle al muro, in tutti i sensi.

Il troll di montagna stava per avventarsi su di me e io stavo pregando di salvarmi, quando due voci maschili, fecero voltare la creatura verso le fonti

Non ci potevo credere! Quando il troll si sporse verso di loro li riconobbi: Harry e Ron!!!

Erano lì davanti a me, bacchette alla mano, pronti a proteggermi.

Fu un attimo, cominciarono a colpirlo con i resti del bagno che l’ essere deforme aveva distrutto con la sua forza bruta.

Ma quando egli si voltò nuovamente verso di me, Harry gli saltò al collo e il troll cominciò a dimenarsi per scrollarselo di dosso.

 Io e Ron lo guardammo pieni di ammirazione, ma anche un po’ disgustati, quando gli ficcò la bacchetta su per la narice destra.

La situazione si stava facendo critica.

Il bestione stava per tramortire Harry con il suo grosso bastone, quando Ron decise di agire. Dopo che gli ebbi detto la giusta pronuncia dell’incantesimo, alzò la bacchetta verso il bastone del troll e disse giustamente la formula.

La clava si liberò dalla sua presa e fluttuò in aria, sopra di lui.

Poi cadde sopra il suo testone, e il mostro cadde a terra, lasciando Harry libero.

Tolse via la bacchetta dal suo naso, mentre la professoressa McGrannit entrava nel bagno seguita dagli altri docenti.

Aveva uno sguardo tremendamente spaventato e quando vide tutto il macello e la bestia accasciata al suolo e i nostri vestiti tutti sporchi, aggredì Harry e Ron, dicendo che erano stati del tutto sconvenienti ad avventurarsi nella notte e combattere da soli contro un troll.

Avevo capito. Dovevo tirarli fuori da quel guaio.

Dissi che era stata tutta colpa mia e che, sicura di me, aveva avuto la stupida intenzione di combattere il troll da sola.  Ma che se non fossero arrivati Harry e Ron, sarei sicuramente morta.

Avevo deluso la mia insegnante prediletta, ma ne era valsa la pena.

I due ragazzi mi guardarono stupefatti e nei loro volti non c’era più quell’orribile durezza nei mie confronti.

La McGrannit mi punì, ma diede 5 punti in più ai miei nuovi amici.

E sì, perché da allora noi tre fummo inseparabili, come una cosa sola.

Tutti ci conoscono come “Il Trio”: Harry Potter, Ron Weasley e io, Hermione Granger.

A volte ci sono incomprensioni, ma ognuno di noi tre sa che questo legame non potrà mai sciogliersi, neanche con tutta la forza di volontà che possediamo.

Non ti ho nemmeno detto da chi ti ho ricevuta!

Beh, temo di dover tornare nel momento in cui ero nella sala comune a leggere, con il mio gatto sdraiato al mio fianco.

Sento dei passi sempre più vicini, che provengono dalla scalinata che porta alle camere dei ragazzi.

Mi volto e mi trovo davanti due ragazzi che esclamano:- Buon Compleanno Herm!!!-

In mano hanno un pacchetto ciascuno, colorato e legato da fiocchetti.

Sorrido e gli corro incontro per abbracciarli.

Loro ricambiano la stretta, e poi si sciolgono dall’abbraccio e mi porgono i loro doni.

Ron mi ha regalato un set di piume, per ogni occasione, e Harry mi ha consegnato il regalo, con la testa abbassata, dato che avevamo litigato due giorni prima.

L’ho scartato e mi sono ritrovata davanti te, il regalo più bello che qualcuno potesse farmi.

Se poi è Harry...è ancora più bello.

Sei rosso, rilegato con contorni d’oro e uno stemma d’argento incollato al centro.

Ringrazio tutti e due con un piccolo bacio sulla guancia, che mi provoca e vedo anche a loro, un leggero rossore sulle gote.

Io sono fatta così: arrossisco per un nonnulla.

Harry finalmente alza lo sguardo e sorride come quando mi ha fatto gli auguri.

Ricambio il sorriso, ma non riesco a sostenere troppo a lungo il suo sguardo smeraldo e mi volo dall’altra.

 E’ un po’ di tempo che non riesco a guardarlo, quando lo fa anche lui. Ma a volte rimango a fissarlo come un’ebete, mentre gioca a scacchi oppure parla di Quidditch con i suoi amici.

Cosa mi starà accadendo?

Beh, oggi è domenica, quindi i mie migliori amici mi fanno passare una giornata fantastica.

Abbiamo bevuto due bottiglie di Burrobirra ciascuno e abbiamo comprato una cascata di dolciumi, e la maggior parte è stata ingurgitata da quel mangione di Ron!

(Tra l’altro gli è venuto un gran mal di stomaco)

Harry era molto silenzioso e se continua così non riuscirò proprio ad aiutarlo.

Quanto vorrei dirgli che io ci sono e si può sfogare con me, ma sono sicura che se la prenderebbe...non so perché.

Oggi ho visto che osservava Cho Chang, con un’ espressione triste dipinta sul volto: quanto odio quella ragazza.

Perché non si è innamorato di una ragazza un po’ più allegra che potrebbe distrarlo un po’ da tutti i suoi orribili pensieri?

Mi salgono le lacrime ogni volta che vedo lui pensieroso, perché so che sta pensando a lei, alla ragazza che gli ha rubato il cuore!

Ora ti saluto, sono così contenta di averti ricevuto!

Spero che non ti annoierai, ascoltando i miei continui lamenti!

                                                                                         

                                                                                                        La tua Hermione

 

 

 

 

 

Finito il primo capitolo! Spero vi sia piaciuto! Vi prego di recensire!!! Si potrebbe definire una Harry/Hermione, ma queste prime parti sono del 5° anno...fate voi! Poi, si passerà al sesto e li SARA’ una Harry/Hermione...ops...ho detto troppo!

Beh, ha voi l’ardua sentenza!

SONDAGGIO:

Quanto vi piace/vi fa schifo questa ff da 1 a 10?

Maripotter91

 

  
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